Spezzatino di maiale alle pere con patate

Alphonse02

Utente di lunga data
IMG_20231208_Spezzatino con pere e patate.jpg
Spezzatino di maiale alle pere con patate



E’ una variante di una pietanza medioevale, si dice preferita dai lavoratori nel cantiere del Duomo di Firenze (XIV-XV sec), che prevedeva i grani di pepe bianco e verde interi: l’ho ascoltata alla radio e me l’ero appuntata. Poi, ho smarrito l’appunto e me la sono ricostruita, eliminando la metà dei grani di pepe verde e bianco interi in favore di pepe bianco tritato (che è aromatico e meno forte di quello nero).

INGREDIENTI (per due persone)

450 gr di spezzatino di maiale senza troppo grasso​
1 aglio​
2 cucchiai di aceto​
1 bustina zucchero (una di quelle da bar)​
½ bicchiere di vino bianco​
1 pera​
1 patata grande o 2 medie sbucciate​
erbe aromatiche (2 foglie di alloro, 2 rametti di rosmarino, 5 o 6 foglie di salvia)​
grani di pepe verde e bianco​
pepe bianco grattugiato​
sale q.b.​
olio di oliva (si può fare anche olio di girasole)​


PROCEDIMENTO
  • Tagliare i bocconcini di maiale con coltello affilato in cubetti di circa 1,5-2 cm di lato.
  • Tritare lo spicchio d’aglio farlo lievemente soffriggere in un comodo tegame con un paio di cucchiai d'olio di oliva.
  • Unire i cubetti di maiale a fuoco abbastanza vivace e girarli per una prima cottura.
  • Aggiungere l'aceto e lo zucchero, le due foglie di alloro ed infine metà del rosmarino.
  • Continuare a cuocere con il coperchio per 5 minuti.
  • Mettere il vino nel tegame.
  • Tagliare la pera (senza sbucciarla) in 4 spicchi, pulirla dei semi e poi tagliare gli spicchi a metà per la lunghezza ed infine a fettine di 1,0-1.5 cm. di spessore ed aggiungere nel tagame.
  • Mescolare bene e continuare a cuocere con il coperchio per altri 5 minuti.
  • Sbucciare la patata e tagliarla in cubettini ed aggiungere i pezzetti di patata nel tegame.
  • Salare e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa 25 minuti con il coperchio avendo cura di mescolare almeno un paio di volte e controllare che vi sia sufficiente liquido per la cottura.
  • Aggiungere l’altra metà del rosmarino e cuocere ancora per 5 minuti.
  • Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale e pepe
  • Servire in tavola caldo/tiepido magari con dei crostini di pane bruscato o lievemente fritto in padella.

E’ un piatto dal gusto delicato, leggermente agrodolce. Si consiglia un vino rosso di media gradazione, abboccato, che meglio si accompagna al gusto delicato della pietanza. Ho usato un Cabernet romagnolo, che acquisto sfuso dal mio vinaio di fiducia e l’ho trovato più convincente di un Merlot o di un Montepulciano d’Abruzzo, che pure vanno bene. Lo servo anche con bruschettine semplici (pane, aglio, sale, olio di oliva) in alternativa crostini al forno o fritti.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
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Spezzatino di maiale alle pere con patate



E’ una variante di una pietanza medioevale, si dice preferita dai lavoratori nel cantiere del Duomo di Firenze (XV sec), che prevedeva i grani di pepe bianco e verde interi: l’ho ascoltata alla radio e me l’ero appuntata. Poi, ho smarrito l’appunto e me la sono ricostruita, eliminando la metà dei grani di pepe verde e bianco interi in favore di pepe bianco tritato (che è aromatico e meno forte di quello nero).

INGREDIENTI (per due persone)

450 gr di spezzatino di maiale senza troppo grasso​
1 aglio​
2 cucchiai di aceto​
1 bustina zucchero (una di quelle da bar)​
½ bicchiere di vino bianco​
1 pera​
1 patata grande o 2 medie sbucciate​
erbe aromatiche (2 foglie di alloro, 2 rametti di rosmarino, 5 o 6 foglie di salvia)​
grani di pepe verde e bianco​
pepe bianco grattugiato​
sale q.b.​
olio di oliva (si può fare anche olio di girasole)​


PROCEDIMENTO
  • Tagliare i bocconcini di maiale con coltello affilato in cubetti di circa 1,5-2 cm di lato.
  • Tritare lo spicchio d’aglio farlo lievemente soffriggere in un comodo tegame con un paio di cucchiai d'olio di oliva.
  • Unire i cubetti di maiale a fuoco abbastanza vivace e girarli per una prima cottura.
  • Aggiungere l'aceto e lo zucchero, le due foglie di alloro ed infine metà del rosmarino.
  • Continuare a cuocere con il coperchio per 5 minuti.
  • Mettere il vino nel tegame.
  • Tagliare la pera (senza sbucciarla) in 4 spicchi, pulirla dei semi e poi tagliare gli spicchi a metà per la lunghezza ed infine a fettine di 1,0-1.5 cm. di spessore ed aggiungere nel tagame.
  • Mescolare bene e continuare a cuocere con il coperchio per altri 5 minuti.
  • Sbucciare la patata e tagliarla in cubettini ed aggiungere i pezzetti di patata nel tegame.
  • Salare e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa 25 minuti con il coperchio avendo cura di mescolare almeno un paio di volte e controllare che vi sia sufficiente liquido per la cottura.
  • Aggiungere l’altra metà del rosmarino e cuocere ancora per 5 minuti.
  • Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale e pepe
  • Servire in tavola caldo/tiepido magari con dei crostini di pane bruscato o lievemente fritto in padella.

E’ un piatto dal gusto delicato, leggermente agrodolce. Si consiglia un vino rosso di media gradazione, abboccato, che meglio si accompagna al gusto delicato della pietanza. Ho usato un Cabernet romagnolo, che acquisto sfuso dal mio vinaio di fiducia e l’ho trovato più convincente di un Merlot o di un Montepulciano d’Abruzzo, che pure vanno bene. Lo servo anche con bruschettine semplici (pane, aglio, sale, olio di oliva) in alternativa crostini al forno o fritti.
Interessante. Una zuppa, più che uno spezzatino.
 

ologramma

Utente di lunga data
Preferisco il modo classico con le patate ,credo però di sbagliare ciccia credo vitella o vitellone
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Interessante. Una zuppa, più che uno spezzatino.
La foto l'ho scattata mentre era in fase di cottura con tutti gli ingredienti all'interno del tegame.
Se gli ultimi 10 minuti di cottura li fai senza coperchio il liquido diminuisce parecchio. Altrimenti, lasci il tegame coperto e rimane una specie di zuppa nella quale intingere le fette di pane bruscato.
Lo puoi consumare a caldo, così.

Personalmente, preferisco, spento il fuoco, lasciare riposare una mezzora il tegame aperto dopo aver disperso le foglie del secondo rametto di rosmarino. Il liquido diminuisce ancora e forma una salsa concentrata, il composto si amalgama ed insaporisce. L'odore del rosmarino praticamente a crudo è prevalente nella sinfonia degli aromi.

L'ho consumato tiepido oggi a pranzo ed era delizioso, delicato negli aromi delle erbe aromatiche, con le patate (pasta gialla) tagliate in tocchi larghi non meno di 1-1,5 cm, rimaste consistenti (non si rompono infilandole con i rebbi della forchetta) che divengono sapide. Praticamente, la pera (ne ho usata una Abate sui 200-250 gr.) si scioglie e forma la salsa insieme all'aceto ed allo zucchero, i grani di pepe si depositano sul fondo di cottura dopo aver rilasciato il loro sapore.

La trovo una leccornia, adatta per celebrare una festività come quella di oggi.

La ricetta originaria (senza patate, ovviamente) si trovava riportata o richiamata in uno dei contratti della Opera del Duomo fiorentino, che regolava le condizioni di lavoro delle maestranze specializzate che hanno costruito la Chiesa di S. Maria del Fiore, compresa la cupola del Brunelleschi ed il Campanile di Giotto. La fabbriceria del Comune e poi della Signoria medicea trattava bene, per l'epoca, gli operai specializzati.

Le patate le ho aggiunte e devo dire che ne fanno una pietanza unica completa per un pasto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La foto l'ho scattata mentre era in fase di cottura con tutti gli ingredienti all'interno del tegame.
Se gli ultimi 10 minuti di cottura li fai senza coperchio il liquido diminuisce parecchio. Altrimenti, lasci il tegame coperto e rimane una specie di zuppa nella quale intingere le fette di pane bruscato.
Lo puoi consumare a caldo, così.

Personalmente, preferisco, spento il fuoco, lasciare riposare una mezzora il tegame aperto dopo aver disperso le foglie del secondo rametto di rosmarino. Il liquido diminuisce ancora e forma una salsa concentrata, il composto si amalgama ed insaporisce. L'odore del rosmarino praticamente a crudo è prevalente nella sinfonia degli aromi.

L'ho consumato tiepido oggi a pranzo ed era delizioso, delicato negli aromi delle erbe aromatiche, con le patate (pasta gialla) tagliate in tocchi larghi non meno di 1-1,5 cm, rimaste consistenti (non si rompono infilandole con i rebbi della forchetta) che divengono sapide. Praticamente, la pera (ne ho usata una Abate sui 200-250 gr.) si scioglie e forma la salsa insieme all'aceto ed allo zucchero, i grani di pepe si depositano sul fondo di cottura dopo aver rilasciato il loro sapore.

La trovo una leccornia, adatta per celebrare una festività come quella di oggi.

La ricetta originaria (senza patate, ovviamente) si trovava riportata o richiamata in uno dei contratti della Opera del Duomo fiorentino, che regolava le condizioni di lavoro delle maestranze specializzate che hanno costruito la Chiesa di S. Maria del Fiore, compresa la cupola del Brunelleschi ed il Campanile di Giotto. La fabbriceria del Comune e poi della Signoria medicea trattava bene, per l'epoca, gli operai specializzati.

Le patate le ho aggiunte e devo dire che ne fanno una pietanza unica completa per un pasto.
L’ho detto perché io metterei 2kg di patate 🤭
 

ologramma

Utente di lunga data

Alphonse02

Utente di lunga data
Preferisco il modo classico con le patate ,credo però di sbagliare ciccia credo vitella o vitellone
Tua moglie lo fa In bianco o in umido ? O cucini tu ?

Hai ragione che si fa, nella versione classica, con il manzo, vitellone o anche vitella.
Ma ci vuole tra preparazione e cottura oltre un'ora e mezza.

La mia ricetta che ho postato, con lo spezzatino tagliato in pezzi più piccoli, si fa in meno di un'ora ed il vantaggio è che le patate vengono più gustose (le metti a mollo nell'acqua per mezzora, per togliere l'amido).
Mi sono ripromesso di provarlo a fare con l'ananas e con le banane.

A me piace provare ricette meno tradizionali. Anche se mi piace la cucina tradizionale italiana.
Prendo spunto da ricette di paesi stranieri. Le riadatto cercando ingredienti equivalenti nel gusto, per esigenze dietetiche. Elimino salse industriali piene di conservanti, grassi di ogni tipo, dolcificanti, ecc.

Per esempio, per la cena di domani o dopodomani, dal momento che mi era venuta la voglia dei "Pork Ribs", un delizioso piatto della cucina anglosassone con le patate al forno e salse dolci, che ho mangiato per la prima volta a Chicago in una trattoria tipica dei camionisti nord-americani, mi sono comprato una costa di spuntature di maiale che cucinerò nella friggitrice ad aria, che è, nonostante il nome, un piccolo forno ad elevata ventilazione, che taglia anche due terzi dei tempi della cottura del forno casalingo tradizionale. E che ho usato moltissimo per seguire la dieta.
Diventa un piatto delizioso e semplice da fare, con una cottura che dura meno di 20 minuti, elimina un sacco di grassi, e consente di fare le patate al forno croccanti.
Ed uso salse o confetture dolci che faccio in casa.
Anche la ketchup faccio in casa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tua moglie lo fa In bianco o in umido ? O cucini tu ?

Hai ragione che si fa, nella versione classica, con il manzo, vitellone o anche vitella.
Ma ci vuole tra preparazione e cottura oltre un'ora e mezza.

La mia ricetta che ho postato, con lo spezzatino tagliato in pezzi più piccoli, si fa in meno di un'ora ed il vantaggio è che le patate vengono più gustose (le metti a mollo nell'acqua per mezzora, per togliere l'amido).
Mi sono ripromesso di provarlo a fare con l'ananas e con le banane.

A me piace provare ricette meno tradizionali. Anche se mi piace la cucina tradizionale italiana.
Prendo spunto da ricette di paesi stranieri. Le riadatto cercando ingredienti equivalenti nel gusto, per esigenze dietetiche. Elimino salse industriali piene di conservanti, grassi di ogni tipo, dolcificanti, ecc.

Per esempio, per la cena di domani o dopodomani, dal momento che mi era venuta la voglia dei "Pork Ribs", un delizioso piatto della cucina anglosassone con le patate al forno e salse dolci, che ho mangiato per la prima volta a Chicago in una trattoria tipica dei camionisti nord-americani, mi sono comprato una costa di spuntature di maiale che cucinerò nella friggitrice ad aria, che è, nonostante il nome, un piccolo forno ad elevata ventilazione, che taglia anche due terzi dei tempi della cottura del forno casalingo tradizionale. E che ho usato moltissimo per seguire la dieta.
Diventa un piatto delizioso e semplice da fare, con una cottura che dura meno di 20 minuti, elimina un sacco di grassi, e consente di fare le patate al forno croccanti.
Ed uso salse o confetture dolci che faccio in casa.
Anche la ketchup faccio in casa.
Non amo i sapori dolciastri.
Ho preso la casseruola per la cottura lunga a bassa temperatura. Si mette tutto dentro e si va a dormire, l’indomani è tutto pronto e tenerissimo.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
così si secca tutto , vedi che lo spezzatino con il maiale mi manca
La ricetta che riporti prevede almeno due ore di cottura dopo una ventina di minuti di preparazione.
Se usi il manzo ancora di più.
Buona è buona. Non ci piove ...
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Pure i Pork Ribs (costolette di maiale adulto) sono buoni.
Ma il tempo che occorre per farli è un'enormità. Due differenti cotture, salse diverse.
Favolose ma impossibili da fare se non nelle grandi occasioni, in compagnia.

Pork Ribs Recipe - Fall off the Bone
 

rotolina

Utente di lunga data
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Spezzatino di maiale alle pere con patate



E’ una variante di una pietanza medioevale, si dice preferita dai lavoratori nel cantiere del Duomo di Firenze (XIV-XV sec), che prevedeva i grani di pepe bianco e verde interi: l’ho ascoltata alla radio e me l’ero appuntata. Poi, ho smarrito l’appunto e me la sono ricostruita, eliminando la metà dei grani di pepe verde e bianco interi in favore di pepe bianco tritato (che è aromatico e meno forte di quello nero).

INGREDIENTI (per due persone)

450 gr di spezzatino di maiale senza troppo grasso​
1 aglio​
2 cucchiai di aceto​
1 bustina zucchero (una di quelle da bar)​
½ bicchiere di vino bianco​
1 pera​
1 patata grande o 2 medie sbucciate​
erbe aromatiche (2 foglie di alloro, 2 rametti di rosmarino, 5 o 6 foglie di salvia)​
grani di pepe verde e bianco​
pepe bianco grattugiato​
sale q.b.​
olio di oliva (si può fare anche olio di girasole)​


PROCEDIMENTO
  • Tagliare i bocconcini di maiale con coltello affilato in cubetti di circa 1,5-2 cm di lato.
  • Tritare lo spicchio d’aglio farlo lievemente soffriggere in un comodo tegame con un paio di cucchiai d'olio di oliva.
  • Unire i cubetti di maiale a fuoco abbastanza vivace e girarli per una prima cottura.
  • Aggiungere l'aceto e lo zucchero, le due foglie di alloro ed infine metà del rosmarino.
  • Continuare a cuocere con il coperchio per 5 minuti.
  • Mettere il vino nel tegame.
  • Tagliare la pera (senza sbucciarla) in 4 spicchi, pulirla dei semi e poi tagliare gli spicchi a metà per la lunghezza ed infine a fettine di 1,0-1.5 cm. di spessore ed aggiungere nel tagame.
  • Mescolare bene e continuare a cuocere con il coperchio per altri 5 minuti.
  • Sbucciare la patata e tagliarla in cubettini ed aggiungere i pezzetti di patata nel tegame.
  • Salare e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa 25 minuti con il coperchio avendo cura di mescolare almeno un paio di volte e controllare che vi sia sufficiente liquido per la cottura.
  • Aggiungere l’altra metà del rosmarino e cuocere ancora per 5 minuti.
  • Assaggiare ed eventualmente aggiustare di sale e pepe
  • Servire in tavola caldo/tiepido magari con dei crostini di pane bruscato o lievemente fritto in padella.

E’ un piatto dal gusto delicato, leggermente agrodolce. Si consiglia un vino rosso di media gradazione, abboccato, che meglio si accompagna al gusto delicato della pietanza. Ho usato un Cabernet romagnolo, che acquisto sfuso dal mio vinaio di fiducia e l’ho trovato più convincente di un Merlot o di un Montepulciano d’Abruzzo, che pure vanno bene. Lo servo anche con bruschettine semplici (pane, aglio, sale, olio di oliva) in alternativa crostini al forno o fritti.
È un'ottima ricetta, io non apprezzo la carne con la frutta ahimè. Non c'entra un cavolo..però lo Yogurt vipiteno ultimamente non usa quasi più latte interamente italiano. :(
 

ologramma

Utente di lunga data
Tua moglie lo fa In bianco o in umido ? O cucini tu ?

Hai ragione che si fa, nella versione classica, con il manzo, vitellone o anche vitella.
Ma ci vuole tra preparazione e cottura oltre un'ora e mezza.

La mia ricetta che ho postato, con lo spezzatino tagliato in pezzi più piccoli, si fa in meno di un'ora ed il vantaggio è che le patate vengono più gustose (le metti a mollo nell'acqua per mezzora, per togliere l'amido).
Mi sono ripromesso di provarlo a fare con l'ananas e con le banane.

A me piace provare ricette meno tradizionali. Anche se mi piace la cucina tradizionale italiana.
Prendo spunto da ricette di paesi stranieri. Le riadatto cercando ingredienti equivalenti nel gusto, per esigenze dietetiche. Elimino salse industriali piene di conservanti, grassi di ogni tipo, dolcificanti, ecc.

Per esempio, per la cena di domani o dopodomani, dal momento che mi era venuta la voglia dei "Pork Ribs", un delizioso piatto della cucina anglosassone con le patate al forno e salse dolci, che ho mangiato per la prima volta a Chicago in una trattoria tipica dei camionisti nord-americani, mi sono comprato una costa di spuntature di maiale che cucinerò nella friggitrice ad aria, che è, nonostante il nome, un piccolo forno ad elevata ventilazione, che taglia anche due terzi dei tempi della cottura del forno casalingo tradizionale. E che ho usato moltissimo per seguire la dieta.
Diventa un piatto delizioso e semplice da fare, con una cottura che dura meno di 20 minuti, elimina un sacco di grassi, e consente di fare le patate al forno croccanti.
Ed uso salse o confetture dolci che faccio in casa.
Anche la ketchup faccio in casa.
io non sono capace in cucina se non nella solita frittata e per mescolare se serve la polenta o risotto con porcini.
Io non vado pazzo nel mischiare dolce e salato ,frutta nella cottura ,ma se piace perché no🥰.Con lo spezzatino di maiale ,come anche salsicce spesso li accompagnamo con i piselli , poi fra un po' si mangerà il cotechino o lo zampone con la lenticchia .
Con le costine di maiale cotte al forno, li ci mettiamo le patate, mangiate tante volte che ora dopo anni no le voglio più ,preferisco l'abbacchio 💪
 
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Alphonse02

Utente di lunga data
È un'ottima ricetta, io non apprezzo la carne con la frutta ahimè. Non c'entra un cavolo..però lo Yogurt vipiteno ultimamente non usa quasi più latte interamente italiano. :(
Io uso abbastanza regolarmente lo yoghurt intero con un po' di miele, seguito da un frutto e frutta secca, come alternativa nella prima colazione all'usuale the (molto lungo, quasi un litro a mattina) fette tostate di pane integrale con un velo di burro e marmellate o biscotti integrali. Così sono riuscito a mantenere i 10 kg. persi nella dieta feroce che ho fatto prima di applicazione delle protesi alle anche.

Quello che si vede nella foto, però, è un contenitore dello yoghurt che, una volta vuotato, uso come mini contenitore per residui vegetali e di frutta, che tengo sul ripiano più vicino al piano cottura ed alla friggitrice ad aria, per comodità.
Poi lo svuoto regolarmente in un secchio con coperchio sul balcone dove faccio il compost, che uso per concimare il mio micro-orto cittadino (pomodori, peperoncini, rosmarino, peperoni, salvia, basilico, menta) e le piante (gerani e, adesso, ciclamini). Da fine gennaio inizio la semina nei vasi per la primavera-estate.

Avevo iniziato questa consuetudine da un decennio, in previsione del mio programmato trasferimento in campagna per una buona parte della settimana, ma non ce l'ho ancora fatta. Malanni, Covid-19, imprevisti fiscali e lavoro non me l'hanno consentito ed io e mio fratello non abbiamo ancora completato la ristrutturazione/trasformazione di un casale che raggiungiamo in auto in 25-40 minuti dalla città. Lì vorrei fare un vero orto (da proteggere dai cinghiali e dalle volpi). Per ora, mi alleno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io uso abbastanza regolarmente lo yoghurt intero con un po' di miele, seguito da un frutto e frutta secca, come alternativa nella prima colazione all'usuale the (molto lungo, quasi un litro a mattina) fette tostate di pane integrale con un velo di burro e marmellate o biscotti integrali. Così sono riuscito a mantenere i 10 kg. persi nella dieta feroce che ho fatto prima di applicazione delle protesi alle anche.

Quello che si vede nella foto, però, è un contenitore dello yoghurt che, una volta vuotato, uso come mini contenitore per residui vegetali e di frutta, che tengo sul ripiano più vicino al piano cottura ed alla friggitrice ad aria, per comodità.
Poi lo svuoto regolarmente in un secchio con coperchio sul balcone dove faccio il compost, che uso per concimare il mio micro-orto cittadino (pomodori, peperoncini, rosmarino, peperoni, salvia, basilico, menta) e le piante (gerani e, adesso, ciclamini). Da fine gennaio inizio la semina nei vasi per la primavera-estate.

Avevo iniziato questa consuetudine da un decennio, in previsione del mio programmato trasferimento in campagna per una buona parte della settimana, ma non ce l'ho ancora fatta. Malanni, Covid-19, imprevisti fiscali e lavoro non me l'hanno consentito ed io e mio fratello non abbiamo ancora completato la ristrutturazione/trasformazione di un casale che raggiungiamo in auto in 25-40 minuti dalla città. Lì vorrei fare un vero orto (da proteggere dai cinghiali e dalle volpi). Per ora, mi alleno.
Sei uno dei tanti che sognano la campagna.
Io manco morta.
 

oriente70

Utente di lunga data
Oggi per pranzo ho fatto un piatto storico 😇, coda alla vaccinara 😇...
Con una grattatina di cioccolato fondente 😇.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Oggi per pranzo ho fatto un piatto storico 😇, coda alla vaccinara 😇...
Con una grattatina di cioccolato fondente 😇.
Uhm ... buono.
Era un piatto originariamente dal sapore forte. Poi è stato ingentilito ed addolcito.
Una spruzzatina di cacao amaro ci va, secondo la ricetta tradizionale dell'Ottocento .
Delizioso pure il sugo, specie con i bucatini. Un piatto raro, sconosciuto ai non romani.
Li vado a mangiare a Trastevere (ma devo avvisare il giorno prima, almeno).

✨



Citazione da; Coda alla vaccinara

La coda alla vaccinara è uno squisito piatto della cucina romana povera: la sua origine è da cercare nelle osterie dell’antico quartiere romano in cui abitavano i Vaccinari, cioè coloro che macellavano i bovini.
La coda alla vaccinara si prepara con coda di bue ma in alternativa si può utilizzare anche la coda di vitello, la cui carne resta più tenera e richiede una cottura meno lunga.
La coda in pezzi viene fatta stufare per lungo tempo, a fuoco basso e coperta, con un trito di verdure e pomodori pelati. La lunga cottura permette al sugo di insaporirsi molto bene ed è usanza condire con esso i rigatoni, così da avere con una preparazione un primo ed un secondo piatto.
La ricetta della coda alla vaccinara, essendo una ricetta antica, viene riportata in diversi modi da tanti autori: quella che vi presentiamo è la versione più ricca ed elaborata, proprio come veniva preparata nelle osterie di un tempo, con pinoli, uvetta e il tocco originale del cacao amaro!


Citazione da: Coda alla vaccinara, ricetta originale intensamente romana

Chi ha inventato il piatto tipico romano aggiungendo cacao
L’invenzione della coda alla vaccinara viene comunemente attribuita all’osteria Checchino dal 1887. L’intuizione della sora Ferminia, figlia dei fondatori del locale, fu di introdurre nella ricetta un ingrediente inizialmente tenuto segreto e solo molto svelato ai clienti: il cacao amaro.

Era il lontano 1890, e i lavoratori del mattatoio di Testaccio consegnavano a Ferminia i pezzi di coda ricevuti come paga per passare poi a riprenderli cucinati a fine turno.

Regina del quinto quarto con guancia, trippa e coratella, la coda alla vaccinara si è trasformata negli anni in un piatto ricco, con uvetta, pinoli e cacao, che le conferiscono un gusto agrodolce in grado di ingentilirne il sapore.

____________________________________________________________________


Nota: Per "quinto quarto" (anche detto "quarto nascosto") si intendeva storicamente il complesso di quelle parti degli animali che costituivano gli scarti, in gran parte gli organi interni delle bestie macellate, come lo stomaco, trippa, testa, cervello, coda, lingua, guance, ecc.
Quelle erano le parti che facevano impressione e che nessuno appartenente ai ceti nobili e/o agiati voleva vedere e, tantomeno, mangiare. Venivano dati come compenso per il lavoro di quelli che macellavano le bestie. E avevano mercato solo negli strati più poveri del popolo della città.
Sono state le donne del popolino romano, quelle che cucinavano nelle case e nelle osterie, che ricevevano dagli uomini che lavoravano al Mattatoio (i "vaccinari", anche se il nomignolo tradizionale era gli "scortichini") quegli scarti e li trasformavano in pietanze gustose, dopo lavorazioni e cotture lunghe.

Il tempo di preparazione e cottura della coda alla vaccinara sarebbe di oltre 6 ore ... per dire.

Era una pietanza che serviva per un primo piatto (rigatoni con il sugo della coda alla vaccinara) ed un secondo piatto di carne, da consumare nei giorni di festa.
 

ologramma

Utente di lunga data
Oggi per pranzo ho fatto un piatto storico 😇, coda alla vaccinara 😇...
Con una grattatina di cioccolato fondente 😇.
ma che avete la mania di mettere il dolce dove non ci va , ricordo mio padre in un viaggio in Francia disse che li mangiano dolce , la coda alla vaccinara di vitellone o di bue con tanto sedano e altro ecco il link
La prima ricetta che ho trovato ma so tutte eguale , solo sentendola assaporo il gusto solo a leggerla
 

Alphonse02

Utente di lunga data
ma che avete la mania di mettere il dolce dove non ci va , ricordo mio padre in un viaggio in Francia disse che li mangiano dolce , la coda alla vaccinara di vitellone o di bue con tanto sedano e altro ecco il link
La prima ricetta che ho trovato ma so tutte eguale , solo sentendola assaporo il gusto solo a leggerla
Può non piacere, Olo, ma il dolce ci va in certe pietanze.
Per esempio, cipolline e carote in salsa agro-dolce.
Il bollito con la mostarda dolce.
Le bruschettine coperte con scaglie di parmigiano con sopra miele o marmellata di ciliegie, di lamponi, di fragole.
Le carni con sapori forti vanno bene con salse dolci o proprio confetture di frutta.
Il pancake con lo sciroppo d'acero, il tacchino ripieno con castagne servito con salse dolci, e così via.
Mi sa che non ti piacciono le pietanze della cucina cinese, che pure ne fa largo uso.
 

ologramma

Utente di lunga data
Può non piacere, Olo, ma il dolce ci va in certe pietanze.
Per esempio, cipolline e carote in salsa agro-dolce.
Il bollito con la mostarda dolce.
Le bruschettine coperte con scaglie di parmigiano con sopra miele o marmellata di ciliegie, di lamponi, di fragole.
Le carni con sapori forti vanno bene con salse dolci o proprio confetture di frutta.
Il pancake con lo sciroppo d'acero, il tacchino ripieno con castagne servito con salse dolci, e così via.
Mi sa che non ti piacciono le pietanze della cucina cinese, che pure ne fa largo uso.
non è che fanno male ma io so tradizionale quindi no il miele sul parmigiano proprio no, in agro dolce qualcosa ma li il dolce non si sente , mi rifiuto
 

Alphonse02

Utente di lunga data
non è che fanno male ma io so tradizionale quindi no il miele sul parmigiano proprio no, in agro dolce qualcosa ma li il dolce non si sente , mi rifiuto
Vabbè, finiamola in dolcezza.
Questo è il mega babà al rum con farcitura che mi hanno portato da Napoli poco fa.
Mi guarda con sguardo invitanteMega Babà al rum_20231209.jpg
 
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