quindi tuo marito è un traditore per sempre? Secondo il tuo ragionamento ti tradirà ancora allora.
perchè se non lo facesse più rimane comunque un fedifrago e quindi...
Tradirà
Intanto a me le etichette, per di più appiccicate alle persone, fanno orrore.
Le lascio mettere a JB che ha la passione per i supermercati.
Poi: ma che ne so, mica ha preso i voti.
Non è che tradendo abbia giurato di tradirmi per sempre, credo.
Ma mi ha tradito: mi è stato infedele.
E' un dato oggettivo.
Prima mi era fedele? sì.
Ha cambiato il suo modo di vedersi all'interno del nostro rapporto? sì.
Adesso come vede lui il tradimento? Ancora un limite assoluto? Impossibile, l'ha oltrepassato.
Dà un'accezione negativa al tradimento? Può darsi, ma lo faceva anche prima di tradirmi.
Quindi cosa è successo?
E' successo che lui ha relativizzato un'insieme di cose che, viste stando dall'altra parte della barricata, non avrebbe mai accettato.
Cosine come la sincerità, il rispetto e la lealtà.
Le ha relativizzate per poter vivere una cosa che gli è capitata, non l'ha cercata, non ne era in cerca, e che in quel momento voleva vivere. Le ha relativizzate 'al fine di': ma non una volta... per un lungo periodo di tempo.
Per fare questo ha giocoforza spostato una serie di paletti: ha preso atto di essere in grado di fare ciò che lui stesso non perdonerebbe gli fosse fatto.
Quindi io credo debba aver accettato che lui è ANCHE la persona che ha fatto questo.
Di conseguenza una persona capace di tradire: un fedele non lo è.
Altrimenti avrebbe dovuto dissociarsi da sè stesso e sarebbe ancora più grave.
Allora se vuoi possiamo fare un distinguo tra chi tradisce perchè va in cerca delle occasioni per tradire e chi tradisce quando gli capita l'occasione che lo porta a farlo.
Su questo distinguo concordo, perchè è la differenza tra chi ha un comportamento per soddisfare un bisogno sempre presente nella sua vita e chi ha talvolta, eccezionalmente, lo stesso comportamento perchè non ne sente il bisogno costantemente.
