Secondo me non è una questione di non sapere gestire i tempi è proprio lo spazio che concedi a questi sentimenti.
Odiare è come una droga dopo che hai amato moltissimo.
E' l'ultima cosa che ti fa sentire tua ancora quella persona.
Se l'hai amata così tanto hai il diritto di odiarla anche tanto.
E quell'odio ti sorregge quando materialmente lei non è più con te. E non vuoi lasciarla andare. sarebbe come mettersi un sacchetto in testa e aspettare l'asfissia.
Senza. Di lei. E'. Asfissia.
Finito l'odio, è come cancellare quello che è stato.
Si percepisce come un arrendersi.
Capire che quella persona non è più nostra.
E puoi farlo quando percepisci che con il sacchetto ci puoi anche congelare il pane, non necessariamente morirci di asfissia.
Tebe,quando sei solo istinto,vivi di istinto,a 20anni ero solo istinto!E quanto cazzo è vero quello che hai scritto,la odiavo perchè era l'unico modo per sentirla ancora vicino,la odiavo perchè era stata un raggio di sole in una vita seppur breve, troppo tormentata.La odiavo perchè non avevo il coraggio di dirle che gli volevo ancora bene,mi odiava per lo stesso motiv

diavo il mio orgoglio,odiavo per sentirmi vivo.. ma dentro ero morto.Quello che ho scritto è stupido,non ha senso,ma è quello che mi è successo.Rivedo me in daniele,anche se la mia lei era a 300 metri da casa mia,anche se la mia lei,non è mai andata via.Non è un problema di aver sentito più o meno quella donna mia,è che mi è rimasta comunque ed inevitabilemente dentro,come una giovinezza non interamente vissuta:unhappy: