Pensa che nel paese dove vivo io vengo additata come "una facile" qualcuno mi da della "matta". Risultato: ho tagliato i ponti con tutte queste persone, senza rimorsi e senza rimpianto. Quando la mia auto passa davanti al circolo, sento i commenti e gli sguardi di sfuggita. Una volta mi piovve una palla di carta bagnata sul paraurti, lanciata da qualche idiota buontempone.
Quando vado a correre, se qualcuno mi incrocia con l'automobile, fischiano e fanno battute volgari. Il colmo dei colmi è stato quando un tizio sulla sessantina, una sera alle tre di notte mi beccò sul portone che stavo rientrando e mi diede della tr..(ma era sbronzo) scusandosi poi il giorno dopo con mio padre (mica con me eh...che gente)
Ma questo non mi impedisce di uscire e andare dove cavolo mi pare, dato che è anche casa mia..
Quelle poche persone che mi incontrano e gentilmente mi salutano mi fa piacere che lo facciano, indipendentemente dal fatto se poi vadano a parlare male o cosa.
Io con la realtà delle persone di questo piccolo, misero paese, ho poco da spartire, e sono felice così, almeno non faccio parte dei loro circoli viziosi e sono libera da questi minuscoli schemi con cui la gente si muove qui e si giudica...
In un certo senso mi piace, starmene in disparte e guardarli che si azzuffano, il paese è più vitale.
E' buffo sentire i loro pettegolezzi quando la processione passa sotto casa mia e il prete predica.
E in ultimo mi sono fatta i capelli rosso fuoco e trovo che mi stiano benissimo...mi hanno dato della "peldicarota" , si vede che sono invidiosi...
Non lo so, io sto tanto bene qui, il posto è meraviglioso, i cafoni li ignoro...e la vita qui è bella (a parte le zuffe dei miei in casa..)