Temo che l'enfasi che queste scuole (scientifico e classico) pongono sull'eccellenza della formazione e sull'esclusività del percorso che implicano sia dettata piuttosto dal programma virtuale che si prefissano e dalla potenziale destinazione che offrono.
Se questa può sembrare una esagerazione, di contro, e per l'esperienza che sto vivendo di questi tempi, devo dire che ad approcciarsi a queste scuole vi sono anche ragazzi che in realtà hanno un background inadeguato. Non che questi ragazzi non siano intelligenti, nulla toglie poi che chiunque possa farcela, ma questo implica che si riponga nella scuola priorità assoluta. A parte i casi in cui lo studio è principalmente un piacere, per il resto si tratta di un impegno di non poco conto. Un lavoro direi, dove la sufficienza è senz'altro l'indicatore che le cose dovrebbero andare meglio, mentre l'insufficienza invece non ha alcun senso. Non se in un liceo scientifico fioccano voti come il 2 o giù di li.
Mio figlio, che al liceo sta attraversando i suoi bei momenti bui e i suoi guai, dice che alcuni ragazzi hanno scelto il liceo (scientifico, scienze applicate nello specifico) per moda o per volere dei genitori. Alcuni di essi non dovrebbero nemmeno essere li, a prescindere dall'impegno che quelle scuole richiedono.
Se tutto questo rappresenti principalmente un'operazione di facciata da parte di queste scuole non saprei dirlo, penso però che non abbiano materialmente il tempo di formare adeguatamente tutti i ragazzi per quello che è il loro potenziale, soprattutto quando questi hanno delle difficoltà.