sienne
lucida-confusa
Ciao,
può sembrare arrogante … supponente … ma credetemi … non lo è …
sola … contro coloro che credono di sapere cosa mi serve …
sola … contro coloro che hanno la lista in mano di cosa io sia …
sola … contro dei termini … che aprono una visione errata … del mio mondo …
quante parole sono state scritte, per definire ciò che ho …
e quante parole ne seguiranno ancora … rimanendo legate ai precedenti …
si afferma di non sapere … e nello stesso istante si classifica, si spiega …
leggo e sento spesso la parola incapace, quando cercano di spiegare …
Ma per essere incapace … vuol dire che c’è chi è capace …
cioè si parla allora di gradi di capacità …
ci sono allora dei confronti … tra chi ci riesce e chi non ci riesce …
e questi confronti tra chi, tra che popolazione, vengono effettuati?
no, scusate … un essere sano, voglio sperare bene che ne sia in grado …
ma allora … cosa si confronta esattamente?
Il meccanismo che serve, per mettere ordine?
E se è il meccanismo … cosa deve mettere in ordine esattamente?
La percezione? E come sono queste percezioni?
Come sono vissute dai singoli individui?
No perché … quando chiedo … continuano a parlare d’incapacità …
Ma allora voglio conoscere questo individuo sovraumano che ne è capace!!!!
Ma dove si nasconde!!! Esci fuori!!! Fatti vedere … tirchione!!!
Io a spappolarmi il cervello, e tu??? Dove sei???
Perché tutto questo mistero, allora?
Chi è capace a mani nude ad alzare una casa?
Chi è capace a mani nude ad alzare un piatto?
Il confronto regge?
È giusto parlare nel primo caso d’incapacità messa a confronto col secondo caso?
Perché qui si trova il nocciolo della questione!
Se uno mi dice che sono incapace … avvoglia ad andare in palestra …
la casa non la solleverò mai!!!
Ma se mi si dice … guarda il peso da sollevare interamente non è possibile …
perciò devi trovare come fare …
vedi un po’ te … se allora non si parla di tutta un’altra cosa …
Oramai sono esperta … ci convivo da più di cinque anni … perciò non rompete!!!
A me ha toccato tutti i sensi … la vista, l’olfatto, il gusto, il tatto, l’udito …
Ho un vero e proprio aumento della percezione …
come se avessi ingerito un LSD …
Non sto a descrivere le esperienze fatte … non finirei più …
Ma mi sono studiata dettagliatamente … puntigliosamente …
Ho preso appunti in qualsiasi stadio della malattia (purtroppo alcune cose sono illeggibili … chi sa che linguaggio segreto mi sono inventata in alcuni momenti)
Mi sono confrontata con esperienze, situazioni paragonabili a prima e dopo la malattia …
Un sovraccarico d’informazioni … informazioni che toccano tutto l’essere …
non si fermano alla cognizione … ma si infiltrano nelle emozioni … nei ricordi … fanno scaturire delle idee … sorgono dei desideri …
il tutto finisce in pochi attimi in una esplosione … tutto si mescola …
e siccome, altre informazioni seguono … ci si trova in ostaggio …
intrappolati … impossibile liberarsi …
E ora quel sapientone mi viene a dire che sono incapace?
Vuole sapere di cui ho bisogno?
Vuole sapere … che cosa? Imbottirmi nuovamente di neurolettici? …
MI OPPONGO!!!
Che ci provi lui a mettere ordine nei suoi pensieri, trovandosi in un uragano a massima potenza che ti affoga in una quantità impercepibile d’informazioni …
La mia strada la ho trovata … la proseguo … sola …
È un po’ strano … ma sono io l’oggetto della mia ricerca …
Questa malattia e così varia … come i soggetti stessi …
Non pretendo di saperne di più di tutti quei testi … quelle parole …
Ma quelle parole non mi descrivono … non mi appartengono …
Incapace io? … No, sarò tante cose … e tante cose non so …
ma sono stata sempre curiosa e aperta a tutto …
persino a questo delirio …
una cosa è certa ... MI OPPONGO ...
sienne
può sembrare arrogante … supponente … ma credetemi … non lo è …
sola … contro coloro che credono di sapere cosa mi serve …
sola … contro coloro che hanno la lista in mano di cosa io sia …
sola … contro dei termini … che aprono una visione errata … del mio mondo …
quante parole sono state scritte, per definire ciò che ho …
e quante parole ne seguiranno ancora … rimanendo legate ai precedenti …
si afferma di non sapere … e nello stesso istante si classifica, si spiega …
leggo e sento spesso la parola incapace, quando cercano di spiegare …
Ma per essere incapace … vuol dire che c’è chi è capace …
cioè si parla allora di gradi di capacità …
ci sono allora dei confronti … tra chi ci riesce e chi non ci riesce …
e questi confronti tra chi, tra che popolazione, vengono effettuati?
no, scusate … un essere sano, voglio sperare bene che ne sia in grado …
ma allora … cosa si confronta esattamente?
Il meccanismo che serve, per mettere ordine?
E se è il meccanismo … cosa deve mettere in ordine esattamente?
La percezione? E come sono queste percezioni?
Come sono vissute dai singoli individui?
No perché … quando chiedo … continuano a parlare d’incapacità …
Ma allora voglio conoscere questo individuo sovraumano che ne è capace!!!!
Ma dove si nasconde!!! Esci fuori!!! Fatti vedere … tirchione!!!
Io a spappolarmi il cervello, e tu??? Dove sei???
Perché tutto questo mistero, allora?
Chi è capace a mani nude ad alzare una casa?
Chi è capace a mani nude ad alzare un piatto?
Il confronto regge?
È giusto parlare nel primo caso d’incapacità messa a confronto col secondo caso?
Perché qui si trova il nocciolo della questione!
Se uno mi dice che sono incapace … avvoglia ad andare in palestra …
la casa non la solleverò mai!!!
Ma se mi si dice … guarda il peso da sollevare interamente non è possibile …
perciò devi trovare come fare …
vedi un po’ te … se allora non si parla di tutta un’altra cosa …
Oramai sono esperta … ci convivo da più di cinque anni … perciò non rompete!!!
A me ha toccato tutti i sensi … la vista, l’olfatto, il gusto, il tatto, l’udito …
Ho un vero e proprio aumento della percezione …
come se avessi ingerito un LSD …
Non sto a descrivere le esperienze fatte … non finirei più …
Ma mi sono studiata dettagliatamente … puntigliosamente …
Ho preso appunti in qualsiasi stadio della malattia (purtroppo alcune cose sono illeggibili … chi sa che linguaggio segreto mi sono inventata in alcuni momenti)
Mi sono confrontata con esperienze, situazioni paragonabili a prima e dopo la malattia …
Un sovraccarico d’informazioni … informazioni che toccano tutto l’essere …
non si fermano alla cognizione … ma si infiltrano nelle emozioni … nei ricordi … fanno scaturire delle idee … sorgono dei desideri …
il tutto finisce in pochi attimi in una esplosione … tutto si mescola …
e siccome, altre informazioni seguono … ci si trova in ostaggio …
intrappolati … impossibile liberarsi …
E ora quel sapientone mi viene a dire che sono incapace?
Vuole sapere di cui ho bisogno?
Vuole sapere … che cosa? Imbottirmi nuovamente di neurolettici? …
MI OPPONGO!!!
Che ci provi lui a mettere ordine nei suoi pensieri, trovandosi in un uragano a massima potenza che ti affoga in una quantità impercepibile d’informazioni …
La mia strada la ho trovata … la proseguo … sola …
È un po’ strano … ma sono io l’oggetto della mia ricerca …
Questa malattia e così varia … come i soggetti stessi …
Non pretendo di saperne di più di tutti quei testi … quelle parole …
Ma quelle parole non mi descrivono … non mi appartengono …
Incapace io? … No, sarò tante cose … e tante cose non so …
ma sono stata sempre curiosa e aperta a tutto …
persino a questo delirio …
una cosa è certa ... MI OPPONGO ...
sienne