Il rancore incastra i meccanismi

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feather

Utente tardo
Alcuni mi hanno chiesto come sto..
Il sogno infranto di una vita e di una relazione appagante sta lentamente diventando sempre più sogno e sempre meno occasione perduta.

La settimana scorsa ho visto lo psicologo, mi ha dato una chiave di lettura dei sui comportamenti che mi è piaciuta molto. Mi rende più facile capire e metterci una pietra sopra. Soprattutto perché spiega tutto in modo che io non provi rancore nei suoi confronti. Il rancore sembra aiuti in un primo momento ad affrontare il dolore. Ma alla lunga logora.
Ed è sbagliato.
Comincio a pensare che le relazioni tra le persone debbano funzionare o interrompersi senza sforzo e "attrito". Se c'è rancore e rabbia, quando non odio, vuol dire che sto vedendo quella persona dal punto di vista sbagliato. Come per un ingranaggio, se per farlo girare bisogna applicare forza, qualcosa non va. Deve girare senza sforzo.
Così le relazioni devono "girare" senza attriti.

Mano a mano il tempo passa io mi rendo conto di quanto volessi saltare dentro con tutte le scarpe nella -sua- vita. E questo perché non mi piace la mia. Mi annoia da morire.
È probabile che dopo una iniziale ventata di novità mi sarei annoiato a morte anche nella nuova vita.
Così cerco di dirigere i miei sforzi nel capire perché la vita che non mi piace e come posso cambiarla. E questo mi aiuta a pensare meno a lei.
O meglio, ci penso tutti i giorni lo stesso. Mi manca. Ma è un pensiero meno doloroso di più prima, più "nostalgico".
Un po' di rabbia c'è sempre, mi ha comunque abbandonato come un cane in autostrada. Per quanto ora possa capire come e perché l'ha fatto. Rimane il senso di abbandono. Di un sogno bellissimo sprecato.

Proprio stamattina, un ora fa, me trovo davanti la porta dell'ascensore la mia ex lei. Ciao.. ciao.. Ho tirato dritto. Cosa potevo dire??

In tutto questo c'è sempre mia moglie. Io continuo a vederla come una cara amica, non come mia moglie. Sto aspettando per vedere se, passata la "scuffia" come l'ha chiamata qualcuno, continuerò a vederla così.
Se è il caso dovrò lasciarla. Non sento giusto, ne per me ne per lei, fingere di essere sposati quando nei fatti non lo siamo.
Spero di averne la forza se sarà quello il caso.
Inoltre non ho una donna ad aspettarmi. Mi separerei "solo" perché sento che sarebbe la cosa giusta da fare. Non per usufruire di una alternativa migliore. Non è facile.
Ma anche guardarsi allo specchio e vedere un uomo che non stimo non è facile..

Quindi, come sto?
Spaventato, pieno di dubbi e con il dolore dell'abbandono ancora vivo anche se meno lancinante.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Alcuni mi hanno chiesto come sto..
Il sogno infranto di una vita e di una relazione appagante sta lentamente diventando sempre più sogno e sempre meno occasione perduta.

La settimana scorsa ho visto lo psicologo, mi ha dato una chiave di lettura dei sui comportamenti che mi è piaciuta molto. Mi rende più facile capire e metterci una pietra sopra. Soprattutto perché spiega tutto in modo che io non provi rancore nei suoi confronti. Il rancore sembra aiuti in un primo momento ad affrontare il dolore. Ma alla lunga logora.
Ed è sbagliato.
Comincio a pensare che le relazioni tra le persone debbano funzionare o interrompersi senza sforzo e "attrito". Se c'è rancore e rabbia, quando non odio, vuol dire che sto vedendo quella persona dal punto di vista sbagliato. Come per un ingranaggio, se per farlo girare bisogna applicare forza, qualcosa non va. Deve girare senza sforzo.
Così le relazioni devono "girare" senza attriti.

Mano a mano il tempo passa io mi rendo conto di quanto volessi saltare dentro con tutte le scarpe nella -sua- vita. E questo perché non mi piace la mia. Mi annoia da morire.
È probabile che dopo una iniziale ventata di novità mi sarei annoiato a morte anche nella nuova vita.
Così cerco di dirigere i miei sforzi nel capire perché la vita che non mi piace e come posso cambiarla. E questo mi aiuta a pensare meno a lei.
O meglio, ci penso tutti i giorni lo stesso. Mi manca. Ma è un pensiero meno doloroso di più prima, più "nostalgico".
Un po' di rabbia c'è sempre, mi ha comunque abbandonato come un cane in autostrada. Per quanto ora possa capire come e perché l'ha fatto. Rimane il senso di abbandono. Di un sogno bellissimo sprecato.

Proprio stamattina, un ora fa, me trovo davanti la porta dell'ascensore la mia ex lei. Ciao.. ciao.. Ho tirato dritto. Cosa potevo dire??

In tutto questo c'è sempre mia moglie. Io continuo a vederla come una cara amica, non come mia moglie. Sto aspettando per vedere se, passata la "scuffia" come l'ha chiamata qualcuno, continuerò a vederla così.
Se è il caso dovrò lasciarla. Non sento giusto, ne per me ne per lei, fingere di essere sposati quando nei fatti non lo siamo.
Spero di averne la forza se sarà quello il caso.
Inoltre non ho una donna ad aspettarmi. Mi separerei "solo" perché sento che sarebbe la cosa giusta da fare. Non per usufruire di una alternativa migliore. Non è facile.
Ma anche guardarsi allo specchio e vedere un uomo che non stimo non è facile..

Quindi, come sto?
Spaventato, pieno di dubbi e con il dolore dell'abbandono ancora vivo anche se meno lancinante.
Ciao feath, prima di spaventarti attendi che il tempo lenisca del tutto la tua ferita poi valuterai cosa sarà meglio per te, per voi. Direi comunque che sei già avanti nel percorso, se capisci motivi dell'abbandono della tua amante non può che esserti di aiuto per andare oltre. Per queste cose ci vuole tempo ma il tempo non sarà ancora moltissimo vedrai :up:
 

Etrusco

Utente di lunga data
Ciao feather, mi dispiace tu stia ancora male, ma ti capisco. Provo la tua stessa rabbia, alternata alla speranza che forse, in futuro....bah!.

mi piace l'analisi che hai fatto, è segno di una maturità che solo qualche settimana fa sognavi ti potesse appartenere.....dai, che le farfalle stanno passando, e con loro tutta l'emotività che ti ha fatto soffrire.

pensa a te stesso e curati come avresti voluto facesse lei, te lo meriti.
ciao
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Calipso

Utente Eclettica
Ciao feath, leggo finalmente un po' piu' di serenita' nelle tue parole. Ti abbraccio. Non mollare. Io sono un po' anestetizzata ma Vado avanti senza voltarmi. Anche volendo, non troverei nessuno dietro di me...
 

Fantastica

Utente di lunga data
Ciao feath, leggo finalmente un po' piu' di serenita' nelle tue parole. Ti abbraccio. Non mollare. Io sono un po' anestetizzata ma Vado avanti senza voltarmi. Anche volendo, non troverei nessuno dietro di me...
Nel tuo caso, Calipso, l'anestesia era ed è d'uopo, direi. Necessaria per la remissione. Parlo per sorellanza...:)
 

Calipso

Utente Eclettica
Nel tuo caso, Calipso, l'anestesia era ed è d'uopo, direi. Necessaria per la remissione. Parlo per sorellanza...:)
Intendi dire che se non fossi in coma farmacologico emotivo potrei soffrire troppo???????:rolleyes:
 

Sbriciolata

Escluso
un passo alla volta Feather... vedrai che starai meglio, passata la scuffia e anche l'oppressione che senti a casa scemerà un poco e con quella l'angoscia. Quando ti sarai liberato vedrai anche con maggiore chiarezza e positività le scelte possibili.
 

scrittore

Utente di lunga data
Alcuni mi hanno chiesto come sto..
Il sogno infranto di una vita e di una relazione appagante sta lentamente diventando sempre più sogno e sempre meno occasione perduta.

La settimana scorsa ho visto lo psicologo, mi ha dato una chiave di lettura dei sui comportamenti che mi è piaciuta molto. Mi rende più facile capire e metterci una pietra sopra. Soprattutto perché spiega tutto in modo che io non provi rancore nei suoi confronti. Il rancore sembra aiuti in un primo momento ad affrontare il dolore. Ma alla lunga logora.
Ed è sbagliato.
Comincio a pensare che le relazioni tra le persone debbano funzionare o interrompersi senza sforzo e "attrito". Se c'è rancore e rabbia, quando non odio, vuol dire che sto vedendo quella persona dal punto di vista sbagliato. Come per un ingranaggio, se per farlo girare bisogna applicare forza, qualcosa non va. Deve girare senza sforzo.
Così le relazioni devono "girare" senza attriti.

Mano a mano il tempo passa io mi rendo conto di quanto volessi saltare dentro con tutte le scarpe nella -sua- vita. E questo perché non mi piace la mia. Mi annoia da morire.
È probabile che dopo una iniziale ventata di novità mi sarei annoiato a morte anche nella nuova vita.
Così cerco di dirigere i miei sforzi nel capire perché la vita che non mi piace e come posso cambiarla. E questo mi aiuta a pensare meno a lei.
O meglio, ci penso tutti i giorni lo stesso. Mi manca. Ma è un pensiero meno doloroso di più prima, più "nostalgico".
Un po' di rabbia c'è sempre, mi ha comunque abbandonato come un cane in autostrada. Per quanto ora possa capire come e perché l'ha fatto. Rimane il senso di abbandono. Di un sogno bellissimo sprecato.

Proprio stamattina, un ora fa, me trovo davanti la porta dell'ascensore la mia ex lei. Ciao.. ciao.. Ho tirato dritto. Cosa potevo dire??

In tutto questo c'è sempre mia moglie. Io continuo a vederla come una cara amica, non come mia moglie. Sto aspettando per vedere se, passata la "scuffia" come l'ha chiamata qualcuno, continuerò a vederla così.
Se è il caso dovrò lasciarla. Non sento giusto, ne per me ne per lei, fingere di essere sposati quando nei fatti non lo siamo.
Spero di averne la forza se sarà quello il caso.
Inoltre non ho una donna ad aspettarmi. Mi separerei "solo" perché sento che sarebbe la cosa giusta da fare. Non per usufruire di una alternativa migliore. Non è facile.
Ma anche guardarsi allo specchio e vedere un uomo che non stimo non è facile..

Quindi, come sto?
Spaventato, pieno di dubbi e con il dolore dell'abbandono ancora vivo anche se meno lancinante.
Quante domande...ma soprattutto quanti punti interrogativi leggo in questa tua confidenza.
E non parlo dei punti interrogativi espliciti. Parlo di quelli che non hai dichiarato. Parlo di quelle azioni che ti passano per la mente e che ti rendono spaventato e pieno di dubbi.
Non ho la presunzione di darti la ricetta giusta per farteli passare e, sinceramete, anche se l'avessi non riterrei giusto dartela perchè probabilmente, col tempo, ti ritroveresti perso in questi stessi dubbi ma con un'altra persona accanto.

Però, se posso permettermi, mi viene da dirti che bisogna vivere nel presente. Ed è qui e ora che ti guardi allo specchio. Non ieri, nemmeno domani.
Mi viene da dirti che non sei l'unico artefice del proprio destino e allo stesso tempo non sei nemmeno l'unico artefice del destino degli altri.
Mi viene da dirti che una scelta fatta oggi da te, può essere vista come una botta che dai a quell'ingranaggio per farlo funzionare o per romperlo una volta per tutte.
Se quella stessa scelta però la fa qualcun'altro. Magari la persona che hai accanto, forse non avrebbe le stesse conseguenze nella tua anima...magari potrebbe addirittura "sollevarti".

Dunque non perderti nel mare dei Se nella speranza di trovare e fare la scelta giusta.
Se quella scelta non viene, molto probabilmente è perchè non è arrivato ancora il momento.
Guardarsi allo specchio consapevoli di non essere i soli a tenere in pugno le proprie sorti e quello degli altri forse non ti aiuterà ad aumentare la stima di te...ma a guardarti con occhi più sereni...quello spero proprio di si.

Con affetto.
Scrittore
 

giorgiocan

Utente prolisso
Mi è piaciuto, quello che ho letto. Vuol dire, mia modestissima opinione, che la psicologa è riuscita a fare scattare qualcosa. Ed è un'ottima cosa, vista in prospettiva, perchè vuol dire che non sei più immobile. Ovvio che ora come ora non ci sia alcun successo da festeggiare, ma d'altra parte era indispensabile cominciare a muovere i primi passi per tirarti fuori dalle sabbie mobili in cui ti trovavi. Un punto per te, intanto, per come la vedo io.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Alcuni mi hanno chiesto come sto..
Il sogno infranto di una vita e di una relazione appagante sta lentamente diventando sempre più sogno e sempre meno occasione perduta.

La settimana scorsa ho visto lo psicologo, mi ha dato una chiave di lettura dei sui comportamenti che mi è piaciuta molto. Mi rende più facile capire e metterci una pietra sopra. Soprattutto perché spiega tutto in modo che io non provi rancore nei suoi confronti. Il rancore sembra aiuti in un primo momento ad affrontare il dolore. Ma alla lunga logora.
Ed è sbagliato.
Comincio a pensare che le relazioni tra le persone debbano funzionare o interrompersi senza sforzo e "attrito". Se c'è rancore e rabbia, quando non odio, vuol dire che sto vedendo quella persona dal punto di vista sbagliato. Come per un ingranaggio, se per farlo girare bisogna applicare forza, qualcosa non va. Deve girare senza sforzo.
Così le relazioni devono "girare" senza attriti.

Mano a mano il tempo passa io mi rendo conto di quanto volessi saltare dentro con tutte le scarpe nella -sua- vita. E questo perché non mi piace la mia. Mi annoia da morire.
È probabile che dopo una iniziale ventata di novità mi sarei annoiato a morte anche nella nuova vita.
Così cerco di dirigere i miei sforzi nel capire perché la vita che non mi piace e come posso cambiarla. E questo mi aiuta a pensare meno a lei.
O meglio, ci penso tutti i giorni lo stesso. Mi manca. Ma è un pensiero meno doloroso di più prima, più "nostalgico".
Un po' di rabbia c'è sempre, mi ha comunque abbandonato come un cane in autostrada. Per quanto ora possa capire come e perché l'ha fatto. Rimane il senso di abbandono. Di un sogno bellissimo sprecato.

Proprio stamattina, un ora fa, me trovo davanti la porta dell'ascensore la mia ex lei. Ciao.. ciao.. Ho tirato dritto. Cosa potevo dire??

In tutto questo c'è sempre mia moglie. Io continuo a vederla come una cara amica, non come mia moglie. Sto aspettando per vedere se, passata la "scuffia" come l'ha chiamata qualcuno, continuerò a vederla così.
Se è il caso dovrò lasciarla. Non sento giusto, ne per me ne per lei, fingere di essere sposati quando nei fatti non lo siamo.
Spero di averne la forza se sarà quello il caso.
Inoltre non ho una donna ad aspettarmi. Mi separerei "solo" perché sento che sarebbe la cosa giusta da fare. Non per usufruire di una alternativa migliore. Non è facile.
Ma anche guardarsi allo specchio e vedere un uomo che non stimo non è facile..

Quindi, come sto?
Spaventato, pieno di dubbi e con il dolore dell'abbandono ancora vivo anche se meno lancinante.

Mmmm.... è scomparso il tono lagnoso. Finalmente.

Mi piace questo nuovo Feather.
Dai che ce la fai :):)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alcuni mi hanno chiesto come sto..
Il sogno infranto di una vita e di una relazione appagante sta lentamente diventando sempre più sogno e sempre meno occasione perduta.

La settimana scorsa ho visto lo psicologo, mi ha dato una chiave di lettura dei sui comportamenti che mi è piaciuta molto. Mi rende più facile capire e metterci una pietra sopra. Soprattutto perché spiega tutto in modo che io non provi rancore nei suoi confronti. Il rancore sembra aiuti in un primo momento ad affrontare il dolore. Ma alla lunga logora.
Ed è sbagliato.
Comincio a pensare che le relazioni tra le persone debbano funzionare o interrompersi senza sforzo e "attrito". Se c'è rancore e rabbia, quando non odio, vuol dire che sto vedendo quella persona dal punto di vista sbagliato. Come per un ingranaggio, se per farlo girare bisogna applicare forza, qualcosa non va. Deve girare senza sforzo.
Così le relazioni devono "girare" senza attriti.

Mano a mano il tempo passa io mi rendo conto di quanto volessi saltare dentro con tutte le scarpe nella -sua- vita. E questo perché non mi piace la mia. Mi annoia da morire.
È probabile che dopo una iniziale ventata di novità mi sarei annoiato a morte anche nella nuova vita.
Così cerco di dirigere i miei sforzi nel capire perché la vita che non mi piace e come posso cambiarla. E questo mi aiuta a pensare meno a lei.
O meglio, ci penso tutti i giorni lo stesso. Mi manca. Ma è un pensiero meno doloroso di più prima, più "nostalgico".
Un po' di rabbia c'è sempre, mi ha comunque abbandonato come un cane in autostrada. Per quanto ora possa capire come e perché l'ha fatto. Rimane il senso di abbandono. Di un sogno bellissimo sprecato.

Proprio stamattina, un ora fa, me trovo davanti la porta dell'ascensore la mia ex lei. Ciao.. ciao.. Ho tirato dritto. Cosa potevo dire??

In tutto questo c'è sempre mia moglie. Io continuo a vederla come una cara amica, non come mia moglie. Sto aspettando per vedere se, passata la "scuffia" come l'ha chiamata qualcuno, continuerò a vederla così.
Se è il caso dovrò lasciarla. Non sento giusto, ne per me ne per lei, fingere di essere sposati quando nei fatti non lo siamo.
Spero di averne la forza se sarà quello il caso.
Inoltre non ho una donna ad aspettarmi. Mi separerei "solo" perché sento che sarebbe la cosa giusta da fare. Non per usufruire di una alternativa migliore. Non è facile.
Ma anche guardarsi allo specchio e vedere un uomo che non stimo non è facile..

Quindi, come sto?
Spaventato, pieno di dubbi e con il dolore dell'abbandono ancora vivo anche se meno lancinante.
Mi riferisco alle parti evidenziate

Il rancore è un modo per rimanere dentro una relazione anche se ne è fuori.

Invece non capisco il discorso del rapporto senza attriti. E' una cosa della psicologa o tua? Mi sembra strano che la psicologa possa aver detto una cosa del genere.
Per me ogni relazione ha attriti. Se non ne ha è perché gradualmente si evitano finché si evita ogni reale contatto e la relazione diventa inesistente.

Mi piace molto il pensare come cambiare la vita. Anche perché potrebbe essere che l'amante servisse proprio a dare una mano di vernice, senza cambiare nulla.
Mi ha colpito l'idea di vita noiosa. Ci penso su. Io non mi annoio mai.
 

feather

Utente tardo
È strano. Nelle mie parole quasi tutti ci vedono un tono più sereno e meno lagnoso.
Da qui non riesco a vedere nulla di tutto ciò. Stavo di merda prima e sto di merda adesso. Il tono lagnoso non lo riuscivo a vedere prima come non lo vedo adesso.
E non so se questo non vedere dei tratti che, evidentemente, da fuori sono palesi, sia una buona cosa o no.

@scrittore
Mi piace quello che hai scritto. Che condivido. Solo la parte del vivere il presente. È verissimo ma per me non è facile. Proprio per il motivo che ho scritto. Il presente non mi piace. Mi annoia. Per cui vivere il presente senza pensare a cambiare il futuro mi diventa pesante e opprimente.
Sembra un circolo senza via d'uscita.
 

feather

Utente tardo
Io sono un po' anestetizzata ma Vado avanti senza voltarmi. Anche volendo, non troverei nessuno dietro di me...
Le anestesie hanno la brutta particolarità di terminare l'effetto sempre troppo presto. Prenditi cura di te ora, che quel po' di forza che racimolerai ti servirà poi... :(
 
Stato
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