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Silvia70
Guest
Relazione con uomo più giovane: scatta la paura d'invecchiare!
Ciao a tutti..
Scrissi tempo fa della mia situazione, poi, sia a causa del poco tempo che della mia poca dimestichezza con Internet, non tornai più a trovarvi.
Ora non riesco più nemmeno a vedere il mio vecchio messaggio (sono proprio una frana!), nè se qualcuno di voi mi avesse risposto. Nel caso, ringrazio chiunque l'abbia fatto con tutto il cuore, e prometto di essere più presente dopo questa nuova mia.
Ripeto la breve presentazione: Silvia, 36 anni, di Milano.
Single fino a poco tempo fa, perchè ora è iniziata una relazione che avverto potrebbe forse essere la più importante della mia vita. Sicuramente i presupposti ci sono tutti, e il coinvolgimento passionale ed emotivo è il più forte che io abbia mai provato per un uomo (alla mia veneranda età, ho avuto le mie esperienze come tutti: relazioni più o meno lunghe e intense, e due molto importanti, fra cui una convivenza durata 2 anni).
Ed eccomi al punto: la differenza di età. Lui 25, io, come ho detto, 36.
Se me lo avessero detto prima, penso che non ci avrei creduto.
Lo dico perchè, benchè a livello teorico io sia convinta che - nei limiti - l'età non conti, in realtà ho sempre avuto relazioni con uomini più grandi e mai, mai in vita mia avrei pensato d'innamorarmi di un ragazzo di 25 anni, io che ormai veleggio verso i 40..
Ma è successo. Con lui c'è tutto: la passione, la condivisione, l'affinità. Con lui mi sento a casa, come se fosse la persona che - senza saperlo - ho aspettato per tutta la vita.
Premesso che lui è molto più maturo della suà età però, rimane questo tarlo.
Dico tarlo perchè, benchè quando siamo insieme non lo avverto ed è tutto perfetto, quando solo sola con i miei pensieri, mi ritrovo a confrontarmi con paure e paranoie che non avevo mai avuto prima.
Paure che a dirle così sembrano futili, ma che in un angolo del mio animo mi stanno - mio malgrado - logorando.
La paura d'invecchiare. Credetemi se vi dico che non mi ha mai nemmeno sfiorata.
E non credo c'entri il fatto che, tutto sommato, io sia ancora una donna giovane, perchè ho amiche che hanno cominciato a mettersi le paranoie sul tempo a 25 anni, o alla soglia del traguardo 30, e così via!
Ma io no, e queste mi sono sempre sembrate enormi sciocchezze.
Ora invece è diverso: benchè io sia confortata dalla fortuna di dimostrare effettivamente un bel pò di anni di meno (spesso, forse esagerando, chi mi conosce arriva a darmene 27/28..), questa paura si sta facendo sempre più strada dentro di me, e assume i connotati più grotteschi.
Ad esempio. Giungo ora da una vacanza fatta con le amiche perchè progettata e prenotata molto prima di conoscere lui (ci frequentiamo da quasi 4 mesi, molto assiduamente) e durante questi venti giorni senza di lui sono entrata spesso in paranoia.
Ogni giorno come un ossessa a controllare i segni del tempo sul mio volto (manco potessi raggrinzirmi di colpo, dal giorno alla notte!), e poi lo scoprirmi a squadrare ossessivamente la gente con l'unico pensiero d'indovinarne l'età, e poi una sorta d'invidia mai provata prima, per ragazze più giovani che ad occhio e croce potrebbero avere l'età del mio amore, e poi ancora il timore di sembrargli più vecchia una volta che ci rincontreremo dopo questa pausa (avverrà domani, a causa di una mia trasferta lavorativa nel pomeriggio/sera di oggi), eccetera, eccetera.......
Non voglio vantarmi, ma vengo considerata una bella donna, inoltre come ho detto ho la fortuna di dimostrare meno della mia età, eppure tutto questo non riesce a confortarmi.
Continuo a ripetermi che 11 anni sono tanti (soprattutto visto che la più vecchia sono io!), che prima o poi lui li avvertirà come un peso, che quando lui ne avrà solo 40 io ne avrò ben 51 (Dio santo!!!), che prima o poi volgerà lo sguardo verso qualche sua bella coetanea, e così via...
A volte queste paure sono così forti, che rischio persino di rovinare tutto (più di una volta, al telefono, ho avuto scatti d'ira apparentemente immotivati, e solo grazie a lui e alla sua dolcezza ci siamo riappacificati..)
Per questo vi chiedo aiuto. Un vostro parere, un vostro punto di vista, mi sarebbero preziosi, qualsiasi essi siano.
Che ne pensate?
Come vedete le mie paure, e la mia storia stessa?
Ho bisogno di un confronto, parlatemi liberamente e con sincerità, e ve ne sarò immensamente grata.
Grazie di cuore e in anticipo
Silvia
Ciao a tutti..
Scrissi tempo fa della mia situazione, poi, sia a causa del poco tempo che della mia poca dimestichezza con Internet, non tornai più a trovarvi.
Ora non riesco più nemmeno a vedere il mio vecchio messaggio (sono proprio una frana!), nè se qualcuno di voi mi avesse risposto. Nel caso, ringrazio chiunque l'abbia fatto con tutto il cuore, e prometto di essere più presente dopo questa nuova mia.
Ripeto la breve presentazione: Silvia, 36 anni, di Milano.
Single fino a poco tempo fa, perchè ora è iniziata una relazione che avverto potrebbe forse essere la più importante della mia vita. Sicuramente i presupposti ci sono tutti, e il coinvolgimento passionale ed emotivo è il più forte che io abbia mai provato per un uomo (alla mia veneranda età, ho avuto le mie esperienze come tutti: relazioni più o meno lunghe e intense, e due molto importanti, fra cui una convivenza durata 2 anni).
Ed eccomi al punto: la differenza di età. Lui 25, io, come ho detto, 36.
Se me lo avessero detto prima, penso che non ci avrei creduto.
Lo dico perchè, benchè a livello teorico io sia convinta che - nei limiti - l'età non conti, in realtà ho sempre avuto relazioni con uomini più grandi e mai, mai in vita mia avrei pensato d'innamorarmi di un ragazzo di 25 anni, io che ormai veleggio verso i 40..
Ma è successo. Con lui c'è tutto: la passione, la condivisione, l'affinità. Con lui mi sento a casa, come se fosse la persona che - senza saperlo - ho aspettato per tutta la vita.
Premesso che lui è molto più maturo della suà età però, rimane questo tarlo.
Dico tarlo perchè, benchè quando siamo insieme non lo avverto ed è tutto perfetto, quando solo sola con i miei pensieri, mi ritrovo a confrontarmi con paure e paranoie che non avevo mai avuto prima.
Paure che a dirle così sembrano futili, ma che in un angolo del mio animo mi stanno - mio malgrado - logorando.
La paura d'invecchiare. Credetemi se vi dico che non mi ha mai nemmeno sfiorata.
E non credo c'entri il fatto che, tutto sommato, io sia ancora una donna giovane, perchè ho amiche che hanno cominciato a mettersi le paranoie sul tempo a 25 anni, o alla soglia del traguardo 30, e così via!
Ma io no, e queste mi sono sempre sembrate enormi sciocchezze.
Ora invece è diverso: benchè io sia confortata dalla fortuna di dimostrare effettivamente un bel pò di anni di meno (spesso, forse esagerando, chi mi conosce arriva a darmene 27/28..), questa paura si sta facendo sempre più strada dentro di me, e assume i connotati più grotteschi.
Ad esempio. Giungo ora da una vacanza fatta con le amiche perchè progettata e prenotata molto prima di conoscere lui (ci frequentiamo da quasi 4 mesi, molto assiduamente) e durante questi venti giorni senza di lui sono entrata spesso in paranoia.
Ogni giorno come un ossessa a controllare i segni del tempo sul mio volto (manco potessi raggrinzirmi di colpo, dal giorno alla notte!), e poi lo scoprirmi a squadrare ossessivamente la gente con l'unico pensiero d'indovinarne l'età, e poi una sorta d'invidia mai provata prima, per ragazze più giovani che ad occhio e croce potrebbero avere l'età del mio amore, e poi ancora il timore di sembrargli più vecchia una volta che ci rincontreremo dopo questa pausa (avverrà domani, a causa di una mia trasferta lavorativa nel pomeriggio/sera di oggi), eccetera, eccetera.......
Non voglio vantarmi, ma vengo considerata una bella donna, inoltre come ho detto ho la fortuna di dimostrare meno della mia età, eppure tutto questo non riesce a confortarmi.
Continuo a ripetermi che 11 anni sono tanti (soprattutto visto che la più vecchia sono io!), che prima o poi lui li avvertirà come un peso, che quando lui ne avrà solo 40 io ne avrò ben 51 (Dio santo!!!), che prima o poi volgerà lo sguardo verso qualche sua bella coetanea, e così via...
A volte queste paure sono così forti, che rischio persino di rovinare tutto (più di una volta, al telefono, ho avuto scatti d'ira apparentemente immotivati, e solo grazie a lui e alla sua dolcezza ci siamo riappacificati..)
Per questo vi chiedo aiuto. Un vostro parere, un vostro punto di vista, mi sarebbero preziosi, qualsiasi essi siano.
Che ne pensate?
Come vedete le mie paure, e la mia storia stessa?
Ho bisogno di un confronto, parlatemi liberamente e con sincerità, e ve ne sarò immensamente grata.
Grazie di cuore e in anticipo
Silvia