Pasta arristata

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Lui

U SFRUCULIATURI
anticamente in sicilia, ma penso un po ovunque, ciò che restava, non veniva gettato via ma conservato e ricucinato.
(penso che la prassi stia ritornando in uso).

cuocete degli spaghetti, fatene un bel po in più, ma questi scendeteli a metà cottura. condite con della salsa fresca e riponeteli già freddi in fgrigo.

il giorno dopo usciteli dal frigo un'ora prima di preparare la ricetta e cercate, aggiungendo dell'olio di oliva, di separarli.


prendete una padella antiaderente, mettete un filo d'olio extra vergine e appena caldo spolverate con abbondante pecorino grattugiato, quindi stendete un primo starto di spaghetti e lasciate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto. aiutandovi con un piatto rovesciate gli spaghetti, rimettete nella padella un filo d'olio ed uno starto abbondante di pecorino grattuggiato, un paio di foglie di basilico fresco e riponete gli spaghetti precedentemente rivoltati per qualche altro minuto a cuocere a fuoco vivo.


avrete degli splendidi e gustosissimi spagetti in costra.

la bravura sta nel fare la costra dorata e mantenere morbidi gli spaghetti.


buon appetito.
 

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Escluso
anticamente in sicilia, ma penso un po ovunque, ciò che restava, non veniva gettato via ma conservato e ricucinato.
(penso che la prassi stia ritornando in uso).

cuocete degli spaghetti, fatene un bel po in più, ma questi scendeteli a metà cottura. condite con della salsa fresca e riponeteli già freddi in fgrigo.

il giorno dopo usciteli dal frigo un'ora prima di preparare la ricetta e cercate, aggiungendo dell'olio di oliva, di separarli.


prendete una padella antiaderente, mettete un filo d'olio extra vergine e appena caldo spolverate con abbondante pecorino grattugiato, quindi stendete un primo starto di spaghetti e lasciate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto. aiutandovi con un piatto rovesciate gli spaghetti, rimettete nella padella un filo d'olio ed uno starto abbondante di pecorino grattuggiato, un paio di foglie di basilico fresco e riponete gli spaghetti precedentemente rivoltati per qualche altro minuto a cuocere a fuoco vivo.


avrete degli splendidi e gustosissimi spagetti in costra.

la bravura sta nel fare la costra dorata e mantenere morbidi gli spaghetti.


buon appetito.

MMMMMMMMMMMMMMM e più sono dorati più suono buoni!!!!!! e più sono buoni più calano giù!!

Lo stesso procedimento si usa fare con gli anelletti al forno, qua bisogna aggiungere un po di latte mentre li "friggi".
 

Lui

U SFRUCULIATURI
MMMMMMMMMMMMMMM e più sono dorati più suono buoni!!!!!! e più sono buoni più calano giù!!

Lo stesso procedimento si usa fare con gli anelletti al forno, qua bisogna aggiungere un po di latte mentre li "friggi".

vero, buonissimi anche i tuoi.
 

Flavia

utente che medita
anticamente in sicilia, ma penso un po ovunque, ciò che restava, non veniva gettato via ma conservato e ricucinato.
(penso che la prassi stia ritornando in uso).

cuocete degli spaghetti, fatene un bel po in più, ma questi scendeteli a metà cottura. condite con della salsa fresca e riponeteli già freddi in fgrigo.

il giorno dopo usciteli dal frigo un'ora prima di preparare la ricetta e cercate, aggiungendo dell'olio di oliva, di separarli.


prendete una padella antiaderente, mettete un filo d'olio extra vergine e appena caldo spolverate con abbondante pecorino grattugiato, quindi stendete un primo starto di spaghetti e lasciate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto. aiutandovi con un piatto rovesciate gli spaghetti, rimettete nella padella un filo d'olio ed uno starto abbondante di pecorino grattuggiato, un paio di foglie di basilico fresco e riponete gli spaghetti precedentemente rivoltati per qualche altro minuto a cuocere a fuoco vivo.


avrete degli splendidi e gustosissimi spagetti in costra.

la bravura sta nel fare la costra dorata e mantenere morbidi gli spaghetti.


buon appetito.
sembra facile da preparare
ci provo!
 
Stato
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