Quando ho scoperto il tradimento ho abboccato al vittimismo che di solito tende a giustificarlo. Ho pensato che il problema partisse dalla mia coppia, poi che avesse origine dai problemi di lei, che lei fosse depressa, alla fine ho pensato che lei fosse stata "vittima" di una irrefrenabile passione. Stronzate. Come è stupido pensare di essere migliori in qualche modo di chi tradisce. Una domanda che mi son posto tante volte è "Perché lei ha tradito e io no? E perché le sono rimasto fedele in questi anni, malgrado tutto?". Dovrei forse sentirmi migliore per questo? No, non provo questa sensazione. Non l'ho mai provata. E' stato più naturale per me avere invidia per tutto il piacere che aveva provato mentre io, in quel momento, stavo male. Come trovo assurdo pretendere che si possa prevenire il tradimento avendo una vita sessuale soddisfacente o una disponibilità elevata alla trasgressione. Ho letto persone che si chiedevano il perché certe pratiche sessuali trasgressive non fossero state importate nel matrimonio ma condotte nella relazione parallela. Qualcuno ha risposto che si voleva preservare l'immagine del coniuge. Tutte spiegazioni che non mi convincono, perché mostrano sempre qualche falla, sembrano fatte apposta per convincerci che possano esserci i "buoni" e i "cattivi" e che "A noi tutto questo non può capitare" oppure "Non capiterà più". Siamo andati avanti a cercare l'errore nel matrimonio, e spesso abbiamo scoperto unioni tutto sommato accettabili, dove per trovare dei problemi concreti - lasciate perdere le esternazioni di chi è tradito, come me, che cerca sfogo appesantendo la parte negativa, perché mosso dal rancore - bisogna scavare, andare dallo psicologo, dal terapista, da persone estranee, riportare alla luce l'infanzia, i traumi, quelle piccole nevrosi che più o meno tutti abbiamo ma che non sono patologie. Perché chi ci conosce non può darci una mano, perché chi frequentiamo ha sempre una buona opinione della nostra coppia, anche di chi ha tradito. Figuriamoci che la maggior parte delle persone pensa che io possa essere un traditore, ma mai potrebbe ipotizzarlo di mia moglie. Perché sono un uomo, perché non sono riservato, perché non porto la fede al dito, perché riesco anche a piacere alle donne, ogni tanto, senza far niente, perché parlo di sesso, perché le donne mi piacciono, in genere, e ne frequento, in amicizia, da sempre. Perché... perché è più facile. Più immediato. Più logico. Stronzate anche queste. Non si è mai vittima quando si tradisce. Non c'è un matrimonio da salvare, non c'è una passione incontrollabile, non c'è un'autostima da innalzare. Anzi, proprio chi tradisce è ben conscio delle proprie capacità, è convincente nel proporsi, ha quindi già acquisito una buona stima di sé. O forse pensate che una quarantenne con bassa autostima o peggio ancor depressa avrebbe mandato una foto di sé nuda a uno che le piaceva? Ma neanche un po'. Solo una convinto di portarsi a letto il tipo lo avrebbe fatto. Convinto di farlo morire con quelle foto, con il suo corpo - perché è di quello che si parla, di seduzione fisica, mica ci si innamora di una persona dopo una volta che la si è vista -, convinta e sicura che quella fosse la strada giusta. Una quarantenne che sapeva che io le morivo dietro, che aveva un buon matrimonio in cui era amata, ma che voleva di più, perché stimava che poteva avere di più. Sapeva che poteva pretenderlo e così è stato. Nient'altro. E il tradimento è avvenuto perché dall'altra parte si è giocate con le stesse carte. Se avesse provato con uno come me, con l'autostima bassa, non avrebbe tradito. Si sarebbe spenta. il perché me lo spiegò una mia giovane amica, qualche tempo fa. La mia insicurezza veniva da lei scambiata per indifferenza. Esci con una persone due volte e lei non si accorge di cosa tu pensi di lei. Non si accorge del tuo valore, perché sei tu in quel momento a non dartelo. E non serve a niente dirglielo. Lei si incazzava: un conto sono le parole, io potevo dire e giustificare tutto, ciò che mancava era l'atto pratico. Il saper mostrare l'interesse verso l'altra persona. Ma per questo devi essere sicuro delle tue potenzialità affettive, e per chi non ha sufficiente autostima è dura. CI vuole tempo, pazienza, che solo pochi hanno. Nessun tradimento salva un matrimonio, perché di solito non c'è nessun matrimonio che abbia necessità di essere salvato.