Ti esorto a continuare il cammino per questo interessante trattùro.
E invece non serve a nulla.
Perchè tanto chi potrebbe trarne giovamento non legge, o se legge non capisce, o se capisce pensa che non sia indirizzato a lui.
Quando si nomina il peccato, nessuno crede di essere peccatore, quando si nomina il peccatore, di certo lo si fa per il peccato sbagliato.
E poi le persone sono in grado di difendersi da sole, e questi non sono neppure veri attacchi, e dai finti attacchi non c'è neppure bisogno di difendersi, e solo gli stupidi si difendono quando non ce n'è bisogno, e qui di stupidi non ce ne sono, neppure quando si difendono attaccando.
Sono convinto che la presente discussione sia sembrata a chiunque un nuovo synodus horrenda (già vi vedo tutti annuire mormorando "Sì, sì: l'avevo pendato anche io!") ed è quindi facile anche immaginarne la conclusione.
Abbiamo qui un Papa Formoso, ora piuttosto assente a dir il vero, amante delle proteine vegetali, delle babbucce signorili e della cultura scolastica, il quale si è presentato in modo che a molti è sembrato un po' snob mentre sbocconcellava margarina, snocciolava curricula ed emendava infedeltà.
La sua sicumera, percepita come molesta dall'imperatore Lamberto che era molto amante degli arancini, assiduo frequentatore di bar e di recenti simpatie nobiliari, nonchè da sua madre Ageltrude, che nonostante il suo esssere madre era maschio e dalle fattezze scimmiesche oltrechè ottimo redattore degli annali di certi forum.
Entrambi quindi vollero appoggiare le istanze anti-Formoso del simpatico Papa successore, Stefano Sesto, Gran guru di culi e noto per non mandarle a dire.
E non gliele mandò certo a dire alla mummia di Formoso il combattivo Stefano, spalleggiato dall'imperatore et mater eius ed avversato da molti altri pii padri della chiesa che lo tacciavano di essere un cagacazzi e di esagerare palesemente durante la contumeliazione di chi non poteva neppure difendersi.
Ah, la storia, che gran maestra di vita!