Siamo sempre lì, Claudio: tu dici che nella realtà le cose funzionano in un modo e solo in quello. Io dico che le cose funzionano in cento e più modi, dei quali il tuo è uno solo. Io sono quello che divento, per altro. Cos'altro dovrei essere? E nella realtà sono/sono stata messa in gioco quanto te. Io non scapoccio prima per riflettere poi. Ma, ripeto, nella realtà conosco poche somme algebriche. Vale la tua somma esatta come la mia indeterminatezza algebrica, come le diverse somme altrui. Non c'è una regola, e se c'è scritta da qualche parte, non vale per tutti, ma solo per ci crede. Questo io penso, faccio, sono. Il resto, se si parla di me, è fuffa.