Manterreste qualsiasi segreto?

danny

Utente di lunga data
Se un amico vi rivelasse un segreto che va contro i vostri princìpi etici, contando sulla vostra fiducia affinché non lo diciate a nessuno, voi cosa scegliereste?
La coerenza verso voi stessi o il rispetto per il vostro amico?
E sulla base di ciò, quanto ritenete opportuno condividere con gli amici segreti inopportuni?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il punto, che è stato toccato nell’altro thread, dipende dal tipo di segreto e a chi potrebbe essere rivelato e perché.
Se un’amica mi rivelasse, per bisogno di confidenza, che la madre è stata una prostituta, non avrei nessun motivo di rivelarlo a chicchessia.
Se non magari “ c’è chi si è prostituita e poi è stata una buona madre.”
Se si trattasse un’amica che racconta un tradimento, lo terrei per me.
Se si trattasse di una amica che pratica pedofilia, la denuncerei.
La tutela della reputazione e della privacy sono una cosa, la connivenza con un reato è un’altra cosa.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Se un amico vi rivelasse un segreto che va contro i vostri princìpi etici, contando sulla vostra fiducia affinché non lo diciate a nessuno, voi cosa scegliereste?
La coerenza verso voi stessi o il rispetto per il vostro amico?
E sulla base di ciò, quanto ritenete opportuno condividere con gli amici segreti inopportuni?
il favoreggiamento personale va a punire esattamente questi comportamenti. proprio perchè l'amicizia non può giustificare tutto. se un mio amico fosse uno stupratore di bambini, non lo coprirei
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Se un amico vi rivelasse un segreto che va contro i vostri princìpi etici, contando sulla vostra fiducia affinché non lo diciate a nessuno, voi cosa scegliereste?
La coerenza verso voi stessi o il rispetto per il vostro amico?
E sulla base di ciò, quanto ritenete opportuno condividere con gli amici segreti inopportuni?
Il problema non so se sia condividere con altri segreti ricevuti in deposito, penso sia più che altro decidere cosa fare dopo averle ricevute, le confidenze.
Adesso ad esempio sono nella scomoda posizione di ricevere confidenze sia da un marito, mio caro amico, sia da sua moglie, e di assistere alla deflagrazione del loro matrimonio, chiedendomi se fare, cosa fare e perchè fare.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se un amico vi rivelasse un segreto che va contro i vostri princìpi etici, contando sulla vostra fiducia affinché non lo diciate a nessuno, voi cosa scegliereste?
La coerenza verso voi stessi o il rispetto per il vostro amico?
E sulla base di ciò, quanto ritenete opportuno condividere con gli amici segreti inopportuni?
Se quello che ha commesso non è un reato manterrei il segreto
Per me l’amicizia è imprescindibile
I miei amici più cari sanno tutto di me e mi fido ciecamente
 

hammer

Utente di lunga data
Se un’amico mi rivelasse, per bisogno di confidenza, che la madre è stata una prostituta, non avrei nessun motivo di rivelarlo a chicchessia.
Se non magari “ c’è chi si è prostituita e poi è stata una buona madre.”
Se si trattasse di un amico che racconta un tradimento, lo terrei per me al massimo lo racconterei a mia moglie.
Se si trattasse di un amico che pratica pedofilia, la denuncerei.
La tutela della reputazione e della privacy sono una cosa, la connivenza con un reato è un’altra cosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se un’amico mi rivelasse, per bisogno di confidenza, che la madre è stata una prostituta, non avrei nessun motivo di rivelarlo a chicchessia.
Se non magari “ c’è chi si è prostituita e poi è stata una buona madre.”
Se si trattasse di un amico che racconta un tradimento, lo terrei per me al massimo lo racconterei a mia moglie.
Se si trattasse di un amico che pratica pedofilia, la denuncerei.
La tutela della reputazione e della privacy sono una cosa, la connivenza con un reato è un’altra cosa.
Maestraaaa mi copia!
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Come dico sempre a chiunque:
se mi dici di tenermelo per me, me lo dimentico.
se non mi dici nulla, forse rimane in Europa, ma con internet non è nemmeno così scontato.
Ovviamente io non avviso prima.
Adotto questo atteggiamento da sempre, sia nel mondo virtuale che non.
E se qualcuno si offende cassi suoi, quello che non vuoi far sapere te lo tieni per te, se no non è più un segreto.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Io ho dovuto rileggere e guardare i nick...
Va beh che sto leggendo a singhiozzo...
Però ho pensato di essermi rincoglionita 🤣🤣🤣
A me oggi pomeriggio non funzionava niente. Prima mi è saltato internet, non riuscivo a rispondere qua e andava tutto a rilento, poi le chiamate si bloccavano, non prendeva la linea e quando si riusciva a parlare, era tutto spezzettato e metallico. La mia vicina di ombrellone ha il mio stesso gestore e aveva gli stessi problemi quindi mi sono messa l'anima in pace... e sto recuperando ora tutti i post, per questo ho pensato che fosse di nuovo un problema tecnico...
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Comunque, per rispondere al tema, non penso che parlerei con qualcuno. Non mi sento di appioppare ad altri qualcosa che va contro i MIEI principi etici, non mi sarebbe di conforto parlarne. Metterei addosso ad un eventuale depositario del segreto la responsabilità di essere d'accordo con me, senza avere la sicurezza che lo sia.
 

danny

Utente di lunga data
Quindi il discrimine è ovviamente il reato.
In teoria.
Io so di gente che spaccia, ma di certo non vado a denunciarli.
Alcuni reati contro la persona sono invece comprensibilmente e generalmente inaccettabili: pedofilia, violenza fisica, per esempio.

Per il resto, i segreti devono restare tali.
Se qualcuno mi confessasse un tradimento, ovviamente il segreto resterebbe per me.
Il fatto è che questo non sempre accade.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non funziona così.
Non è che arriva un amico generico che dice “ti racconto un segreto! Non dirlo a nessuno!”
Le confidenze/confessioni avvengono in un contesto in cui la confidenza si sa che può essere accolta.
La complicità è scontata ed avviene in un quadro valoriale condiviso.
La riservatezza si è costruita nel tempo attraverso una amicizia fatta di condivisione di confronti su esperienze, film, libri, fatti conosciuti prima lontani e poi vicini e sono questi scambi progressivi che conducono ad accettare, se non approvare, la confidenza.
 

ParmaLetale

Utente di lunga data
Io non ho mai parlato con qualcuno di qualcosa che per me doveva essere un segreto, proprio perché tale doveva restare. Quando ne ho parlato è stato perché ormai non mi interessava più molto che lo restasse. Se invece un amico mi facesse una confidenza su una cazzata da lui commessa, diciamo penalmente poco o nulla rilevante e verso un estraneo, non avrei problemi a tenermela per me. Ma se si trattasse ad esempio di qualcosa commesso alle spalle di un altro mio amico mi incazzerei abbestia perché mi renderebbe suo complice a tacere. A quel punto cosa fare è difficile da prevedere, tendenzialmente preferisco tacere per non apportare sofferenza gratuita.
 

Nicky

Utente di lunga data
Se so che è un segreto e mi viene chiesto di non parlarne, cerco di farlo. Però se mi volete bene, non ditemi segreti, perché non mi piace, non ambisco a ricevere confidenze intime e sentirmi vincolata, mi viene subito l'ansia perché penso che finirò per dimenticarmi e parlarne con altri.
Inoltre vengo da una famiglia in cui c'erano spesso segreti e cose non dette, sono cresciuta con l'impressione di vivere nella nebbia, oltre a non avere mai imparato a comunicare in modo chiaro o capire cosa posso dire o cosa no.
L'ipotesi che qualcuno mi riveli un reato mi sembra difficile, può farlo un familiare ma lo inviterei a costituirsi.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Se un amico vi rivelasse un segreto che va contro i vostri princìpi etici, contando sulla vostra fiducia affinché non lo diciate a nessuno, voi cosa scegliereste?
La coerenza verso voi stessi o il rispetto per il vostro amico?
E sulla base di ciò, quanto ritenete opportuno condividere con gli amici segreti inopportuni?
Ovviamente si. Se non avessi un'etica a compartimenti stagni sarei un pessimo avvocato.
E i segreti inopportuni si condividono benissimo, evitando di compromettere l'anonimato della fonte.
Quando è stato scritto il gdpr e c'è stato bisogno di definire la categoria di dati sensibili, ci hanno ragionato per mesi. Il dato sensibile è quello che consente l'identificazione di una persona (fisica) in base a certe connotazioni o certi fatti. Se segui quella scriminante, stai tranquillo su quello che puoi divulgare.
 
Ultima modifica:

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Se un amico vi rivelasse un segreto che va contro i vostri princìpi etici, contando sulla vostra fiducia affinché non lo diciate a nessuno, voi cosa scegliereste?
La coerenza verso voi stessi o il rispetto per il vostro amico?
E sulla base di ciò, quanto ritenete opportuno condividere con gli amici segreti inopportuni?
Io sono quell'amica che se la chiami in piena notte dicendo di aver fatto un casino, arriva subito con una pala.
 
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