Non è una brutta cosa. Ad esempio Nausicaa ha un rapporto complicato con padre e madre e con Fra cerca di evitare quelle cose che hanno fatto male a lei e fare quelle che le avrebbero fatto bene. Faccio l'esempio di Nausicaa perché ha parlato spesso di Fra.
Ma l'ho fatto anch'io.
Oltre che cercare di fare il meglio per i figli si bilancia quello che ci ha fatto soffrire.
E' più grave quando si è ugualmente conflittuali, impersonando il genitore cattivo o scaricando sul figlio.
Però può succedere :unhappy:
Credo che la questione posta nell'articolo indicato da Flavia sia più culturale che psicologica, anche se certi condizionamenti culturali vanno ad intaccare la psiche individuale.
Quello che dici, Brunetta, è comunque verissimo! Spesso non si riesce ad avere la capacità di razionalizzazione e la consapevolezza per distaccarsi da certi codnizionamenti e/o modelli negativi. E' veramente molto difficile. Se poi, come femmina, si è subito soprusi, anche pesanti, la molla del volere un figlio maschio è comprensibile per la paura che la propria figlia possa subire lo stesso, paura inconscia, che ci vuole un gran lavoro per debellarla o comunque controllarla. Se poi si è subito dal proprio padre o fratello o zio, altro caso, il desiderare il figlio maschio potrebbe significare la voglia di "creare" un uomo diverso, perché è nostro figlio, una sorta di redenzione di una figura di uomo adulto di cui abbiamo tutte (e tutti) bisogno.
:smile: