Troppe armi

Stato
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derailed

Utente di lunga data
Mah l'America è un paese molto grande no?
I sociologi hanno dimostrato ( e non ho capito come) che la pena di morte non ha diminuito la violenza.
SUi motivi politici mi pare che ci siano di mezzo cose Nato, almeno al militare insegnavano così.

Ma è comunque, strano, a mio avviso che un paese che da sempre si è proposto come portatore di libertà, benessere, e pace...lo abbia fatto portando guerre in ogni dove...

Sai quando ero all'università nell'appartimento di fianco abitavano 4 americane...Confesso di non averle mai capite.

Ma tant'è.
Loro ragionano per deterrente. Se sgarri io ti rado al suolo. E la pace é imposta con il fucile e non con i compromessi.
Per il porto d'armi la legge é creata per evitare un facile raggruppamento armato politico. Soprattutto di stampo estremista.

La leva obbligatoria é rimasta in voga perché si temeva colpi di stato da parte di generali ancora legati al passato con gruppi militari avanzati. Quindi nel caso volevano avere un alto numero di pecorelle per contrastare una possibile rivolta.
 

free

Escluso
Solita pippa trita e stratrita di certe parti politiche italiche.
Che si passano la vita a condurre eterne e quotidiane campagne elettorali,pensando nel loro immaginifico cerebro che cio' che si bofonchia in sezione sia quello che si urla in piazza negli states.
Perche' il problema son le armi la' vendute legalissimamente.
Non il fatto che qualcuno che avrebbe dovuto sorvegliare l'entrata del plesso scolastico,abbia invece fatto entrare uno con problemi mentali,armato e con addosso un giubbotto antiproiettile.
No,il problema sono i soliti americani pistoleros,che sarebbero poi quelli che dominano il mondo con la violenza,che sarebbero poi quelli che idolatrano coloro che di solito vi battono alle elezioni,che sarebbero poi quelli da cui andate a fare shopping e vacanze,che sarebbero poi quelli che hanno eletto il presidente di colore insignito del nobel per la pace ancora prima dell'inizio del suo primo mandato,che sarebbero poi quelli che l'hanno eletto perche' i repubblicani non volevano associarsi ad otto anni economicamente schifosi,perche' quelli la' non s'interessano alle dispute di certe sezioni rosse,ma principalmente a quanto e' gonfio il loro portafoglio.
Se una persona ha problemi mentali che comportano rischi per la collettivita',e' giusto che la sua liberta' abbia certe restrizioni.
Ma voi no,siete democratici e buoni.
Siete quelli di una delle regole piu' idiote del mondo;se in prima elementare un monello fa il disastro,allora si punisce tutta la classe.
La mia maestra al monello mollava due ceffoni.
E quello a casa se ne beccava altrettanti dai genitori.
Ma voi continuate pure a manipolare gli eventi tragici come questo per la vostra campagna elettorale.
E guai a pensare a cosa non va accà,pensate a cosa non andrebbe allà.
Perche' in Italia quando mai s'e' vista una sparatoria in una scuola?
ma almeno ti pagano per scrivere 'ste cose?
possibile che gli utenti non possano esprimere la propria opinione sulle armi senza ritrovarsi, loro malgrado, incasellati in un qualche farneticante schieramento politico?
che poi, a ben vedere, nessun partito parla mai di armi, sono impegnatissimi in ben altro:singleeye:
a parte la lega, a volte...a proposito: per coerenza, in albania avrebbe dovuto acquistare kalasnicov, invece di improbabili pezzi di carta con su scritto: complimenti! sei stato laureato!:rotfl:
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Solo un pensiero

A casa mia le armi hanno sempre girato.
Abitavamo in aperta campagna, in un posto dimenticato dal signore, che pur con tutte le sicurezze del caso (cani, allarme, recinzioni e muri modello Sing Sing) era comunque un posto isolato.
Quindi armi da difesa, nessuno è mai stato cacciatore a parte una pecora nera, regolarmente denunciate e tutto il repertorio.
La pistola che mio padre teneva sulla testiera del letto è un immagine che ho fotografata in testa, come il fucile.
Armi che lui teneva a portata di mano e che chiudeva solo quando c'erano persone estranee alla famiglia.
In casa tutti sapevano sparare, il poligono era la nostra seconda casa, ma non per aggressività o deliri alla Rambo, ma solo perchè dovevamo conoscere "il mezzo"
E difenderci nel caso di.
Io ho sempre avuto il terrore delle armi. Per quello che possono fare. Per la morte che possono provocare.
Dopo che sono andata via di casa non ho mai più preso in mano una pistola o un fucile. nemmeno un proiettile.

Ma se avessi una pistola nel comodino e qualcuno mettesse in pericolo la mia vita o quella di altri, credo sparerei.
Credo.

Non sono contro a prescindere ma non sono nemmeno pro.
Ci dovrebbe essere la giusta misura, che ovviamente chissà qual'è.


Comunque io preferisco le armi bianche.
Ho una vera passione per archi e coltellacci.
 
Loro ragionano per deterrente. Se sgarri io ti rado al suolo. E la pace é imposta con il fucile e non con i compromessi.
Per il porto d'armi la legge é creata per evitare un facile raggruppamento armato politico. Soprattutto di stampo estremista.

La leva obbligatoria é rimasta in voga perché si temeva colpi di stato da parte di generali ancora legati al passato con gruppi militari avanzati. Quindi nel caso volevano avere un alto numero di pecorelle per contrastare una possibile rivolta.
Dici la leva da noi?
Beh in questo caso, sono a dirti, che...uhm...uhm...
Eravamo comunque un esercito da arlecchino...
Ripeto l'esercito italiano non poteva avere neanche un garand in più che la nato non voglia...

Mi pare che in USA esercito sia di professionisti no? E non di militari di leva...o no?

Sull'america mi ha sempre colpito questo...

Se sgarri?
Parliamo del signor stato italiano se sgarri con le tasse?
E parliamo degli stati uniti?

Intanto in america tu prendi stipendio lordo e ti devi arrangiare.
Poi scarichi tutto.
Se sbagli conti puoi rimediare.
Se devono fare accertamento ti avvisano che faranno accertamento.
Partono sempre da idea che cittadino è onesto e non imbroglione.
Stato Italiano parte sempre da idea che cittadino è disonesto.

Allora a me sembra, ma posso sbagliare, che in America stanghino i recidivi.
Non so perchè ogni stato ha le sue leggi.
Ma mi pare che in certi stati se rubi ti mettono dentro per due volte.
Se ti rilasciano alla terza e commetti nuovamente reati, finisci su sedia elettrica, perchè sei recidivo e dannoso per la società.
( ma non so se sia una leggenda metropolitana)
 

MillePensieri

Utente di lunga data
quindi la soluzione non sta nel ricercarla nell'autore della strage ma nel limitare un diritto costituzionalmente garantito.

interessante
Non ho detto questo.
Una regolamentazione più severa sulla detenzione di armi è l'unico intervento che può essere compiuto a livello statale, è assurdo che chiunque possa avere un arsenale a propria disposizione, ma questo è il risultato di una cultura in cui per molti possedere una pistola è importante quanto la libertà di espressione.

Il ragazzo autore della strage era malato e probabilmente era stato fatto tutto il possibile dalla sua famiglia, sia tra le mura domestiche che a livello di terapia, ma forse non è stato abbastanza.
Può darsi che la causa di un gesto del genere sia da cercare in questo contesto, oltre che nella testa dell'assassino.
 

lunaiena

Scemo chi legge
A casa mia le armi hanno sempre girato.
Abitavamo in aperta campagna, in un posto dimenticato dal signore, che pur con tutte le sicurezze del caso (cani, allarme, recinzioni e muri modello Sing Sing) era comunque un posto isolato.
Quindi armi da difesa, nessuno è mai stato cacciatore a parte una pecora nera, regolarmente denunciate e tutto il repertorio.
La pistola che mio padre teneva sulla testiera del letto è un immagine che ho fotografata in testa, come il fucile.
Armi che lui teneva a portata di mano e che chiudeva solo quando c'erano persone estranee alla famiglia.
In casa tutti sapevano sparare, il poligono era la nostra seconda casa, ma non per aggressività o deliri alla Rambo, ma solo perchè dovevamo conoscere "il mezzo"
E difenderci nel caso di.
Io ho sempre avuto il terrore delle armi. Per quello che possono fare. Per la morte che possono provocare.
Dopo che sono andata via di casa non ho mai più preso in mano una pistola o un fucile. nemmeno un proiettile.

Ma se avessi una pistola nel comodino e qualcuno mettesse in pericolo la mia vita o quella di altri, credo sparerei.
Credo.

Non sono contro a prescindere ma non sono nemmeno pro.
Ci dovrebbe essere la giusta misura, che ovviamente chissà qual'è.


Comunque io preferisco le armi bianche.
Ho una vera passione per archi e coltellacci.

Infatti la giusta misura non c'è ...


Io non è che sono contrarissima alle armi ma in casa mia non le vorrei ,
purtroppo in casa ne ho , ne ho sempre avute ,avendo cacciatori in casa e un marito che è appassionato di pistole, sono disattivate ma sono un casino lo stesso...

Allo stesso modo trovo pericolose le armi bianche che non hanno bisogno di porto d'armi ma sono pericolose nello stesso modo ...
Ho una balestra che non è per nulla innoqua ...e un macete che non è da meno...
Certo che se qualcuno mettesse in pericolo la mia vita o di altri forse le userei anche io ...



Comunque l'uso sta sempre nel buon senso dell'individuo ,che tante troppo volte per dei raptus fa delle stargi come quella successa in quella scuola ...
 

Sultan

Utente
Non ho detto questo.
Una regolamentazione più severa sulla detenzione di armi è l'unico intervento che può essere compiuto a livello statale, è assurdo che chiunque possa avere un arsenale a propria disposizione, ma questo è il risultato di una cultura in cui per molti possedere una pistola è importante quanto la libertà di espressione.

Il ragazzo autore della strage era malato e probabilmente era stato fatto tutto il possibile dalla sua famiglia, sia tra le mura domestiche che a livello di terapia, ma forse non è stato abbastanza.
Può darsi che la causa di un gesto del genere sia da cercare in questo contesto, oltre che nella testa dell'assassino.
Probabilmente una regolamentazione sulle armi è necessaria ma ho paura che non basti.
Ci sono molti sospetti, mai apertamente divulgati, che certe follie omicide siano la conseguenza dell'utilizzo di antidepressivi in misura eccessiva e inadeguata.
Certo è difficile dire se la correlazione farmaci-omicidi sia una relazione di causa-effetto oppure una semplice correlazione spuria (vale a dire che uno è matto e come tale prende psicofarmaci, se poi compie un omicidio-suicidio ciò dipende dalla sua follia, e non dagli psicofarmaci che prende)
Comunque sia, una sera ho partecipato ad una riunione di una associazione (di cui non ricordo il nome) la cui mission era quella di vietare la prescrizione di alcuni psicofarmaci, che secondo loro aumentano significativamente le tendenze omicide e suicide dei pazienti, e devo dire che le cose dette mi hanno abbastanza sconvolto. In particolare lamentavano di come negli Usa ci siano fortissime pressioni da parte della casa farmaceutiche per curare bambini perfettamente sani, solo un po' irrequieti, con alcuni psicofarmaci a loro parere molto pericolosi.

[video=youtube;v_W93AE10Rs]http://www.youtube.com/watch?v=v_W93AE10Rs[/video]


 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non ho detto questo.
Una regolamentazione più severa sulla detenzione di armi è l'unico intervento che può essere compiuto a livello statale, è assurdo che chiunque possa avere un arsenale a propria disposizione, ma questo è il risultato di una cultura in cui per molti possedere una pistola è importante quanto la libertà di espressione.

Il ragazzo autore della strage era malato e probabilmente era stato fatto tutto il possibile dalla sua famiglia, sia tra le mura domestiche che a livello di terapia, ma forse non è stato abbastanza.
Può darsi che la causa di un gesto del genere sia da cercare in questo contesto, oltre che nella testa dell'assassino.
benissimo. allora torchiamo la famiglia e vediamo come mai un ragazzo gravemente autistico teneva in casa un mezzo arsenale. le leggi sulla detenzione delle armi negli USA ci sono,se poi c'è chi ne abusa è un fatto,ma non sufficiente per limitare un diritto costituzionalmente garantito.

la cultura americana è figlia della Dichiarazione d'Indipendenza,dove è sancito che il governo è bene sia tenuto nel mirino,in tutti i sensi,perchè non esondi.

Chiaro che nessuno vorrebbe mai leggere o vedere notizie simili,ma l'umanità non è buona
 

derailed

Utente di lunga data
Dici la leva da noi?
Beh in questo caso, sono a dirti, che...uhm...uhm...
Eravamo comunque un esercito da arlecchino...
Ripeto l'esercito italiano non poteva avere neanche un garand in più che la nato non voglia...

Mi pare che in USA esercito sia di professionisti no? E non di militari di leva...o no?

Sull'america mi ha sempre colpito questo...

Se sgarri?
Parliamo del signor stato italiano se sgarri con le tasse?
E parliamo degli stati uniti?

Intanto in america tu prendi stipendio lordo e ti devi arrangiare.
Poi scarichi tutto.
Se sbagli conti puoi rimediare.
Se devono fare accertamento ti avvisano che faranno accertamento.
Partono sempre da idea che cittadino è onesto e non imbroglione.
Stato Italiano parte sempre da idea che cittadino è disonesto.

Allora a me sembra, ma posso sbagliare, che in America stanghino i recidivi.
Non so perchè ogni stato ha le sue leggi.
Ma mi pare che in certi stati se rubi ti mettono dentro per due volte.
Se ti rilasciano alla terza e commetti nuovamente reati, finisci su sedia elettrica, perchè sei recidivo e dannoso per la società.
( ma non so se sia una leggenda metropolitana)
Intendevo come deterrente militare non a livello sociale :p
Il nostro esercito di leva é un pò cosi, ma i nostri corpi speciali (Col Moschin / ComSubIn) sono tra i più preparati al mondo. E molti dei nostri istruttori privati e militari insegnano ai militari americani.

Per la legge nn mi esprimo ci son casi clamorosi per giustizia e ingiustizia.
 
Intendevo come deterrente militare non a livello sociale :p
Il nostro esercito di leva é un pò cosi, ma i nostri corpi speciali (Col Moschin / ComSubIn) sono tra i più preparati al mondo. E molti dei nostri istruttori privati e militari insegnano ai militari americani.

Per la legge nn mi esprimo ci son casi clamorosi per giustizia e ingiustizia.
Si ho letto che i nostri corpi speciali sono tra i più preparati al mondo...
Magari non siamo proprio i meglio equipaggiati al mondo...
Da militare ogni giorno entravo in caserma di americani...ho visto cose che voi umani....

Se parliamo che so della Ederle di Vicenza...
Mah...tempo 72 ore...se vogliono...Vicenza diventa come Varsavia quella volta...

[video=youtube;xZ-zoeYZQhA]http://www.youtube.com/watch?v=xZ-zoeYZQhA[/video]
 

derailed

Utente di lunga data
Si ho letto che i nostri corpi speciali sono tra i più preparati al mondo...
Magari non siamo proprio i meglio equipaggiati al mondo...
Da militare ogni giorno entravo in caserma di americani...ho visto cose che voi umani....

Se parliamo che so della Ederle di Vicenza...
Mah...tempo 72 ore...se vogliono...Vicenza diventa come Varsavia quella volta...

[video=youtube;xZ-zoeYZQhA]http://www.youtube.com/watch?v=xZ-zoeYZQhA[/video]
Assolutamente sono equipaggiati in maniera divina. Anche se molti dei progetti sono di stampo europea. Gli americani hanno una potenza di fuoco e di trasporto migliore al mondo ma quando il conflitto diventa uomo contro uomo inevitabilmente perdono. Tu pensa che prima della scesa in campo nella 2ww avevano un esercito più piccolo dell'albania!! Ma dalla loro hanno una cosa che noi del vecchio continente abbiamo dimenticato la capacità di credere. Loro ,tutti, credono nell'impossibile e lo realizzano!! Noi... Viviamo ancora sugli strasciti del passato e ancor oggi serbiamo rancore per le vecchie guerre.
 
Assolutamente sono equipaggiati in maniera divina. Anche se molti dei progetti sono di stampo europea. Gli americani hanno una potenza di fuoco e di trasporto migliore al mondo ma quando il conflitto diventa uomo contro uomo inevitabilmente perdono. Tu pensa che prima della scesa in campo nella 2ww avevano un esercito più piccolo dell'albania!! Ma dalla loro hanno una cosa che noi del vecchio continente abbiamo dimenticato la capacità di credere. Loro ,tutti, credono nell'impossibile e lo realizzano!! Noi... Viviamo ancora sugli strasciti del passato e ancor oggi serbiamo rancore per le vecchie guerre.
Però ci sono alcune considerazioni da fare.
Es. Grande Guerra: COmbattuta in trincea tra soldati. Milioni di vittime militari per poco niente di conquista.
Seconda Guerra: combattuta con l'ausilio di bombardamenti. Enormissime perdite tra civili inermi.

Sempre da fonte Ederle, per ogni militare sul campo usa, ci sono sedici logisti da terra che inviano informazioni.

Insomma per gli americani è meno costoso bombardare una città che perdere uno dei loro sul campo no?

Sull'addestramento formale:
Siamo in fiera a Vicenza, c'è un giovane di colore.
Arrivano in 5 naziskin a rompere a lui coglioni. Tempo dieci minuti sono tutti e 5 a terra.
Purtroppo non sapevano che questo giovane di colore era solo che un marine degli Usa...

Ma concordo su una cosa, chi ha forte motivazioni ed è abituato alla guerra da anni...sa tener duro.

Osserviamo gli americani non hanno tolto un ragno dal buco nè in Vietnam, nè in Irak, e se osserviamo neanche i russi in Afghanistan...e gli anni passano.

Interessante ancora notare come i paesi del terzo mondo non hanno mai avuto un piano Marschall che era basato su materie prime e beni di ricostruzione, ma si sono indebitati fuor di misura nelle armi.

Armi?
Ok...ma sappiamo quanto costano?
Ci vuole un anno di lavoro di un operaio italiano per un semplice fucile semiautomatico Fal.

Pensiamoci però.
Da noi...
Arrivarono gli alleati castigamatti.
Guerra finisce.
Prima cosa consegnate tutte le armi sia voi fascisti, sia voi del CLN ecc..ecc...
E adesso fate i bravi bambini.

Come hanno tentato di fare gli italiani in Somalia no?

Pensa che casin se cominciavano a dire...ah voi del CLN ecco vi vendiamo armi...contro i fascisti di Salò...ah cari voi fascisti eccoci pronti a vendervi armi contro i comunisti...

Saltava fora l'ennesima guerra civile da noi pagata alle industrie delle armi.

Il paradosso è sempre quanto è stato investito in armi.

E' lecito permettere che un paese indrio come i masci...tipo l'Iran si faccia l'atomica?

E vedremo che mentre noi parliamo di peace and love, e facciamo i buonisti, fratellanza universale, ci casca l'atomica in testa...
 

derailed

Utente di lunga data
Però ci sono alcune considerazioni da fare.
Es. Grande Guerra: COmbattuta in trincea tra soldati. Milioni di vittime militari per poco niente di conquista.
Seconda Guerra: combattuta con l'ausilio di bombardamenti. Enormissime perdite tra civili inermi.

Sempre da fonte Ederle, per ogni militare sul campo usa, ci sono sedici logisti da terra che inviano informazioni.

Insomma per gli americani è meno costoso bombardare una città che perdere uno dei loro sul campo no?

Sull'addestramento formale:
Siamo in fiera a Vicenza, c'è un giovane di colore.
Arrivano in 5 naziskin a rompere a lui coglioni. Tempo dieci minuti sono tutti e 5 a terra.
Purtroppo non sapevano che questo giovane di colore era solo che un marine degli Usa...

Ma concordo su una cosa, chi ha forte motivazioni ed è abituato alla guerra da anni...sa tener duro.

Osserviamo gli americani non hanno tolto un ragno dal buco nè in Vietnam, nè in Irak, e se osserviamo neanche i russi in Afghanistan...e gli anni passano.

Interessante ancora notare come i paesi del terzo mondo non hanno mai avuto un piano Marschall che era basato su materie prime e beni di ricostruzione, ma si sono indebitati fuor di misura nelle armi.

Armi?
Ok...ma sappiamo quanto costano?
Ci vuole un anno di lavoro di un operaio italiano per un semplice fucile semiautomatico Fal.

Pensiamoci però.
Da noi...
Arrivarono gli alleati castigamatti.
Guerra finisce.
Prima cosa consegnate tutte le armi sia voi fascisti, sia voi del CLN ecc..ecc...
E adesso fate i bravi bambini.

Come hanno tentato di fare gli italiani in Somalia no?

Pensa che casin se cominciavano a dire...ah voi del CLN ecco vi vendiamo armi...contro i fascisti di Salò...ah cari voi fascisti eccoci pronti a vendervi armi contro i comunisti...

Saltava fora l'ennesima guerra civile da noi pagata alle industrie delle armi.

Il paradosso è sempre quanto è stato investito in armi.

E' lecito permettere che un paese indrio come i masci...tipo l'Iran si faccia l'atomica?

E vedremo che mentre noi parliamo di peace and love, e facciamo i buonisti, fratellanza universale, ci casca l'atomica in testa...
Concordo.
I bombardamenti sono fatti per demoralizzare e intimorire la popolazione.
Trannei jappo che hanno avuto bisogno di una seconda atomica per arrendersi.

La mia paura é che effettivamente tra qualche anno ci piomba una H in testa da qualche parte della vecchia babilonia xD.
Vedremo come si muoverà il mondo -.-

Per l'america noi siamo una testa di ponte perfetta per il resto del mondo. e soprattutto il mondo sà che siamo gli unici che siamo capaci di fare d'avvero la guerra totale.

Cristo é 2500 anni che guerreggiamo e creiamo imperi.
 
Concordo.
I bombardamenti sono fatti per demoralizzare e intimorire la popolazione.
Trannei jappo che hanno avuto bisogno di una seconda atomica per arrendersi.

La mia paura é che effettivamente tra qualche anno ci piomba una H in testa da qualche parte della vecchia babilonia xD.
Vedremo come si muoverà il mondo -.-

Per l'america noi siamo una testa di ponte perfetta per il resto del mondo. e soprattutto il mondo sà che siamo gli unici che siamo capaci di fare d'avvero la guerra totale.

Cristo é 2500 anni che guerreggiamo e creiamo imperi.
Ma tu dici che siamo capaci della guerra totale?:confused::confused::confused::confused:
Ma noi italici siamo pantaloni eh?
COmunque sia non sono convinto sai che i jappi avessero bisogno di quelle atomiche.
Che colpirono na montagna di civili inermi.
Nagasaki e Hiroschima obiettivi militari?
O due città mooooolto popolate?

Per questo io ho sempre "ammirato" goering a Norimberga...
Io capo della Luftwafe, io che quando fummo nei guai tentai perfino un colpo di stato contro il fuhrer, e per cui venni assolto da ogni incarico militare...devo essere giudicato per crimini di guerra da chi ha gettato le atomiche in testa alle popolazioni? Ma fatemi un piacere eh?
MI uccido da solo e muoio da soldato.:)
 
Perchè non ci chiediamo chi ha insegnato a quel omicida a sparare: chi arma?

http://www.unimondo.org/Notizie/Ita...rmi-contratti-record-col-Sud-del-mondo-120147





Italia: quinto esportatore di armi, contratti record col Sud del mondo


L’Italia si è attestata anche nel 2009 tra i cinque maggiori fornitori internazionali di armamenti convenzionali e le sue esportazioni sono state dirette principalmente ai Paesi in via di sviluppo.

Lo si apprende dal rapporto “Conventional Arms Transfers to Developing Nations 2002-2009” (in .pdf) redatto da Richard F. Grimmett che è stato consegnato venerdì scorso al Congresso degli Stati Uniti d'America. I contratti siglati dalle ditte italiane ammontano infatti nel 2009 – secondo il rapporto – a 2,7 miliardi di dollari (Tabelle 1 e 34), dei quali ben 2,4 miliardi (cioè quasi il 90%) sono stati stipulatii con nazioni in via di sviluppo: una cifra, quest’ultima, mai raggiunta negli ultimi otto anni che il rapporto prende in esame (Tabella 4) a dimostrazione del fatto che le esportazioni italiane di armamenti sono sempre più rivolte verso i paesi del Sud del mondo.



IL RAPPORTO

Il rapporto predisposto annualmente dal Congressional Research Service (CRS), l'ufficio studi della Library of Congress, la Biblioteca del Congresso, fornisce ai parlamentari degli Stati Uniti i “dati ufficiali e non secretati” sul commercio internazionale di armamenti convenzionali dedicando una specifica attenzione proprio ai trasferimenti ai Paesi in via di sviluppo (Developing Nations): sotto questa denominazione vengono compresi tutti i paesi del mondo tranne gli Stati Uniti, il Canada, tutte le nazioni europee (incluse Russia e Turchia), l’Australia, il Giappone e la Nuova Zelanda.

Il rapporto prende in considerazione tutte le categorie di armamenti convenzionali e tutti i trasferimenti di sistemi militari tra gli stati presentando in una quarantina di tabelle le cifre – riportate principalmente in dollari statunitensi costanti calcolati sull’ultimo anno, ma talvolta anche in valori correnti – sia dei “contratti” (agreements) sia delle “consegne” (deliveries) relativi alle esportazioni di armi. Proprio per queste caratteristiche i dati che vengono presentati nel rapporto si differenziano da quelli forniti da altri istituti di ricerca – come ad esempio il SIPRI di Stoccolma le cui informazioni si concentrano soprattutto sui trasferimenti dei “maggiori sistemi di armamento convenzionali” (“major conventional weapons”).



I MAGGIORI ACQUIRENTI DEL SUD DEL MONDO

Nonostante un certo decremento di ordinativi dovuto alla recessione internazionale “i Paesi in via di sviluppo continuano ad essere il principale destinatario delle esportazioni di armamenti da parte dei paesi produttori” – si legge nel sommario del rapporto. I contratti (agreements) stipulati nel 2009 dalle nazioni in via di sviluppo hanno superato i 45,1 miliardi di dollari (avevano raggiunto i 48,8 miliardi di dollari nel 2008; Tabella 4) e rappresentano il 78,4% del commercio internazionale di armamenti che – sempre nel 2009 – si è posizionato sui 57,5 miliardi di dollari, in calo del 8,5% rispetto al 2008 quando aveva superato i 62,8 miliardi di dollari (Tabelle 1 e 31).

Più regolari invece le consegne (deliveries) mondiali di armamenti che nel 2009 si sono stazionate sui 35,1 miliardi di dollari: erano state di 36,7 miliardi nel 2008 (Tabelle 2 e 36). Nel 2009 oltre 17 miliardi dollari (cioè il 48,5% del totale) di consegne di materiali militari sono state effettuate verso i Paesi in via di sviluppo: si tratta del valore più basso degli ultimi otto anni (Tabella 15) che è spiegabile – come afferma il rapporto (pg. 4) – anche con la decisione di diverse nazioni di rimandare l’acquisto di armamenti a seguito delle restrizioni di budget messe in atto in considerazione della recessione economica internazionale.

Tra i maggiori acquirenti mondiali figurano per quanto riguarda i contratti stipulati nel 2009 (Tabella 13) innanzitutto il Brasile (7,2 miliardi di dollari), il Venezuela (6,4 miliardi), l'Arabia Saudita (4,3 miliardi), Taiwan (3,8 miliardi), Emirati Arabi Uniti (3,6 miliardi), Iraq (3,3 miliardi) e Egitto (3 miliardi), Vietnam (2,4 miliardi), India (2,4 miliardi) e Kuwait (1,6 miliardi di dollari). Nell'intero periodo 2002-2009 (Tabella 12), l'Arabia Saudita risulta al primo posto con 39,9 miliardi di dollari di contratti, seguita da India (32,4 miliardi), Emirati Arabi Uniti (17,3 miliardi), Egitto (13,9 miliardi), Venezuela (12,7 miliardi), Pakistan (12,5 miliardi) e Cina (11,7 miliardi).

Per quanto riguarda invece le consegne effettive di armamenti nel 2009 (Tabella 24), i principali destinatari risultano l'Arabia Saudita (2,7 miliardi), la Cina (1,5 miliardi), Corea del Sud (1,4 miliardi), Egitto (1,3 miliardi), India (1,2 miliardi), Israele (1,2 miliardi) e Pakistan (1 miliardo). L'Arabia Saudita con 31,5 miliardi di dollari di importazioni di armamenti si conferma anche nel periodo 2002-2009 (Tabella 23) come il maggiore acquirente mondiale di sistemi militari seguita da Cina e India (entrambi con circa 14,3 miliardi di dollari), Egitto (12,2 miliardi), Israele (10,1 miliardi) seguiti da Emirati Arabi Uniti, Taiwan, Corea del Sud e Pakistan.



I PRINCIPALI ESPORTATORI

Gli Stati Uniti mantengono da oltre un decennio il primato delle esportazioni mondiali di armamenti. Nonostante la consistente riduzione di contratti rispetto al 2008 – anno in cui Washington aveva raggiunto la cifra record dell’ultimo decennio (38,1 miliardi di dollari) – con 22,6 miliardi di dollari gli Usa conservano anche nel 2009 la leadership mondiale in questo particolare settore ma vedono una forte contrazione della propria quota di mercato che si riduce al 39% rispetto al 60,5% del 2008 (Tabelle 31 e 32). Un primato dal quale nei prossimi anni gli Stati Uniti difficilmente verranno scalzati se – come riporta il Wall Street Journal – l’amministrazione Obama intende far approvare dal Congresso l’accordo per forniture militari all'Arabia Saudita del valore di 60 miliardi di dollari che rappresenta il più consistente contratto di armamenti mai presentato.

La Russia permane al secondo posto nella graduatoria dei maggiori esportatori: i 10,4 miliardi di dollari di contratti effettuati nel 2009 rappresentano poco più del 18% dello share mondiale, meno della metà degli Stati Uniti. Pur quasi raddoppiando rispetto al 2008 (5,5 miliardi di dollari) gli ordinativi del 2009 segnano però una contrazione sia rispetto al 2007 (quasi 11,2 miliardi) sia, soprattutto rispetto al 2006 quando erano giunti a sfiorare i 16 miliardi di dollari (Tabella 31) a seguito di accordi per forniture militari soprattutto a India e Cina.

La Cina, inoltre, con 1,7 miliardi di dollari di contratti e 1,8 miliardi di consegne di sistemi militari diretti quasi esclusivamente ai Paesi in via di sviluppo mantiene - nonostante un'evidente diminuzione in entrambi i settori - la propria posizione tra i primi sette principali esportatori internazionali di armamenti (Tabelle 31 e 36). Più consistenti rispetto a quelli cinesi sono i contratti per esportazioni assunti da Israele nel 2009 che superano i 2,1 miliardi di dollari in crescita sulla media anniale del periodo 2002-2008 nel quale le industrie militari israeliane hanno siglato accordi per un valore complessivo di 11,1 miliardi di dollari e - nello stesso periodo - hanno effettuato consegne di armamenti per 8,2 miliardi di dollari (Tabelle 33 e 38). Da segnalare inoltre la stabilità delle esportazioni dell'Ucraina (contratti per 1,2 miliardi di dollari nel 2009; 7 miliardi nel periodo 2002-2009) e il tendenziale incremento delle commesse della Spagna (1 miliardo nel 2009 a fronte di 5,5 miliardi nel periodo 2002-2009).



I MAGGIORI FORNITORI EUROPEI

Tra i paesi che resistono al calo internazionale del commercio di armamenti e che anzi riescono ad incrementare le esportazioni nonostante la crisi economica mondiale vanno annoverati soprattutto i quattro principali produttori europei di sistemi militari: Francia, Germania, Italia e Regno Unito (Tabelle 31 e 32).

La Francia, con 7,4 miliardi di dollari di contratti nel 2009 raddoppia il proprio portafoglio d’ordini rispetto all’anno precedente (3,2 miliardi) e, segnando la seconda miglior performance degli ultimi otto anni, giunge a ricoprire quasi il 13% dell’esportazione mondiale di armamenti: il 96% dei contratti francesi del 2009, cioè 7,1 miliardi di dollari, sono stati siglati con i Paesi in via di sviluppo (Tabella 1) tra cui spiccano soprattutto quelli con nazioni dell’America latina.

Incrementa i propri contratti di oltre il 16% tra il 2008 e il 2009 anche la Germania portandoli nell’ultimo anno a 3,7 miliardi di dollari che rappresentano la cifra record dell’ultimo quinquennio e ricoprono il 6,4% dello share internazionale. Ciò che differenzia la Germania rispetto agli altri tre paesi europei – e più generale agli altri maggiori produttori di armamenti – è la destinazione dei sistemi militari che nel 2009 solo per il 2,7% sono diretti ai Paesi in via di sviluppo; ma i 2,8 miliardi di dollari di consegne dell’ultimo anno vedono questi paesi destinatari per oltre il 37,5% degli armamenti tedeschi (Tabella 2).

Risultano in crescita anche i contratti del Regno Unito che – dopo aver toccato nel 2008 la cifra più bassa mai registrata nell'ultimo decennio – nel 2009 si attestano sui 1,5 miliardi di dollari. Le commesse stipulate dalle industrie britanniche sono fortemente altalenanti: si passa infatti dai 988 milioni di dollari del 2002 agli oltre 10,3 miliardi di dollari del 2007 al minimo di 205 milioni di dollari del 2008. Nel quadriennio 2006-2009, con contratti per quasi 16,6 miliardi di dollari il Regno Unito si conferma comunque il quarto esportatore mondiale di armamenti convenzionali.



L'ITALIA

In calo – ma il dato va valutato con attenzione – risultano invece le esportazioni di armamenti dell’Italia. I contratti rilasciati nel 2009 dal nostro paese ammontano a 2,7 miliardi di dollari in netta flessione rispetto alla cifra record di quasi 3,8 miliardi di dollari del 2008. Ciononostante rappresentano la seconda miglior performance degli ultimi otto anni esaminati dal rapporti statunitense e, soprattutto, confermano un tendenziale trend di crescita rispetto ai 494 milioni di dollari del 2002. Si tratta di contratti che – come già detto – posizionano l’Italia al quinto posto (Tabella 34) tra i principali esportatori mondiali di armamenti davanti a Israele (2,1 miliardi di dollari), Cina (1,7 miliardi) e allo stesso Regno Unito (1,5 miliardi) portando l’Italia a rilevare una quota del 4,7% del commercio internazionale di sistemi militari (Tabella 32).

Destinatari di questi contratti sono per quasi l’89% le nazioni in via di sviluppo: nel 2009 l’Italia ha infatti raggiunto con 2,4 miliardi di dollari la cifra record di contratti con questi paesi quasi quadruplicando (erano di 651 milioni di dollari nel 2006) negli ultimi quattro anni l’entità delle proprie commesse verso il Sud del mondo tanto da posizionare il nostro paese – dopo Stati Uniti, Russia e Francia – come il quarto fornitore mondiale dei Paesi in via di sviluppo (Tabella 4) con uno share del 5,3% sul totale di forniture a questi paesi (Tabella 5).

Tra le zone del Sud del mondo, la quota maggiore di esportazioni di armi italiane nel quadriennio 2006-2009 è ricoperta da una delle aree di maggior tensione del pianeta, il Medio Oriente: nel quadriennio con i paesi di questa zona l’Italia ha stipulato contratti per 3,7 miliardi di dollari cioè quasi i tre quarti (il 71%) di tutti i propri contratti verso paesi del Sud del mondo (Tabella 6 e 7).

Va infine segnalato che i dati del Rapporto al Congresso USA risultano comunque inferiori rispetto a quelli ufficiali presentati lo scorso marzo dalla Presidenza del Consiglio italiana. Come abbiamo riportato su Unimondo, secondo la Relazione della Presidenza del Consiglio le autorizzazioni all'esportazione di armamenti rilasciate dal Governo nel 2009 alle aziende del settore ammontano a 4,9 miliardi di euro e nello stesso anno le effettive consegne di soli materiali di armamento hanno superato i 2,2 miliardi di euro. Sebbene tale disparità possa essere in parte spiegata col fatto che le “autorizzazioni” governative italiane ricoprono un ambito più ampio dei “contratti” (agreements) presi in esame dal rapporto statunitense, appare più difficile spiegare le cifre del rapporto Usa riguardo alle effettive consegne di materiali militari che risultano alquanto sottodimensionate nel rapporto americano che segnala consegne italiane nel 2009 per soli 600 milioni di dollari (Tabella 39) a fronte dei 2,2 miliardi di euro riportati dalla Relazione governativa italiana.



CONCLUSIONE

Se i quattro principali produttori europei di armamenti nel loro insieme mantengono pressoché invariata al 23% la propria percentuale sulle esportazioni militari mondiali nei due quadrienni esaminati dal rapporto (Figura 2), ciò che incrementa considerevolmente nell’ultimo biennio è invece l’ammontare di esportazioni verso i Paesi in via di sviluppo: si passa, infatti, dai meno di 7 miliardi di dollari del 2008 che ricoprivano il 14% del totale mondiale verso questi paesi agli oltre 10,6 miliardi di dollari del 2009 che rappresentano il 24% dello share internazionale (Figura 3 e Tabelle 4 e 5). Un chiaro segnale che - come evidenzia il rapporto - “i quattro maggiori fornitori europei di armamenti hanno rafforzato la propria posizione competitiva nell’esportazione di sistemi militari attraverso un forte sostegno governativo (government marketing support) alle vendite di armamenti” (p. 11). Un sostegno che - come si evince dal rapporto - ha contribuito a far sì che “i quattro maggiori fornitori europei di armamenti hanno stipulato contratti con vari Paesi in via di sviluppo sottraendoli agli Stati Uniti”. (p. 11).

Giorgio Beretta
giorgio.beretta@unimondo.org
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derailed

Utente di lunga data
Ma tu dici che siamo capaci della guerra totale?:confused::confused::confused::confused:
Ma noi italici siamo pantaloni eh?
COmunque sia non sono convinto sai che i jappi avessero bisogno di quelle atomiche.
Che colpirono na montagna di civili inermi.
Nagasaki e Hiroschima obiettivi militari?
O due città mooooolto popolate?

Per questo io ho sempre "ammirato" goering a Norimberga...
Io capo della Luftwafe, io che quando fummo nei guai tentai perfino un colpo di stato contro il fuhrer, e per cui venni assolto da ogni incarico militare...devo essere giudicato per crimini di guerra da chi ha gettato le atomiche in testa alle popolazioni? Ma fatemi un piacere eh?
MI uccido da solo e muoio da soldato.:)
Pardon intendevo noi come europa nn italia.
Diciamo che noi italiani siamo ottimi per la guerriglia alla vietnamita xD

Vabbé che a dispetto di come insegna la storia l'eugenetica (e razza pura) nn li ha inventate hitler...
Chissà perché su i libri di storia non si parla delle decine di milioni di immigrati castrati chimicamente e fisicamente per non lordare la purezza della razza... Idea partita e confermata da Harvad...
 

Sbriciolata

Escluso
state svalvolando o.o .
Quello che é successo qua o da altre parti poteva benissimo accadere con un cortello da cucina o una mannaia.
Nn centrano le armi di per sé ma l'individuo. Sono noti come killer spree, attacchi omicida da parte di persone normalmente impensabili o con disturbi lievi.

Non sono le armi, io ci lavoro con le armi, sono circondato da persone armate che ogni giorno proteggono e sperano di non doverle mai usare.
Secondo te, senza armi da fuoco, un uomo riesce, all'arma bianca, ad uccidere 26 persone? E' una fatica notevole, eh? A perte che psicologicamente l'omicidio all'arma bianca ha un altro impatto... uno armato di un coltello in 2-3 adulti si riesce a bloccarlo, un uomo armato di armi automatiche no. Peraltro la persona in questione NON aveva un disturbo lieve... ma in ogni caso questo non cambia. La facilità con la quale si uccide, la DISTANZA che intercorre tra vittima e carnefice, il gesto di dover solo attivare l'arma, sono di impatto totalmente diverso.
 
Pardon intendevo noi come europa nn italia.
Diciamo che noi italiani siamo ottimi per la guerriglia alla vietnamita xD

Vabbé che a dispetto di come insegna la storia l'eugenetica (e razza pura) nn li ha inventate hitler...
Chissà perché su i libri di storia non si parla delle decine di milioni di immigrati castrati chimicamente e fisicamente per non lordare la purezza della razza... Idea partita e confermata da Harvad...
Il problema della storia non è tanto chi la legge, ma chi la scrive...
Per esempio si vero...nazisti hanno fatto le malore in polonia...
Nessuno dice cosa hanno fatto i polacchi ai tedeschi...alla fine della guerra no?
Nei territori che erano tedeschi e sono tornati sotto la polonia...

La storia della razza...
Da non credere un delirio...

Ma a quel che so...
Pare che la razza umana più antica sia quella degli africani...vediamo un po'...sto arianesimo allora...
 
Secondo te, senza armi da fuoco, un uomo riesce, all'arma bianca, ad uccidere 26 persone? E' una fatica notevole, eh? A perte che psicologicamente l'omicidio all'arma bianca ha un altro impatto... uno armato di un coltello in 2-3 adulti si riesce a bloccarlo, un uomo armato di armi automatiche no. Peraltro la persona in questione NON aveva un disturbo lieve... ma in ogni caso questo non cambia. La facilità con la quale si uccide, la DISTANZA che intercorre tra vittima e carnefice, il gesto di dover solo attivare l'arma, sono di impatto totalmente diverso.
Sai...per uccidere 26 persone con una pistola...
Devi saper sparare...
E ti assicuro che anche lì ci vuole pratica....
 
Stato
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