L'irrazionale senso di normalità

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sienne

lucida-confusa
Ciao Lui

ci siamo capiti.

mi fa molto piacere leggere, che ne sei uscito.

infatti, arriva quel momento di decisione ... e quando arriva, significa che hai le forze.

sienne
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Gli antidepressivi sono un'invenzione fantastica. Ma se servono per non uscire da situazioni da cui si può uscire non so se siano consigliabili.
 

Innominata

Utente che predica bene
Gli antidepressivi sono un'invenzione fantastica. Ma se servono per non uscire da situazioni da cui si può uscire non so se siano consigliabili.
Non vedo come. Dovrebbero metterti nella condizione di uscirne, quando il tuo stato di malessere non te lo permette. Agiscono sul malessere, non sul resto, tolto il malessere, che puo' diventare malattia (per una "semplice" reazione depressiva per esempio non li darei, e suggerirei di modificare le sinapsi e le concentrazioni di mediatori in altro modo), a quel punto ti rimbocchi le maniche e agisci sulla tua situazione. Quindi sei sempre tu che agisci o non agisci, non il farmaco. Il farmaco alleggerisce il dolore, ricompatta i frantumi, ti distanzia dagli eccessi della sofferenza, ricostituisce le sostanze chimiche depauperate che poi tu utilizzerai per confrontarti con la tua situazione, ma senza le quali forse non potresti fare niente.
 

Diletta

Utente di lunga data
Premetto che mi girano le palle a vortice anche solo a ipotizzare che una persona debba sentirsi orgogliosa di rovinarsi la vita per salvare un matrimonio che qualcun altro ha pensato bene di corrompere e intaccare.

Mi piacerebbe sapere cosa sta facendo il marito di Circe per loro due.

Vivere nel passato e nel ricordo di chi si è stati va bene quando si è morti.
Penso che il presente conti un po' di più; del futuro, poi, non parliamone.


"rovinarsi la vita" ....direi piuttosto "scegliere il male minore" per lei.
Circe sa che da sola, senza di lui, sta peggio. E' un dato di fatto perché l'ha constatato.
Quindi, quale altra alternativa le rimane?
Non mi sembra che ce ne siano molteplici...

Dò per scontato che suo marito voglia recuperare e che si adoperi per farlo.
Se poi non è così...allora andrebbe lasciato perdere, è ovvio.

Riguardo a vivere nel passato, il mio post era proprio rivolto al presente e al futuro, in quanto la ricostruzione di un matrimonio va sempre in quella direzione e non guarda al passato.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
pss, Brunetta, edita. Subito :mrgreen:

:rotfl:Meno male che gliel'hai detto tu: ieri sono impallidita e non ho avuto il coraggio di farlo io :rotfl:


"rovinarsi la vita" ....direi piuttosto "scegliere il male minore" per lei.
Circe sa che da sola, senza di lui, sta peggio. E' un dato di fatto perché l'ha constatato.
Quindi, quale altra alternativa le rimane?
Non mi sembra che ce ne siano molteplici...

Dò per scontato che suo marito voglia recuperare e che si adoperi per farlo.
Se poi non è così...allora andrebbe lasciato perdere, è ovvio.

Riguardo a vivere nel passato, il mio post era proprio rivolto al presente e al futuro, in quanto la ricostruzione di un matrimonio va sempre in quella direzione e non guarda al passato.

Diletta, non ce l'avevo mica con te, eh!
Sono d'accordo con quello che dici, in linea di principio, solo che ho la sensazione che potrebbe non applicarsi molto bene al caso specifico di Circe. Che abbia scelto il male minore, ad esempio, sembra più apparenza che altro. E' vero che senza il marito non stava bene comunque, ma potrebbe anche darsi il caso che sia una dipendenza affettiva più che amore, e che restando con lui lei senta di tradire comunque una parte più indipendente e sana di sè.
Non mi spiego tutto questo malessere, altrimenti, senza che sia imputato ad una cattiva condotta di lui.

Pur essendo una paladina dell'amore, vedo nell'amore per se stessi un baluardo di primaria importanza e rilevanza che DEVE venire prima di qualunque coppia e di qualunque matrimonio, e temo che Circe in questo momento si senta sconfitta, non orgogliosa, della scelta che ha fatto.

Ovviamente aspetto che sia lei a pronunciarsi in merito, e nel caso non avrò nessun problema a fare marcia indietro sulle mie affermazioni, che sono più ipotesi che altro, almeno al momento.
 

Fantastica

Utente di lunga data
:rotfl:Meno male che gliel'hai detto tu: ieri sono impallidita e non ho avuto il coraggio di farlo io :rotfl:





Diletta, non ce l'avevo mica con te, eh!
Sono d'accordo con quello che dici, in linea di principio, solo che ho la sensazione che potrebbe non applicarsi molto bene al caso specifico di Circe. Che abbia scelto il male minore, ad esempio, sembra più apparenza che altro. E' vero che senza il marito non stava bene comunque, ma potrebbe anche darsi il caso che sia una dipendenza affettiva più che amore, e che restando con lui lei senta di tradire comunque una parte più indipendente e sana di sè.
Non mi spiego tutto questo malessere, altrimenti, senza che sia imputato ad una cattiva condotta di lui.

Pur essendo una paladina dell'amore, vedo nell'amore per se stessi un baluardo di primaria importanza e rilevanza che DEVE venire prima di qualunque coppia e di qualunque matrimonio, e temo che Circe in questo momento si senta sconfitta, non orgogliosa, della scelta che ha fatto.

Ovviamente aspetto che sia lei a pronunciarsi in merito, e nel caso non avrò nessun problema a fare marcia indietro sulle mie affermazioni, che sono più ipotesi che altro, almeno al momento.
QUOTONE. 'sta Leda è una vera Signora.:)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
:rotfl:Meno male che gliel'hai detto tu: ieri sono impallidita e non ho avuto il coraggio di farlo io :rotfl:





Diletta, non ce l'avevo mica con te, eh!
Sono d'accordo con quello che dici, in linea di principio, solo che ho la sensazione che potrebbe non applicarsi molto bene al caso specifico di Circe. Che abbia scelto il male minore, ad esempio, sembra più apparenza che altro. E' vero che senza il marito non stava bene comunque, ma potrebbe anche darsi il caso che sia una dipendenza affettiva più che amore, e che restando con lui lei senta di tradire comunque una parte più indipendente e sana di sè.
Non mi spiego tutto questo malessere, altrimenti, senza che sia imputato ad una cattiva condotta di lui.

Pur essendo una paladina dell'amore, vedo nell'amore per se stessi un baluardo di primaria importanza e rilevanza che DEVE venire prima di qualunque coppia e di qualunque matrimonio, e temo che Circe in questo momento si senta sconfitta, non orgogliosa, della scelta che ha fatto.

Ovviamente aspetto che sia lei a pronunciarsi in merito, e nel caso non avrò nessun problema a fare marcia indietro sulle mie affermazioni, che sono più ipotesi che altro, almeno al momento.
quoto
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non vedo come. Dovrebbero metterti nella condizione di uscirne, quando il tuo stato di malessere non te lo permette. Agiscono sul malessere, non sul resto, tolto il malessere, che puo' diventare malattia (per una "semplice" reazione depressiva per esempio non li darei, e suggerirei di modificare le sinapsi e le concentrazioni di mediatori in altro modo), a quel punto ti rimbocchi le maniche e agisci sulla tua situazione. Quindi sei sempre tu che agisci o non agisci, non il farmaco. Il farmaco alleggerisce il dolore, ricompatta i frantumi, ti distanzia dagli eccessi della sofferenza, ricostituisce le sostanze chimiche depauperate che poi tu utilizzerai per confrontarti con la tua situazione, ma senza le quali forse non potresti fare niente.
Non lo so. Mai preso nulla. Mi sembrava che fosse suggerito in quel senso.
 

Circe

Utente di lunga data
Ma qui non è un tradimento chiamiamolo normale qui c è proprio il peggio e sinceramente altro che depresione. Circe ritornare dallo psico?
Ciao Tebe, ci sto andando, anche se poche volte.
é come una stampella nei momenti di depressione....è stato lui a suggerirmi le gocce.
 
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