Pincopallino
Utente di lunga data
Al numero chiuso per accedere a determinati percorsi universitari?
un mio amico andato ad architettura si è trovato sul test domande su chi avessi vinto la champions leagueTrovo che non ci dovrebbe essere un numero chiuso...la scrematura avverrebbe comunque durante il corso, quantomeno la persona avrebbe modo di provare e vedere se effettivamente la strada scelta è quella giusta per lui/lei oppure no.
Altro problema che da anni viene esposto per i test di ingresso alla facoltà di medicina è la tipologia di domande che viene presentata...non sono domande di tipo tecnico volte a fare capire se lo studente ha le basi o meno per entrare...dovrebbe cambiare qualcosa il prossimo anno, ho sentito dire che per chi vuole intraprendere questa strada verranno fatti fare dei test già dal quarto anno delle superiori che andranno a fare punteggio...già meglio che valutare in pochi minuti con una manciata di domande molte volte non attinenti agli studi che lo studente ambisce a fare.
lo so....questi tipi di test non servono a niente...speriamo che realmente cambi qualcosa.un mio amico andato ad architettura si è trovato sul test domande su chi avessi vinto la champions league![]()
SIAl numero chiuso per accedere a determinati percorsi universitari?
Si cosa? Ma le leggi le domande?
Contraria. La scrematura andrebbe fatta a monte molti anni prima, non a valle. Ma siamo in ItaliaAl numero chiuso per accedere a determinati percorsi universitari?
All’asilo intendi?Contraria. La scrematura andrebbe fatta a monte molti anni prima, non a valle. Ma siamo in Italia![]()
Intendo come succede ad esempio in Germania che gli studenti al passaggio da secondaria a superiori vengono indirizzati tramite test ed esami a scegliere il loro percorso e chi non raggiunge certi risultati al gymnasium non ci va. L'ho molto semplificata ovviamente.All’asilo intendi?
a quanti anni quindi? 13? Ed a 13 anni secondo te un ragazzo sa già se vorrà fare il medico, il cuoco o l’astronauta?Intendo come succede ad esempio in Germania che gli studenti al passaggio da secondaria a superiori vengono indirizzati tramite test ed esami a scegliere il loro percorso e chi non raggiunge certi risultati al gymnasium non ci va. L'ho molto semplificata ovviamente.
No ma sa se avrà voglia di impegnarsi nello studio o meno.a quanti anni quindi? 13? Ed a 13 anni secondo te un ragazzo sa già se vorrà fare il medico, il cuoco o l’astronauta?
su questo non sono d'accordo, un mio compagno di classe, con tutti 10 in pagella, ci ha messo più di 10 anni per laurearsi in ingegneria, mentre ragazzi che sembravano più svogliati si sono laureati prima e meglio di luiNo ma sa se avrà voglia di impegnarsi nello studio o meno.
vero...conta molto se riescono a capire cosa realmente vorranno fare da grandi...se prendono l'indirizzo giusto che dà loro soddisfazioni lo studio non sarà più un problema.su questo non sono d'accordo, un mio compagno di classe, con tutti 10 in pagella, ci ha messo più di 10 anni per laurearsi in ingegneria, mentre ragazzi che sembravano più svogliati si sono laureati prima e meglio di lui
È tutto molto relativo, un amico di mio figlio che non era una cima a scuola, dopo le superiori ha deciso di andare all’università, scelta non ben vista dai genitori perché non andava bene a scuola e per loro era tempo perso, ma poi rivelatasi un successo.su questo non sono d'accordo, un mio compagno di classe, con tutti 10 in pagella, ci ha messo più di 10 anni per laurearsi in ingegneria, mentre ragazzi che sembravano più svogliati si sono laureati prima e meglio di lui
ma lui era bravissimo, molto intelligente, solo che all'università non è stato capace di organizzarsi con gli esami e ha perso tantissimi anni, altri che invece erano meno bravi di lui ad imparare, hanno saputo organizzarsi meglio e laurearsi più velocementevero...conta molto se riescono a capire cosa realmente vorranno fare da grandi...se prendono l'indirizzo giusto che dà loro soddisfazioni lo studio non sarà più un problema.
appunto, ma a 18 anni vedendolo svogliato lo avrebbero mandato a lavorareÈ tutto molto relativo, un amico di mio figlio che non era una cima a scuola, dopo le superiori ha deciso di andare all’università, scelta non ben vista dai genitori perché non andava bene a scuola e per loro era tempo perso, ma poi rivelatasi un successo.