La mia storia

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China

Utente
Salve a tutti,
ho trovato questo sito per caso mentre cercavo un po' di sollievo nella condivisione di questo momento tristissimo della mia vita.
Mi sono detta che forse raccontando quello che mi sta succedendo ad altre persone che, come me, hanno vissuto o stanno vivendo questa esperienza, posso trovare conforto ed amicizia.
Dunque...
Sono sposata da quasi 25 anni ed ho due figlie meravigliose.
Due anni fa un giorno mio marito, dietro mia richiesta dato che avevo notato qualche telefonata in più del normale, mi dice che ha conosciuto una donna che lo ha colpito, che lo ha messo in crisi, ma che non era successo nulla di più del normale rapporto di lavoro. Gli ho creduto, abbiamo pianto insieme e siamo ripartiti con la nostra vita. Dopo due mesi gli hanno diagnosticato un sarcoma maligno ad una spalla e siamo entrati in un turbine di ospedali, operazioni, radio e chemio per circa un anno. Le mie figlie ed io ci siamo strette intorno a lui supportandolo in tutto e per tutto, non facendogli mai mancare la nostra vicinanza sia fisica che morale.
Lui ha reagito al tumore in maniera fantastica, era sereno, ha affrontato tutte le cure con coraggio e determinazione. Un esempio per tutti. Passato il peggio, i controlli vanno bene ed eravamo felici di poter ricominciare la vita normale: lavoro, scuola, università.. Eravamo stati fortunati. Qualche volta ho pensato che il tumore fosse stato un segno di avvertimento a non fare sciocchezze, a non buttare via quello che avevamo perchè le cose potevano essere molto peggiori. Che stupida!
All'inizio di quest'anno lui ha cominciato a soffrire di depressione. Tutti abbiamo pensato che era una reazione normale, dopo quello che aveva passato e per il fatto che non si era mai sfogato. Invece no. La depressione era dovuta al fatto che, dato che durante il tumore lui aveva allontanato questa persona, ora lei se ne era fatta una ragione e si era rassegnata a vivere senza di lui e lui ha perso la testa.
Prima che mi raccontasse tutto questo ci è voluto un bel po' e varie sedute da un terapeuta (dove credevamo andasse per la depressione post tumore).
Oggi mi trovo a vivere una vita che non è più la mia, con il suo maledetto telefono che si porta sempre dietro come un 15enne e con la sua quasi decisione di andarsene da casa per "capire che è e cosa vuole". Oppure, come gli dico io, per non sentirsi controllato e stare liberamente con lei. Lei che, guarda caso, si è separata proprio in questi giorni.
Io mi sono sposata per amore e non ho mai pensato che avrei vissuto senza di lui. Ora sono disperata e prego solo di finire le lacrime per smettere di piangere. Non so cosa fare, se lasciarlo andare o continuare a tenerlo stretto per paura, per la disperazione di non svegliarmi più accanto a lui e di non invecchiare con lui. Mi sento perduta come non mi era mai successo in vita mia. Riuscirò a vivere ancora?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Leggi il mio nick.

Certo un uomo che dopo una grave malattia non sente il senso della famiglia al punto di rinunciare a un innamoramento sconvolge.
Ti capisco.
Ma ora se dovesse aver ancora bisogno di te e si ripresentasse la situazione... tu riusciresti senza rancori?
 

China

Utente
Leggi il mio nick.

Certo un uomo che dopo una grave malattia non sente il senso della famiglia al punto di rinunciare a un innamoramento sconvolge.
Ti capisco.
Ma ora se dovesse aver ancora bisogno di te e si ripresentasse la situazione... tu riusciresti senza rancori?

Che domanda difficile. Si, penso di si, stando così le cose. Certo che se se andasse davvero... non so, proprio non so.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Che domanda difficile. Si, penso di si, stando così le cose. Certo che se se andasse davvero... non so, proprio non so.
E ti aspetti che lui farebbe lo stesso per te?
 

Luigi III

Utente di lunga data
Che storia triste, ancora peggio della mia.
Mi permetto di darti un consiglio: lascialo andare; prima o poi si renderà conto dell'enorme sciocchezza che ha fatto. Quello che tu gli hai dato è l'Amore con la A maiuscola; passata la cotta, quell'altra non potrà che rivelarsi una delusione rispetto a te. Ma tu non aspettarlo. Non lo merita.
 

Verena67

Utente di lunga data
Leggi il mio nick.

Certo un uomo che dopo una grave malattia non sente il senso della famiglia al punto di rinunciare a un innamoramento sconvolge.
Ti capisco.
Ma ora se dovesse aver ancora bisogno di te e si ripresentasse la situazione... tu riusciresti senza rancori?


ma sul serio. Se c'è una cosa che riavvicina alla famiglia, e per vita vissuta te lo dico con piena coscienza di causa, è proprio la malattia.

Tuo marito deve pensare che "é la sua ultima occasione". Non penso tu debba o possa trattenerlo, ma siccome lo ami, lasciagli la porta socchiusa. Capirà e tornerà.
 

Brady

Utente di lunga data
ma sul serio. Se c'è una cosa che riavvicina alla famiglia, e per vita vissuta te lo dico con piena coscienza di causa, è proprio la malattia.

Tuo marito deve pensare che "é la sua ultima occasione". Non penso tu debba o possa trattenerlo, ma siccome lo ami, lasciagli la porta socchiusa. Capirà e tornerà.
Concordo con Verena. La brutta esperienza può aver accellerato la tipica crisi che spesso prende chi si rende conto che il tempo passa e gli sembra di non aver vissuto a pieno. E allora cerca altrove, mentre il problema è solo dentro di lui.
Io però più che stare ad aspettare con la maniglia in mano ti direi di combattere per farlo tornare prima possibile. Se è davvero una crisi interiore tu potresti aiutarlo a ritrovare la serenità nella vostra famiglia.
Con molta pazienza e comprensione e amore.
 

China

Utente
E ti aspetti che lui farebbe lo stesso per te?
Di questo sono certa. Non mi lascerebbe mai sola, meno che mai in caso di bisogno. Se glielo permettessi mi starebbe sempre vicino, almeno così dice, ma se non è cambiato totalmente, lo farebbe di sicuro. Ma il punto è: glielo devo permettere oppure no?
 

China

Utente
Che storia triste, ancora peggio della mia.
Mi permetto di darti un consiglio: lascialo andare; prima o poi si renderà conto dell'enorme sciocchezza che ha fatto. Quello che tu gli hai dato è l'Amore con la A maiuscola; passata la cotta, quell'altra non potrà che rivelarsi una delusione rispetto a te. Ma tu non aspettarlo. Non lo merita.

Che buffo come le donne reagiscano in maniera più tollerante e comprensiva, mentre gli uomini sono più duri e categorici.
Anche io mi pongo tutti i minuti lo stesso interrogativo: se lo merita?
Ho creduto come voi che la malattia gli ha fatto pensare che "é la sua ultima occasione".
E sto lottando perchè resti con me, ma davvero non riesco a capire se è veramente la cosa giusta. Tenersi un marito per forza è anche averlo?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Che buffo come le donne reagiscano in maniera più tollerante e comprensiva, mentre gli uomini sono più duri e categorici.
Anche io mi pongo tutti i minuti lo stesso interrogativo: se lo merita?
Ho creduto come voi che la malattia gli ha fatto pensare che "é la sua ultima occasione".
E sto lottando perchè resti con me, ma davvero non riesco a capire se è veramente la cosa giusta. Tenersi un marito per forza è anche averlo?
Cosa significa per te concretamente lottare?
 

Nobody

Utente di lunga data
Di questo sono certa. Non mi lascerebbe mai sola, meno che mai in caso di bisogno. Se glielo permettessi mi starebbe sempre vicino, almeno così dice, ma se non è cambiato totalmente, lo farebbe di sicuro. Ma il punto è: glielo devo permettere oppure no?
Vuoi provare a tenertelo davvero? Lascialo andare.
 

China

Utente
anche perché non c'è altro da fare.
dopo certe malattie mi pare che diventi tutto più relativo; forse anche il tradimento

Sai che c'è del vero in quello che dici? Sembra che non si renda conto di quello che sta facendo, del dolore che sta infliggendo alla sua famiglia. Forse anche il tradimento è relativo davvero.
 

Nobody

Utente di lunga data
anche perché non c'è altro da fare.
dopo certe malattie mi pare che diventi tutto più relativo; forse anche il tradimento
Assolutamente si. L'idea concreta della morte, che abbiamo represso in occidente, relativizza ogni cosa.
 

China

Utente
Cosa significa per te concretamente lottare?

Significa cercare di comprendere, di offrire la disponibilità che, forse, secondo lui non c'è stata. Da qualche parte ho letto che ogni tradimento nasce da un disagio. Se questo c'è stato, sono disposta a capire dove e cosa è andato a storto e provare a rimediare. Questo significa lottare per me.
 
Significa cercare di comprendere, di offrire la disponibilità che, forse, secondo lui non c'è stata. Da qualche parte ho letto che ogni tradimento nasce da un disagio. Se questo c'è stato, sono disposta a capire dove e cosa è andato a storto e provare a rimediare. Questo significa lottare per me.
grande rispetto, ti auguro ...anzi vi auguro d'invecchiare insieme con serentità:)
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Significa cercare di comprendere, di offrire la disponibilità che, forse, secondo lui non c'è stata. Da qualche parte ho letto che ogni tradimento nasce da un disagio. Se questo c'è stato, sono disposta a capire dove e cosa è andato a storto e provare a rimediare. Questo significa lottare per me.
Auguri.*










* mi sento la Schelotto...
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Significa cercare di comprendere, di offrire la disponibilità che, forse, secondo lui non c'è stata. Da qualche parte ho letto che ogni tradimento nasce da un disagio. Se questo c'è stato, sono disposta a capire dove e cosa è andato a storto e provare a rimediare. Questo significa lottare per me.
Cara China,
ho letto la tua storia e sono rimasta molto colpita dal tuo coraggio.

In quest'ultimo post hai detto cose giustissime: se metterti in discussione, cercare di capire e di rimediare significa lottare per te fai bene a farlo. Ma quel disagio da cui parte il tradimento non sempre dipende da chi è stato tradito, per cui fai attenzione a non assumerti responsabilità che non hai.

Un abbraccio
 

mary75

Nuovo utente
Io vorrei sapere cosa ne pensano le tue figlie (mi sono fatta l'idea che siano grandicelle) di un padre "15enne" e di vedere la madre che non smette di piangere.. secondo me dovresti aprirti con loro (ripeto spero siano grandi abbastanza) perchè forse loro meglio di chiunque altro sanno cosa è meglio... vi conoscono... sanno della tua devozione nei confronti del loro padre... da parte mia mi sento solo di dirti di cominciare a tirare su la testa, allontanati un po' da lui (nel senso affettivo) prenditi cura di te comprati un bel vestito vai dalla parrucchiera e dall'estetista, riprendi in mano la tua vita di donna e smetti di essere moglie di una persona che crede che puo' fare il bello e il cattivo tempo perchè intanto tu sei sempre lì... io l'ho fatto non stò dicendo che soffrirai di meno (magari...) ma a me ha fatto bene piangevo ma piano piano sono tornata ad essere donna e lui si è accorto di nuovo di me .... guarda fuori e vai avanti... in bocca al lupo e io penso davvero che tu sia una grande donna perchè altrimenti non saresti riuscita a sopportare tutto questo...
 
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