Albatros ha detto:
Verena, in che situazione ti trovi?
Spero perdonerai l'analisi fredda e glaciale che ho fatto seguendo lo stile di un programmatore informatico.
Ti abbraccio forte, Stefano
la tua analisi è sensata, ma la realtà è sempre più complessa di così.
Innanzitutto, ci vuole una premessa "storica". Io non ho conosciuto quest'uomo "per caso": eravamo stati fidanzati 18 anni fa, e per entrambi siamo stati la prima storia importante. All'epoca eravamo molto giovani, e ci dividevano alcune circostanze di vita (la distanza, già allora, io studiavo in modo molto determinato, lui già lavorava...) e soprattutto le discrasie caratteriali che sono emerse anche in questa ripresa.
Per cui, ora come allora, lo lasciai. Sempre ricordandolo con grandissimo rimpianto. Che vuoi che ti dica: Non si comanda al cuore.
Quando conobbi mio marito, io ero molto più grande, erano nel mentre passati quasi cinque anni, e avevo avuto altre due relazioni "importanti", finite per diversi motivi. Mio marito veniva a sua volta da un fidanzamento terminato, per volere della ragazza, sull'orlo dell'altare. Per età, studi, etc. aspiravamo entrambi a farci una famiglia. E ci siamo sposati.
Il nostro è un buon matrimonio, con gli alti e bassi di ogni legame, una buona intesa sessuale, mentale, interessi comuni, la capacità di ridere insieme, ma non con una base emotiva STRAVOLGENTE. Ci vogliamo bene
Leggevo oggi su un famoso testo "Donne che amano troppo" che "EROS" (la passione) e "AGAPE" (il legame e la comunione) non vanno affatto d'accordo, ed è molto difficile se non quasi impossibile coniugarli.
Noi sicuramente abbiamo l'AGAPE: mio marito è un uomo attraente, intelligente, colto, è un professore di scuola superiore con parecchi interessi culturali. Non gli manca assolutamente niente. Ed è un padre meraviglioso. E ci piacciamo anche fisicamente.
Ma...
Quando ho rivisto il mio primo amore, dopo 18 anni, non ho creduto ai miei occhi. Forse sarà stato il lungo ricordo, la nostalgia, l'idealizzazione, ma ho visto in lui, da subito, la possibilità di ricrearmi un futuro con un uomo con il quale potesse esserci anche EROS e non solo AGAPE. Lui mi ha confermata in questa ipotesi corteggiandomi in modo travolgente, ricreando un'intimità che non avrei mai pensato possibile, prospettandomi da subito lo stesso FUTURO cui aspiravo io.
Ci siamo illusi a vicenda, voglio essere generosa.
Mio marito non è e non sarà mai una ruota di scorta e non lo lascio perché gli voglio bene, sto bene con lui e non farei mai questo ai miei figli che ci adorano e con i quali formiamo, sotto tutti gli aspetti, una bella famiglia.
Se devo distruggere tutto questo in nome di una "coerenza" attraente in teoria, ma vuota in pratica, beh, non voglio essere coerente
E no, mio marito non mi ha "implorato" di restare con lui: forse non è nelle sue corde, nel suo carattere, ma con grande dignità, che mi ha colpito nel profondo e mi ha fatto riflettere, mi ha chiesto di pensarci, di valutare bene cosa stavo facendo e con chi lo stavo facendo.
Non so cosa faremo in futuro, stavolta sono andata in crisi io, la prossima volta potrebbe capitare a lui, ma sta di fatto che da 15 anni siamo insieme, e io sono orgogliosa di questo!!!!
Un grosso bacio