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Old melarossa

Guest
L'accordo era che lui non mi chiamasse. Che sfruttasse qusta lontananza- è in vacanza con la famiglia per motivi agonistici del figlio- per meglio capire se stesso visto che il suo malessere derivava dalla doppia “presenza”. Gli ho proposto una settimana di distacco. Gli avevo detto che avrebbe potuto chiamarmi solo se avesse chiarito e recuperato il suo equilibrio. insomma che altro potevo fare? Gli ho perfino “consigliato” di stare tranquillo a fianco a suo figlio e di mettermi da..parte per valutare se persisteva quello che lui chiama senso di colpa nei confronti del ragazzino.
Invece dopo un giorno mi chiama. Si scusa dicendo che forse ha chiamato troppo presto, che è inquieto, che non fa che pensarmi. Che nel posto dove sta non c'è campo e allora appena il campo si è reso disponibile è stato piu forte di lui, mi ha chiamata.
Il risultato è che io mi ero preparata psicologicamente a non sentirlo invece questa chiamata mi fa tornare ad essere inquieta, a portarmi il cellulare dietro manco fosse un by-pass...
 
O

Old melarossa

Guest
soluzioni??!!!

non posso staccare il cellulare. mia figlia è fuori e deve chiamarmi.
 

dererumnatura

Utente di lunga data
L'accordo era che lui non mi chiamasse. Che sfruttasse qusta lontananza- è in vacanza con la famiglia per motivi agonistici del figlio- per meglio capire se stesso visto che il suo malessere derivava dalla doppia “presenza”. Gli ho proposto una settimana di distacco. Gli avevo detto che avrebbe potuto chiamarmi solo se avesse chiarito e recuperato il suo equilibrio. insomma che altro potevo fare? Gli ho perfino “consigliato” di stare tranquillo a fianco a suo figlio e di mettermi da..parte per valutare se persisteva quello che lui chiama senso di colpa nei confronti del ragazzino.
Invece dopo un giorno mi chiama. Si scusa dicendo che forse ha chiamato troppo presto, che è inquieto, che non fa che pensarmi. Che nel posto dove sta non c'è campo e allora appena il campo si è reso disponibile è stato piu forte di lui, mi ha chiamata.
Il risultato è che io mi ero preparata psicologicamente a non sentirlo invece questa chiamata mi fa tornare ad essere inquieta, a portarmi il cellulare dietro manco fosse un by-pass...
Se non sei tu la prima a decidere che questa storia deve finire nulla riuscirà a tenerlo lontano......non lasciare che sia lui ad avere in mano la tua vita...
 

Old Chicchi

Utente di lunga data
Vedi, anche se a me Chensamurai mi stava e mi sta profondamente sulle costole, ci aveva azzecato con un non trascurabile dettaglio per quanto riguarda la tua storia.

Tra di voi distanza e passione + confusione sono direttamente proporzionali.
Dovete provare a sfinirvi con la quotidianità.
Se tu ora non rispondi alle sue telefonate sarà ancora peggio, ne uscite tra cent'anni.

Tu ora sei agitata, ma prova a immaginartelo come un marito un po' polveroso e scontato (sì, lo so che bisognerebbe drogarsi per arrivare a tali livelli di fantasia...), dopodiché rispondi/agisci di conseguenza.
 
O

Old nonsonocostante

Guest
Il risultato è che io mi ero preparata psicologicamente a non sentirlo invece questa chiamata mi fa tornare ad essere inquieta, a portarmi il cellulare dietro manco fosse un by-pass...
non ho capito se tu desideri che lui chiami o no...
 

Verena67

Utente di lunga data
non ho capito se tu desideri che lui chiami o no...
Certo che vuole che la chiami.
Queste "malattie" dell'animo sono dipendenze: l'sms, la chiamata, conferma che LEI esiste (nel ristretto mondo della percezione di lui).

Per uscirne ci vorrebbe tanto coraggio e incominciare a investire su altre FONTI di benessee/autostima (figli, lavoro, interessi, amici, etc.).

Non tutti ce la fanno. La sirena del "valgo solo nei suoi occhi" a volte è troppo forte.

Bacio!
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Cose separate

Certo che vuole che la chiami.
Queste "malattie" dell'animo sono dipendenze: l'sms, la chiamata, conferma che LEI esiste (nel ristretto mondo della percezione di lui).

Per uscirne ci vorrebbe tanto coraggio e incominciare a investire su altre FONTI di benessee/autostima (figli, lavoro, interessi, amici, etc.).

Non tutti ce la fanno. La sirena del "valgo solo nei suoi occhi" a volte è troppo forte.

Bacio!
Una può stimarsi moltissimo e ...desiderare ugualmente la chiamata di qualcuno che stima e ama...
Il guaio è quando si aspetta la chiamata di conigli mannari ...
 

Verena67

Utente di lunga data
Una può stimarsi moltissimo e ...desiderare ugualmente la chiamata di qualcuno che stima e ama...
Il guaio è quando si aspetta la chiamata di conigli mannari ...
Se il rapporto è equilibrato, si, e non c'è niente di male.
Ma lei stessa parla di cellulare portato tipo campanellino dei monatti
Il problema, come sempre, non mi pare tanto che lui sia conigliesco, quanto che lei sia ossessionata dal suo "farsi vivo" (non erano loro quelli delle 30 telefonate quotidinane?)

Questa mi sembra ossessione.

Bacio!
 
O

Old nonsonocostante

Guest
Certo che vuole che la chiami.
Queste "malattie" dell'animo sono dipendenze: l'sms, la chiamata, conferma che LEI esiste (nel ristretto mondo della percezione di lui).

Per uscirne ci vorrebbe tanto coraggio e incominciare a investire su altre FONTI di benessee/autostima (figli, lavoro, interessi, amici, etc.).

Non tutti ce la fanno. La sirena del "valgo solo nei suoi occhi" a volte è troppo forte.

Bacio!
è quello che penso anche io, ma melarossa se l'è chiesto? e si è chiesta perchè vuole che lui la chiami anche se gli chiede di non farlo? forse gli chiede di non farlo per aggiungere valore a una eventuale chiamata?
magari non si hanno le risposte, ma farsi le domande a volte è già qualcosa.
e aggiungerei alle FONTI: un uomo CON cui vivere e non un uomo PER cui vivere
 
O

Old melarossa

Guest
...

Io ho chiesto “silenzio” per permettere a lui di riequilibrare la sua tensione interna.
Nessuno dei due vuole perdere l'altro. Ma io non voglio nemmeno avere in “linea” (non posso dire al fianco perchè di fatto siamo solo perennemente in linea...
) un uomo in difficltà psicologica (ogni sabato e domenica che sta con la famiglia gli viene il mal di testa psicosomatico...:baby
Insomma si è caduti in una spirale tale che nessuno nemmeno “osa” ipotizzare una storia reale insieme per i vari motivi (distanza, figli non grandi, cambiamento di città, ecc) quindi nisba, nemmeno ne parliamo, ma nessuno sa rinunciare a quel poco (le telefonate) che c'è.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
ora

Io ho chiesto “silenzio” per permettere a lui di riequilibrare la sua tensione interna.
Nessuno dei due vuole perdere l'altro. Ma io non voglio nemmeno avere in “linea” (non posso dire al fianco perchè di fatto siamo solo perennemente in linea...
) un uomo in difficltà psicologica (ogni sabato e domenica che sta con la famiglia gli viene il mal di testa psicosomatico...:baby
Insomma si è caduti in una spirale tale che nessuno nemmeno “osa” ipotizzare una storia reale insieme per i vari motivi (distanza, figli non grandi, cambiamento di città, ecc) quindi nisba, nemmeno ne parliamo, ma nessuno sa rinunciare a quel poco (le telefonate) che c'è.
Ho un'amica che è in una situazione simile e ha chiesto lei si sospendere perché non vuol buttare quel che ha costruito e non vuole che lo faccia nemmeno lui.
Per cui per evitare di sentirsi lacerati hanno optato per un rapporto molto limitato che consente di starci anche con la testa nella vita che vivono.
Però appena è stata detta questa cosa aveva poi l'angoscia da addio e voleva conferme che non lo fosse.
 

Verena67

Utente di lunga data
Io ho chiesto “silenzio” per permettere a lui di riequilibrare la sua tensione interna.
Nessuno dei due vuole perdere l'altro. Ma io non voglio nemmeno avere in “linea” (non posso dire al fianco perchè di fatto siamo solo perennemente in linea...
) un uomo in difficltà psicologica (ogni sabato e domenica che sta con la famiglia gli viene il mal di testa psicosomatico...:baby
Insomma si è caduti in una spirale tale che nessuno nemmeno “osa” ipotizzare una storia reale insieme per i vari motivi (distanza, figli non grandi, cambiamento di città, ecc) quindi nisba, nemmeno ne parliamo, ma nessuno sa rinunciare a quel poco (le telefonate) che c'è.

Ci pensavo oggi alla tua storia (ammetto che ha delle similitudini con la mia...anche se la mia è stata in qualche modo "definita" con un finale) e sono dell'idea che vada tutto bene, anche la relazione a distanza o solo virtuale, purché nessuno si faccia illusioni su ciò che c'è tra di voi.

Tra di voi c'è un rapporto di supporto emotivo - psicologico che puo' anche avere un senso per due persone ALTRIMENTI SPOSATE/IN COPPIA (al di là del giudizio morale su queste scelte, s'intende...), ma mentre lui ritrova a casa la famiglia (i mal di testa non sono psicosomatici, bensi proprio fisici: è la famosa cefalea del week - end), tu sei sola.

Alla fine della fiera, come diceva Oscar Wilde, in amore vince colui che è favorito dalla natura (età) o dalle circostanze.

E quello favorito è lui



Ti invito a rifletterci e a guardare le cose in faccia per quello che sono, puo' solo farvi bene.

Un abbraccio!
 
O

Old melarossa

Guest
contraddizioni

Ho letto un pò di te, Verena.
Le storie qui sembrano tutte simili. le reazioni sembrano simili, le risposte lo sono, di conseguenza. Eppure ognuno di noi crede di attraversare un oceano, di vivere l'immenso unico attraverso la propria storia, seppur farcita di dolore, separazione, problemi. Forse, molto pragmaticamente, bisognerebbe sempre a mente l'equazione. se mi ami mi segui, se ti amo ti seguo, a mò di tabellina pitagorica nascosta nella manica. Non sempre è così. anzi, quando non è tutto lineare, come nelle storie da saga da romanzo comprato al supermercato, basta che si entri per un attimo nell'ipotesi del relativo, ci si addentri nell'ipotesi delle strade alternative, dei lambeccamenti dei: lui mi ama nonostante, nella misura in cui, nell'accezione di... forse sono tutte stronzate. Ma se ci sei dentro, se sei dentro la filosofia dell'accezione, sei fregata. ed io sono fregata. perchè lentamente si accetta tutto ed il contrario di tutto, seguendo la scia del clandestino. E nel clandestino tutto è giustificato. eccetto che i sentimenti. e allora leggevo Verena, o forse no, qualche altra, che si chiedeva come mai non si fosse gelose della moglie. io non sono gelosa della moglie, no. Perchè in tutti questi anni io non mi sono mai posta come antagonista alla sua famiglia. Io per lui ero altro. così mi diceva. Ero la sua isola. la parte di sè che convive in me.
Ieri sera ha chiamato piu o meno alla stessa ora. Ed i: ti penso molto, ti voglio bene, mi sono sembrati tristissimi. una misera telefonata di de minuti per dirmi che sono presente nella sua giornata nei suoi pensieri.
Ed è stata la prima volta che ho pensato che i due minuti sono e restano due minuti. Che il resto della vita è sua, pure se io non ci penso. E che prima i due minuti li avrei serviti a me stessa su un piatto d'argento, con salsa vinagrette...
invece ieri sera i due minuti mi sono sembrati esattamente quello che sono. due minuti all'amante durante le vacanze in famiglia. Ed è inutile che io mi consoli dicendo che l'ho chiesto io di non chiamarmi. Non è ipocrisia. E' misero tentativo di tirare la corda per vedere se si spezza. Verifiche. Quando richiamerà gli dirò che si facesse le sue vacanze in pace. io merito piu di due minuti di telefonata triste.
scusate lo sfogo.
 
O

Old Addos

Guest
Senza titolo

Un sms o una mail sono più discreti , si legge e si risponde se si ha tempo e voglia ; la telefonata invece , esige una risposta immediata , quasi che l' altro debba mollare ciò che sta facendo per dare retta a noi ; a me , per certi versi , continuare a tampinare qualcuno in questo modo , sembra una mancanza di considerazione e di rispetto.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Ho letto un pò di te, Verena.
Le storie qui sembrano tutte simili. le reazioni sembrano simili, le risposte lo sono, di conseguenza. Eppure ognuno di noi crede di attraversare un oceano, di vivere l'immenso unico attraverso la propria storia, seppur farcita di dolore, separazione, problemi. Forse, molto pragmaticamente, bisognerebbe sempre a mente l'equazione. se mi ami mi segui, se ti amo ti seguo, a mò di tabellina pitagorica nascosta nella manica. Non sempre è così. anzi, quando non è tutto lineare, come nelle storie da saga da romanzo comprato al supermercato, basta che si entri per un attimo nell'ipotesi del relativo, ci si addentri nell'ipotesi delle strade alternative, dei lambeccamenti dei: lui mi ama nonostante, nella misura in cui, nell'accezione di... forse sono tutte stronzate. Ma se ci sei dentro, se sei dentro la filosofia dell'accezione, sei fregata. ed io sono fregata. perchè lentamente si accetta tutto ed il contrario di tutto, seguendo la scia del clandestino. E nel clandestino tutto è giustificato. eccetto che i sentimenti. e allora leggevo Verena, o forse no, qualche altra, che si chiedeva come mai non si fosse gelose della moglie. io non sono gelosa della moglie, no. Perchè in tutti questi anni io non mi sono mai posta come antagonista alla sua famiglia. Io per lui ero altro. così mi diceva. Ero la sua isola. la parte di sè che convive in me.
Ieri sera ha chiamato piu o meno alla stessa ora. Ed i: ti penso molto, ti voglio bene, mi sono sembrati tristissimi. una misera telefonata di de minuti per dirmi che sono presente nella sua giornata nei suoi pensieri.
Ed è stata la prima volta che ho pensato che i due minuti sono e restano due minuti. Che il resto della vita è sua, pure se io non ci penso. E che prima i due minuti li avrei serviti a me stessa su un piatto d'argento, con salsa vinagrette...
invece ieri sera i due minuti mi sono sembrati esattamente quello che sono. due minuti all'amante durante le vacanze in famiglia. Ed è inutile che io mi consoli dicendo che l'ho chiesto io di non chiamarmi. Non è ipocrisia. E' misero tentativo di tirare la corda per vedere se si spezza. Verifiche. Quando richiamerà gli dirò che si facesse le sue vacanze in pace. io merito piu di due minuti di telefonata triste.
scusate lo sfogo.
Le due cose non sono in contraddizione, sono due modi di dire la stessa cosa.
Mettila così: tu prima avevi bisogno di essere un'isola e questo ti ha riempito i pensieri e ti ha dato forza per uscire da una situazione in cui stavi male. Ma ora essere un'isola non ti basta e la vedi misera cosa.
Ora tu hai bisogno di altro.
Lui ha ancora bisogno dell'isola e di stare nella sua famiglia. Tu avevi un matrimonio che era diventato bianco e di convenienza, ma il suo sarà un'altra cosa, non credere che sia vero quel che racconta solo perché era vero per te.
Considera solo che state chiedendo cose diverse al rapporto e che quindi non c'è più un rapporto.
Ringrazialo per quel che ti ha dato e vai per la tua strada.
 
O

Old melarossa

Guest
bah...

Ringrazialo per quel che ti ha dato e vai per la tua strada.[/quote]




..azzo, guagliò...oggi manco una telefonata. solo un sms alle 22.30- «sempre con me».


ma andasse a cagare... domani spengo cellulare... cervello e cuore.
 
O

Old alessia76

Guest
..azzo, guagliò...oggi manco una telefonata. solo un sms alle 22.30- «sempre con me».


ma andasse a cagare... domani spengo cellulare... cervello e cuore.

per i primi due è facile.. è spegnere il cuore che è un po' piu complicatuccio.. in bocca al lupo! non so perchè ma sento che sei molto piu forte di quello che immagini
 

Bruja

Utente di lunga data
melarossa

Non avertene a male ma per me ci sono due cose che determinano la tua irrisolvibile dipendenza da lui..... non deve chiamare ma se lo fa rispondi (era un patto il vostro che doveva durare il tempo delle ferie). Tu sei preoccupata se lui scfrive, scusa, le solite manfrine sulla sua situazione che mi pare duri da tempo.
Quanto al coniglio mannaro, è assolutamente azzeccata la definizione: è una persona che ha il coraggio e la determinazione di un coniglio (diversamente almeno avrebbe rispettato il patto di silenzio ed avrebbe cercato di far chiarezza dentro di sè) ed è mannaro perchè sa che tu NOn hai una determinazione forte a metterlo davanti a delle scelte.
Qui non si tratta di gelosia, di progetti o altro ma di rispetto della èpropria e della altrui vita............ ma alla fine lo capisci che tu sei la stampella della SUA famiglia, e qualunque cosa lui dica, tu sei il cachet per il mal di testa, l'aspirina per il raffreddore e l'antidolorifico per il mal di schiena. Insomma sei "terapeutica" e questo, purtroppo, ti fa sentire importante per lui al punto che non vedi il suo "parassitismo sentimentale"!!
Forse hanno ragione non è un coniglio, è una volpe mannara che tu però hai nel tempo agevolato...
Tesoro tu sei quella della telefonatina, qualche minuto di conversazione condito dal ti voglio bene e ti penso sempre e........ si tira avanti!
Io sono quella cinica e scettica, tuttavia a me starebbe a cuore la TUA vita e non quella della sua immarcescibile famigliola......... poi vedi tu.
Bruja
 
O

Old melarossa

Guest
specifica

Non avertene a male ma per me ci sono due cose che determinano la tua irrisolvibile dipendenza da lui..... non deve chiamare ma se lo fa rispondi (era un patto il vostro che doveva durare il tempo delle ferie). Tu sei preoccupata se lui scfrive, scusa, le solite manfrine sulla sua situazione che mi pare duri da tempo.
Quanto al coniglio mannaro, è assolutamente azzeccata la definizione: è una persona che ha il coraggio e la determinazione di un coniglio (diversamente almeno avrebbe rispettato il patto di silenzio ed avrebbe cercato di far chiarezza dentro di sè) ed è mannaro perchè sa che tu NOn hai una determinazione forte a metterlo davanti a delle scelte.
Qui non si tratta di gelosia, di progetti o altro ma di rispetto della èpropria e della altrui vita............ ma alla fine lo capisci che tu sei la stampella della SUA famiglia, e qualunque cosa lui dica, tu sei il cachet per il mal di testa, l'aspirina per il raffreddore e l'antidolorifico per il mal di schiena. Insomma sei "terapeutica" e questo, purtroppo, ti fa sentire importante per lui al punto che non vedi il suo "parassitismo sentimentale"!!
Forse hanno ragione non è un coniglio, è una volpe mannara che tu però hai nel tempo agevolato...
Tesoro tu sei quella della telefonatina, qualche minuto di conversazione condito dal ti voglio bene e ti penso sempre e........ si tira avanti!
Io sono quella cinica e scettica, tuttavia a me starebbe a cuore la TUA vita e non quella della sua immarcescibile famigliola......... poi vedi tu.
Bruja


io non so cosa significhi un equilibrio in amore. C'è chi ama per bisogno d'amore, c'è chi crede di amre perchè è accaduto, chi al destino. bah... Ogni amore ha una sua “logica” ma non è detto che questa sia equilibrata. le dipendenze a volte sono reciproche e si svolgono su diversi piani, a volte confluendo a volte intersecandosi.
Forse, indipendentemente da lui, io dovrei chiedermi cosa voglio. E così potrei rispondermi/ti sulla questione relativa al “io sono quella della telefonatina”. Onestamente io non cerco una storia “vera”, vera nel senso quotidiana.
Ho una figlia di quasi dodici anni molto attaccata al padre. Ha molto sofferto della separazione. Attaccatissima a me anche se autonma. Io, per mia scelta, e per suo desiderio, non permetterei mai “l'ingresso” di un altro uomo nella “nostra” vita.
Forse è scellerato come progetto ma almeno per il momento è così. quindi tutto sommato mi sta bene avere una presenza accanto che sia poco reale.
Detto questo io credo che in una coppia interagiscano due forze sinergiche. se io volessi dare altra consistenza alla storia forse mi muoverei diversamente e, in quel caso, potrei definirlo coniglio ma sono una donna abbsatnza forte e determinata . se davvero lo ritenessi coniglio o mannaro non starei nemmeno qui a scrivervi o a pensarlo. avrei già chiuso. Io avevo scritto un pò per sfogo un pò per cercare similitudini. E' chiaro che...il fatto che lui non possa fare a meno di chiamarmi rimanda il “suo” problema di chiarezza ma a me “egoisticamente” fa solo piacere perchè sul piatto avevo messo il coraggioso dilemma di rinunciare a me, a noi.
Il problema vero è il suo dualismo. e questo esiste. se fossi ancora sposata esisterebbe anche per me.
grazie comunque per i consigli.
 
Stato
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