Old kyaranat
Utente di lunga data
C'è qualcosa dentro di me che non è tranquillo...
una sensazione di fragilità mista a voglia di scappare lontano (ed ecco che ci risiamo con i viaggi in norvegia e patagonia...
)
Sarà che sono praticamente segregata in casa non potendomi muovere -questioni di medici fiscali, lavoro, ecc... e certo questa situazione non aiuta i pensieri e l'animo a svagarsi...
Sono combattuta, in conflitto, mi sento in trappola!
Ho vicino a me l'uomo che amo, ma questo non mi tranquillizza, anzi, mi turba e non poco...
In qualche modo la fonte delle mie insicurezze è proprio lui: lui che mi ama, e va bene...lui che in passato, un passato per giunta nemmeno tanto lontano, mi ha mentito spesso e con convinzione.
E' tornato, dice che è tutto diverso, che tutto è cambiato... ed in parte lo vedo e posso "sentirlo", questo cambiamento.
Ma non sono tranquilla. Oscillo tra la voglia di restare e quella di andarmene, salutarlo una volta per tutte, lasciarlo alle sue problematiche irrisolte, alle sue menzogne che ancora bruciano.
Allora prendo il telefono.. vorrei dirgli la fatidica frase "ho bisogno di parlarti", che è il preludio di tutte le tragedie umane.... poi riattacco, pensieri confusi e talmente contrastanti...
Lui che mi dice "non so come ho potuto mentirti fino a questo punto, questo mi fa stare male..ho una grande responsabilità nei tuoi confronti, per l'uomo che sono stato finora..."
Io lo ascolto, mi tranquillizzo, mi nutro della sua presenza e del suo "nuovo" modo, ma duro poco. Ricado nella paura già nota "e se facesse...se dicesse...se stesse mentendo..se continua a dirmi tutte quelle stupide bugie -alcune stupide davvero- che ben conosco?".
Quando sono più forte mi dico "se mente, sono problemi suoi, io non c'entro", ma una persona che mente è una persona pericolosa e mi fa paura..
Vado in palla e giro su me stessa... il problema sarà pure MIO, un problema di fiducia (?) ma tutta la storia di certo non ha facilitato le cose...
Quindi, resto in impasse, ogni tanto mi lascio prendere dal panico, ogni tanto mi tranquillizzo, ogni tanto sclero... ma ancora non ho capito se è meglio per me, per la mia tranquillità mentale ed emotiva, provare a stare con lui o senza di lui...
Non so come uscire da questa situazione di incertezza, innanzitutto dentro di me...
una sensazione di fragilità mista a voglia di scappare lontano (ed ecco che ci risiamo con i viaggi in norvegia e patagonia...

Sarà che sono praticamente segregata in casa non potendomi muovere -questioni di medici fiscali, lavoro, ecc... e certo questa situazione non aiuta i pensieri e l'animo a svagarsi...
Sono combattuta, in conflitto, mi sento in trappola!
Ho vicino a me l'uomo che amo, ma questo non mi tranquillizza, anzi, mi turba e non poco...
In qualche modo la fonte delle mie insicurezze è proprio lui: lui che mi ama, e va bene...lui che in passato, un passato per giunta nemmeno tanto lontano, mi ha mentito spesso e con convinzione.
E' tornato, dice che è tutto diverso, che tutto è cambiato... ed in parte lo vedo e posso "sentirlo", questo cambiamento.
Ma non sono tranquilla. Oscillo tra la voglia di restare e quella di andarmene, salutarlo una volta per tutte, lasciarlo alle sue problematiche irrisolte, alle sue menzogne che ancora bruciano.
Allora prendo il telefono.. vorrei dirgli la fatidica frase "ho bisogno di parlarti", che è il preludio di tutte le tragedie umane.... poi riattacco, pensieri confusi e talmente contrastanti...
Lui che mi dice "non so come ho potuto mentirti fino a questo punto, questo mi fa stare male..ho una grande responsabilità nei tuoi confronti, per l'uomo che sono stato finora..."
Io lo ascolto, mi tranquillizzo, mi nutro della sua presenza e del suo "nuovo" modo, ma duro poco. Ricado nella paura già nota "e se facesse...se dicesse...se stesse mentendo..se continua a dirmi tutte quelle stupide bugie -alcune stupide davvero- che ben conosco?".
Quando sono più forte mi dico "se mente, sono problemi suoi, io non c'entro", ma una persona che mente è una persona pericolosa e mi fa paura..
Vado in palla e giro su me stessa... il problema sarà pure MIO, un problema di fiducia (?) ma tutta la storia di certo non ha facilitato le cose...
Quindi, resto in impasse, ogni tanto mi lascio prendere dal panico, ogni tanto mi tranquillizzo, ogni tanto sclero... ma ancora non ho capito se è meglio per me, per la mia tranquillità mentale ed emotiva, provare a stare con lui o senza di lui...
Non so come uscire da questa situazione di incertezza, innanzitutto dentro di me...