Vecchi ricordi
Direi Il Parlamento , credo del Carducci ;
quella che ripete " Vi sovvien , dice Alberto di Giussano . . . . " , le parole con cui il condottiero ricorda ai concittadini le umiliazioni subìte dal nemico , sino a che fra il popolo corre " un fremito di belve " ;
il professore di italiano - bravissimo - ci disse che il fremito di belve è come il rumore dei tifosi per un " quasi gol " , insomma un urlo strozzato in gola ;
ad un certo punto , l' assemblea esplode in un liberatorio :
" A lancia e spada , il Barbarossa in campo ! " ;
non la imparai a memoria all' epoca , però la ricordo sempre con suggestione.