Perchè accetta?
Chiediamoci questo però.
Mettiamoci nei panni di chi ha tradito e si sente dire dalla propria donna 'considero sciolto il patto di fedeltà'.
Il senso di colpa per averla tradita quanta parte ha in questa accettazione?
E, pur accettando, quanto lucidamente quest'uomo comprenderà cosa realmente comporta il fatto che la propria donna per mesi vada in motel con un altro?
Mio marito intuiva che lo tradivo. Due tradimenti glieli ho confessati io, poi un altro paio li ha capiti, sapeva perfino i nomi. Me li ha detti dopo. Eppure la botta per lui c'è stata, eccome. E si è sentito tradito, eccome.
Un conto è pensare vagamente 'ma sì, magari se le capita una scopata se la fa'.
Un altro è scontrarsi con la realtà di un fatto avvenuto e con la serie di inganni e sotterfugi che lo hanno accompagnato.
E' un uomo, e come ogni uomo (o donna) si deve prendere la responsabilità delle proprie azioni.
E se ha fatto scelte che non è in grado di reggere, sono nondimeno le sue scelte. E come uomo (donna) deve aver rispetto per quel se stesso che ha fatto quelle scelte. Nel senso che non può rinnegare di averle fatte, come se fosse stato un cretino incapace di intendere e di volere.
Io rimpiango molte scelte che ho fatto, per quanto riguarda il mio matrimonio (partendo dallo sposarmi). Gli amici mi "consolano" facendomi notare che ero fragile e bla bla bla ma l'hai fatto per questo ma l'hai fatto per quello.
Sì, ma ero io, IO ho deciso di fare certe cose e qualunque siano le motivazioni e le giustificazioni IO pago il prezzo delle mie scelte.
Non ho mai detto che la scelta di convivere consapevolmente con una persona che va a letto con altri non possa essere dolorosa. Ma mi aspetto da una persona che -e lo so che mi ripeto- sia responsabile delle proprie scelte.
Mi aspetto che una persona che si scontra con la realtà dica "ah cazzo, questa è la realtà, me la immaginavo meno dura. Ok non ce la faccio cambio strada" non che dica "ah ma io non sapevo che fosse dura quindi la mia decisione non è valida e tu mi hai tradito."
Sarò empatica a dismisura vedendo la sofferenza di una persona che ha appena dato una craniata contro la realtà. Perchè fa male, oh se fa male. La realtà può fare un male cane.
Ma non prendersi le proprie responsabilità, no, non lo accetto.
Tuo marito, pure lui, ha pagato con la sua sofferenza perchè pensava che ne valesse la pena, perchè voleva mantenere il vostro matrimonio. E per quella motivazione, anche se alla fine le cose sono andate male, il prezzo era giusto, e se venisse qua dentro gli direi che ha pagato il prezzo giusto, perchè un matrimonio E' una cosa per la quale vale la pena pagare e soffrire.