per me sbagli ancora, sempre lo stesso errore. Non dire, o tenere per sé, non è nascondere. I figli imparano che ci sono sfere private e che hanno il pieno diritto di averle, questo imparano. Imparano che possono avere parti private senza che nessuno gli imponga di mostrarle. Che nessuno ha il diritto di violentarli in questo senso. Questo, imparano. Imparano la libertà.
La libertà è fare quello che ci si sente di fare.
Da noi non ci sono sfere private.
Si fa tutto insieme. Pure la tv sta sparendo dalla nostra vita.
Il pc è nella sala comune, e chi lo usa viene visto da tutti.
Si mangia assieme, senza tv di sottofondo, e ci si racconta.
Si passa il we insieme. Non c'è nulla di imposto. E proprio per questo
è una cosa molto bella. Neppure esiste il pudore, le porte dei bagni sono aperte.
Mia figlia risponde al telefono.Ha accesso al computer.
Ognuno ha la sua vita, condivisa liberamente con gli altri.
Nessuna imposizione. Quando si esce si racconta liberamente quello che si è fatto con la voglia di raccontarlo, non per subire un processo.
Quando è successo il tradimento, tutto questa condivisione ha avuto una battuta d'arresto e per la prima volta mia moglie ha reclamato la sua privacy. In realtà pretendeva di portare avanti la sua storia.
L'ultima volta lei è tornata piangente e mi ha detto che potevo guardare il suo cellulare, spiarla, pedinarla, qualsiasi cosa, senza problemi, purché tornassi ad avere fiducia in lei.
Ho voluto metterla alla prova subito e ho guardato i tabulati del cellulare.
Poi, basta.
Non voglio essere un guardiano di nessuno, non è questo il rapporto che voglio.