Brunetta
Utente di lunga data
Trovo interessante come sui social si discuta tutti delle stesse cose non solo considerate attuali, ma anche imprescindibili e sulle quali si discute con il pugnale tra i denti, fino alla successiva questione.
C’è una differenza di argomenti a seconda della bolla che, tanto quanto a minima variabilità delle opinioni, e lo stile degli scambi sembrano svolgere lo scopo di riconoscimento di appartenenza.
Per cui ci sarà chi discute del GF (trash) con la pretesa di rispetto di regole di buona educazione o di sensibilità, o del film Blonde, come se fosse un fenomeno mondiale, traendone indicazioni sulla maternità, l’aborto, la sofferenza psichica e le conseguenze dei traumi infantili.
Ovviamente settimana prossima gli argomenti saranno altri.
Ma sempre come se si fosse tutti le comari che spuntano i fagiolini sul gradino di casa o gli avventori del bar del paese che parlano dopo un bianchino o un caffè corretto in più. Ovvero con la stessa presunzione del proprio giusto giudizio. Questo perché nel paesino trasferito nei social, non sono gli argomenti che contano, ma la rassicurazione di far parte di un gruppo.
Ma la cosa più curiosa è che anche nel reale poi si parla degli stessi argomenti e nello stesso modo.
Qui Etta ha costituito per mesi un argomento su cui parlare e sul quale trovare un accordo.
Ci manca?
A me no.
C’è una differenza di argomenti a seconda della bolla che, tanto quanto a minima variabilità delle opinioni, e lo stile degli scambi sembrano svolgere lo scopo di riconoscimento di appartenenza.
Per cui ci sarà chi discute del GF (trash) con la pretesa di rispetto di regole di buona educazione o di sensibilità, o del film Blonde, come se fosse un fenomeno mondiale, traendone indicazioni sulla maternità, l’aborto, la sofferenza psichica e le conseguenze dei traumi infantili.
Ovviamente settimana prossima gli argomenti saranno altri.
Ma sempre come se si fosse tutti le comari che spuntano i fagiolini sul gradino di casa o gli avventori del bar del paese che parlano dopo un bianchino o un caffè corretto in più. Ovvero con la stessa presunzione del proprio giusto giudizio. Questo perché nel paesino trasferito nei social, non sono gli argomenti che contano, ma la rassicurazione di far parte di un gruppo.
Ma la cosa più curiosa è che anche nel reale poi si parla degli stessi argomenti e nello stesso modo.
Qui Etta ha costituito per mesi un argomento su cui parlare e sul quale trovare un accordo.
Ci manca?
A me no.