un tranquillo week end di paura

Tebe

Egocentrica non in incognito
Il pre parlava di tutt' altro.
Parlava di una baiata romantica in mezzo alle montagne senza nulla intorno, in un week end da nulla totale in mezzo alla natura.
Parlava di una passeggiata di una mezz'oretta in mezzo ai boschi. Una passeggiata romantica pure quella ovviamente.
Con il sentiero illuminato da lucciole e luna.
Cielo stellato. Odore di libertá e natura.
Questo il pre.
Narrato da Mattia per convincermi della figata della sua idea.
Perché sei stanca goghi, vedrai come ti riposi!

OK.
Arriviamo al punto di raccolta e la guida già ci aspetta, con un altra coppia.
Non so ancora dove cazzo siamo, fa un freddo becco, non c è una luce se non quella delle nostre pile e sento pure il rumore di un fiume.
OK. Zaini in spalla e tutti in fila indiana, dietro la guida ottuagenario che comincia a camminare come una lippa.
Dopo venti minuti di una salita pari alla pendenza di una pista nera, Mattia sclera.
"OOOOHHH! E quanto cazzo ancora dura sta passeggiata!"
Subito l altro ragazzo si ferma e cavalca l onda dell intolleranza. E appena apre bocca scopro che è un altro napulè.
"MA APPUNTO!".
La guida si ferma e ci pianta la pila in faccia a tutti.
" Abbiamo appena cominciato. Per arrivare alla baita ci vuole un ora e mezza".
Cala un silenzio di tomba.
"MA COME UN ORA E MEZZA!" esplode poi.
Io ho un mancamento. Un ora e mezza così in una mulattiera al buio e con Mattia che si lamenta ad ogni passo non ce la posso fare.
Lo convincono che tanto ormai siamo li.
Finalmente ripartiamo e dopo un ora e quaranta minuti di terrore siamo arrivati alla baita.
Alla baita romantica. Dove non c era nemmeno il bagno in casa.
Che non era manco una casa. Due micro camere senza riscaldamento.
E una cucina senza acqua corrente.
Il bagno dicevo, a cinquanta metri da casa.
Uscendo dalla cucina per andare in camera dovevi passare un corridoio spero sul mondo.
Ho rischiato la broncopolmonite.
Non mi sono lavata due giorni, a parte denti e mani.
Acqua calda zero, anche perché si andava alla fontanella.
Insomma.
Due giorni di terrore, con Mattia in embolo totale.
Ha fatto due giorni in picco continuando a lamentarsi.
Che poi non siamo nemmeno riusciti a fare i sentieri, perché la pendenza era davvero estrema.
Comunque.
Meno male che avevo la Maria.

Qui la baita
 
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