La vendetta della moglie tradita

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

dererumnatura

Utente di lunga data
la confessione al tribunale di cremona

Iscrive l'amante del marito a un chat erotica

La vendetta di una moglie tradita, una bresciana di 42 anni indagata dopo la denuncia dell'altra donna



CREMONA - È entrata in aula come testimone ma ne è uscita da indagata. Protagonista una donna bresciana che ha confessato, davanti al Tribunale di Cremona, di aver messo l'amante del marito su una chat erotica, divulgandone i dati personali e facendola così subissare di telefonate hard. La Polizia postale, infatti, dopo la denuncia dell'altra donna, che d'improvviso si era trovata al centro di centinaia di proposte osè, era arrivata al computer di un'amica della vendicativa moglie, che però oggi si è scoperto che era all'oscuro di tutto. Era stata infatti l'amica, Paola, 42 anni, parrucchiera, moglie tradita, a utilizzare il suo computer per confezionare un'amara vendetta nei confronti di Anna, 45 anni, cremonese, l'amante del marito. L'ha iscritta a una chat-line erotica e ha divulgato il numero del suo telefonino e messaggini hard del tipo «Mi piace essere cosparsa di nutella e leccata tutta». Anna è trasecolata, poi, chiarito l'equivoco con gli spasimanti, ha sporto una denuncia. Dopo la confessione, ora Paola è indagata, e andrà a processo, ma fino a oggi, sul banco degli imputati, accusata di sostituzione di persona, c'era stata sempre e solo la sua amica Claudia, titolare di un negozio di articoli da regalo in un centro commerciale del Bresciano. «Ho fatto tutto io, la mia amica non sapeva nulla», ha confessato Paola. Così il giudice, Paolo Bernazzani, ha assolto Claudia.
 
O

Old sfigatta

Guest
per me ha fatto bene!!!

io avrei iscritto anche il consorte ad una hot line gay


eccheccazz'


l'unica sfiga é che ci ha rimesso ancora lei...
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
la confessione al tribunale di cremona

Iscrive l'amante del marito a un chat erotica

La vendetta di una moglie tradita, una bresciana di 42 anni indagata dopo la denuncia dell'altra donna



CREMONA - È entrata in aula come testimone ma ne è uscita da indagata. Protagonista una donna bresciana che ha confessato, davanti al Tribunale di Cremona, di aver messo l'amante del marito su una chat erotica, divulgandone i dati personali e facendola così subissare di telefonate hard. La Polizia postale, infatti, dopo la denuncia dell'altra donna, che d'improvviso si era trovata al centro di centinaia di proposte osè, era arrivata al computer di un'amica della vendicativa moglie, che però oggi si è scoperto che era all'oscuro di tutto. Era stata infatti l'amica, Paola, 42 anni, parrucchiera, moglie tradita, a utilizzare il suo computer per confezionare un'amara vendetta nei confronti di Anna, 45 anni, cremonese, l'amante del marito. L'ha iscritta a una chat-line erotica e ha divulgato il numero del suo telefonino e messaggini hard del tipo «Mi piace essere cosparsa di nutella e leccata tutta». Anna è trasecolata, poi, chiarito l'equivoco con gli spasimanti, ha sporto una denuncia. Dopo la confessione, ora Paola è indagata, e andrà a processo, ma fino a oggi, sul banco degli imputati, accusata di sostituzione di persona, c'era stata sempre e solo la sua amica Claudia, titolare di un negozio di articoli da regalo in un centro commerciale del Bresciano. «Ho fatto tutto io, la mia amica non sapeva nulla», ha confessato Paola. Così il giudice, Paolo Bernazzani, ha assolto Claudia.
Quando si dice, come sempre diciamo, prendersela con l'obiettivo sbagliato: l'amante anziché il marito.
Ma quel tipo di "vendetta" forse per il marito non sarebbe stata tale...forse gli avrebbe fatto un piacere...


Quando sento parlare di vendetta mi viene sempre in mente "La stangata" (ora si potrebbe anche pensare a "Ocean 13") e come per certi "delitti" sia inutili perché "non basta"...


E poi ogni "vendetta" ogni atto che si richiama a "occhio per occhio" non fa che porsi in quanto vendicatore sullo stesso piano di colui di cui ci si vuol vendicare e questo vale per i singoli come per gli stati. E questo mi rende senza dubbio contraria alla pena di morte perché non voglio essere corresponsabile di un omicidio.
 

dererumnatura

Utente di lunga data
Quando si dice, come sempre diciamo, prendersela con l'obiettivo sbagliato: l'amante anziché il marito.
Ma quel tipo di "vendetta" forse per il marito non sarebbe stata tale...forse gli avrebbe fatto un piacere...


Quando sento parlare di vendetta mi viene sempre in mente "La stangata" (ora si potrebbe anche pensare a "Ocean 13") e come per certi "delitti" sia inutili perché "non basta"...


E poi ogni "vendetta" ogni atto che si richiama a "occhio per occhio" non fa che porsi in quanto vendicatore sullo stesso piano di colui di cui ci si vuol vendicare e questo vale per i singoli come per gli stati. E questo mi rende senza dubbio contraria alla pena di morte perché non voglio essere corresponsabile di un omicidio.

concordo in pieno...ma in certi momenti prevale il carattere istintivo delle persone..e la logica e i buoni propositi vanno a farsi benedire....insomma ci si animalizza...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top