Ciao a tutti, anche io sono tra quelli che ha sempre pensato di essere una
persona fortunata per quello che era riuscito a costruire nella sua vita, unamo glie che ho amato con tutto me stesso, avendo con lei una vita famigliare “felice” con due figlie: ho meditato molto prima di scrivere, ma penso sia meglio così….
Ho passato la soglia dei 40 da qualche anno, con mia moglie siamo coetanei,>tutto inizia la scorsa estate dove, per nuovo lavoro, debbo impegnarmi tantissimo, togliendo tempo al nostro rapporto, anche se lei era favorevole perché avevo un’occasione importante e ben remunerata, mi sosteneva, almeno nei primi tempi.
Dopo una vacanza all’estero da settembre in poi noto dei cambiamenti, come nei suoi ragionamenti e nelle sue idee, più improntate alla libertà di coppia e anche alla ineluttabilità della fine dei matrimoni per stanchezza, secondo me mutuati da una collega divorziata con compagno più giovane. e noto che parla più spesso del suo capo, di diversi anni più giovane e dei suoi problemi famigliari.
All’inizio mi sembra un pour parler normale, di colleghi che parlano delle
loro cose, poi noto che mi racconta anche cose di lui molto personali, poi mi dice che per lavoro deve collaborare molto con lui, andando anche fuori ufficio insieme, a volte fuori orario di lavoro a visitare clienti fuori città, e là il mio istinto mi dice che qualcosa non va, vista anche la poca disponibilità all’intimità, fuori dai canoni normali che ha sempre avuto, e che a suo dire èult eriormente diminuita a causa mia e del mio scarso tempo e impegno per lei, cosa che per me non è proprio vera.
Noto dei cambiamenti negli atteggiamenti, che mi rendono sospettoso, tipo il fatto che non abbandona mai il cellulare, e spesso sparisce per rispondere ad sms e telefonate.
Io naturalmente non ho prove per chiederle cosa stia succedendo, perché mi avrebbe preso per pazzo, e si va avanti con questo clichè sino a dicembre, dove trovo il coraggio e la possibilità di controllare il suo telefonino, e scopro alcuni sms scambiati con il suo capo, che le chiede di stare con lui, di avere una relazione, e lei molto contenta del fatto che lui la consideri e le faccia la corte.
Avvelenato da quanto letto decido di eleborare mentalmente la cosa, ma nonci sono più con la testa, e un pomeriggio, in pausa affronto con lei l’
argomento, dove all’inizio nega tutto e mi da del pazzo, poi messa alle strette per gli sms mi dice alcune verità (penso il minimo), che lei non lo ama, chegli ha chiesto di lasciarla in pace, che avrebbe gestito lei la faccenda senza dirmi niente perché non c’era da preoccuparsi, che non si era andati oltreanche se lui avrebbe voluto, che poteva fare se lui era invaghito, ecc.
Sconvolto voglio affrontarlo per rompergli la testa, e quindi lei, quasi
stizzita con me mi garantisce, tra le lacrime, che avrebbe subito affrontato
il fatto con lui, e gli avrebbe detto che io sapevo e di lasciarla in pace.
Naturalmente sono distrutto e il rapporto è in frantumi, tra noi non c'
erano mai stati segreti (...) e ho capito d’avere vissuto con una sconosciuta come ora appare.
Partiamo per le vacanze con amici (immaginate con che umore), e
comunque il rapporto con lui non si interrompe in quanto la colgo in una
telefonata molto divertita con lui, in cui accennano anche a me, e quando ielo dico, risponde "sei pazzo, è solo lavoro, ci dobbiamo sentire, ecc.
Mesi d’inferno, sospetti a mille e freddezza, anche sessuale, tra noi, lui viene trasferito lontano e quindi il nostro rapporto, con molta fatica si stava un po’ ricostruendo, anche se la mia fiducia era a zero e ogni volta che ci pensavo ero distrutto.
Sino a quindici giorni fa affronto di nuovo l’argomento, le dico
che non mi fido più di lei e le dico che non ho notato cambiamenti in lei, e la martello di domande sino a che lei mi dice che si sono risentiti, ha dovuto chiamarlo per lavoro e che quindi si stavano di nuovo risentendo.
Dice che deve nascondere il cellulare o tenerlo spento per paura che io
possa magari leggere qualche sms e mi possa di nuovo incavolare e pensare chissà che, cosa può farci se lui è invaghito di lei (cosa che non le dispiace affatto): grande litigata, scappa via piangendo …. dire che sono disperato, perché ho tentato di ricostruire, anche se non ho perdonato e
non riesco, ma questi suoi atteggiamenti ormai mi stanno allontanando, la
controllo anche quando è a lavoro, quando facciamo l’amore e le ho detto ti amo, da parte sua mi dice che non è vero, lei non mi ama o non dice, ecc.., e non è contenta di me, ecc.
Questa è la mia storia, che sto vivendo in tempo reale immaginate con che felicità, in quanto comunque debbo fingere in famiglia e a lavoro, ma ho la morte nel cuore….
Questo a oggi è il mio inferno, nel quale ad ora debbo vivere soprattutto
per l’amore verso le mie figlie, che penso soffrirebbero tantissimo se mi
separassi come sto meditando di fare: a breve sarà il mio compleanno, mi ha chiesto che regalo voglio.
Per me il regalo più bello sarebbe che mi dicesse la verità, per dolorosa
che sia…
Arrivederci…
persona fortunata per quello che era riuscito a costruire nella sua vita, unamo glie che ho amato con tutto me stesso, avendo con lei una vita famigliare “felice” con due figlie: ho meditato molto prima di scrivere, ma penso sia meglio così….
Ho passato la soglia dei 40 da qualche anno, con mia moglie siamo coetanei,>tutto inizia la scorsa estate dove, per nuovo lavoro, debbo impegnarmi tantissimo, togliendo tempo al nostro rapporto, anche se lei era favorevole perché avevo un’occasione importante e ben remunerata, mi sosteneva, almeno nei primi tempi.
Dopo una vacanza all’estero da settembre in poi noto dei cambiamenti, come nei suoi ragionamenti e nelle sue idee, più improntate alla libertà di coppia e anche alla ineluttabilità della fine dei matrimoni per stanchezza, secondo me mutuati da una collega divorziata con compagno più giovane. e noto che parla più spesso del suo capo, di diversi anni più giovane e dei suoi problemi famigliari.
All’inizio mi sembra un pour parler normale, di colleghi che parlano delle
loro cose, poi noto che mi racconta anche cose di lui molto personali, poi mi dice che per lavoro deve collaborare molto con lui, andando anche fuori ufficio insieme, a volte fuori orario di lavoro a visitare clienti fuori città, e là il mio istinto mi dice che qualcosa non va, vista anche la poca disponibilità all’intimità, fuori dai canoni normali che ha sempre avuto, e che a suo dire èult eriormente diminuita a causa mia e del mio scarso tempo e impegno per lei, cosa che per me non è proprio vera.
Noto dei cambiamenti negli atteggiamenti, che mi rendono sospettoso, tipo il fatto che non abbandona mai il cellulare, e spesso sparisce per rispondere ad sms e telefonate.
Io naturalmente non ho prove per chiederle cosa stia succedendo, perché mi avrebbe preso per pazzo, e si va avanti con questo clichè sino a dicembre, dove trovo il coraggio e la possibilità di controllare il suo telefonino, e scopro alcuni sms scambiati con il suo capo, che le chiede di stare con lui, di avere una relazione, e lei molto contenta del fatto che lui la consideri e le faccia la corte.
Avvelenato da quanto letto decido di eleborare mentalmente la cosa, ma nonci sono più con la testa, e un pomeriggio, in pausa affronto con lei l’
argomento, dove all’inizio nega tutto e mi da del pazzo, poi messa alle strette per gli sms mi dice alcune verità (penso il minimo), che lei non lo ama, chegli ha chiesto di lasciarla in pace, che avrebbe gestito lei la faccenda senza dirmi niente perché non c’era da preoccuparsi, che non si era andati oltreanche se lui avrebbe voluto, che poteva fare se lui era invaghito, ecc.
Sconvolto voglio affrontarlo per rompergli la testa, e quindi lei, quasi
stizzita con me mi garantisce, tra le lacrime, che avrebbe subito affrontato
il fatto con lui, e gli avrebbe detto che io sapevo e di lasciarla in pace.
Naturalmente sono distrutto e il rapporto è in frantumi, tra noi non c'
erano mai stati segreti (...) e ho capito d’avere vissuto con una sconosciuta come ora appare.
Partiamo per le vacanze con amici (immaginate con che umore), e
comunque il rapporto con lui non si interrompe in quanto la colgo in una
telefonata molto divertita con lui, in cui accennano anche a me, e quando ielo dico, risponde "sei pazzo, è solo lavoro, ci dobbiamo sentire, ecc.
Mesi d’inferno, sospetti a mille e freddezza, anche sessuale, tra noi, lui viene trasferito lontano e quindi il nostro rapporto, con molta fatica si stava un po’ ricostruendo, anche se la mia fiducia era a zero e ogni volta che ci pensavo ero distrutto.
Sino a quindici giorni fa affronto di nuovo l’argomento, le dico
che non mi fido più di lei e le dico che non ho notato cambiamenti in lei, e la martello di domande sino a che lei mi dice che si sono risentiti, ha dovuto chiamarlo per lavoro e che quindi si stavano di nuovo risentendo.
Dice che deve nascondere il cellulare o tenerlo spento per paura che io
possa magari leggere qualche sms e mi possa di nuovo incavolare e pensare chissà che, cosa può farci se lui è invaghito di lei (cosa che non le dispiace affatto): grande litigata, scappa via piangendo …. dire che sono disperato, perché ho tentato di ricostruire, anche se non ho perdonato e
non riesco, ma questi suoi atteggiamenti ormai mi stanno allontanando, la
controllo anche quando è a lavoro, quando facciamo l’amore e le ho detto ti amo, da parte sua mi dice che non è vero, lei non mi ama o non dice, ecc.., e non è contenta di me, ecc.
Questa è la mia storia, che sto vivendo in tempo reale immaginate con che felicità, in quanto comunque debbo fingere in famiglia e a lavoro, ma ho la morte nel cuore….
Questo a oggi è il mio inferno, nel quale ad ora debbo vivere soprattutto
per l’amore verso le mie figlie, che penso soffrirebbero tantissimo se mi
separassi come sto meditando di fare: a breve sarà il mio compleanno, mi ha chiesto che regalo voglio.
Per me il regalo più bello sarebbe che mi dicesse la verità, per dolorosa
che sia…
Arrivederci…