realista1
Maestro Jedi
No amico,penso solo che la condivisione sia un'enorme idiozia...sai sono oltre 26 anni..mi capisci no?
Come no? Per me sono 24.....
No amico,penso solo che la condivisione sia un'enorme idiozia...sai sono oltre 26 anni..mi capisci no?
il partner si attacca...io ho 3cell,+ 1 segreto che vive in ufficio,1 tablet,1pc...ma ci metto becco solo io.Anche se la moglie pagherebbe per accedere..........
va bene, io intanto parlavo di una storia -da parte mia- senza tare o segreti o tradimenti, questo già fa la differenza, secondo me. Sul neretto: non sono madre né l'ho granché desiderato, dunque non saprei con certezza. Posso dirti che i miei, quando ero adolescente, non hanno mai e dico mai invaso la mia privacy nemmeno per scherzo. Non erano al corrente di centinaia di cose; d'altro canto, però, se ne volevo parlare/confrontarmi, mia madre -a suo modo- era più che disponibile. Tornando al messaggio: secondo me si manda esattamente il messaggio giusto (per me, eh), cioè: "io sono io, con un sacco di cose e aspetti. Tu sei tu, con altrettante cose e aspetti. Poi ci siamo noi, con questo amore grande. Nessuno dei tre viene leso dagli altri due, nessuno degli altri cessa di esistere solo perché ti amo".Letta così sembra molta paura di donarti completamente all'altro.
Ripeto: nessun saprà mai tutto dell'altro, e questo è ovvio.
Ma imporlo come regola non è un bel messaggio.
Se la regola è: il mio cell non si tocca, la mia mail non la scarico ma rimane segreta on line, facebook è mio e ti nego l'amicizia etc... il messaggio che arriva è quello di una condivisione negata, e questo non alimenta in alcun modo la fiducia.
Se poi ci sono dei figli che crescono, adolescenti, hai voglia a pretendere da loro quello che si nega all'interno di una coppia.
Lasceresti la totale privacy a una tredicenne sul PC o sul cellulare o quando esce con gli amici?
Detto questo, noi come coppia e famiglia abbiamo sempre condiviso tutto.
Mia moglie ha cominciato a nascondersi quando mandava sms e ha cambiato la password della mail solo quando ha avuto l'amante. E solo quando ha avuto l'amante ha preteso la sua privacy.
Che è sfociata al secondo cellulare quando io ho preteso che lei non mandasse più sms a lui.
Sms pagati ovviamente anche da me, visto che il conto era in comune. Giusto per intenderci: se io pago gli sms all'amante e non li posso neppure leggere, mi sento doppiamente coglione, no?
infatti. Io parlavo di ben altro, eh.Ma infatti tu sei un traditore....![]()
Stai parlando di coppia, non di famiglia.ci parlerei, anche tanto, cercherei di riportarlo a ragione. Per nessun motivo avallerei la sua insicurezza, che non è un diritto avere ma solo un grave difetto, per me. Se non si fida, erode il mio amore per lui, molto molto velocemente. Non sono io a doverlo rassicurare, è lui che non deve essere così insicuro/sospettoso/impiccione. Io, da parte mia, ho sempre avuto un atteggiamento chiaro e serio, non ho mai fatto la stupida in giro.
capito. Certo, ognuno poi sceglie. L'importante è non imporre, poi ognuno valuta cosa vuol dire e cosa è disposto a fare.Un atteggiamento che può essere condiviso. Ma talvolta può portare alla separazione. Come in ogni cosa, dipende da cosa vogliamo e a cosa siamo disposti a rinunciare per averlo. A me, personalmente non è mai costato niente rinunciare alla privacy. Mia mogli è stata meno decisa nel prendere una decisione: naturalmente non le ho imposto nulla, le ho detto quali erano le mie esigenze e le ho lasciato libertà di scelta.
Quoto tutto. Il tuo prima. Questo. E il dopo.ma potranno esistere cose semplicemente private, e non biecamente nascoste, fra due persone o no? La posta è privata; la mail pure (e ricordo, protette dalla legge). Lo stesso per le conversazioni telefoniche e i messaggi. E ripeto, io da nascondere ho avuto ben poco (è un eufemismo), ma la mia 'privatezza' è sacra, non è l'amore per qualcuno che la scalfisce. Dall'altra parite, mi chiederei: "ma che vuoi sapere oltre a quello che ti dico? non ti fidi? Ma mica tutto è affar tuo!". Poi, ripeto, se ti serve il telefono perché il tuo l'hai rotto o perso, te lo allungo al volo e ti dò la pwd immediatamente, ma che c'entra? Tanto poi la psw la cambio :mrgreen:
per me la famiglia è solo (solo????) una coppia più figli. Non credo né desidero che la riproduzione etc. cambi la natura della cosa, ma ci sta che possa non essere un pensiero condiviso. Molte volte, leggendo qui del concetto di 'famiglia' così come viene espresso da tanti mi sento rabbrividire, io non ci sto dentro a molti degli scenari che leggo qui (non tutti eh, e non per tutti gli aspetti, ehStai parlando di coppia, non di famiglia.
Io pur potendo avere accesso alla mail di mia moglie e al suo cellulare, non ho mai letto nulla, le ho lasciato i suoi spazi.
Come è giusto che sia.
Sapere di poterlo fare è un'iniezione di fiducia, non farlo è rispetto dell'altro.
La prima volta in tutta la mia vita matrimoniale che ho preso in mano il cell di mia moglie è stato quando lei mi ha chiesto di uscire con un suo amico a cena, che si è rivelato poi il suo amante.
Aggiungendo lei, alle mie obiezioni "Ma non hai fiducia in me?".
No, in quel momento era crollata, e avevo intuito che mi mentiva.
Tieni conto che in passato mia moglie non fu altrettanto corretta: le mie mail le leggeva, gli sms me l'ha confessato, pure. E una mail di una mia amica, appena sposati, ci costò una forte litigata di gelosia.
Le cose cambiano moltissimo con dei figli.va bene, io intanto parlavo di una storia -da parte mia- senza tare o segreti o tradimenti, questo già fa la differenza, secondo me. Sul neretto: non sono madre né l'ho granché desiderato, dunque non saprei con certezza. Posso dirti che i miei, quando ero adolescente, non hanno mai e dico mai invaso la mia privacy nemmeno per scherzo. Non erano al corrente di centinaia di cose; d'altro canto, però, se ne volevo parlare/confrontarmi, mia madre -a suo modo- era più che disponibile. Tornando al messaggio: secondo me si manda esattamente il messaggio giusto (per me, eh), cioè: "io sono io, con un sacco di cose e aspetti. Tu sei tu, con altrettante cose e aspetti. Poi ci siamo noi, con questo amore grande. Nessuno dei tre viene leso dagli altri due, nessuno degli altri cessa di esistere solo perché ti amo".
mia madre non era mica scema: la prima volta che m'ha beccato sfatta (di canne) m'ha fatto a strisce. Mi aspettava ogni santa notte, giusto per darmi un'occhiata. Con gli adolescenti ci parli, gli 'stai sotto' non sono mostri d'abilità nella dissimulazione. Il messaggio che vorrei dar loro, per altro, è esattamente questo: la vita è la tua, non mia; non sono una poliziotta che ti perquisisco o ispeziono le tue cose. Hai i diritti che io ho, che sono costituzionali. Non li usurpo, nemmeno da genitore. Eccheccazzo. :smile:Le cose cambiano moltissimo con dei figli.
Non puoi pretendere da loro quello che non faresti tu, e già ora me ne sto accorgendo, noi genitori siamo i modelli.
Io ho vissuto la mia infanzia/adolescenza con ben altri problemi che la privacy.
Una certa parte dei miei amici non è arrivata alla maturità.
Diciamo che quando da ragazzo vedi una nonna che insegue il nipote quando va dagli spacciatori e litiga con loro, certe questioni come la salvaguardia della vita privata passano molto in secondo piano.
Per inciso, quel ragazzo è morto a 22 anni di overdose.
E se penso alla mia gioventù, cazzo, io un tredicenne da solo senza controllo oggi non lo lascerei.
per me la famiglia è solo (solo????) una coppia più figli.)
per me la famiglia è solo (solo????) una coppia più figli. Non credo né desidero che la riproduzione etc. cambi la natura della cosa, ma ci sta che possa non essere un pensiero condiviso. Molte volte, leggendo qui del concetto di 'famiglia' così come viene espresso da tanti mi sento rabbrividire, io non ci sto dentro a molti degli scenari che leggo qui (non tutti eh, e non per tutti gli aspetti, eh)
ma chi l'ha detto di non poter contare sulla'altro totalmente? E' proprio perché ci conti, e ti fidi, che non ti fai i cazzi suoi, scusa.Dici poco...
Palle.
Non è solo un aumento del numero dei componenti.
E' una ridefinizione completa dell'equilibrio di un rapporto tra più persone, e un cambiamento completo
della prospettiva delle persone che la compongono.
Altrimenti, hai voglia a svegliarti due volte per notte per anni come abbiamo fatto noi.
Altro che privacy...
Questo era l'ultimo dei problemi. Il primo problema era: come gestire il pupo quando si ammala se tutti e due dobbiamo andare a lavorare? I nonni...
Beh due sono morti a breve distanza... quindi i problemi sono diventati:
come gestire il pupo e le malattie dei nonni, e successivamente la depressione di mia moglie?
Per non parlare di tutti gli altri problemi che devi condividere.
Io ho dato il biberon a mia figlia quanto mia moglie, ho cambiato ugualmente i pannolini e portato la bimba al tempo famiglia 3 volte la settimana, giù in giardino per anni a farla giocare. E altrettanto mi svegliavo di notte.
Se si condividono queste cose... si condivide tutto, o quasi.
Io i miei spazi me li sono tenuti, come lei, ovvio. Ma il più era condiviso.
Ma tutto queste difficoltà le superi solo se sai di poter contare totalmente sull'altro, e ovviamente con le cose belle che un bimbo ti regala. Io non tornerei mai indietro, anzi, tornerei solo per farlo prima ed averne due.
E' stata l'esperienza più bella della mia vita. Averlo saputo prima.
mia madre non era mica scema: la prima volta che m'ha beccato sfatta (di canne) m'ha fatto a strisce. Mi aspettava ogni santa notte, giusto per darmi un'occhiata. Con gli adolescenti ci parli, gli 'stai sotto' non sono mostri d'abilità nella dissimulazione. Il messaggio che vorrei dar loro, per altro, è esattamente questo: la vita è la tua, non mia; non sono una poliziotta che ti perquisisco o ispeziono le tue cose. Hai i diritti che io ho, che sono costituzionali. Non li usurpo, nemmeno da genitore. Eccheccazzo. :smile:
poi, se gli scenari si complicano e diventano pericolosi, a mali estremi estremi rimedi. Ma partirci mi sa da Grande Fratello. Io non mi fiderei mai e poi mai di un genitore così. Lo detesterei come un dittatore.
mia madre non era mica scema: la prima volta che m'ha beccato sfatta (di canne) m'ha fatto a strisce. Mi aspettava ogni santa notte, giusto per darmi un'occhiata. Con gli adolescenti ci parli, gli 'stai sotto' non sono mostri d'abilità nella dissimulazione. Il messaggio che vorrei dar loro, per altro, è esattamente questo: la vita è la tua, non mia; non sono una poliziotta che ti perquisisco o ispeziono le tue cose. Hai i diritti che io ho, che sono costituzionali. Non li usurpo, nemmeno da genitore. Eccheccazzo. :smile:
poi, se gli scenari si complicano e diventano pericolosi, a mali estremi estremi rimedi. Ma partirci mi sa da Grande Fratello. Io non mi fiderei mai e poi mai di un genitore così. Lo detesterei come un dittatore.
Di mia moglie infatti mi son sempre fidato.ma chi l'ha detto di non poter contare sulla'altro totalmente? E' proprio perché ci conti, e ti fidi, che non ti fai i cazzi suoi, scusa.
per me la coppia è il cardine. Non salverei mai la famiglia in quanto tale, a coppia finita. I figli crescono bene anche con due genitori in gamba ma separati. Il concetto di famigghia che vale più d'ogni altro e che si ha da mantenere in piedi anche a coppia finita, peggio che con la formalina, mi sembra un incubo.Beh, no.....proprio no. La famiglia è ....i figli + la coppia.![]()
vedi che siamo d'accordo? Molti di noi sono vivi per caso, non certo perché i genitori si sono improvvisati dittatori del controllo.Aspetta a diventare madre. Ora ragioni ancora da figlia.
Delle canne mi importa poco.
A 19 anni ubriaco ho attraversato un incrocio a 100 all'ora a semaforo rosso di notte.
Se sono qui a scrivere, è perché dopo quella sera ho capito quanto ero stato coglione.
I genitori non lo sapevano. I miei sono divorziati e io non ho mai vissuto con loro.
per me la coppia è il cardine. Non salverei mai la famiglia in quanto tale, a coppia finita. I figli crescono bene anche con due genitori in gamba ma separati. Il concetto di famigghia che vale più d'ogni altro e che ha da mantenere in piedi anche a coppia finita, peggio che con la formalina, mi sembra un incubo.
a partire da me, che ho avuto una 's-famiglia' piacevole quanto una matassa di filo spinato, a tutti i miei amici di allora e ora, praticamente non conosco persone, o è rarissimo, che siano cresciute in famiglie 'tradizionali'. Nessuno di noi è morto, o infelice, o umanamente incapace di empatia, o che so io. Le coppie finiscono e le 'famiglie' trovano altra forma, più 'diffusa spazialmente'. Non ci vedo nulla di grave o strano.
I genitori devono esserci.Con i figli adolescenti o pre-adolescenti, la democrazia può essere in quasi tutti i casi deleteria......Basta una sola pasticca a friggere il cervello.