Non mi pare solo un problema italiano...
...quella della difficoltà di molti (grazie a Dio non tutti) uomini a "impegnarsi", una volta superato lo stadio dell'avventura amorosa.
Tant'è che basta farsi un giretto su Amazon per trovare una marea di libri sull'argomento (es. The Committment Cure o Men can't love, per citare due dei piu' famosi).
Nei miei annosi discorsi con l'ex amante (un giorno dovrei rilegarli e venderli, chissà che non ci ricavi qualcosa...) questo tema viene fuori spessissimo. Lui si è sposato giovanissimo (ndr: io lo avevo appena lasciato perché lui non faceva il "balzo" verso di me, lasciando la sua realtà del Sud, etc. etc.) perché la ragazza che ha avuto dopo me, sua coetanea, del suo stesso minuscolo paese, era rimasta incinta. Di fatto, l'incapacità di impegnarsi (con me) l'ha ributtato - anche per le pressioni sociali - in un impegno totale e paralizzante, anche a fini di sviluppo professionale, a soli 23 anni. Impegno dal quale è evaso in vari modi, non ultima la relazione con me. Stando con due donne, è evidente, in fondo non stai con nessuna
, ogni tanto inanellando fantasie di fuga (es. Australia, Sud America, ndr come fece suo padre), ovviamente MAI realizzate.
Non credo sia né opportuno né positivo fare gli psicanalisti dilettanti: non so perché molti uomini agiscano così, buttandosi con apparente entusiasmo in storie d'amore che si sciolgono non appena si pronuncia la parola "impegno" (ma la casistica, credetemi, è sterminata, ci sono siti appositi su internet dove non solo se ne discute ma si organizzano corsi per condurre all'impegno fidanzati recalcitranti
) in quanto il loro primo istinto diventa la FUGA.
Però nemmeno una donna "sana", con le idee chiare su ciò che vuole, può ignorare questo difetto, altrettanto vistoso di - faccio un esempio - un partner tossicodipendente o gioco - dipendente....
Che sia colpa loro o meno, che c'entri l'infanzia o che altro, resta il fatto che la capacità di "amare" (in senso adulto) di questi uomini è limitata. E ' il momento per noi donne di smettere di piangerci addosso e di affrontare le cose per quel che sono, evitando da un lato di mitizzarli (non vuole ferire la moglie/compagna, ha così tanti "valori", ha la vecchia mamma paralizzata, etc. etc.) dall'altra di colpevolizzarci per un difetto, una FALLA loro, mica nostra!
Secondo me una donna, se in un rapporto del genere, deve farsi un serio esame di coscienza e chiedersi cosa vuole dalla vita e cosa può darle il partner "disimpegnato". Magari si scopre che lui può farle compagnia per un po', mentre però la donna attivamente investe sul futuro che vuole...sempre che ciò sia possibile
A volte, come suggeriva Trottolino, bisogna "estenuare" la carica erotico - affettiva, certi che è un gioco perdente che non porta da nessuna parte, e consapevoli che, al momento giusto, bisognerà effettuare lo sgancio!
Grosso bacio a tutti!