Riflettevo su ciò che alcune delle ultime utenti che han dato testimonianza delle loro storie dicevano riguardo a storie di "lungo corso".
In particolare sull'aspetto di una certa irrequietezza dimostrata da chi ha iniziato fin da ragazzo/a una relazione che poi si è protratta per anni e anni apparentemente senza problemi per poi arrivare al momento fatidico del tradimento.
E' anche vero che vi è pure chi, partendo da lontano, si è poi trovata/o a subirlo e non sente per sè lo stesso "fermento".
Guardando all'indietro, mi rendo conto che fino a un certo punto della mia vita ho sempre tenuto la barra sulla strada maestra (da piccolo ero un bel puttino biondo....che vi credevate??
), ignorando o non vedendo o non volendo vedere le strade che si aprivano a fianco. E sinceramenter ho anche avuto poche storie significative fino a quando mi son sposato.
Quando poi mi son trovato per tutta una serie di motivazioni a prendere una di queste (perchè mi sembrava più breve, più ombreggiata, meno ripida etc etc..) non mi son più curato di ritrovare la strada maestra ma son quasi stato sopraffatto di esplorare queste nuove strade per vedere dove portavano e cosa mi portavano iniziando quindi un nuovo viaggio, sia all'esterno ma anche all'interno di me stesso.
Venendo al punto, mi chiedevo se chi ha bene o male fatto un certo percorso "accidentato" (tipo la Lupa per citar un esempio noto ai più) PRIMA è meno a rischio di chi ha sempre visto tutto filar via liscio come l'olio e si ritrova POI sul terreno sconnesso?
In particolare sull'aspetto di una certa irrequietezza dimostrata da chi ha iniziato fin da ragazzo/a una relazione che poi si è protratta per anni e anni apparentemente senza problemi per poi arrivare al momento fatidico del tradimento.
E' anche vero che vi è pure chi, partendo da lontano, si è poi trovata/o a subirlo e non sente per sè lo stesso "fermento".
Guardando all'indietro, mi rendo conto che fino a un certo punto della mia vita ho sempre tenuto la barra sulla strada maestra (da piccolo ero un bel puttino biondo....che vi credevate??

Quando poi mi son trovato per tutta una serie di motivazioni a prendere una di queste (perchè mi sembrava più breve, più ombreggiata, meno ripida etc etc..) non mi son più curato di ritrovare la strada maestra ma son quasi stato sopraffatto di esplorare queste nuove strade per vedere dove portavano e cosa mi portavano iniziando quindi un nuovo viaggio, sia all'esterno ma anche all'interno di me stesso.
Venendo al punto, mi chiedevo se chi ha bene o male fatto un certo percorso "accidentato" (tipo la Lupa per citar un esempio noto ai più) PRIMA è meno a rischio di chi ha sempre visto tutto filar via liscio come l'olio e si ritrova POI sul terreno sconnesso?
