RACCHIUDERE 12 ANNI IN POCHE RIGHE...

Brunetta

Utente di lunga data

spleen

utente ?
Ho detto che NON deve mettersi in discussione.
Io non l’ho chiesto.
Ho chiesto se vuole capire, andando oltre la spiegazione di aver sposato una maliarda perfida simulatrice.
Non vuole? Fatti suoi.
Ecco, allora, giusto per essere costruttivi io comincerei col dirgli alcune cose:
Primo: Il fatto di essere tradito e lasciato non dipende dal suo valore come persona ma dal fatto che la moglie ha fatto scelte diverse a riguardo.
Secondo: Che le scelte della moglie non riuscirà a capirle fino in fondo. Che se anche a lui risultassero (e fossero) incomprensibili dipendono da bisogni più o meno evidenti di lei.
Terzo, che questi bisogni (di lei) possono essere giustificabili e anche ingiustificabili e che su questo può avere un giudizio personale, ma che quel giudizio non deve andare ad inficiare l'immagine della moglie agli occhi del figlio.
Quarto, che lo aspetta un lungo percorso. Difficilmente si torna indietro.
Quinto, che c'è una luce in fondo al tunnell. 😁
Questo per me.
 

ParmaLetale

Utente di lunga data
Ecco, allora, giusto per essere costruttivi io comincerei col dirgli alcune cose:
Primo: Il fatto di essere tradito e lasciato non dipende dal suo valore come persona ma dal fatto che la moglie ha fatto scelte diverse a riguardo.
Secondo: Che le scelte della moglie non riuscirà a capirle fino in fondo. Che se anche a lui risultassero (e fossero) incomprensibili dipendono da bisogni più o meno evidenti di lei.
Terzo, che questi bisogni (di lei) possono essere giustificabili e anche ingiustificabili e che su questo può avere un giudizio personale, ma che quel giudizio non deve andare ad inficiare l'immagine della moglie agli occhi del figlio.
Quarto, che lo aspetta un lungo percorso. Difficilmente si torna indietro.
Quinto, che c'è una luce in fondo al tunnell. 😁
Questo per me.
Grazie!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora perché hai messo il like?
Scusami io scrivo in italiano, penso anche tu.
Per me elaborare è necessario, ma per farlo bisogna capire. Capire non vuol dire condividere il pensiero o il comportamento dell’altra persona.
Io capisco anche i serial killer (è cosa nota 😂) ma non penso che facciano bene.
Adesso è chiaro?
Poi il like può anche avere il valore di “visto” oppure (sempre lo stesso verbo) “ho capito cosa intendi”.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco, allora, giusto per essere costruttivi io comincerei col dirgli alcune cose:
Primo: Il fatto di essere tradito e lasciato non dipende dal suo valore come persona ma dal fatto che la moglie ha fatto scelte diverse a riguardo.
Secondo: Che le scelte della moglie non riuscirà a capirle fino in fondo. Che se anche a lui risultassero (e fossero) incomprensibili dipendono da bisogni più o meno evidenti di lei.
Terzo, che questi bisogni (di lei) possono essere giustificabili e anche ingiustificabili e che su questo può avere un giudizio personale, ma che quel giudizio non deve andare ad inficiare l'immagine della moglie agli occhi del figlio.
Quarto, che lo aspetta un lungo percorso. Difficilmente si torna indietro.
Quinto, che c'è una luce in fondo al tunnell. 😁
Questo per me.
Uguale per me.
Quindi lui NON deve mettersi in discussione o colpevolizzarsi.
Potrebbe farlo alla fine del percorso, se sarà il caso.
 

ParmaLetale

Utente di lunga data
Scusami io scrivo in italiano, penso anche tu.
Per me elaborare è necessario, ma per farlo bisogna capire. Capire non vuol dire condividere il pensiero o il comportamento dell’altra persona.
Io capisco anche i serial killer (è cosa nota 😂) ma non penso che facciano bene.
Adesso è chiaro?
Poi il like può anche avere il valore di “visto” oppure (sempre lo stesso verbo) “ho capito cosa intendi”.
Allora ti chiedo scusa, ignoranza mia che mi sono fermato al significato letterale di Like (mi piace) e forse mi ha tratto pure in inganno il simbolo annesso col pollice in su... per cui ero convinto che fosse sempre un segno di apprezzamento del contenuto...

Comunque adesso mi è chiaro anche il concetto che per elaborare è necessario capire.

Nel mio caso io ho capito che la mia ex moglie da tempo (precedente l'inizio della relazione parallela) non provava più sentimento per me, non fosse altro perchè me lo ha detto lei confermandolo coi fatti. Ho capito che il sentimento che ha poi iniziato a provare per l'altra persona era tale che non ci avrebbe rinunciato, sempre perchè lo ha detto lei e lo ha confermato coi fatti. Secondo te c'è altro che dovrei capire? Se si, ti serve qualche dettaglio in più per aiutarmi a capire meglio?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
"Sai che sei permaloso?" è una domanda o un giudizio?

E' una cosa che deriva dal periodo che stai attraversando e che ti ha sensibilizzato sul tuo valore come persona e uomo? no
C'è un punto di domanda. Quindi è una domanda.

Quindi ti indispettisci così facilmente senza aver prima chiarito o è l'effetto forum?
 

ParmaLetale

Utente di lunga data
C'è un punto di domanda. Quindi è una domanda.

Quindi ti indispettisci così facilmente senza aver prima chiarito o è l'effetto forum?
La risposta è: tendenzialmente si, per lo più dipende dal l'interlocutore, sia per la prima che per la seconda domanda
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Nominare chi o cosa?

"E delegando, per esempio a me in questo breve scambio su un forum, i giudizi che lui emette su se stesso.
Delegandoli a me, evita se stesso.
E fa un passo ancora in allontanamento da sè." -->> Marzullo ti fa un baffo
Nominare il sentirti (messo) in discussione.

Se Marzullo mi facesse un baffo non starei scrivendo su tradi.net, ti pare? :D
Con il mio compagno una cosa su cui ridiamo spesso è che abbiamo una età in cui abbiamo capito che non saremo delle rockstar.
Tempo scaduto. Game over.

Nel brevissimo scambio con me, ti sei sentito "giudicato" da un "semplificata".
E ti sei sentito giudicato da una parola che era riferita ad un COSA (la descrizione) e non ad un CHI (tu).
Hai attribuito a me il giudizio di te.

E' avvenuto tutto nella tua testa.
(nella mia stavo vagando fra cibernetica di secondo ordine, teoria dei sistemi complessi, cosa cucinare per cena, l'allenamento che stavo per andare a fare, i miei gatti che correvano soffiandosi, etcetc...)

Ho dovuto chiederti di esplicitare il tuo pensiero per capire cosa mi stavi scrivendo e da cosa ti eri sentito colpito.

E questo perchè quel giudizio (di te) era nella tua testa. E non nella mia.
Tu l'hai preso e l'hai attribuito a me, scrivendomi che ti stavo giudicando. (magistralmente riconoscendo il tuo non essere studiato)

Attribuendolo a me (ossia spostandolo da dentro di te a fuori di te) hai perso tu l'occasione di ragionare CON TE STESSO intorno al fatto che tu ti sei sentito giudicato e messo in discussione nel tuo valore da una che scrive su un forum.
Infastidendoti con me, hai perso l'occasione di ascoltare il tuo fastidio per te.

E' un giochetto in perdita, quello dell'attribuire in questo modo il giudizio.
Al momento porta sollievo, sul lungo termine è solo una guerra inutile coi mulini a vento.

Che è il motivo per cui, dopo averla presa nei denti per anni, adesso come adesso mi si può dire qualunque cosa.
E mi fa ridere.
Non perchè me ne fotto.
Ma perchè o quello che mi vien detto mi è utile a migliorare (come la richiesta sui giudizi che ti ho fatto) oppure se lo so già (e il mio tribunale interiore non ha pari nel mondo) è solo una informazione in più che chi mi sta parlando mi sta dando di sè, spesso senza neanche rendersene conto.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La risposta è: tendenzialmente si, per lo più dipende dal l'interlocutore, sia per la prima che per la seconda domanda
Hai pensato che quando si scrive nell'internet l'interlocutore non è l'altro che ti risponde ma sei ancora tu?

Quello che leggi dell'altro, nell'internet, è innanzitutto manchevole di un 80% di comunicazione che di persona completa l'informazione (linguaggio non verbale, paraverbale). Quell'80% lo vai a completare tu. Da solo, davanti allo schermo. Nella tua testa.

E' un tu generale.
Lo facciamo tutti.
Serve per completare la comunicazione.

In quello che completi ci metti inoltre le sensazioni e le emozioni che quello scritto che trovi sullo schermo suscitano in te e fai un bel cocktail.
(le tue emozioni sono suscitate per assonanza, non per accordo o disaccordo. Quello vien dopo).

Anche in real life, seppur in misura minore facciamo la stessa cosa.
Completiamo e compensiamo.
Riempiamo i buchi comunicativi dell'altro infilandoci le nostre attribuzioni, aspettative, emozioni, paure, condizionamenti.

E non ci si capisce un cazzo in più della metà delle situazioni.

Non ti sei mai chiesto da dove ti viene l'esser così sensibile.
E ci faccio la tara della situazione che stai attraversando che ti ha comunque sensibilizzato. E ti ha reso ancora più guardingo.

Ma.
Permettimi un consiglio non richiesto.

Più ti perdi in questo gioco di specchi, più tempo perdi per stare bene.

Questo te lo firmo col sangue.
Sono una permalosa del cazzo che sta imparando a seguire a ritroso da dove viene la suscettibilità.
E a parte una buona dose di antipatia generalizzata per il genere umano, me compresa, viene dal mio tribunale interiore.

I giudizi che sentiamo non sono fuori e basta.
Sentiamo quelli che risuonano nel tribunale interiore nostro.
Tutto il resto...fa ridere.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
basta che non siano i cinghiali ad indicare la via
Ultimamente quei felini stanno superando se stessi.
La gatta sembra cleopatra che non solo ha perso il regno ma pretende che le venga ridato. DA noi ovviamente.

E ne è arrivato un altro che, secondo G., non semplicemente si somma...potenzia gli altri.

In effetti ultimamente è un gran casino qui! 😂😂
Ma è divertente!!!
 
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