Exempi estremi

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

oscuro

Utente di lunga data
Sienne

Ciao Oscù,

se parlo così ... è perché ho fatto le mie esperienze ... di prima persona.

non mi va di dire qualcosa a proposito.

ma, quando stai di fronte ... (non ho parole ...)

ho voluto dare un senso a tutto ciò ...

e facendo parte di questo sistema, partecipo ...

e mi preoccupo si, che migliori ...

perché certe cose, non dovrebbero proprio succedere ...

si tratta di dare un senso ...

il senso io non lo vedo nella punizione severa.

e come, invece di spiegare ad un bambino che così non si fa, gli dai uno schiaffo ...

il principio ... vale anche per le piccole cose.

sienne
Se girano genitori come il conte e in futuro annab cosa pensi possa succedere?
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
ma non vedi che il desiderio di vendetta è un sentimento orrendo che ti avvelena l'animo? Fa soffrire te, non il bastardo che ha ammazzato tuo papà. Ed è per te che lo devi superare
Guarda che non ci soffro per nulla, è un dato di fatto, il momento che io incontrerò Renatino (e non lo cerco), Renatino sarà cadavere. E' come materia ed antimateria.
 

oscuro

Utente di lunga data
Si

ma non vedi che il desiderio di vendetta è un sentimento orrendo che ti avvelena l'animo? Fa soffrire te, non il bastardo che ha ammazzato tuo papà. Ed è per te che lo devi superare
Sono d'accordo,e come dovrebbe stare daniele vedendo l'assassino di suo padre girare serenamente?
 

massinfedele

Utente di lunga data
Guarda che non ci soffro per nulla, è un dato di fatto, il momento che io incontrerò Renatino (e non lo cerco), Renatino sarà cadavere. E' come materia ed antimateria.
la tua sofferenza emerge chiara da quel che scrivi, secondo me. Ed io credo che proprio questi sentimenti di rivalsa non ti aiutino. Lo dico senza volerti offendere o sminuire le sofferenze, notevoli, che hai affrontato nella tua vita
 

Hellseven

Utente di lunga data
ma non vedi che il desiderio di vendetta è un sentimento orrendo che ti avvelena l'animo? Fa soffrire te, non il bastardo che ha ammazzato tuo papà. Ed è per te che lo devi superare
Quoto. Ma credo che noi non potremmo mai capire cosa significhi passare quello che ha passato lui. E proprio per questo non possiamo assecondarlo sapendo che la via della vendetta è sbagliata e lastricata solo di altro dolore.
 

AnnaBlume

capziosina random
sì. Dopodichè, se data una condanna, nel caso di un delitto efferato, la pena viene dimezzata... chiedersi se si è effettivamente riusciti nella riabilitazione secondo me è lecito. Ma è proprio il sistema che non funziona. Quando io ero una ragazzina, abbiamo avuto per un certo periodo una legislazione molto severa sul possesso di stupefacenti. Molti miei coetanei finirono dentro, in quel periodo. Ragazzi che erano pezzi di pane che magari facevano qualche stronzata, non microcriminali, studenti. Un mio amico in particolare mi parlò della sua esperienza. Non scendo nei dettagli... ma dire rieducazione sarebbe una bestemmia. Quello che lui ha vissuto lì dentro è stata una bestemmia, se esiste un Dio. Questo è lo stato delle cose, a parte pochissime carceri modello che hanno laboratori, che lavorano in accordo con organizzazioni anche fuori dalle carceri... abbiamo solo la pena, purtroppo. E per come viene amministrata la giustizia... o la pena non ti viene comminata affatto.. o stai dentro anche troppo. Ma... per certi casi che sono alla luce del gossip... secondo me per motivi che nulla hanno a che vedere con la giustizia... vengono fatte ogni tanto scarcerazioni inspiegabili, molto anticipatamente rispetto ai termini. Non so se questo è il caso. Ma parlare di riabilitazione mi lascia sempre dubbiosa, per quello che so.
E' sempre questo ciò che mi piace molto dei tuoi interventi: il chiedersi le cose.
Nei miei su questo argomento, non ho espresso particolari opinioni personali, ho solo parlato della finalità della detenzione secondo la costituzione. Che approvo.
Ho però anche detto che trovo incredibilmente fuori luogo improvvisarsi guidici e corte marziale per vicende delle quali si sa poco o nulla. Io su questa vicenda mi interrogo ancora: non so perché è uscita (comunque, di anni nel sono passati 12, non 6, mi pare: la condanna è del 2001, è uscita quest'anno, sbaglio?), non so quali sono le valutazione fatte dagli organi preposti. E soprattutto non ho idea, faccio fatca ad immaginarlo, cosa debba aver provato e cosa prova il padre di questa ragazza. Di quali indicibili sofferenze sia stato devastato. Io mai, mai, mai mi permetterei anche solo di pensare che "ha sbagliato a perdonare". Così come non mi permetterei di plaudire. Non so quanto e come abbia perdonato davvero, ma di certo non sono nessuno per poter giudicare. Posso solo cercare di capire, provare ad immaginare cosa avrei fatto io in una situazione infernale, fuori da ogni limite come quella. Gli affetti più grand strappati, e da chi? Dall'altro affetto più grande. C'è da morirci dentro. Come si possa presumere di aver diritto di anche solo di pensarlo, un giudizio, io davvero non capisco.
 

oscuro

Utente di lunga data
Si

ovviamente si soffre, ma non è attraverso la vendetta che ci si sente meglio. La vendetta è peggiorativa e non offre sollievo.
Io non parlo di vendetta parlo di giustizia giusta!Ma non giusta per me,giusta!
 

Simy

WWF
ovviamente si soffre, ma non è attraverso la vendetta che ci si sente meglio. La vendetta è peggiorativa e non offre sollievo.
è vero... ma non c'è nemmeno la giustizia
 

AnnaBlume

capziosina random
Ma la persona può essere rieducata fino alla fine dei suoi giorni, basta solo cambiare le parole ed ergastolo può trasformarsi in una mirabile opera di rieducazione a lunghissimo termine.

e no! "per rieducazione s'intende acquisizione della capacità di vivere nell'ambiente sociale e non già pentimento interiore del colpevole, non si comprende come siffatto obiettivo possa essere conseguito attraverso una pena perpetua."

cito da qui, non da "pizzeefichi.com"

http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/migrdet/castella/cap1.htm
 

massinfedele

Utente di lunga data
Quoto. Ma credo che noi non potremmo mai capire cosa significhi passare quello che ha passato lui. E proprio per questo non possiamo assecondarlo sapendo che la via della vendetta è sbagliata e lastricata solo di altro dolore.
assolutamente d'accordo, non si puo' capire. Io posso dire che se qualcuno nuocesse ai miei figli non potrei perdonare. Ma non cercherei la vendetta, o almeno cercherei di combattere con la razionalità la parte di me che vuole vendetta. Non perché non mi piacerebbe veder soffrire chi ha causato nocumento, ma perché non mi aiuterebbe. Abbiamo superato, culturalmente, la società delle vendette anche per questa ragione
 

sienne

lucida-confusa
Ciao Daniele e Oscu

io avrei una rabbia enorme ...

ma credo, che l'obiettivo sia quello sbagliato.

io ce l'avrei a morte con il sistema, con la società, che continua a permettere tutto ciò!!!

ed in questo, non ci dovrebbero essere frontiere.

in questo, si dovrebbe essere tutti uniti.

questo sarebbe nei miei occhi "vendetta"!

svegliare la coscienza della società!


l'otta molto lunga ... e ardua ...



sienne
 

massinfedele

Utente di lunga data
è vero... ma non c'è nemmeno la giustizia
la giustizia è un percorso "giuridico", non una percezione soggettiva. Capisco che una persona "percepisca" l'ingiustizia, ma occorre vedere se, in base alle leggi dello stato, essa vi sia effettivamente. Lo stato di diritto è anche questo, offre vantaggi (non ci possono incarcerare senza giusto processo) e svantaggi (alle volte i colpevoli la fanno franca)
 

massinfedele

Utente di lunga data
è vero... ma non c'è nemmeno la giustizia
comunque la discussione partiva dalla notazione del valore del "perdono". Chi riesce a perdonare, dicevano alcuni, fa un gran bene, primariamente per se'. E si citava l'esempio del padre di erika. Premesso che non sappiamo se costui abbia davvero perdonato, fatto è che erika è anche sua figlia, prodotta anche dalla sua educazione. Come padre, il minimo che poteva fare era starle accanto. Tentare di aiutare il mostro che il suo DNA e/o la sua educazione avevano prodotto. Diverso è ovviamente il percorso che il padre di erika ha fatto con omar, immagino.
 

Simy

WWF
la giustizia è un percorso "giuridico", non una percezione soggettiva. Capisco che una persona "percepisca" l'ingiustizia, ma occorre vedere se, in base alle leggi dello stato, essa vi sia effettivamente. Lo stato di diritto è anche questo, offre vantaggi (non ci possono incarcerare senza giusto processo) e svantaggi (alle volte i colpevoli la fanno franca)
lo so...ma purtroppo se un colpevole la fa franca non si può certo parlare di giustizia.
 

Hellseven

Utente di lunga data
Highlander stai scrivendo cose molto condivisibili e molto umane. Non saprei esprimere meglio il mio pensiero. Chapeau amico mio.
 

oscuro

Utente di lunga data
Ascolta

assolutamente d'accordo, non si puo' capire. Io posso dire che se qualcuno nuocesse ai miei figli non potrei perdonare. Ma non cercherei la vendetta, o almeno cercherei di combattere con la razionalità la parte di me che vuole vendetta. Non perché non mi piacerebbe veder soffrire chi ha causato nocumento, ma perché non mi aiuterebbe. Abbiamo superato, culturalmente, la società delle vendette anche per questa ragione
Io potrei fare più di un esempio!A qualche mio conoscente e capitato di intervenire su uno stupro di gruppo,su una bimbetta di 15 anni,si era appartata con il suo fidanzatino!La violenza è stata così brutale,che questa povera ragazza non potrà più avere figli,erano 4 rumeni,che una volta presi si diveritivano a sbeffeggiare le forze dell'ordine,affermando che in 4- 6 anni sarebbero usciti e così è stato!La famiglia di questa ragazza vive nel terrore di ritorsioni..quella povera ragazza si è lasciata con il fidanzato e non ha più una vita normale!Adesso io dico ad annab:la cosituzione si preoccupa di recuperare questi 4 balordi che dopo 6 anni sono usciti!Idiota che non sei altro ti sembra giusto?La costituazione si preoccupa di risarcire e restituire il danno a questa povera ragazza?annab adesso vuoi darmi del fascista fai pure,io ti do serenamente della stupida e so di non sbagliare...!Un ultima cosa:conosco i genitori di quella povera ragazzina...non aggiungo altro!Vergognati!
 
sì. Dopodichè, se data una condanna, nel caso di un delitto efferato, la pena viene dimezzata... chiedersi se si è effettivamente riusciti nella riabilitazione secondo me è lecito. Ma è proprio il sistema che non funziona. Quando io ero una ragazzina, abbiamo avuto per un certo periodo una legislazione molto severa sul possesso di stupefacenti. Molti miei coetanei finirono dentro, in quel periodo. Ragazzi che erano pezzi di pane che magari facevano qualche stronzata, non microcriminali, studenti. Un mio amico in particolare mi parlò della sua esperienza. Non scendo nei dettagli... ma dire rieducazione sarebbe una bestemmia. Quello che lui ha vissuto lì dentro è stata una bestemmia, se esiste un Dio. Questo è lo stato delle cose, a parte pochissime carceri modello che hanno laboratori, che lavorano in accordo con organizzazioni anche fuori dalle carceri... abbiamo solo la pena, purtroppo. E per come viene amministrata la giustizia... o la pena non ti viene comminata affatto.. o stai dentro anche troppo. Ma... per certi casi che sono alla luce del gossip... secondo me per motivi che nulla hanno a che vedere con la giustizia... vengono fatte ogni tanto scarcerazioni inspiegabili, molto anticipatamente rispetto ai termini. Non so se questo è il caso. Ma parlare di riabilitazione mi lascia sempre dubbiosa, per quello che so.
per come viene fatta, certamente.
quali figure sono veramente preparate per poter affrontare un percorso di pulizia dell'anima e di rialbilitazione dei concetti bene - male per certe menti criminali?
non lo so, francamente anch'io sono scettica, ciò non toglie che non abbandono la speranza di un'evoluzione nella civiltà anche in questo senso.
certamente una società più è evoluta maggiormente affina concetti rieducativi
 

AnnaBlume

capziosina random
Belle è ste robe dalle forze dell'ordine eh?
Sembra di sentire un mini guido Chavez de noantri no?

Sputare nel piatto dove si mangia...
guarda, io non so se lavora nelle forze dell'ordine e non mi interessa chi sia fuori da qui.
Da parte mia ti dico che nello stato che sogno, le forze dell'ordine sarebbe tutte disoccupate. Diciamo che non ho una particolare stima verso la categoria, che durante i miei anni ruggenti appellavo "braccio armato del potere" :mrgreen:


poi mi sono moderata, ma diciamo che una statua, così tout court, non gliela farei mai. Ai militari, poi, ancor meno.
 

massinfedele

Utente di lunga data
lo so...ma purtroppo se un colpevole la fa franca non si può certo parlare di giustizia.
d'accordo con te. Ed in questi casi la sofferenza e la rabbia sono comprensibili. Rimane il fatto che la vendetta, per me, rimane inadeguata come risposta. Sul fatto poi che pene "pesanti" siano efficaci, basta vedere l'esempio degli stati uniti per rendersi conto che cosi' facile non è
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top