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Utente di lunga data
Gli omicidi in famiglia e Benvenuto[
Rivista on line
del Consiglio Nazionale delle
RicercheN. 10, 6 - 19 giugno
I media parlano spesso di delitti consumati all’interno della famiglia: ultimi casi, ad oggi, quello registrato a Marsciano (Pg) in cui un uomo ha ucciso la moglie incinta di otto mesi, e quello verificatosi in Texas, dove una donna ha impiccato le sue quattro figlie e si è poi suicidata.
Il pubblico è particolarmente turbato da questi fatti in quanto dà per scontato che il focolare domestico sia o debba essere (appunto: è o deve essere?) un rifugio di amore e tenerezza, un’idilliaca baia sottratta ai marosi della vita sociale. Ahimé, oggi si vendono migliaia di copie di rotocalchi e riviste di psicologia, eppure si fa di tutto per tenere il grande pubblico lontano dalla rivoluzione psicologica del XX° secolo: dopo Sigmund Freud, dovremmo sapere che la famiglia, proprio perché è un luogo di ardenti legami amorosi, è anche un luogo di grandi odi e di furibonde passioni. Il famoso complesso di Edipo dice proprio questo: che sin dalla prima infanzia, genitori e figli sono oggetto di impulsi e affetti contraddittori, dove si mescolano odi e amori in modo spesso inestricabile. Nessun stupore, quindi, che i focolari domestici siano teatro di una fetta dei delitti più spietati.
Sin dagli anni ‘80 nei paesi anglo-americani – proprio negli anni in cui prosperava l’ideologia familista del presidente Reagan – un uragano ha scoperchiato i tetti delle case: si è accumulata un’enorme evidenza secondo cui gli abusi sui figli piccoli – e in particolare incesti e abusi sessuali – sono moneta corrente nelle ‘families’. Alcuni studiosi sono arrivati a dire, esagerando, che abusi sui figli si consumano nel 50% delle famiglie anglo-americane. Vi ricordate che, per molti anni, non c’era quasi film americano dove non si facesse riferimento, diretto o indiretto, a qualche storia di incesto? E si è ricordato in modo impertinente che la famosa pedofilia fiorisce più entro le mura domestiche che nei luoghi esterni.
Il pubblico è convinto che i delitti in famiglia siano aumentati solo perché i media vi danno più spazio. E’ come la pedofilia appunto: essa è sempre esistita, ma solo da alcuni anni sembriamo essercene accorti e ci ossessiona. Per lo più confondiamo la realtà con l’immagine che giornali e televisioni danno di essa: così, se non si parla più di un certo problema, diamo per scontato che sia risolto! All’inverso, se i giornali dedicano ampi spazi agli abusi sui bambini, ci convinciamo che essi siano aumentati a dismisura. Pare invece che, nei paesi occidentali l’infanticidio, ad esempio, sia diminuito, se non altro perché la diffusione dei metodi anticoncezionali e dell’aborto ha reso più rare nascite indesiderate a rischio infanticidio.
La domanda giusta non è quindi tanto ‘perché oggi tante madri ammazzano i loro bambini?’ (dato che questo delitto è vecchio come il mondo), ma piuttosto ‘perché proprio oggi, in Italia, il delitto materno ci colpisce e ci turba molto più che in passato?’ L’interesse per certi crimini è spesso più interessante della frequenza statistica dei crimini stessi
Rivista on line
del Consiglio Nazionale delle
RicercheN. 10, 6 - 19 giugno
Focolare domestico, luogo di sentimenti contraddittori
I media parlano spesso di delitti consumati all’interno della famiglia: ultimi casi, ad oggi, quello registrato a Marsciano (Pg) in cui un uomo ha ucciso la moglie incinta di otto mesi, e quello verificatosi in Texas, dove una donna ha impiccato le sue quattro figlie e si è poi suicidata.
Il pubblico è particolarmente turbato da questi fatti in quanto dà per scontato che il focolare domestico sia o debba essere (appunto: è o deve essere?) un rifugio di amore e tenerezza, un’idilliaca baia sottratta ai marosi della vita sociale. Ahimé, oggi si vendono migliaia di copie di rotocalchi e riviste di psicologia, eppure si fa di tutto per tenere il grande pubblico lontano dalla rivoluzione psicologica del XX° secolo: dopo Sigmund Freud, dovremmo sapere che la famiglia, proprio perché è un luogo di ardenti legami amorosi, è anche un luogo di grandi odi e di furibonde passioni. Il famoso complesso di Edipo dice proprio questo: che sin dalla prima infanzia, genitori e figli sono oggetto di impulsi e affetti contraddittori, dove si mescolano odi e amori in modo spesso inestricabile. Nessun stupore, quindi, che i focolari domestici siano teatro di una fetta dei delitti più spietati.
Sin dagli anni ‘80 nei paesi anglo-americani – proprio negli anni in cui prosperava l’ideologia familista del presidente Reagan – un uragano ha scoperchiato i tetti delle case: si è accumulata un’enorme evidenza secondo cui gli abusi sui figli piccoli – e in particolare incesti e abusi sessuali – sono moneta corrente nelle ‘families’. Alcuni studiosi sono arrivati a dire, esagerando, che abusi sui figli si consumano nel 50% delle famiglie anglo-americane. Vi ricordate che, per molti anni, non c’era quasi film americano dove non si facesse riferimento, diretto o indiretto, a qualche storia di incesto? E si è ricordato in modo impertinente che la famosa pedofilia fiorisce più entro le mura domestiche che nei luoghi esterni.
Il pubblico è convinto che i delitti in famiglia siano aumentati solo perché i media vi danno più spazio. E’ come la pedofilia appunto: essa è sempre esistita, ma solo da alcuni anni sembriamo essercene accorti e ci ossessiona. Per lo più confondiamo la realtà con l’immagine che giornali e televisioni danno di essa: così, se non si parla più di un certo problema, diamo per scontato che sia risolto! All’inverso, se i giornali dedicano ampi spazi agli abusi sui bambini, ci convinciamo che essi siano aumentati a dismisura. Pare invece che, nei paesi occidentali l’infanticidio, ad esempio, sia diminuito, se non altro perché la diffusione dei metodi anticoncezionali e dell’aborto ha reso più rare nascite indesiderate a rischio infanticidio.
La domanda giusta non è quindi tanto ‘perché oggi tante madri ammazzano i loro bambini?’ (dato che questo delitto è vecchio come il mondo), ma piuttosto ‘perché proprio oggi, in Italia, il delitto materno ci colpisce e ci turba molto più che in passato?’ L’interesse per certi crimini è spesso più interessante della frequenza statistica dei crimini stessi
Sergio Benvenuto
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Dunque la vera questione per NOI è: perché non riusciamo a non pensare, perché non superiamo il tradimento subito o compiuto?
Dunque la vera questione per NOI è: perché non riusciamo a non pensare, perché non superiamo il tradimento subito o compiuto?
O semplicemente abbiamo incontrato qui persone favolose?
Ma allora le persone favolose o tradiscono o vengono tradite?
Ma allora le persone favolose o tradiscono o vengono tradite?
