Routine quotidiana stress ... la coppia scoppia

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Joey Blow

Escluso
Sono un nuovo iscritto, giovane uomo sposato da una decina d'anni con 2 figli in età di scuola elementare e leggendo il forum mi pare che non si consideri abbastanza quanto anche la routine e gli impegni quotidiani (la cosiddetta vita quotidiana) possano logorare un rapporto di coppia.
Qui vedo molte persone (non tutte per fortuna) che si strappano i capelli per condannare chi tradisce, chi vuole trovare altro dal solito tram tram quotidiano che si può descrivere così:

- portare e ritirare figli da scuola.
- lavoro
- lavori domestici ordinari e straordinari
- tempo di fare quasi nulla
- una vacanza all'anno se i risparmi lo consentono.
- fare le badanti dei figli oltre che dei nonni (anni fa erano molto meno seguiti di ora)
- ecc..

Senza considerare poi che col tempo la passione si affievolisce il sesso anche. Le donne e probabilmente anche gli uomini cambiano: diventano dei rompiscatole per non dire peggio. Si pretende che l'altro cambi, si è meno disposti a sopportare: allora servono compromessi per continuare, per i figli ,,,
per non parlare poi della confusione del ruolo del uomo e della donna all'interno della coppia. Non so perchè ma in quasi tutte le coppie che conosco comanda il gentil sesso ed alcuni (non pochi) uomini sono relegati a maggiordomo.
Insomma forse ci si dovrebbe chiedere come fanno così tante coppie a durare piuttosto che il perchè alcuni cercano di evadere dal quotidiano ritrovando un po di passione di imprevedibilità..
è chiaro che il tradimento è sempre doloroso ma non è che avvenga per caso... quindi cercate di sorprendervi un po' meno
http://m.youtube.com/#/watch?v=Z0btyhRYNLw&desktop_uri=/watch?v=Z0btyhRYNLw
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Sono un nuovo iscritto, giovane uomo sposato da una decina d'anni con 2 figli in età di scuola elementare e leggendo il forum mi pare che non si consideri abbastanza quanto anche la routine e gli impegni quotidiani (la cosiddetta vita quotidiana) possano logorare un rapporto di coppia.
Qui vedo molte persone (non tutte per fortuna) che si strappano i capelli per condannare chi tradisce, chi vuole trovare altro dal solito tram tram quotidiano che si può descrivere così:

- portare e ritirare figli da scuola.
- lavoro
- lavori domestici ordinari e straordinari
- tempo di fare quasi nulla
- una vacanza all'anno se i risparmi lo consentono.
- fare le badanti dei figli oltre che dei nonni (anni fa erano molto meno seguiti di ora)
- ecc..

Senza considerare poi che col tempo la passione si affievolisce il sesso anche. Le donne e probabilmente anche gli uomini cambiano: diventano dei rompiscatole per non dire peggio. Si pretende che l'altro cambi, si è meno disposti a sopportare: allora servono compromessi per continuare, per i figli ,,,
per non parlare poi della confusione del ruolo del uomo e della donna all'interno della coppia. Non so perchè ma in quasi tutte le coppie che conosco comanda il gentil sesso ed alcuni (non pochi) uomini sono relegati a maggiordomo.
Insomma forse ci si dovrebbe chiedere come fanno così tante coppie a durare piuttosto che il perchè alcuni cercano di evadere dal quotidiano ritrovando un po di passione di imprevedibilità..
è chiaro che il tradimento è sempre doloroso ma non è che avvenga per caso... quindi cercate di sorprendervi un po' meno
massacrano? ho una partita di pallavolo tra poco, se no restavo a guardare :D


scherzo y,
benvenuto.
Ma i palloncini???? :p
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
probabilmente anzi sicuramente vi ho letto male. Volevo solo sapere che ne pensate di quello che ho scritto. So solo che tante persone nella mia situzione la pensano più o meno apertamente in questo modo. ytumamatambien (anche tua madre) è un film messicano. sono pronto all'autoflagellazione
Ma no dai perché ??? Hai sostanzialmente elencato i motivi che possono alienare una coppia e in alcuni casi portare al tradimento:smile:... Ma se scrivi ancora la parola Flagellazione qualcuno che qui si offre di farlo lo trovi:smile::D
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

ytumamatambien

Utente di lunga data

ytumamatambien

Utente di lunga data

Leda

utente Olimpi(c)a
Sono un nuovo iscritto, giovane uomo sposato da una decina d'anni con 2 figli in età di scuola elementare e leggendo il forum mi pare che non si consideri abbastanza quanto anche la routine e gli impegni quotidiani (la cosiddetta vita quotidiana) possano logorare un rapporto di coppia.
Qui vedo molte persone (non tutte per fortuna) che si strappano i capelli per condannare chi tradisce, chi vuole trovare altro dal solito tram tram quotidiano che si può descrivere così:

- portare e ritirare figli da scuola.
- lavoro
- lavori domestici ordinari e straordinari
- tempo di fare quasi nulla
- una vacanza all'anno se i risparmi lo consentono.
- fare le badanti dei figli oltre che dei nonni (anni fa erano molto meno seguiti di ora)
- ecc..

Senza considerare poi che col tempo la passione si affievolisce il sesso anche. Le donne e probabilmente anche gli uomini cambiano: diventano dei rompiscatole per non dire peggio. Si pretende che l'altro cambi, si è meno disposti a sopportare: allora servono compromessi per continuare, per i figli ,,,
per non parlare poi della confusione del ruolo del uomo e della donna all'interno della coppia. Non so perchè ma in quasi tutte le coppie che conosco comanda il gentil sesso ed alcuni (non pochi) uomini sono relegati a maggiordomo.
Insomma forse ci si dovrebbe chiedere come fanno così tante coppie a durare piuttosto che il perchè alcuni cercano di evadere dal quotidiano ritrovando un po di passione di imprevedibilità..
è chiaro che il tradimento è sempre doloroso ma non è che avvenga per caso... quindi cercate di sorprendervi un po' meno


Quello di cui mi sorprendo io, e sono seria, è che un modello di vita simile continui a costituire l'agognato traguardo nella testa di molti. Altro che tradimento. Se è lecito buttare la propria vita nel cesso in questo modo socialmente avvallato per non dire auspicato, non vedo perchè meravigliarsi se c'è chi decide che può fottersene della serenità di qualcun altro. Tanto è fottuto comunque, almeno affanculo ci va in compagnia.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Quello di cui mi sorprendo io, e sono seria, è che un modello di vita simile continui a costituire l'agognato traguardo nella testa di molti. Altro che tradimento. Se è lecito buttare la propria vita nel cesso in questo modo socialmente avvallato per non dire auspicato, non vedo perchè meravigliarsi se c'è chi decide che può fottersene della serenità di qualcun altro. Tanto è fottuto comunque, almeno affanculo ci va in compagnia.
quoto. Ho pensato la stessa cosa.
 
Quello di cui mi sorprendo io, e sono seria, è che un modello di vita simile continui a costituire l'agognato traguardo nella testa di molti. Altro che tradimento. Se è lecito buttare la propria vita nel cesso in questo modo socialmente avvallato per non dire auspicato, non vedo perchè meravigliarsi se c'è chi decide che può fottersene della serenità di qualcun altro. Tanto è fottuto comunque, almeno affanculo ci va in compagnia.
:eek::eek::eek::eek::eek:
Ma se ho annaspato e sputato sangue all'inverosimile per sfuggire in ogni modo e in ogni maniera a quell'insidia eh?
Proprio perchè non mi piacciono i modelli di vita no?

Allora mi fu chiesto di elaborare un modello alternativo.

Non ne sono stato capace e mi sono dato alla macchia.

E per contro cosa ho in casa:?

Una donna che adora il suo tran tran quotidiano...

Ora capisco perchè sei mesi dopo sposato ero già stanco morto di quella vita...

Ma io il re degli ignavi...il furfante gaglioffo...
dico onore agli eroi...ai martiri che hanno sacrificato la loro vita e la loro felicità a quell'altare!

E via allora verso nuove fantastiche imprese...
 

passante

Utente di lunga data
Quello di cui mi sorprendo io, e sono seria, è che un modello di vita simile continui a costituire l'agognato traguardo nella testa di molti. Altro che tradimento. Se è lecito buttare la propria vita nel cesso in questo modo socialmente avvallato per non dire auspicato, non vedo perchè meravigliarsi se c'è chi decide che può fottersene della serenità di qualcun altro. Tanto è fottuto comunque, almeno affanculo ci va in compagnia.
ma questo non è il traguardo, sono le contingenze, le fatiche della vita. oggi queste, legate ai bambini piccoli (per chi ha la fortuna di averne), domani altre, legate alla vecchiaia dei genitori, o a una propria malattia, o ad altre difficoltà e fatiche. la fatica è parte della vita, così come in montagna è parte stessa della vetta.
il traguardo secondo me è la felicità. che si realizza, secondo me, non in uno specifico stato o contingenza di vita, ma in un certo modo di percorrerla e camminarla, questa benedetta vita. io sono convinto che si può essere felici anche nella fatica. ma non mi so spiegare, lo so.
 
proprio ieri leggendo un manifesto funerario che parlava di un angelo che li aveva lasciati (donna di 37 ani malata gravemente dalla nascita), pensavo a questi genitori che hanno passato la vita ad accudire costantemente la figlia secondo per secondo , minuto per minuto , ora per ora etc
e tra me e me mi chiedevo quale vita, quale sacrificio , che sfortuna, non avevano fatto niente delle mille cose che fanno le persone più fortunate di loro..che vita grama..
però mi è anche venuto da pensare se veramente possiamo essere in grado di sapere qual 'è il vero genere di vita che valga la pena vivere e francamente non sono così sicura che non sia stata la loro.
come non sono altrettanto sicura che quello citato sopra non possa esserlo per qualcun altro.
quello che è triste è arrivare a denigrare un modello di vita che nessuno ci ha imposto e che avremmo potuto e dovuto
prendere in mano deviando nella direzione che ci pareva più opportuna.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ma questo non è il traguardo, sono le contingenze, le fatiche della vita. oggi queste, legate ai bambini piccoli (per chi ha la fortuna di averne), domani altre, legate alla vecchiaia dei genitori, o a una propria malattia, o ad altre difficoltà e fatiche. la fatica è parte della vita, così come in montagna è parte stessa della vetta.
il traguardo secondo me è la felicità. che si realizza, secondo me, non in uno specifico stato o contingenza di vita, ma in un certo modo di percorrerla e camminarla, questa benedetta vita. io sono convinto che si può essere felici anche nella fatica. ma non mi so spiegare, lo so.
Ti amo. :eek:
 
ma questo non è il traguardo, sono le contingenze, le fatiche della vita. oggi queste, legate ai bambini piccoli (per chi ha la fortuna di averne), domani altre, legate alla vecchiaia dei genitori, o a una propria malattia, o ad altre difficoltà e fatiche. la fatica è parte della vita, così come in montagna è parte stessa della vetta.
il traguardo secondo me è la felicità. che si realizza, secondo me, non in uno specifico stato o contingenza di vita, ma in un certo modo di percorrerla e camminarla, questa benedetta vita. io sono convinto che si può essere felici anche nella fatica. ma non mi so spiegare, lo so.
ti ho capito benissimo e ti condivido
 

Leda

utente Olimpi(c)a
ma questo non è il traguardo, sono le contingenze, le fatiche della vita. oggi queste, legate ai bambini piccoli (per chi ha la fortuna di averne), domani altre, legate alla vecchiaia dei genitori, o a una propria malattia, o ad altre difficoltà e fatiche. la fatica è parte della vita, così come in montagna è parte stessa della vetta.
il traguardo secondo me è la felicità. che si realizza, secondo me, non in uno specifico stato o contingenza di vita, ma in un certo modo di percorrerla e camminarla, questa benedetta vita. io sono convinto che si può essere felici anche nella fatica. ma non mi so spiegare, lo so.
Ma no, ti sei spiegato benissimo.
Certo che si può essere felici anche nella fatica. Basta che la fatica abbia un senso. Non uno qualunque: il tuo senso delle cose. Non tutti faremmo fatica per le stesse cose, perchè non ci interessano indistintamente tutti i traguardi (per dire, a me della vetta della montagna frega zero, ma della correzione delle verifiche dei miei studenti sì).
E allora, quello che volevo dire - in modo molto provocatorio - è che se vivere in un certo modo, con quello specifico carico di fatiche che esso comporta, ha smesso di avere il senso che dovrebbe avere, penso che sarebbe più onorevole dichiararsi non adatti a quel tipo di percorso, che magari è stato scelto più per adesione acritica ad un modello convenzionale, che non definirsi dei mollaccioni costituzionali o stordirsi con diversivi vari a caccia di endorfine (alcol, gioco, droga o sesso, poco conta, se il fine è quello di distogliere l'attenzione dal fatto che viviamo in un modo che non ci corrisponde).
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Ma no, ti sei spiegato benissimo.
Certo che si può essere felici anche nella fatica. Basta che la fatica abbia un senso. Non uno qualunque: il tuo senso delle cose. Non tutti faremmo fatica per le stesse cose, perchè non ci interessano indistintamente tutti i traguardi (per dire, a me della vetta della montagna frega zero, ma della correzione delle verifiche dei miei studenti sì).
E allora, quello che volevo dire - in modo molto provocatorio - è che se vivere in un certo modo, con quello specifico carico di fatiche che esso comporta, ha smesso di avere il senso che dovrebbe avere, penso che sarebbe più onorevole dichiararsi non adatti a quel tipo di percorso, che magari è stato scelto più per adesione acritica ad un modello convenzionale, che non definirsi dei mollaccioni costituzionali o stordirsi con diversivi vari a caccia di endorfine (alcol, gioco, droga o sesso, poco conta, se il fine è quello di distogliere l'attenzione sul fatto che viviamo in un modo che non ci corrisponde).
Non è che ci siano molte alternative a questa routine: portare e ritirare figli da scuola.
- lavoro
- lavori domestici ordinari e straordinari
- tempo di fare quasi nulla
- una vacanza all'anno se i risparmi lo consentono.
- fare le badanti dei figli oltre che dei nonni (anni fa erano molto meno seguiti di ora)
- ecc..
Lavorare si deve lavorare, una casa va mantenuta. Se si hanno figli bisogna occuparsene.
 
Ultima modifica:
Ma no, ti sei spiegato benissimo.
Certo che si può essere felici anche nella fatica. Basta che la fatica abbia un senso. Non uno qualunque: il tuo senso delle cose. Non tutti faremmo fatica per le stesse cose, perchè non ci interessano indistintamente tutti i traguardi (per dire, a me della vetta della montagna frega zero, ma della correzione delle verifiche dei miei studenti sì).
E allora, quello che volevo dire - in modo molto provocatorio - è che se vivere in un certo modo, con quello specifico carico di fatiche che esso comporta, ha smesso di avere il senso che dovrebbe avere, penso che sarebbe più onorevole dichiararsi non adatti a quel tipo di percorso, che magari è stato scelto più per adesione acritica ad un modello convenzionale, che non definirsi dei mollaccioni costituzionali o stordirsi con diversivi vari a caccia di endorfine (alcol, gioco, droga o sesso, poco conta, se il fine è quello di distogliere l'attenzione dal fatto che viviamo in un modo che non ci corrisponde).
Il senso della vita...fantastico...

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