Bruja
Utente di lunga data
Legittimità o liceità?
Prendo spunto da un concetto che è stato argomento di alcuni post che a mio avviso non sono stati abbastanza discussi!
Si sostiene che molte amanti non avvertono il tradimento del loro stesso amante forse perchè si autoconvincono di non averne diritto?
Vorrei cercare di capire meglio il concetto..........se ci si infila in un tradimento, posto che possa finire male lasciandosi o bene dividendosi dai rispettivi consorti, se si parte dal presupposto, come molto amanti che quella è e resterà una relazione fien a sè stessa, dove sarebbe il tradimento interno, nel non aver cambiato idea in nome di più alti sentimenti sopravvenuti? E chi dice che debbano arrivare, chi dice che anche se l'attrazione è tanta sia sufficiente a far cambiare la rotta!
Insomma per cercare di essere ben chiari, infilarsi in una coppia, in crisi o meno, è di per sè un'azione che sappiamo non regolare........... dalla quale però ci aspetteremmo un comportamento regolare e magari coerente alle NOSTRE aspettative che si sono formate nel percorso del tradimento. Mi pare che si stia davvero non guardando la realtà!
Tra l'altro non tenendo conto che chi è sposato o legato sa bene cosa avvenga dopo un po' di tempo e sia vaccinato sull'eventualità di caricarsi di una separazione e di una nuova unione per arrivare, quasi sempre, alla situazione che in qualche modo lo ha portato a tradire........
Siamo così sventati quando decidiamo che il tradimento sia una soluzione accettabile, perchè non accettiamo che un tradimento è il peggior trampolino possibile per la formazione di una nuova coppia. Raramente accade il contrario, ma una piccola percentuale non rende la normalità diversa da quella che è.
Ecco perchè mi pare che se anche ammetto la sofferenza di chi tradisce, sono molto scettica sulla possibilità che esista un tradimento delle loro aspettative perchè è la partenza che riduce a zero virgola qualcosa la possibilità che si cambi lo stato da amante.
Bruja
Prendo spunto da un concetto che è stato argomento di alcuni post che a mio avviso non sono stati abbastanza discussi!
Si sostiene che molte amanti non avvertono il tradimento del loro stesso amante forse perchè si autoconvincono di non averne diritto?
Vorrei cercare di capire meglio il concetto..........se ci si infila in un tradimento, posto che possa finire male lasciandosi o bene dividendosi dai rispettivi consorti, se si parte dal presupposto, come molto amanti che quella è e resterà una relazione fien a sè stessa, dove sarebbe il tradimento interno, nel non aver cambiato idea in nome di più alti sentimenti sopravvenuti? E chi dice che debbano arrivare, chi dice che anche se l'attrazione è tanta sia sufficiente a far cambiare la rotta!
Insomma per cercare di essere ben chiari, infilarsi in una coppia, in crisi o meno, è di per sè un'azione che sappiamo non regolare........... dalla quale però ci aspetteremmo un comportamento regolare e magari coerente alle NOSTRE aspettative che si sono formate nel percorso del tradimento. Mi pare che si stia davvero non guardando la realtà!
Tra l'altro non tenendo conto che chi è sposato o legato sa bene cosa avvenga dopo un po' di tempo e sia vaccinato sull'eventualità di caricarsi di una separazione e di una nuova unione per arrivare, quasi sempre, alla situazione che in qualche modo lo ha portato a tradire........
Siamo così sventati quando decidiamo che il tradimento sia una soluzione accettabile, perchè non accettiamo che un tradimento è il peggior trampolino possibile per la formazione di una nuova coppia. Raramente accade il contrario, ma una piccola percentuale non rende la normalità diversa da quella che è.
Ecco perchè mi pare che se anche ammetto la sofferenza di chi tradisce, sono molto scettica sulla possibilità che esista un tradimento delle loro aspettative perchè è la partenza che riduce a zero virgola qualcosa la possibilità che si cambi lo stato da amante.
Bruja