Eccoti le risposte
condivido quello che hai scritto , e allora ti chiedo:
1. Gli amanti a che servono.
2. a seguito della prima risposta e avendo letto del tuo vissuto, ti chiedo cosa consideri pericoloso e grave.
3 .e se avrai ancora la voglia e pazienza di rispondere: Cosa intendi per relazione di coppia.
Esame del lunedì mattina?
1.
Prendo spunto da considerazioni di moltissimo tempo fa, anni...
L'amante, il tradimento stesso se vuoi è un'isola felice, un posto dove rifugiarsi, dove scambiarsi pezzi di cuore e fondere i corpi e le anime in una sana passione, dove poter
volare leggermente più alti del normale. Dove tutto è concesso fuorché la mancanza di rispetto.
E'
l'isola di Peter Pan, e come tale va interpretata. Quando la si raggiunge non serve complicarsi la vita nel cercarla ancora una volta lasciatala, non serve angustiarsi in gelosie contraddittorie: gelosi dell'amato/amante, che senso ha quando noi stessi tradiamo qualcun'altro.
Certo è complicato, discernere, gestire (terribile verbo!), imbastire un rapporto in un mondo esclusivo, senza condivisioni della vita reale che pure tanto concorrono alla realizzazione di un rapporto.
Fare l'amore ogni volta come fosse la prima e l'ultima ad un tempo.
Non tutti possono, vogliono, aspirano, hanno le possibilità per buttare a mare la loro vita reale per fuggire con l'amato/amante e dopo tutto in Italia, per separarsi occorre essere
o troppo ricchi o troppo stupidi.
Come disse un filosofo un paio di millenni fa
"fuggire sì, ma una volta fuggito, dove restare?"
In definitiva l'amante è semplicemente lo specchio nel quale ci illudiamo di trovare quanto abbiamo perso o quanto meno quanto non abbiamo avuto dal partner ufficiale. Che sia sesso o sorrisi ognuno giudica secondo il proprio metodo.
2.
Pericoloso e
grave, quando la distanza è ridotta ai minimi termini, quandi si sta, come dire, talmente vicini che basterebbe un preavviso di un paio d'ore o meno per incontrarsi che potrebbe aumentare la voglia d'intensificare gli incontri, mettendo a repentaglio l'ufficialità e di conseguenza la clandestinità stessa. E pur senza considerare questo, chi potrebbe assicurarci che la vita reale insieme all'amante siano quelle rose e quei fiori che vediamo durante i radi incontri? Quante coppie clandestine diventate ufficiali sono poi miseramente naufragate di fronte agli oneri dei rapporti con i figli dell'altro/a? Di fronte alle vessazioni subite da parte del ex coniuge tradito? Roba da rotocalco rosa insomma e non concreto, roba da commedie divertenti ma poco reali quali "L'amore è eterno finché dura" o "Manuale d'amore".
E ancora, quanto più si è avanti negli anni, quanto più lunga è stata la relazione dalla quale si esce, tanto più difficile è la capacità di assorbimento, di mediazione, di adattamento alla nuova situazione.
3. la tua ultima domanda è, permettimi, roba da
filosofia sui massimi sistemi dove ci si concentra tronfiamente sugli elementi
primi ed
ultimi dimenticandosi completamente di tutte le sfumature intermedie, quelle che fanno la vita stessa. Ogni coppia è un microcosmo a se stante e non è possibile dare una risposta. Almeno per me. Ed anche esistesse non cambierebbe la sostanza contribuendo soltanto ad arricchire psicologi e psicoterapeuti. Roba buona per tv spazzatura alla De Filippi.