eagle
Utente di lunga data
Buongiorno a tutti.
E' la prima volta che partecipo ad un forum, per dirla tutta non sono stato mai così loquace come negli ultimi cinque giorni.
Il punto è, come avrete già capito, che sono entrato anche io nella schiera dei traditi e, credetemi, il risveglio è stato assai più duro di quanto potessi immaginare.
Io e mia moglie stiamo (stavamo) insieme da 19 anni (9 anni di fidanzamento e 10 anni di matrimonio). Abbiamo entrambi circa 40 anni e due figli di 6 e 4 anni.
Sabato scorso, dopo un periodo di sospetti e la scoperta di lettere inequivocabili nella sua borsetta, mi sono preso la tremenda bastonata. Dopo le iniziali titubanze, mia moglie ha ammesso che ha un altro uomo conosciuto in piscina e che per il momeno si sente assai confusa. Il motivo di tale situazione, secondo lei, non sarebbe da ricercare nell'altra persona ma nel nostro rapporto, che sarebbe finito da tempo senza che io me ne accorgessi nonostante lei mi avesse lanciato dei segnali abbastanzi chiari.
Potete immaginare la mia disperazione, ho sempre amato mia moglie e vi giuro che non ho mai sfiorato nessuna altra donna. Abbiamo vissuto praticamente tutta la vita insieme, condividendo ogni momeno bello e brutto, dal fidanzamento al matrimonio alla nascita dei figli, sempre, credevo, nella reciproca fiducia e nella gioia di stare insieme.
Inzialmente ho reagito di impulso, me ne sono andato di casa ma il giorno dopo sono tornato almeno per cercare di capire dato che sono riuscito ad avere davvero pochi dettagli, nonostante le mie insistite richieste. In realtà forse il dolore peggiore è stato sentire dalle sue parole che intende continuare a vedere questa persona, che l'ha fatta sentire di nuovo felice e con cui si capisce al volo e si sente perfettamente in sintonia. Non l'ha voluto ammettere a me personalmente, ma ha detto chiaramente a mia sorella che è innamorata di questa persona anche se, a detta sua, non ci sarebbe stato ancora un rapporto sessuale. Quest'ultimo dettaglio probabilmente è ininfluente perche' il tradimento c'è stato e, soprattutto, direi, c'è già stato nella sua testa.
Nonostante il mio orgoglio, sto cercando di elaborare il dolore, fortunatamente mi sono molto vicini i miei genitori e la mia famiglia di origine, tutti cercano di convincermi che non devo rimproverarmi nulla, che il mio errore in questi anni è stato proprio concedere troppo amore e che mia moglie in realtà è stata sempre completamente dipendente da me senza assumersi tante responsabilità. Dimenticavo di dirvi che una delle motivazioni addotte da mia moglie sarebbe la sua insoddisfazione perchè dopo aver perso il lavoro qualche anno fa non sarebbe più riuscita a trovare i suoi spazi e a realizzarsi.
Probabilmente ho fatto anche io degli errori, non ha capito o sottovalutato tanti piccoli segnali ma ho sempre pensato che i problemi si sarebbero potuti risolvere all'interno del matrimonio parlando e ricominciando da capo.
Dopo cinque giorni (e cinque chili persi), sono ancora a casa, anche e soprattutto per il bene dei miei bambini, ed ho ottenuto almeno da lei di partecipare a degli incontri di terapia di coppia (il primo sarà stasera), convincendola dicendole che la cosa servirà almeno a me per capire ed elaborare il dolore (lei in realtà avrebbe già tutto chiaro).
Solo per inciso vi dico anche che anche l'altro è sposato con due figli ma, a detta di mia moglie, il loro matrimonio sarebbe già finito da tempo e lui l'avrebbe già detto alla compagna.
Non so pià cosa pensare, sono sempre stata una persona razionale e sto cercando di gestire allo stesso modo questa situazione, almeno con lei, anche se mi ritrovo spesso a piangere come un bambino o tra le braccia di mia madre. Forse sarà infantile ma 19 sentirsi dire così, da un momento all'altro, che tutto è finito, è una cosa che mi sta uccidendo.
Ringrazio chi vorrà condividere questi pensieri o vorrà darmi qualche parola di conforto o consiglio su come come comportarmi.
E' la prima volta che partecipo ad un forum, per dirla tutta non sono stato mai così loquace come negli ultimi cinque giorni.
Il punto è, come avrete già capito, che sono entrato anche io nella schiera dei traditi e, credetemi, il risveglio è stato assai più duro di quanto potessi immaginare.
Io e mia moglie stiamo (stavamo) insieme da 19 anni (9 anni di fidanzamento e 10 anni di matrimonio). Abbiamo entrambi circa 40 anni e due figli di 6 e 4 anni.
Sabato scorso, dopo un periodo di sospetti e la scoperta di lettere inequivocabili nella sua borsetta, mi sono preso la tremenda bastonata. Dopo le iniziali titubanze, mia moglie ha ammesso che ha un altro uomo conosciuto in piscina e che per il momeno si sente assai confusa. Il motivo di tale situazione, secondo lei, non sarebbe da ricercare nell'altra persona ma nel nostro rapporto, che sarebbe finito da tempo senza che io me ne accorgessi nonostante lei mi avesse lanciato dei segnali abbastanzi chiari.
Potete immaginare la mia disperazione, ho sempre amato mia moglie e vi giuro che non ho mai sfiorato nessuna altra donna. Abbiamo vissuto praticamente tutta la vita insieme, condividendo ogni momeno bello e brutto, dal fidanzamento al matrimonio alla nascita dei figli, sempre, credevo, nella reciproca fiducia e nella gioia di stare insieme.
Inzialmente ho reagito di impulso, me ne sono andato di casa ma il giorno dopo sono tornato almeno per cercare di capire dato che sono riuscito ad avere davvero pochi dettagli, nonostante le mie insistite richieste. In realtà forse il dolore peggiore è stato sentire dalle sue parole che intende continuare a vedere questa persona, che l'ha fatta sentire di nuovo felice e con cui si capisce al volo e si sente perfettamente in sintonia. Non l'ha voluto ammettere a me personalmente, ma ha detto chiaramente a mia sorella che è innamorata di questa persona anche se, a detta sua, non ci sarebbe stato ancora un rapporto sessuale. Quest'ultimo dettaglio probabilmente è ininfluente perche' il tradimento c'è stato e, soprattutto, direi, c'è già stato nella sua testa.
Nonostante il mio orgoglio, sto cercando di elaborare il dolore, fortunatamente mi sono molto vicini i miei genitori e la mia famiglia di origine, tutti cercano di convincermi che non devo rimproverarmi nulla, che il mio errore in questi anni è stato proprio concedere troppo amore e che mia moglie in realtà è stata sempre completamente dipendente da me senza assumersi tante responsabilità. Dimenticavo di dirvi che una delle motivazioni addotte da mia moglie sarebbe la sua insoddisfazione perchè dopo aver perso il lavoro qualche anno fa non sarebbe più riuscita a trovare i suoi spazi e a realizzarsi.
Probabilmente ho fatto anche io degli errori, non ha capito o sottovalutato tanti piccoli segnali ma ho sempre pensato che i problemi si sarebbero potuti risolvere all'interno del matrimonio parlando e ricominciando da capo.
Dopo cinque giorni (e cinque chili persi), sono ancora a casa, anche e soprattutto per il bene dei miei bambini, ed ho ottenuto almeno da lei di partecipare a degli incontri di terapia di coppia (il primo sarà stasera), convincendola dicendole che la cosa servirà almeno a me per capire ed elaborare il dolore (lei in realtà avrebbe già tutto chiaro).
Solo per inciso vi dico anche che anche l'altro è sposato con due figli ma, a detta di mia moglie, il loro matrimonio sarebbe già finito da tempo e lui l'avrebbe già detto alla compagna.
Non so pià cosa pensare, sono sempre stata una persona razionale e sto cercando di gestire allo stesso modo questa situazione, almeno con lei, anche se mi ritrovo spesso a piangere come un bambino o tra le braccia di mia madre. Forse sarà infantile ma 19 sentirsi dire così, da un momento all'altro, che tutto è finito, è una cosa che mi sta uccidendo.
Ringrazio chi vorrà condividere questi pensieri o vorrà darmi qualche parola di conforto o consiglio su come come comportarmi.