sì.Che fa? L'OT è normale qui!
In Italia ci siamo arrivati a quel punto secondo te?....![]()
sì.Che fa? L'OT è normale qui!
In Italia ci siamo arrivati a quel punto secondo te?....![]()
Non raccontiamoci balle l'evasione è una disonestà sistemica dagli anni 70 alla quale si sono aggiunte corruzione e concussione, sprechi e ruberie varie che hanno indotto ad aumentare sempre più la tassazione per sopravvenire alle spese necessarie ad un mantenimento minimo e scarso del welfare... Non raccontiamoci balle che se no siamo proprio n paese che merita di stare dove è giuntol'evasione è una conseguenza di una tassazione alta,non la causa.
Tutto qui?A me sarebbe tato piaciuto in passato che qualcuno mi additasse come moralista, ma nessuno ha mai osato tanto.
Peccato.
:up::up::up::up::up:Non raccontiamoci balle l'evasione è una disonestà sistemica dagli anni 70 alla quale si sono aggiunte corruzione e concussione, sprechi e ruberie varie che hanno indotto ad aumentare sempre più la tassazione per sopravvenire alle spese necessarie ad un mantenimento minimo e scarso del welfare... Non raccontiamoci balle che se no siamo proprio n paese che merita di stare dove è giunto
Ecco: non si fa a tempo ad esprimere un desiderio che subito appare il genio della lampadina ad esaudirlo!Tutto qui?
E che ci vuol mai.....moralista!!!
Sei il solito incantatore di serpenti,prodigo di note ed avaro di melodie,casto con le parole e lascivo con le frasi,asciutto nei concetti e sudato con le perifrasi.Ecco: non si fa a tempo ad esprimere un desiderio che subito appare il genio della lampadina ad esaudirlo!
Ma se essere moralista presuppone l'avere una morale e l'avere una morale presuppone l'esistenza di una morale cui rifarsi e l'esistenza presuppone tutta una dissertazione ontologica dull'essere come cosa in sé a differenza della mera percezione dei sensi o della ragione di qualcosa, essa (la morale) deve essere sintomatica sia quando è elettiva sia quando è coercitiva, non meno di quanto deve essere sensibile per cause e conseguenze per la sua origine non meno che per i suoi strascichi e ricadute, insomma mi sono perso e non ricordo dove volevo arrivare, ma grazie comunque per l'interessamento, del resto è Primavera e la si sente nel corpo, col suo tepore sulla pelle, così come nello spirito, col buon umore raro e la melanconia a singhiozzo, e poi ci sono tutte le foglioline di quel bel verde chiaro che spuntano dai tami nudi e prima ancora i petali che cadono da dove sono sbocciati ed ancora nati, come certi orologi a cucù della foresta nera che, santi numi, hanno le platine in legno (ma ditemi se si può?!) eppure funzionano ancora dopo un secolo, similmente fanno certe idee sottili che regolano il tempo e gli affaccentamenti delle mani e degli e degli occhi nelle case e nelle strade di uomini e donne, un po' come a dire che un marionettista cieco mette in scena un dramma di Ibsen con pupazzi fatti di patate e fil di ferro e questi pupazzi siamo noi e chi tira i fili è una divinità che ci illude di essere liberi, e allora l'illusione è una necessità e il bene non esiste se non come forma di immaginazione dell'alternativa impossibile alla necessaria logica predeterminata del divenire del mondo, come i binari di un treno che non lasciano altra via alla locomotiva sbuffante per giungere alla destinazione per cui non ammettono né altra strada né altra sosta, allora pensare a fare ciò che sarebbe meglio, o giusto o più onesto diverrebbe superflui come rileggere lo stesso libro sperando che, in seconda battuta, cambi il finale, od il genere, o anche solo lo stile, il che sarebbe impossibile e sciocco, un po' come il bene e il male, la necessità o la contingenza e la moralità ed il moralismo.
Grazie comunque.
Certo che sì!Sei il solito incantatore di serpenti,prodigo di note ed avaro di melodie,casto con le parole e lascivo con le frasi,asciutto nei concetti e sudato con le perifrasi.
Perche' le vecchia lampadine col filamento in carbonella andavano benissimo!!
Certo,mi dirai che non duravano chissa' cosa,ma oltre a far luce scaldavano anche la fredda cameretta in cui mettevi a dormire il pargoletto dopo avergli rimboccato le coperte sopra il materasso pieno di foglie di pannocchia,e raccontato l'ennesima fiaba con la verginella casta e buona che sconfiggeva tutte le troie sifilitiche del reame e veniva impalmata,fresca ed ancora imenea,dal gaglioffo d'azzurro vestito e col cavallo bianco che ormai aveva una collezione di vibrioni,schierati come i soldati dell'armata rossa nei giorni di parata,col corteo che partiva dallo scroto e marciava fino al glande e ritorno.
Ma vuoi dunque trascinarmi in una disputa che porti l'universo giu' per una spirale dall'empireo fino alle aperture del corpo di mefistofele?
No,non sto parlando di quel glorioso prototipo da record,allora la fiat era ancora la fiat.....ma ci pensi oggi piazzare un bel propulsore aeronautico su un telaio da autobus,pomparlo per farlo andare ancor di piu',metterci quattro ruotine piene e lanciarsi a velocita' degne di un razzo su uno stradone in terra battuta?
Ah,i bei vecchi tempi andati,quando i contadini coltivavano,i politici imbrogliavano,i banchieri rubavano ed i moralisti rompevano i coglioni....e la domenica andavano tutti a vère.
Tu mi sollazzi con certe immaginifiche elucubrazioni che paiono trasportarti in una corte medievale (da non confondere con la coorte,quella e' roba da rozzi guerrieri e rudi primipili)....no,io penso a certi bardi che folleggiano raccontando dilettevoli aneddoti,mentre arcigne megere cercan di soffiar loro il posto e le grazie dei baroni del senato,ma vengon teste' scacciate da segaligni ed altissimi siniscalchi dallo sguardo canzonatorio e dalla fronte lustra e frustra,allorquando si trovan di fronte a miseri postulanti dal labbro tremante di vizio e dal costato madido di peccato.Certo che sì!
La moralità, da non confondere con molarità né molalità, giacchè cercando una soluzione al problema si farebbe solo una soluzione acquosa di numeri di Avogadro balordi e altissimi o di pesi molecolari, inutili e striminziti, è un trompe l'oeil con sembianze aquiline e dalla mira di Guglielmo Tell, le une che ispirano nobiltà e rispetto, l'altra che, per cercare di centrare il frutto del tradimeno, mette a repentaglio la vita dei figli, è un bisogno cordiale di novità ambigue e corroborant unito alla sensazione di irretimento e levitazione, come un quadretto di focaccia genovese quando si ha fame e la si morde rovescia per sentirne meglio il sapore sulla lingua o quando l'intonaco sul muro è ancora fresco ed il pennello corre veloce per dipingerlo eternamente prima che s'asciughi, è la scultura di apollo e dafne di un napoletano barocco che significa l'eterna ricerca della forma che cambia ed il suo stesso monumento di morte dalle ossa lucide e gialle che viene schiacciata da pianeta nero e d'oro che le totola addosso, tali sono gli omaggi della storia alla divisione del bene e del male e le tribolazioni anestetizzate dai sogni che popolano le menti tristi e guardinghe quando si spopolano i continenti di vita e si riempiono di disprezzo, lo stesso disprezzo delle gendarmerie reali d'un sovrano maestoso e sifilitico che si trapana il cranio ogni giorno per prolungare la sua misera esistenza di ventiquattr'ore, e lo stesso numero di ore si contano quando si mangia e quando si dorme, così come quando non si ha fame e non si vuol dormire, si percepiscono differenti però, a guisa di granito e squadrati come mattoni o come ghiaia e pietrisco d'un opus incertus che fa da sostrato all'acquedotto sbagliato che porta sempre troppa acqua solo dove non serve, tutto il resto è deserto, ed è deserto la sera ed è deserto la mattina, come quando si ride e quando si gioca, con la solitudine che ti corconda, anche in mezzo alle gente e con qualcuno che non ti conosce che sussurra che il tuo bene non è il suo e tu, certamente, sbagli a dire parole ed a compiere azioni, sia che tu abbia qualcosa da fare o tu sia un perdigiorno, che il bene è finito come gli dèi e gli idoli, quando li hai sepolti in una fucina d'alienati ed in una catena di montaggio irrefrenabile, mentre un uomo trovava nella moneta corrente la risposta all'agire e le persone morivano a mazzi, sì, da allora possiamo solo piangere l'assenza del bene, e di tutto il resto anche.
Come fa l'addetto biodinamico, tu vai stipando letamen un un corno di bue per seppellirlo duarante il freddo dell'inverlo dalla corte giornate ed estrarlo poi, allorchè sia giunta la stagione tiepida, per spargerne il succoso concime sui campi arati e tra le vigne ricche di pampini, ed hai ragione a citare la ruggine e la corrosione del vile metallo tra le cause dell'afflizione dei giusti e degli onesti mentre gl'indegni e gli empi si spargono, come gocce d'olio nero su d'uno specchio d'aqua calma, tra le strade e nelle piazze ove possano andar trafficando per i pubblici emolumenti, non ci sono infatti ragioni perchè tutto abbia da essere stimato probo e lodevole ciò che giunga a migliorare le continenze dei vanagloriosi e ad attenuare le pervicacità delle maestranze, in prima approssimazione perchè non vi è tornaconto alcuno nè all'affaccendamento senza risulato nè alla macchinosità istrumentale e, più sottlmente, perchè regalare pesi a muli da soma non ha altro fine se non quello di spezzarne le schiene ammantando la fatica con la munificenza, tali sono infatti i beneficii e le contumelie che si accumulano e si spargono nei cuori e dalle bocche di chi guarda ed trascura sempre e solo gli altri e solo e sempre le proprie mancanze.Tu mi sollazzi con certe immaginifiche elucubrazioni che paiono trasportarti in una corte medievale (da non confondere con la coorte,quella e' roba da rozzi guerrieri e rudi primipili)....no,io penso a certi bardi che folleggiano raccontando dilettevoli aneddoti,mentre arcigne megere cercan di soffiar loro il posto e le grazie dei baroni del senato,ma vengon teste' scacciate da segaligni ed altissimi siniscalchi dallo sguardo canzonatorio e dalla fronte lustra e frustra,allorquando si trovan di fronte a miseri postulanti dal labbro tremante di vizio e dal costato madido di peccato.
Tutto per cosa?
Per disputare dell'intima incoscibile forza che incatena una veloce particola a roteare attorno al proprio contraltare positivo e neutro?
Per sondare l'insondabile forza che fa pulsare il cuore e marcire una carrozzeria?
Per discettare se sia lecito sfidare l'olimpo e la tenuta delle giunture,mettendosi in pose imbarazzanti e perigliose a strofinar vecchie ferrazze col sole che fa brillare la pelata come uno specchio ustorio?
No,io aborro certi abominii,e sempre li schifero' tal peste perniciosa.
Dagli all'untore!
Tu tocchi tasti dolenti e dispendiose riparazioni,quando alludi dietro al velo della pieta' di cornazze e ruzna patocca.Come fa l'addetto biodinamico, tu vai stipando letamen un un corno di bue per seppellirlo duarante il freddo dell'inverlo dalla corte giornate ed estrarlo poi, allorchè sia giunta la stagione tiepida, per spargerne il succoso concime sui campi arati e tra le vigne ricche di pampini, ed hai ragione a citare la ruggine e la corrosione del vile metallo tra le cause dell'afflizione dei giusti e degli onesti mentre gl'indegni e gli empi si spargono, come gocce d'olio nero su d'uno specchio d'aqua calma, tra le strade e nelle piazze ove possano andar trafficando per i pubblici emolumenti, non ci sono infatti ragioni perchè tutto abbia da essere stimato probo e lodevole ciò che giunga a migliorare le continenze dei vanagloriosi e ad attenuare le pervicacità delle maestranze, in prima approssimazione perchè non vi è tornaconto alcuno nè all'affaccendamento senza risulato nè alla macchinosità istrumentale e, più sottlmente, perchè regalare pesi a muli da soma non ha altro fine se non quello di spezzarne le schiene ammantando la fatica con la munificenza, tali sono infatti i beneficii e le contumelie che si accumulano e si spargono nei cuori e dalle bocche di chi guarda ed trascura sempre e solo gli altri e solo e sempre le proprie mancanze.
Fai bene a spingere, come fai invero con tale sottigliezza da rendere il messaggio più subliminale che liminale, verso la considerazione della moralità pubblica in opposizione a quella privata, ed io, da liberale ultra convinto, non posso che annuire sorridendo a tale necessaria distinzione, ahimè troppo a lungo trascurata, che chierisce tutto e riporta la sensatezza della dissertazione in un prolifico e sciolto alveo, la cui esondazione potrà fertilizzare rive e campagne di imbecilli e ignoranti, un po' come quelle persone che girano per le strade col pene eretto in bella mostra e eiaculano dopo breve e intensa stimolazione dinanzi a suore e netturbini per onorare la propria libidine e la propria sensualità siculotoscana, od anche cert'altre fanciulle che scoprono le natiche glabre e fruste al di fuori dei ginecei e infinano nelle intime nudità meccanismi e carillon per deliziare la carne sporca e rossa dinanzi a lattanti od operai, sono costoro liberi di farsi abitare in ogni incavo da termiti e formichieri a pelo duro finchè non moriranno soffocate dal rigurgito della loro stessa bava e schiumetta, ma debbono esse aver libertà privata e lungi dall'occhio schifabile e puro del fanciullo e della sigaraia dal nobile cuore, altrimenti è forzatura e vuolenza, commendevole e censurabile.Tu tocchi tasti dolenti e dispendiose riparazioni,quando alludi dietro al velo della pieta' di cornazze e ruzna patocca.
Perche' le prime son gloria e vergogna di uri e perditempo,e la seconda e' afflizione e beatitudine di incontinenti autisti e sornioni soloni da operetta con la battuta pronta da pescivendolo e l'alito fognato da fornace tabaccosa.
E giammai toccare l'argomento spinoso del sozzo olio e dello strato limite della scronduria degli zozzi che si spande sull'ignavia dei mentecatti.
E sarebbe bello poter contare sul braccio saldo e sulla sicura guida di un guardiaboschi mantovano,mentre si discendono i perigliosi e spaventevoli tornanti di una stradaccia tutta in discesa che porta a posti bui come i crani dei becchi,e mefitici come le grandi labbra delle di loro legali consorti.
Robe da fare accapponare la pelle a belzebu' nella fornace dell'inferno,da fargli sputare schifato la carnaccia marcia che stritola da millenni e da farlo esibire in un triplice,galattico assolo erigmofonico.
Le tue pulsioni tendenti alla frantumazione delle catene dell'ignoranza ed allo scioglimento dei lacciuoli dell'ipocrisia,ti elevano a rango di grande zanone e vate altissimo.Fai bene a spingere, come fai invero con tale sottigliezza da rendere il messaggio più subliminale che liminale, verso la considerazione della moralità pubblica in opposizione a quella privata, ed io, da liberale ultra convinto, non posso che annuire sorridendo a tale necessaria distinzione, ahimè troppo a lungo trascurata, che chierisce tutto e riporta la sensatezza della dissertazione in un prolifico e sciolto alveo, la cui esondazione potrà fertilizzare rive e campagne di imbecilli e ignoranti, un po' come quelle persone che girano per le strade col pene eretto in bella mostra e eiaculano dopo breve e intensa stimolazione dinanzi a suore e netturbini per onorare la propria libidine e la propria sensualità siculotoscana, od anche cert'altre fanciulle che scoprono le natiche glabre e fruste al di fuori dei ginecei e infinano nelle intime nudità meccanismi e carillon per deliziare la carne sporca e rossa dinanzi a lattanti od operai, sono costoro liberi di farsi abitare in ogni incavo da termiti e formichieri a pelo duro finchè non moriranno soffocate dal rigurgito della loro stessa bava e schiumetta, ma debbono esse aver libertà privata e lungi dall'occhio schifabile e puro del fanciullo e della sigaraia dal nobile cuore, altrimenti è forzatura e vuolenza, commendevole e censurabile.
Hai bn ragione su quanto possano essere dannose certe confusioni e già m'immagino un dialogo fra gl'eternamente incapibili:Le tue pulsioni tendenti alla frantumazione delle catene dell'ignoranza ed allo scioglimento dei lacciuoli dell'ipocrisia,ti elevano a rango di grande zanone e vate altissimo.
E non facciamo le solite confusioni con le zinnone e l'uccellissimo,roba buona per stomaci fognati e dentature marce,di certi zilex adusi a pasteggiare false vergini in autentiche fogne,fra essere con 3 braccia e 6 orecchie,ignari del destino finale che li attende nello sciaquone di un gigantesco cesso.
Le consunte labbrone van ben d'accordo coi meccanismi sonori,perche' da una parte allietano il muscolo dell'atrofico ed il prepuzio dell'evirato,e dall'altra segnano il tempo imposto al coito e l'avvicendarsi col successivo mirmillone.
Gloria quindi a certi meccanici rinascimentali,e se per proteggere la lega dei loro meccanismi tocca farli in oro,pazienza.
Pochi altri metalli resisterebbero indenni al contatto di certe luride troie,e di quei poveretti che ci si accoppiano.
Era dai tempi di certe dispute tra maritozzi beccaccioni e mogli sfondatissime che non leggevo certi sollazzevoli rimpalli fra esponenti dei due sessi.Hai bn ragione su quanto possano essere dannose certe confusioni e già m'immagino un dialogo fra gl'eternamente incapibili:
Lui: Io cerco la quadratura del cerchio volendo essere lascivo nel letto e irreprensibile nel ghetto.
Lei: Hai il cazzo duro?
Lui: Il bene ed il buono sono dissociati dall'utile e dal mero tornaconto personale, quindi anche se ce l'avessi non sarebbe una cosa che ti dovrebbe riguardare.
Lei: Si,ok...Ma io vedo il pomfo nei pantaloni e io ho il culo libero finchè mio marito non esce dall'ufficio...
Lui: Ma tuo marito è mio fratello e tu sei incinta di otto mesi e mezzo!
Lei: Secondo me lui è tuo fratello solo per metà: tu hai gli occhi a mandorla e lui ha i capelli rossi... e poi mica m'ha messa incinta lui...
Lui: Ok, ma nostro padre era senegalese e non ha mai protestato e non vorrei che ti si rompessero le ocque mentre sono dentro...
Lei: Lo so che avete sempre avuto una famiglia unita, ma per l'altra cosa puoi sempre usare il culo.
Lui: Ma se hai delle emorroidi grosse come conigli!
Lei: Dài prima che ti esplodano le palle per la pressione dello sperma!
Lui: Uffa, al massimo mi puoi fare un pompino...
Lei: Posso fartelo col culo?
Lui: No...
Lei: Tuo padre ieri sera non era così schizzinoso...
Lui: Guarda che me lo ricordo: t'ha inculata sulla tavola mentre noi mangiavamo.
Lei: Scusa è che avevo la faccia nell'insalatiera...
Lui: Dài, ciuccia!
Lei: Ecco, tuo fratello è già uscito dall'ufficio...
Lui: Va beh, dài, se volete me lo fate insieme...
Lei: Però ingoio io, mica come l'altra volta..
Lui: Ok, ma sbrighiamoci che sta per arrivare l'autobus delle 5...
E' tutta una questione di comunicazione ed attenzione al contesto!
Un po' come la circolazione di idee e la moralità.
sì certo. le tasse che pago servono solo ed esclusivamente per finanziare le pensioni,la manutenzione stradale,la sanità e non per tenere in piedi la la RAI,il Festival di Sanremo e vitalizi a 5 zeri.Non raccontiamoci balle l'evasione è una disonestà sistemica dagli anni 70 alla quale si sono aggiunte corruzione e concussione, sprechi e ruberie varie che hanno indotto ad aumentare sempre più la tassazione per sopravvenire alle spese necessarie ad un mantenimento minimo e scarso del welfare... Non raccontiamoci balle che se no siamo proprio n paese che merita di stare dove è giunto
Ahahahahahahahahahahahahahah!Non raccontiamoci balle l'evasione è una disonestà sistemica dagli anni 70 alla quale si sono aggiunte corruzione e concussione, sprechi e ruberie varie che hanno indotto ad aumentare sempre più la tassazione per sopravvenire alle spese necessarie ad un mantenimento minimo e scarso del welfare... Non raccontiamoci balle che se no siamo proprio n paese che merita di stare dove è giunto
hai una cariettaAhahahahahahahahahahahahahah!
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:hai una carietta![]()
Sprechi e ruberie infatti ho scritto ..... Che faccio elenco tutto tutto ??? Quanto tempo hai per leggerti tutto ???sì certo. le tasse che pago servono solo ed esclusivamente per finanziare le pensioni,la manutenzione stradale,la sanità e non per tenere in piedi la la RAI,il Festival di Sanremo e vitalizi a 5 zeri.
eccome no![]()
peraltro la ruberia sistemica parte dal 1946,prego rileggersi la vicenda dei soldi dei detenuti italiani presso gli americani durante la WWII
Bono murena bono che rischi un infartoAhahahahahahahahahahahahahah!