Tradimento: e se adesso lo facessi io?

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Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
il problema

non è l'errore , che può starci
il problema è che questo tuo fidanzato è un paraculo incredibile, e tu potresti cadere in un meccanismo di accondiscendenza che con l'arrivo di un figlio potrebbe aggravarsi ulteriormente, rischiando di farti trovare pentita di aver sacrificato gli investimenti sul tuo futuro lavorativo professionale e personale che vai faticosamente accumulando a favore della creazione di una famiglia

dico che lui non poteva scegliere un momento peggiore per sbagliare e ha dimostrato un'enorme superficialità

non ti invidio per nulla, anche perchè capisco le difficoltà e le complicazioni di staccarti da lui ora che avete in comune anche l'abitazione
 

Fantastica

Utente di lunga data
MaiPiù, sei una donna molto capace, molto autonoma, solo anche molto generosa. Io manderei a stendere un uomo che mi tradisce solo per sesso. Pensaci: non è proprio questo davvero disgustoso? E che disre di questo psicologo? Che non capisce che spesso bisogna guardare con occhiali rovesci. Tu la tua forza te la sei conquistata e a che prezzo! Che rabbia le persone che fanno scontare ai forti la loro forza... Non tradire per ripicca, devi sfangare via dalla tua vita questo passato, uomo compreso. Sei una donna superinteressante, credi alla zia Fantastica. Ci sarà presto di meglio, molto meglio di un uomo zerbino col cuore in retromarcia e il sesso animalesco. Che la sua famiglia se lo ripigli, il tesssssooooro di mamma. Tu hai già dato. Ora è tempo di prendere!
 
Ultima modifica:

Innominata

Utente che predica bene
non è l'errore , che può starci
il problema è che questo tuo fidanzato è un paraculo incredibile, e tu potresti cadere in un meccanismo di accondiscendenza che con l'arrivo di un figlio potrebbe aggravarsi ulteriormente, rischiando di farti trovare pentita di aver sacrificato gli investimenti sul tuo futuro lavorativo professionale e personale che vai faticosamente accumulando a favore della creazione di una famiglia

dico che lui non poteva scegliere un momento peggiore per sbagliare e ha dimostrato un'enorme superficialità

non ti invidio per nulla, anche perchè capisco le difficoltà e le complicazioni di staccarti da lui ora che avete in comune anche l'abitazione
A parte il neretto, che cambierei in "migliore", per tua sventurata ma apprezzabile fortuna, quoto tutto. Vai a fare un bellissimo Erasmus o cose del genere, magari in Virginia, dove ci sono splendide saghe avvocatesche: potrebbero schiudersi per te scenari di esperienza che ti consentirebbero di capire a quali mortificazioni di te stessa potevi andare incontro. Oppure, gli scenari di mortificazione scampata li archivieresti presto di fronte a quelli di nuove e fruttuose notizie di te e di quello che potresti essere, di come ti potresti avvicinare a te e alla tua vita, da cui stavi per essere scaraventata lontano...e quella poi, poteva essere difficilissimo avvistarla di nuovo. Sei molto fortunata, perché il tuo ex ragazzo ha sbagliato in tempo, e perché sei meravigliosamente giovane;).
 

morfeo78

Utente di lunga data
Se la domanda è ripagare della stessa moneta ti fa stare meglio, la Risposta è no.
I pensieri restano e puoi stare solo peggio.

c'è una cosa che non capisco. Dallo psicologo ci vai con lui per riuscire a tutti i costi a tornare con lui, sposarvi e mandare giù il rospo oppure per passare il tuo shock della brutta notizia?

Non hai vincoli meglio trovartene uno con cui stsre bene. Magari orfano e figlio unico.
E triste e solo... ma questo non è tradimento, è beneficenza :)))
 
Ultima modifica:

Joey Blow

Escluso
Oggi in questo forum ho letto di tantissime persone dilaniate dal dolore per aver subito un tradimento. Mi viene il dubbio che quando in una coppia si debbano affrontare problemi di qualsiasi natura, la parte piú debole dei due, preferisca rifugiarsi in qualcosa di piú piacevole...poi sta al tradito, ove possibile, prendersi la responsabilità di chiudere oppure perdonare. Mi sono solo chiesta: e se il tradito, invece di starsene li a soffrire, ricambiasse pan per focaccia.
È vero, sono una persona con buoni principi e buoni valori, ma caspita, se per una volta mi prendessi io la libertà di fregarmene di tutti e di divertirmi un pó? Magari mi aiuterebbe a capire bene cosa provo davvero e se è il caso di risistemare seriamente le cose.
la rabbia che provoca un tradimento a volte, forse, porta a fare strani pensieri...
Ma più che tradirlo forse dovresti proprio mandarlo affanculo, che se in nove anni non s'è mai reso conto dei tuoi problemi o è un povero coglione o non gliene frega abbastanza. E manda a fare in culo anche lo psicologo, già che ci sei. Mangiapane a tradimento(.net) nel novantanovepercento dei casi.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
MaiPiù, sei una donna molto capace, molto autonoma, solo anche molto generosa. Io manderei a stendere un uomo che mi tradisce solo per sesso. Pensaci: non è proprio questo davvero disgustoso? E che disre di questo psicologo? Che non capisce che spesso bisogna guardare con occhiali rovesci. Tu la tua forza te la sei conquistata e a che prezzo! Che rabbia le persone che fanno scontare ai forti la loro forza... Non tradire per ripicca, devi sfangare via dalla tua vita questo passato, uomo compreso. Sei una donna superinteressante, credi alla zia Fantastica. Ci sarà presto di meglio, molto meglio di un uomo zerbino col cuore in retromarcia e il sesso animalesco. Che la sua famiglia se lo ripigli, il tesssssooooro di mamma. Tu hai già dato. Ora è tempo di prendere!
A parte il neretto, che cambierei in "migliore", per tua sventurata ma apprezzabile fortuna, quoto tutto. Vai a fare un bellissimo Erasmus o cose del genere, magari in Virginia, dove ci sono splendide saghe avvocatesche: potrebbero schiudersi per te scenari di esperienza che ti consentirebbero di capire a quali mortificazioni di te stessa potevi andare incontro. Oppure, gli scenari di mortificazione scampata li archivieresti presto di fronte a quelli di nuove e fruttuose notizie di te e di quello che potresti essere, di come ti potresti avvicinare a te e alla tua vita, da cui stavi per essere scaraventata lontano...e quella poi, poteva essere difficilissimo avvistarla di nuovo. Sei molto fortunata, perché il tuo ex ragazzo ha sbagliato in tempo, e perché sei meravigliosamente giovane;).

Dai retta a queste Donne, MaiPiù!

Sei una bella persona, vale la pena che tu investa su di te!

E benvenuta :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ma perchè dovresti tradirlo per ridargli pan per focaccia?

Se lo tradissi dovresti farlo per te, e solo per te...non per vendicarti.
Fare per vendetta è solo una re-azione, non una tua azione, cosa ne trarresti, PER TE?
(io credo veramente poco..ma è una mia opinione)

..che poi, il fatto che non sia riuscito a mettere paletti seri ad una famiglia che tu descrivi così invasiva, lo trovo veramente gravissimo.
E' la sua famiglia, che la gestisca..no? E che la tenga fuori da questioni che riguardano soltanto voi.

Pensa a quello che fa stare bene te...come ti hanno già detto.

E lascia stare lo psicologo...ovvio che se andate essendovi dati l'obiettivo di "metterci una toppa", lui lavori in quella direzione.

Il punto è quello che vuoi tu.

Ma credo che la valutazione debba avere un respiro più ampio del tradimento in se stesso..

io personalmente avrei serie difficoltà ad avere accanto un uomo che anzichè sostenermi nelle mie aspirazioni mi rema contro e permette alla sua famiglia di fare altrettanto...e sarei saltata in aria molto prima del tradimento, altro che cenetta. E' solo la mia opinione, ovvio.:)
 

Horny

Utente di lunga data
ma scusa, se vi siete lasciati,
che tradimento sarebbe?
col collega vacci se ti piace.
comunque, risolvi il problema casa e
adios.
 

lolapal

Utente reloaded
Ciao e benvenuta! :)
Fantastica, Innominata e JB la dicono bene: perché continuare a sacrificarti tu per tenere in piedi qualcosa che forse non è mai stato in piedi?
Non tradire te stessa, le tue aspirazioni, la tua vita...
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Oggi in questo forum ho letto di tantissime persone dilaniate dal dolore per aver subito un tradimento. Mi viene il dubbio che quando in una coppia si debbano affrontare problemi di qualsiasi natura, la parte piú debole dei due, preferisca rifugiarsi in qualcosa di piú piacevole...poi sta al tradito, ove possibile, prendersi la responsabilità di chiudere oppure perdonare. Mi sono solo chiesta: e se il tradito, invece di starsene li a soffrire, ricambiasse pan per focaccia.
È vero, sono una persona con buoni principi e buoni valori, ma caspita, se per una volta mi prendessi io la libertà di fregarmene di tutti e di divertirmi un pó? Magari mi aiuterebbe a capire bene cosa provo davvero e se è il caso di risistemare seriamente le cose.
la rabbia che provoca un tradimento a volte, forse, porta a fare strani pensieri...
Perchè no?

In ogni caso devi smettere di fare le cose solo per far piacere agli altri.

Sei una delle poche donne che ha altre ambizioni oltre che sposarsi e procreare... beh... seguile! Il tuo fidanzato, se puoi farne a meno e stai meglio senza di lui, beh lascialo!
 

Nausicaa

sfdcef
Guarda,

sembra che perdoneresti solo perchè altre persone ti convincono che lo DEVI fare.

Ma via. Perdonare, riprovare, ricominciare, è lodevolissimo. Ma non sta scritto da nessuna parte che uno lo deve fare se non se la sente.

Io personalmente concordo che può capitare etc etc (mica sempre, ci sono casi e casi).
Ma penso anche che se tu non te la senti, ti distrugge provarci a prescindere.

Si legge la tua insofferenza, il tuo essere stufa. Bene. Sono convinta che nulla ti tratterrà dal fare quello che è meglio epr te.

In bocca al lupo per il tuo lavoro. Di cuore.
 

Zod

Escluso
Il dubbio è che lui è disperato, lo psicologo dice che tutto si supera, io non stó superando nulla...
Sempre piú spesso penso: perchè buttare giú e buttare giú, perchè sopportare tutto, serve davvero essere buoni? Se un bel giorno arrivo alla terapia di coppia dicendo: "va bene, cerchiamo di risolvere i nostri problemi con la casa, la famiglia e tutto il parentado. Ha scusate signori, tanto per essere onesta, non è un problema per voi se intanto mi porto avanti una semplice storia di sesso con un tizio che ho conosciuto sul lavoro, vero? Tanto se è solo sesso si perdona. Bene, di che cosa dovevamo parlare all'incontro di oggi?"....in fin dei conti è solo attrazione fisica!
Ti stai ponendo la domanda sbagliata.

Vuoi continuare a stare con quel ragazzo? Lo ami ancora? Al punto di perdonarlo? Puoi tornare a fidarti di lui al punto di farci dei figli?

Se la risposta è si, devi metterci tanto impegno, insieme a lui, per riprendere il vostro cammino di coppia.

Se la risposta è no, lascialo, riprendi il tuo cammino da sola, e scopati chi ti pare.
 

nate

Utente di lunga data
io lo manderei a quel paese

Cerco di uscire da un tradimento e non trovo la via.
Vi racconto: tanti anni fa avevo un fidanzato per il quale stravedevo, un bel giorno scopro un tradimento che lo vede protagonista insieme ad una mia (piú o meno) cara amica. Io chiudo la storia, lui è pentito, riprovo per un mese a stare con lui ma io sono ai primi esami di università e non ho piú concentrazione, soffro e piango. Decido di pensare al mio futuro, voglio una laurea e chiudo definitivamente la storia. Mi impegno in tutto e per tutto nei miei progetti e ne esco fuori. Poi passano gli anni, qualche storia poco importante fino a quando non mi fidanzo con un ragazzo con il quale sto per 9 anni. Con questo ragazzo sto bene, mi fido ciecamente, è il classico bravo ragazzo, non mi fa mancare nulla. Unico neo: la sua famiglia è troppo invadente e pressante, vogliono da me un lavoro fisso, vogliono un matrimonio in Chiesa, vogliono un nipote il prima possibile. Io vengo da giurisprudenza per cui non posso dare loro queste cose: devo fare la pratica forense, poi l'esame di abilitazione, poi cercare in qualche modo di racimolare soldi per arrivare a fine mese, almeno i primi tempi. Non è un percorso facile ma voglio restare fedele ai miei sogni. Loro mi mettono ansia e io ne parlo con il mio ragazzo ma lui non si rende bene conto del mio disagio. C'è anche da dire che i suoi familiari sono subdoli: in sua presenza non fanno pressioni, quando sono sola invece si danno alla pazza gioia. Io mi lamento e lui non capisce la serietà delle mie lamentele. Mi mettono ansia per le questioni di lavoro e io a volte sbrocco con lui perchè talvolta arrivo a pensare di non farcela, che forse loro hanno ragione e che dovrei trovarmi un lavoretto tranquillo tipo commessa o operaia che mi permetta di sposarmi e fare figli. Poi mi riprendo e, piú testarda che mai, non voglio abbandonare i miei sacrifici. Negli ultimi anni, intanto, ricevo una piccola eredità e con qualche soldo che i suoi hanno di risparmi compriamo un appartamentino. Le pressioni si fanno sempre peggiori...ora hanno anche la motivazione che per farci sposare hanno contribuito al nostro acquisto. Io cerco di sopravvivere, lo amo, nei fine settimana lavoro nei ristoranti o come commessa nei supermercati, per lui non è un problema perchè allena una squadra di calcio e non è libero la domenica. Cerco di stargli vicino, cerco di pagare piú che posso, cerco di portare avanti il mio lavoro in studio...a volte ho attacchi di ansia ma tengo duro e penso che insieme possiamo farcela e che tutto si sistemerà. Non avremo un mutuo da pagare e questo potrà rendere piú vivibile la nostra vita futura. Lo scorso San Valentino(2013) io gli faccio una cena a sorpresa nel piccolo appartamentino nuovo con le candele accese (non avevamo ancora la luce) e ne esce una serata bellissima. Lui mi regala un anello, mi chiede di sposarlo a dicembre prossimo (2013). Io felice rispondo di si. Iniziamo subito il corso prematrimoniale che termina ad aprile. Il 30 aprile, dopo cena, casualmente sono presente quando riceve un messaggio che subito cancella. Indago e scopro che si vede con una sua collega molto piú grande di noi (io ho 34 anni, lui 35 lei intorno ai 47 anni).
Scusa ma si è comportato in un modo tremendo,che cosa andate a fare dallo psicologo,tu lo vuoi lasciare,mi sembri una ragazza in gamba e anche affascinante.Ma mollalo
 
Cerco di uscire da un tradimento e non trovo la via.
Vi racconto: tanti anni fa avevo un fidanzato per il quale stravedevo, un bel giorno scopro un tradimento che lo vede protagonista insieme ad una mia (piú o meno) cara amica. Io chiudo la storia, lui è pentito, riprovo per un mese a stare con lui ma io sono ai primi esami di università e non ho piú concentrazione, soffro e piango. Decido di pensare al mio futuro, voglio una laurea e chiudo definitivamente la storia. Mi impegno in tutto e per tutto nei miei progetti e ne esco fuori. Poi passano gli anni, qualche storia poco importante fino a quando non mi fidanzo con un ragazzo con il quale sto per 9 anni. Con questo ragazzo sto bene, mi fido ciecamente, è il classico bravo ragazzo, non mi fa mancare nulla. Unico neo: la sua famiglia è troppo invadente e pressante, vogliono da me un lavoro fisso, vogliono un matrimonio in Chiesa, vogliono un nipote il prima possibile. Io vengo da giurisprudenza per cui non posso dare loro queste cose: devo fare la pratica forense, poi l'esame di abilitazione, poi cercare in qualche modo di racimolare soldi per arrivare a fine mese, almeno i primi tempi. Non è un percorso facile ma voglio restare fedele ai miei sogni. Loro mi mettono ansia e io ne parlo con il mio ragazzo ma lui non si rende bene conto del mio disagio. C'è anche da dire che i suoi familiari sono subdoli: in sua presenza non fanno pressioni, quando sono sola invece si danno alla pazza gioia. Io mi lamento e lui non capisce la serietà delle mie lamentele. Mi mettono ansia per le questioni di lavoro e io a volte sbrocco con lui perchè talvolta arrivo a pensare di non farcela, che forse loro hanno ragione e che dovrei trovarmi un lavoretto tranquillo tipo commessa o operaia che mi permetta di sposarmi e fare figli. Poi mi riprendo e, piú testarda che mai, non voglio abbandonare i miei sacrifici. Negli ultimi anni, intanto, ricevo una piccola eredità e con qualche soldo che i suoi hanno di risparmi compriamo un appartamentino. Le pressioni si fanno sempre peggiori...ora hanno anche la motivazione che per farci sposare hanno contribuito al nostro acquisto. Io cerco di sopravvivere, lo amo, nei fine settimana lavoro nei ristoranti o come commessa nei supermercati, per lui non è un problema perchè allena una squadra di calcio e non è libero la domenica. Cerco di stargli vicino, cerco di pagare piú che posso, cerco di portare avanti il mio lavoro in studio...a volte ho attacchi di ansia ma tengo duro e penso che insieme possiamo farcela e che tutto si sistemerà. Non avremo un mutuo da pagare e questo potrà rendere piú vivibile la nostra vita futura. Lo scorso San Valentino(2013) io gli faccio una cena a sorpresa nel piccolo appartamentino nuovo con le candele accese (non avevamo ancora la luce) e ne esce una serata bellissima. Lui mi regala un anello, mi chiede di sposarlo a dicembre prossimo (2013). Io felice rispondo di si. Iniziamo subito il corso prematrimoniale che termina ad aprile. Il 30 aprile, dopo cena, casualmente sono presente quando riceve un messaggio che subito cancella. Indago e scopro che si vede con una sua collega molto piú grande di noi (io ho 34 anni, lui 35 lei intorno ai 47 anni).
Ma sai che proprio questa settimana ho parlato con una avvocato di 34 anni che ha mandato in mona il matrimonio perchè aveva scoperto che lui ha un'altra.
Non mi pare che fosse molto interessata ancora a lui, quanto al suo nuovo fidanzato.

Io non giudico il tuo ex, che non puoi tradire, perchè nessun patto di fedeltà è mai possibile con chi ci ha tradito.

Ma vorrei comunque fare l'avvocato del diavolo.

Cioè accertati bene dei termini della questione.

Ci sono anche casi in cui un uomo resta invischiato in una situazione e non riesce a risolverla.

perchè in questi casi, e parlo per esperienza vissuta, la lei di turno ti dice, ciao conte, le nostre strade si dividono, perchè mi sposo a dicembre. E io le dico...si i nostri giochi sono ultimati, caliamo il sipario...concedimi di essere il testimone delle tue nozze.

Oppure giriamo la faccenda io dico, senti carina, ci siamo divertiti in lungo e in largo, ora metto la testa a posto, il ciccio dentro le braghe, perchè mi sposo, ossia vado a giurare fedeltà....e mi aspetto che tu capisca.

Ma se questa mi dice...eh no ciccio bello, tu sei il mio giocattolino, adesso tu sposi quella cretina, e poi tutto continua come prima...

Insomma capisci che questa donna mi costringe ad essere molto cattivo con lei, perchè certo non vorrei farmi guastare il matrimonio da una che ciulavo prima di sposarmi no? Voglio dire, un minimo di serietà nelle cose, nei rapporti personali.

QUindi il tuo lui poteva salvarsi, ma ha osato a sfidare il fato.
E come sai neanche gli dei possono contro il fato. No?

E sulla famiglia di lui, mi pare che sei tu che permetti loro di ficcanasare no?
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Non parlo di vendetta

Buongiorno,
per prima cosa voglio ringraziare di cuore tutti voi per l'interessamento e l'impegno che avete profuso nel darmi risposte molto comprensive.
Ho davvero sentito la vostra vicinanza e per me in questo momento è di grande aiuto.

Per quanto riguarda la questione psicologo: io ci sono andata subito di mia spontanea volontà perchè non volevo subire ripercussioni da una situazione in cui per forza di cose mi sono ritrovata. Sono una persona che affronta, per quanto posso, i problemi di petto e che cerca di risolverli ed "archiviarli" il prima possibile. Tengo molto alla mia serenità e non amo il fatto che altri, tramite scelte egoistiche, possano togliermi arbitrariamente la voglia di vivere, di andare avanti, di avere una vita sentimentale serena. Ci sono andata da sola subito dopo aver disdetto il matrimonio. Poi per forza di cose mi sono dovuta vedere con il mio ex (per documenti della casa, firme varie) e, parlando con lui, ho visto che non stava molto bene quindi ho chiesto al mio psicologo delucidazioni in merito alla terapia di coppia. Lui mi ha spiegato che questo tipo di terapia non serve per ingoiare il rospo e vivere felicemente ma serve per rimettere tutto in discussione e tornare insieme oppure lasciarsi serenamente. Penso che la coppia faccia insieme la scelta di iniziare una storia e ritengo giusto che insieme la coppia decida di lasciarsi. Se non altro, parlandone serenamente e comprendendo le reali motivazioni che ci hanno portato alla crisi prima, poi al tradimento, poi alla rottura. Spero che questo, in futuro, possa servire ad entrambi per non commettere gli stessi errori, indipendentemente dalle strade che la vita riserva ad ognuno di noi. Abbiamo iniziato questa terapia da qualche settimana, ci vediamo solo dallo psicologo per il resto non lo vedo e non lo sento.

Questione vendetta: io non ho parlato di tradimento per vendetta. Intendevo altro.
Mi spiego meglio: quando in una coppia salta fuori improvvisamente un tradimento possono succedere tre cose da parte del "traditore":

1- il traditore dice: "senti, io mi sono innamorato di un'altra, arrivederci" e in questo caso si accusa il colpo e si cerca di farsene una ragione e di rifarsi una vita;

2- il traditore dice: "senti, io sono andato in crisi, non só se voglio lei o te" e si comporta in modo confuso, dice magari che vuole chiudere la relazione extra ma poi magari non lo fa. In questo caso, secondo me, è bene prendersi un distacco, chiudere subito e vedere con il tempo cosa succede;

3- il traditore dice: " senti, ho fatto una cavolata, ho sbagliato, è con te che voglio stare" e in questo caso o si chiude o si perdona.

Nel mio caso si è verificata prima la fase due poi la tre. Io ho chiuso tutto subito.
Oggi, dopo ben due storie terminate improvvisamente a causa di tradimenti, sono qui a chiedermi: ho sbagliato io in 9 anni a valutare questo fidanzato? Oppure ha sbagliato lui in questo determinato contesto?
É poi cosí difficile sbagliare?
È vero, nella coppia, che si puó decidere a 25 anni di stare insieme e rinnovare quella scelta ogni santo giorno senza tentennamenti o dubbi?

Avete intuito la mia stanchezza: infatti è cosí, il tradimento mi ha sconfitto, ben due volte. Oggi sono a chiedermi: succederà ancora? Ogni volta che succederà cambieró la mia vita di colpo di nuovo? Possibile che io scelgo sempre persone deboli che "cadono" improvvisamente?
Allora ho deciso di darmi qualche risposta, ho letto libri, testimonianze, articoli e forum e ho scoperto verità amare: ovunque ci sono traditi che soffrono, piangono e si disperano. Alcuni lasciano e stanno male, altri restano per i figli o per ragioni morali varie e, forse, stanno anche peggio perchè cercano di tirare avanti una storia nella quale fanno fatica a credere ed investire ancora. Ovunque ci sono traditori piú o meno pentiti che soffrono per quello che hanno perso in termini di fiducia, che vorrebbero ricostruire ma vivono una vita di coppia d'inferno, che ogni giorno si sentono rinfacciare i propri sbagli oppure che ogni giorno si sentono in colpa perchè hanno vicino una persona che soffre e tiene tutto dentro. Oppure che ogni giorno sono stretti dalla morsa di dover decide tra la moglie e l'amante senza capirci una mazza.

Ha ragione chi in un post mi ha scritto che se ci fosse una soluzione al tradimento questo forum non esisterebbe. Peró io oggi mi chiedo se non sia il caso di modificare un po' i valori che abbiamo. Molti uomini (e alcune donne molto disinibite) da quanto leggo, hanno due concezioni per lo stesso atto fisico: puó essere sesso oppure puó essere amore. Io ho un'unica concezione: se vado a letto con qualcuno è per amore. Questo comporta che loro possono confondere le due cose. A me questo non puó succedere perchè se lo faccio è perchè ne sono convinta.
Se io decidessi di tradire ció avverrebbe solo in un caso: vivo una storia già finita, incontro una persona che mi piace, PRIMA VALUTO BENE poi inizio una relazione e nello stesso istante inizio anche a parlare con il mio fidanzato per chiudere il tutto. Ma io ho una concezione univoca dell'amore, non è un gioco, non è un atto fisico, è solo amore. Ho avuto poche relazioni perchè ho cercato solo sentimenti.
Só di essere nel giusto e non posso sbagliare. Mi puó capitare il colpo di fulmine per una terza persona estranea alla coppia ma só già che se dovesse succedere farei le mie scelte in modo maturo e onesto, senza illudere nessuno e senza aggravare, per quanto possibile, la situazione di nessuno. E pur facendo tutto questo se dovessi accorgermi di aver sbagliato? Noi che abbiamo queste verità assolute non sbagliamo mai?

Veniamo al punto: una nave puó navigare in eterno senza intoppi? Se decido che mi piace mangiare carne, posso oggi affermare che tutta la vita vorró mangiare carne? Mai un dubbio? Se decido oggi di stare con una persona, questa decisione varrà per il resto dei miei giorni nonostante il tempo e le situazioni che mi cambieranno?

Quando una nave si trova in mezzo alla tempesta immagino che siano due le cose da fare:
- abbandono la nave
- oppure resto e faccio di tutto per salvarla

Pero forse c'è una terza cosa:
- la lascio affondare, guardo se ce la fa, valuto se il materiale che la compone è buono oppure no. Mi rendo conto di quanto vale.

Così è nella vita di coppia. Posso decidere di valutare, posso iniziare a pensare il tradimento come una tempesta mentale, posso decidere che invece di subire un tradimento posso iniziare a capire che esiste anche il sesso e che l'amore tra due persone puó essere svincolato dall'atto fisico. Che la materialità delle azioni resta tale ma che un rapporto maturo puó essere piú forte di tutto questo se il materiale di cui è fatta la nave è forte. Se la nave riesce a sopravvivere da sola alla tempesta non avrà piú timore di attraversarne altre.
una nave che non conosce le tempeste navigherà sempre nel timore di incontrarne una. Una nave che sà di poterle superare navigherà fiera e serena.
É qui che voglio arrivare.
Se io adesso, invece di starmene chiusa in casa a piangere, decidessi di uscire, di fare le mie esperienze (non ovviamente con il primo che capita)....decidessi di capire che non necessariamente esiste solo amore. Che la coppia non è fatta solo di una lunga vita serena insieme. Che esiste altro che io ho sempre rifiutato di riconoscere in nome dei miei tanto amati valori...che peró esiste ed è diffuso talmente tanto da incombere nella mia vita e modificarla a suo piacimento.

Non parlo di coppia aperta, non parlo di vendetta 1-1 e palla al centro.
parlo di altro: il mio fidanzato è andato in crisi, non è un traditore seriale, io in 9 anni non mi sono sbagliata. Ha sbagliato lui in questo contesto. Invece di giudicare dall'alto dei miei valori morali, invece di pianificare e pianificare continuamente una vita senza calcolare gli intoppi che poi puntualmente si verificano, potrei vivere questa crisi fino in fondo e vedere cosa e se qualcosa si salva.

Scusate la lunga dissertazione, spero di avere reso l'idea.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Ho letto tutta la tua lunga dissertazione e mi è venuta una domanda da farti.
Ammettiamo che tu vada alla scoperta del sesso senza amore, e che lo trovi (trascuro qui se la spinta che ti muoverebbe in quella direzione sia più o meno sensata, anche se il mio parere è che la tua tendenza a voler tenere tutto sotto controllo, te per prima, comincia a farti andare fuori asse, ma non so se questa ricerca è la soluzione).
Dicevo: ammettiamo che anche tu scopra che c'è una MaiPiù che sa godersi un'esperienza solo sessuale senza che ci sia per forza sentimento.
Cosa pensi che aggiungerebbe di positivo questa nuova visione di te alla tua vita?
E cosa pensi che invece toglierebbe?
 

MaiPiú

Utente di lunga data
Ho letto tutta la tua lunga dissertazione e mi è venuta una domanda da farti.
Ammettiamo che tu vada alla scoperta del sesso senza amore, e che lo trovi (trascuro qui se la spinta che ti muoverebbe in quella direzione sia più o meno sensata, anche se il mio parere è che la tua tendenza a voler tenere tutto sotto controllo, te per prima, comincia a farti andare fuori asse, ma non so se questa ricerca è la soluzione).
Dicevo: ammettiamo che anche tu scopra che c'è una MaiPiù che sa godersi un'esperienza solo sessuale senza che ci sia per forza sentimento.
Cosa pensi che aggiungerebbe di positivo questa nuova visione di te alla tua vita?
E cosa pensi che invece toglierebbe?
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non importa, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non le seconde?

Cosa toglierebbe: disincanto, illusione, credere alla famiglia del mulino bianco.


Sia ben chiaro, stiamo parlano di tradimento e ognuno dice quello che pensa. Io ammetto di essere in balia di sentimenti contrastanti tipici di quello che sto passando ma ció non significa che adesso ogni giorno vado combinando chissà che cosa in giro...il mio esporre quello che penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.
 

Fantastica

Utente di lunga data
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non importa, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non le seconde?

Cosa toglierebbe: disincanto, illusione, credere alla famiglia del mulino bianco.


Sia ben chiaro, stiamo parlano di tradimento e ognuno dice quello che pensa. Io ammetto di essere in balia di sentimenti contrastanti tipici di quello che sto passando ma ció non significa che adesso ogni giorno vado combinando chissà che cosa in giro...il mio esporre quello che penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.
Parole SANTE!!! Mi piace da matti come ragioni, sei grande!
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non importa, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non le seconde?

Cosa toglierebbe: disincanto, illusione, credere alla famiglia del mulino bianco.


Sia ben chiaro, stiamo parlano di tradimento e ognuno dice quello che pensa. Io ammetto di essere in balia di sentimenti contrastanti tipici di quello che sto passando ma ció non significa che adesso ogni giorno vado combinando chissà che cosa in giro...il mio esporre quello che penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.
Eh...è una bella domanda...:)

solo non metterei in bilancia le diverse azioni.

Ognuna porta con sè del dolore, e ogni dolore ha una sua dignità.

Come si fa a fare una classifica?

..probabilmente non è questione di perdono..

ma di tolleranza al fatto che le persone ci fanno continuamente sorprese, che non sono come ci si era immaginato che fossero...e a volte è straordinario, altre volte distruttivo.

Forse a dover stare sulla bilancia non sono le azioni dell'altro, ma le nostre capacità di contenerne le conseguenze, senza perdere troppo di ciò che siamo nel profondo.
 

Diletta

Utente di lunga data
Di positivo: che sbagliare è umano. Che è vero che tutti viviamo con la volontà di tenere sotto controllo tutto, ma quando siamo da soli, imposizione su imposizione, ci riusciamo. Quando siamo in coppia questo è impossibile da fare. Il tradimento è un errore poco comprensibile da parte di chi non lo farebbe mai. Per questo molliamo tutto e ce ne andiamo. E se noi fedeli iniziassimo a pensare che anche noi possiamo sbagliare? Non diventeremo persone piú comprensive e meno rigide? Non migliorerebbero i rapporti che abbiamo con gli altri?

Ti faccio un esempio: se io ho solo l'idea dell'amore perfetto non dovrei perdonare nessun tipo di tradimento. Ora: noi parliamo di tradimento qui come relazione sentimentale/sessuale con un'altra persona esterna alla coppia. Ma nella coppia non esiste solo questo tipo di tradimento, ne esistono molti: quando il mio fidanzato mi dice che vuole stare con me e facciamo un corso prematrimoniale in cui ci promettiamo fedeltà, sostegno reciproco, condivisione ecc. e io gli dico di proteggermi dalle intromissioni della sua famiglia e lui non capisce bene, non gli sembra grave e non fa niente, non è questa una forma di tradimento? Quando si sentono in giro donne sposate con prole a carico che si lamentano dei propri mariti che non fanno nulla in casa, che pensano solo a lavorare, non è questo un tradimento? Ma nessuno butta tutto all'aria perchè un marito non sparecchia la tavola, io stessa litigavo per le ingerenze della sua famiglia ma non ho buttato tutto all'aria, ho cercato di parlare/litigare per fargli comprendere i suoi errori. Lo stavo facendo. Poi la bomba ed ho chiuso la storia. Con il tradimento di tipo relazione extra oggetto di questo forum, invece, soffriamo, chiudiamo la relazione, torniamo indietro, amiamo, non perdoniamo...è tutto un casino. Io chiedo: non è possibile che la coppia raggiunga una maturazione tale di sentimenti da portare ad una situazione tipo: uno scopre un tradimento, l'altro si pente veramente e il primo dice: ok hai sbagliato, non importa, puó succedere. Ripartiamo. E si riparte senza troppi strascichi emotivi, paure ecc.
lo scrivo perchè qualche giorno fa il mio ex dallo psicologo mi ha chiesto scusa per il suo comportamento e pr quello della sua famiglia, ha detto che non pensava che a me quella situazione pesasse tanto e ha detto che se dovessimo tornare insieme lui cambierebbe le cose. Questo è un tipo di tradimento che io dimenticherei volentieri anzi felicemente: ha sbagliato in passato ma per fortuna ha capito e non ricometterebbe lo stesso errore. Perchè siamo disposti a sorvolare felicemente su tradimenti protratti negli anni forse anche piú gravi delle relazioni extra tanto da perdonare i primi e non le seconde?

Cosa toglierebbe: disincanto, illusione, credere alla famiglia del mulino bianco.


Sia ben chiaro, stiamo parlano di tradimento e ognuno dice quello che pensa. Io ammetto di essere in balia di sentimenti contrastanti tipici di quello che sto passando ma ció non significa che adesso ogni giorno vado combinando chissà che cosa in giro...il mio esporre quello che penso è solo per capire me e gli altri. Per un confronto. Non sto dicendo che voglio sesso a tutti i costi con il primo che capita. Sto solo dicendo che mi sono tenuta ben lontana da certe cose e sto valutando se sia stata la scelta migliore.


Anch'io ci ho ragionato molto dopo lo scoppio della bomba. Ci ho pensato e ripensato, guardandomi in giro, e poi sono giunta alla conclusione, e ne sono convinta, che, molto semplicemente, chi nasce tondo non muore quadrato.
Cosa significa?
Che sono vissuta finora con dei principi che ho ritenuto sempre validi e consoni alla mia personalità e che non sono incline, per natura, alle avventure. Non mi posso forzare, sarebbe un disastro e ne uscirei molto male.
Anch'io avevo un ideale d'amore perfetto e la clamorosa smentita mi ha fatto precipitare nel baratro e non avrò più verità assolute su chi non posso esercitare il controllo perché non è me stesso, ma posso sapere senza ombra di dubbio ciò che sono io e quello che voglio dalla vita.
Non c'è alcun bisogno che io provi a sbagliare, perché so già a priori che è uno sbaglio.
Anche tu parli di errore, ma se già lo consideri tale perché farsi balenare l'idea di volerlo sperimentare?
E' uno sbaglio, non serve a nulla.
Solo chi non lo considera tale può permettersi di farlo con la complicità della propria coscienza che lo assolve. Ma non io e non te, da come ti leggo.

Ti interroghi sul perché un tradimento di questo tipo sia così difficilmente perdonabile, ma questo lo dobbiamo chiedere al nostro cuore, che viene ferito a morte da questi eventi. E' qualcosa di ancestrale, infatti il tradimento lo si occulta perché fa soffrire l'altro. Quando si ama non si può accettare, si può solo sperare mediante lo stesso amore di riuscire a voltar pagina e a ricominciare. C'è tutta una serie di dinamiche che scattano come la competizione quindi la rivalità con il terzo incomodo, la gelosia, la svalutazione di sé, la mortificazione, la rabbia...quanti sentimenti negativi innesca e con tutti bisogna fare i conti.
Ecco perché è così difficile attuare il discorso che tu hai fatto, benché giusto quando si è coppia per davvero, uno se lo propone, ma gli ostacoli emotivi che incontra su questo cammino sono oltremodo insidiosi.
Bisogna crederci tantissimo e andare oltre mettendosi nei panni dell'altro, cosa anche questa di una difficoltà estrema!
 
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