35 anni...di matrimonio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
O

Old Anna A

Guest
Restistenza Passiva.
nemmeno, Mari'. la resistenza passiva è una condizione di perfetto autocontrollo.
hai una meta ed aspetti.
qui non c'è meta c'è solo autodistruzione.
vivono in funzione di quello che l'altro fa, non in funzione di loro stesse...
renditi conto, ti prego, della differenza...
 
O

Old Anna A

Guest
... certa-mente... la puoi anche chi-amare così... è molto potente... a volte, dev-astante per tutti...
nein. la resistenza passiva, a certi lievelli, è da cazzuti veri.. ed ha uno scopo che va al di là di quello che è pre-vedibile.
non confondiamo, per piacere, la resistenza passiva con l'innatività tout court, cioè a breve termine, perchè è altro.
 

Mari'

Utente di lunga data
nemmeno, Mari'. la resistenza passiva è una condizione di perfetto autocontrollo.
hai una meta ed aspetti.
qui non c'è meta c'è solo autodistruzione.
vivono in funzione di quello che l'altro fa, non in funzione di loro stesse...
renditi conto, ti prego, della differenza...
Anna la restistenza passiva e' anche una prova di forza a volte, e' un braccio di ferro, e un atto affensivo verso l'avversario.


Pensa alle manifestazioni di protesta per le piazze nel mondo
 

Bruja

Utente di lunga data
Semplicemente

E' una resistenza passiva (se così la vogliamo definire) negativa ed inerte e non positiva o mirata.
Certo che io la vedo più come una persona che ha paura, paura, paura e che sia solo della scelta che deve fare mi pare limitante. Credo abbia paura perchè vede nella scelta di volontà una specie di eroismo che le è avulso.... per fare un esempio banalissimo è come un albatros perfettamente attrezzato a volare ma siccome per farlo deve buttarsi da un dirupo preferisce ciondolare a terra credendo di essere al sicuro....
Bruja
 
O

Old bubina50

Guest
....Convengo anch'io che lei non vuole liberarsi di quel matrimonio durato 35 anni neanche ora che è separata.
La stessa separazione, consensuale ed in pieno accordo la vedo come suggellare una cosa non veramente voluta.

....Capire il ' non volere' da cosa è causato.....
....La casa è un mezzo per tenersi stretto il marito che l'ha tradita....
Spesso sensi di colpa bloccano situazioni semplici.
Lei ci parla di un'operazione invalidante come causa scatenante l'adulterio. Un'isterecomia forse, la cosa spiegherebbe almeno in parte come lei 'accetti tra le righe' di divedere il suo uomo con un'altra donna, pur con le lamentele del caso.
No, asportazione di quasi tutto il fegato.
Non mi sento in colpa per l'operazione, come non mi sento in colpa per la parte di vita precedente, come non mi sento in colpa di non voler vendere la casa, come non mi sento in colpa di allontanarmi e lasciare i figli, come non mi sento in colpa di tanto altro.
Vero che la separazione è stata da me scelta perchè nessun altro avrebbe deciso qualcosa, ma non voluta perchè non volevo distruggere una famiglia.
Il problema semmai è che alla mia età non mi sento di ...rimmettermi in gioco
 
O

Old bubina50

Guest
Dalla lettura del testo si evince che lei è una donna di cultura e intelligenza.
Lucidamente lei è consapevole di tutto quello che è successo, il suo intercedere verbale non da adito a sospetti di carenze psicologiche.
Così puntuale nella descrizione dei fatti anche sotto il punto di vista temporale, omette il fulcro del discorso pur accennandolo:
'tutto è iniziato, a suo dire' in seguito alla sua 'grave operazione'.
Bene, iniziamo da li.
cerchiamo di capire come mai un'operazione chirurgica ha creato una crisi di coppia.
L'operazione ha creato la crisi per lui perchè , testuali parole "dopo hai perso la tua femminilità" (io ho tradotto così..visto che ti è rimasta una cerniera di 60 punti sulla pancia non sei più molto gradevole), e anche"mi sono sentito solo e abbandonato (perchè dopo l'operazione sono entrata in depressione ), fino ad allora lui era il centro della mia vita, dopo mi sono molto spaventata perchè ho rischiato molto e ho cercato di pensare un po a me anche per cercare di uscire dalla depressione, ma lei era là, ed è successo dopo perchè lei si è premurata di dirmi quando è incominciato
 
O

Old bubina50

Guest
Dalla lettura del testo si evince che lei è una donna di cultura e intelligenza.
Lucidamente lei è consapevole di tutto quello che è successo, il suo intercedere verbale non da adito a sospetti di carenze psicologiche.
Così puntuale nella descrizione dei fatti anche sotto il punto di vista temporale, omette il fulcro del discorso pur accennandolo:
'tutto è iniziato, a suo dire' in seguito alla sua 'grave operazione'.
Bene, iniziamo da li.
cerchiamo di capire come mai un'operazione chirurgica ha creato una crisi di coppia.
Chensamurai..... hai colto giustamente in lei il blocco.
Lei non si muove, è immobile in una situazione che invece appare ai più come semplice da gestire.
Ci dice che diversamente che in quella casa 'loro' non potrebbero vivere.
La ragioneria spiccia ci insegna che vendendo una grande casa si possono comprare due appartamenti dignitosi.

Sono in tre, lui, lei ed il figlio.
Lui è avvocato, lei collaboratrice nel suo studio( perciò anche lei avvocato) e un solo figlio.


Il problema pratico dunque non esiste.
Perchè lei dice quel 'non riusciremmo a vivere?'

No, due figli, una figlia vive in Toscana, il figlio sta studiendo giurisprudenza ed entrerà nello studio col padre.
Capisco benissimo che la casa si può vendere e si possono comprare due case più piccole, ma
 

Mari'

Utente di lunga data
L'operazione ha creato la crisi per lui perchè , testuali parole "dopo hai perso la tua femminilità" (io ho tradotto così..visto che ti è rimasta una cerniera di 60 punti sulla pancia non sei più molto gradevole), e anche"mi sono sentito solo e abbandonato (perchè dopo l'operazione sono entrata in depressione ), fino ad allora lui era il centro della mia vita, dopo mi sono molto spaventata perchè ho rischiato molto e ho cercato di pensare un po a me anche per cercare di uscire dalla depressione, ma lei era là, ed è successo dopo perchè lei si è premurata di dirmi quando è incominciato

Bubina, tuo marito e' un gran coglione.

Nel momento che doveva dimostrarti di esserti vicino , fisicamente e spiritualmente, e' venuto a mancare ... certi uomini non crescono mai, e' un immaturo.

Pensa a te, e a cio' che ti fa star bene ... e su con la vita, forza.

Ti abbraccio.
 

Mari'

Utente di lunga data
ANIMA-LI

Ecco, un nostro Amico fedele tipo cane o gatto non si sarebbe Mai comportato cosi.

Che bestie che sono gli Umani.
 
O

Old Anna A

Guest
L'operazione ha creato la crisi per lui perchè , testuali parole "dopo hai perso la tua femminilità" (io ho tradotto così..visto che ti è rimasta una cerniera di 60 punti sulla pancia non sei più molto gradevole), e anche"mi sono sentito solo e abbandonato (perchè dopo l'operazione sono entrata in depressione ), fino ad allora lui era il centro della mia vita, dopo mi sono molto spaventata perchè ho rischiato molto e ho cercato di pensare un po a me anche per cercare di uscire dalla depressione, ma lei era là, ed è successo dopo perchè lei si è premurata di dirmi quando è incominciato
ma che razza di bastardo... scusa, bubi, ma uno che arriva a dire certe cose alla donna con cui ha condiviso una vita intera... non può essere definito che bastardo...
e tu ci perdi le notti e la salute?
na bella pietra de ducento chili legatata alla caviglia e poi giù nel tevere...
degna fine di un degno coglione.
e se poi ti chiedono che fine ha fatto, rispondi: non so... mi voleva lasciare per Enzo...
ma dai, ma dai...
 

Mari'

Utente di lunga data
ma che razza di bastardo... scusa, bubi, ma uno che arriva a dire certe cose alla donna con cui ha condiviso una vita intera... non può essere definito che bastardo...
e tu ci perdi le notti e la salute?
na bella pietra de ducento chili legatata alla caviglia e poi giù nel tevere...
degna fine di un degno coglione.
e se poi ti chiedono che fine ha fatto, rispondi: non so... mi voleva lasciare per Enzo...
ma dai, ma dai...

Come fondale e' poco profondo.
 
O

Old bubina50

Guest
io non semplifico, semmai tendo ad amplificare...
e lei ha proprio bisogno che qualcuno le amplifichi il problema...
vedi, Cen, finché una persona si autoinfligge certe pene, è quasi scontato che non è mai stata educata alla felicità. non è un concetto astratto, eh...
il problema deve prima emergere e poi venire elaborato, ma finché il problema rimane circoscritto alle corna...
E' vero, io appartengo ad una generazione che è stata educata al dovere, al sacrificio, a mettere sempre prima i desideri e il bene degli altri, non alla propria felicità (sapendo se esiste e cos'è...ma non facciamo filosofia!), infatti così ho sempre farro, prima la mia famiglia, poi marito e figli..non mi sono mai voluta bene, nonostante la mia vita sia stata piena, forse anche appagante e certamente abbastanza serena, nel limite in cui è la vita.
 

Old Actarus

Utente di lunga data
No, due figli, una figlia vive in Toscana, il figlio sta studiendo giurisprudenza ed entrerà nello studio col padre.
Capisco benissimo che la casa si può vendere e si possono comprare due case più piccole, ma

ma cosa?
perchè con la separazione dovevi lasciare i figli?
sei disposta a provare a curare la tua depressione, se non altro per te stessa?
 

Bruja

Utente di lunga data
bubina

E' vero, io appartengo ad una generazione che è stata educata al dovere, al sacrificio, a mettere sempre prima i desideri e il bene degli altri, non alla propria felicità (sapendo se esiste e cos'è...ma non facciamo filosofia!), infatti così ho sempre farro, prima la mia famiglia, poi marito e figli..non mi sono mai voluta bene, nonostante la mia vita sia stata piena, forse anche appagante e certamente abbastanza serena, nel limite in cui è la vita.

E non ne hai fatti abbastanza di sacrifici per gli altri, non ottemperato abbastanza ai tuoi doveri? La tua generazione è la mia, quindi so bene di che parli...
Il problema, pur comprendendo tutto il tuo doloroso vissuto, è che ora non vuoi metterti in gioco perchè ti manca la fiducia che ne valga la pena. La vita non dà mai abbastanza finché non è finita quindi l'appagamento e la serenità di cui parli sono un tuo diritto attuale, non alla memoria.
Non voglio forzarti la mano nè darti l'idea che se non fai determinate scelte non sei una persona compiuta, ma pensa al tuo futuro.... sei veramente certa che stando ferma, immobile, in quella stasi familiare fittizia non sarà la vita stessa e le circostanze a fare scelte per te? E dubito che possano fare maggiormente il tuo interesse di quanto possa farlo tu...
Comunque ti auguro di trovare quello che cerchi e di essere comunque serena.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
No, asportazione di quasi tutto il fegato.
Non mi sento in colpa per l'operazione, come non mi sento in colpa per la parte di vita precedente, come non mi sento in colpa di non voler vendere la casa, come non mi sento in colpa di allontanarmi e lasciare i figli, come non mi sento in colpa di tanto altro.
Vero che la separazione è stata da me scelta perchè nessun altro avrebbe deciso qualcosa, ma non voluta perchè non volevo distruggere una famiglia.
Il problema semmai è che alla mia età non mi sento di ...rimmettermi in gioco
... ed ecco qui uno dei punti cardine di tutta la questione... non gioco... non volere... resistere... scegliendo di stare ferma... positivo è il fatto che lei sappia che ha scelto, così facendo, la malattia depressiva...
 

Nobody

Utente di lunga data
ma che razza di bastardo... scusa, bubi, ma uno che arriva a dire certe cose alla donna con cui ha condiviso una vita intera... non può essere definito che bastardo...
e tu ci perdi le notti e la salute?
na bella pietra de ducento chili legatata alla caviglia e poi giù nel tevere...
degna fine di un degno coglione.
e se poi ti chiedono che fine ha fatto, rispondi: non so... mi voleva lasciare per Enzo...
ma dai, ma dai...
Questo modo di pensare e di percepire la vita diventerà sempre più frequente...c'è una perdita di senso (non di valori, i valori sono da sempre relativi e intercambiabili), una vera malattia... che ci si illude di guarire con uno sterilissimo edonismo.
 

Verena67

Utente di lunga data
Questo modo di pensare e di percepire la vita diventerà sempre più frequente...c'è una perdita di senso (non di valori, i valori sono da sempre relativi e intercambiabili), una vera malattia... che ci si illude di guarire con uno sterilissimo edonismo.

Molti pensavo a te dov'eri finito...
Bentornato!

Bacio!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top