omicron
Pigra, irritante e non praticante
Preso dalla pagina “il curiosone “ di Facebook
LE ORIGINI CELTICHE DI MILANO
Proviamo ad immaginare l'attuale piazza Duomo come una foresta ricca di alberi, animali e fiumi... oggi sembra impossibile, ma millenni addietro era così.
Secondo gli storici Milano fu fondata, forse con il nome di Medhelan, da una tribù celtica facente parte della tribù degli Insubri intorno al 590 a.C. nei pressi di un santuario. Come dimostrano prove archeologiche raccolte nel XIX secolo, Milano probabilmente nacque come un piccolo villaggio, che un po' alla volta andò ingrandendosi.
Medhelan, in particolare, si sviluppò intorno a un santuario, che era la zona più antica del villaggio. Il santuario, che era costituito da una zona boscosa a forma di ellisse con una radura centrale, era allineato secondo precisi punti astronomici. Per tale motivo, era utilizzato per raduni religiosi, soprattutto in particolari momenti celebrativi. Al santuario ci si arrivava tramite alcuni sentieri: alcuni di questi tracciati vennero mantenuti anche degli antichi Romani quando realizzarono nella zona edifici in muratura, che sostituirono le capanne in legno e paglia dei Celti.
Secondo il racconto dello storico latino Tito Livio invece la fondazione di Milano è da attribuire al mitico Belloveso, capo di tribù celtiche provenienti dalle regioni transalpine intorno al V-VI secolo a.C.
La leggenda narra che il Popolo Celtico, alla guida di re Belloveso sia giunto nella Pianura Padana seguendo una scrofa semilanuta (per i Celti il cinghiale era un animale sacro, se poi era bianco era un simbolo divino), attraverso le Alpi, nella tradizione celtica che avevano un significato mistico: quello del rituale iniziatico per raggiungere “l’altro mondo”; perciò il gruppo che seguiva Belloveso, erano considerati gli “eletti”: gli iniziati di questo popolo alla ricerca di un nuovo “mondo”.
Il Popolo Celtico era molto legato alle tradizioni della natura ed i suoi Druidi vivevano in armonia a contatto con il mistero della Grande Madre: avevano il compito di decifrare i segni che la Madre mandava, perciò grande era la loro ricerca dei luoghi cui le forze della Madre agivano, queste forze erano molto attive presso le sorgenti d’acqua.
Quando il re ed i suoi seguaci giunsero al centro della Pianura Padana seguendo la scrofa, la videro abbeverarsi al centro di una radura, dove c’era una sorgente, perciò il luogo (ritenuto favorevole, in quanto ricoperto da foresta che avrebbe offerto riparo alla selvaggina, ed inoltre riparava anche da presenze misteriose ed arcane, da spiriti maligni, in più per essi gli alberi erano considerati sacri) , era l’ideale per stabilirsi; la sorgente divenne così luogo di culto, ed intorno ad essa sorse una città: Mediolanum, questo nome venne scelto per via del manto della scrofa che per metà era ricoperta di lana, da qui il nome Mediolanum cioè Medio-Lanae: mezza-lana.
Una stele con l’effigie di un cinghiale semilanuto esiste ancora oggi, e la sorgente dove gli antichi Celti avevano creato come luogo di culto, in quanto crocevia di forze naturali notevoli è ancora oggi un luogo di culto molto importante: il Duomo di Milano.
Con l’arrivo del cristianesimo anche il culto dei Celti crollò per far posto all’attuale Duomo; si dice che nei suoi sotterranei (chiusi al pubblico), ci siano ancora i resti dei primi insediamenti, inoltre sotto al Duomo ci sarebbe un laghetto molto adorato dai Celti che credevano nella dea Belisama, che era considerata la dea dell’Acqua, dea della vita in quanto l’acqua è sinonimo di ricchezza vitale.
quindi aveva ragione @perplesso quando parlava di cinghiali
LE ORIGINI CELTICHE DI MILANO
Proviamo ad immaginare l'attuale piazza Duomo come una foresta ricca di alberi, animali e fiumi... oggi sembra impossibile, ma millenni addietro era così.
Secondo gli storici Milano fu fondata, forse con il nome di Medhelan, da una tribù celtica facente parte della tribù degli Insubri intorno al 590 a.C. nei pressi di un santuario. Come dimostrano prove archeologiche raccolte nel XIX secolo, Milano probabilmente nacque come un piccolo villaggio, che un po' alla volta andò ingrandendosi.
Medhelan, in particolare, si sviluppò intorno a un santuario, che era la zona più antica del villaggio. Il santuario, che era costituito da una zona boscosa a forma di ellisse con una radura centrale, era allineato secondo precisi punti astronomici. Per tale motivo, era utilizzato per raduni religiosi, soprattutto in particolari momenti celebrativi. Al santuario ci si arrivava tramite alcuni sentieri: alcuni di questi tracciati vennero mantenuti anche degli antichi Romani quando realizzarono nella zona edifici in muratura, che sostituirono le capanne in legno e paglia dei Celti.
Secondo il racconto dello storico latino Tito Livio invece la fondazione di Milano è da attribuire al mitico Belloveso, capo di tribù celtiche provenienti dalle regioni transalpine intorno al V-VI secolo a.C.
La leggenda narra che il Popolo Celtico, alla guida di re Belloveso sia giunto nella Pianura Padana seguendo una scrofa semilanuta (per i Celti il cinghiale era un animale sacro, se poi era bianco era un simbolo divino), attraverso le Alpi, nella tradizione celtica che avevano un significato mistico: quello del rituale iniziatico per raggiungere “l’altro mondo”; perciò il gruppo che seguiva Belloveso, erano considerati gli “eletti”: gli iniziati di questo popolo alla ricerca di un nuovo “mondo”.
Il Popolo Celtico era molto legato alle tradizioni della natura ed i suoi Druidi vivevano in armonia a contatto con il mistero della Grande Madre: avevano il compito di decifrare i segni che la Madre mandava, perciò grande era la loro ricerca dei luoghi cui le forze della Madre agivano, queste forze erano molto attive presso le sorgenti d’acqua.
Quando il re ed i suoi seguaci giunsero al centro della Pianura Padana seguendo la scrofa, la videro abbeverarsi al centro di una radura, dove c’era una sorgente, perciò il luogo (ritenuto favorevole, in quanto ricoperto da foresta che avrebbe offerto riparo alla selvaggina, ed inoltre riparava anche da presenze misteriose ed arcane, da spiriti maligni, in più per essi gli alberi erano considerati sacri) , era l’ideale per stabilirsi; la sorgente divenne così luogo di culto, ed intorno ad essa sorse una città: Mediolanum, questo nome venne scelto per via del manto della scrofa che per metà era ricoperta di lana, da qui il nome Mediolanum cioè Medio-Lanae: mezza-lana.
Una stele con l’effigie di un cinghiale semilanuto esiste ancora oggi, e la sorgente dove gli antichi Celti avevano creato come luogo di culto, in quanto crocevia di forze naturali notevoli è ancora oggi un luogo di culto molto importante: il Duomo di Milano.
Con l’arrivo del cristianesimo anche il culto dei Celti crollò per far posto all’attuale Duomo; si dice che nei suoi sotterranei (chiusi al pubblico), ci siano ancora i resti dei primi insediamenti, inoltre sotto al Duomo ci sarebbe un laghetto molto adorato dai Celti che credevano nella dea Belisama, che era considerata la dea dell’Acqua, dea della vita in quanto l’acqua è sinonimo di ricchezza vitale.
quindi aveva ragione @perplesso quando parlava di cinghiali