Nausicaa
sfdcef
Alcuni sanno che viaggio spesso, spessissimo, per lavoro. Viaggi brevi e lunghi.
Scoprire posti nuovi, è come togliere il lenzuolo dal corpo del tuo uomo nudo.
Il mero atto di spostarsi, invece, sia pur considerato essenziale da tanti viaggiatori, non mi ha mai entusiasmato.
Treni, aerei, navi, battelli, li sostituirei tutti senza pensarci col teletrasporto, se non fosse che implicherebbe che mio padre potrebbe materializzarsi nella mia cucina in ogni momento della giornata e senza preavviso.
E col passare degli anni, e con l'aumentare della frequenza dei suddetti viaggi (contati 38 boarding pass ryanair l'anno scorso, e solo per i viaggi brevi, senza contare gli intercontinentali) spostarmi mi provoca sempre un sia pur lieve disagio fisico.
Ultimamente, si è cristallizzato nella sensazione viscerale di non aver la più pallida idea di dove mi trovo.
Per visualizzarla, potete immaginare che io dialoghi con il mio corpo, o meglio con la mia pancia, visto che è lei che sembra sempre far partire le diatribe.
Il fatto è che per i viaggi corti, è facile zittirla.
P: "Ma dove siamo?!?!?"
N: "Siena"
P: "Ah. Avrei detto Napoli"
N: "No, Siena di sicuro"
P: "Ah"
Per i viaggi lunghi, mi fa venire voglia di strozzarla.
P: "Oh siamo arrivati?"
N: "No, dobbiamo prendere ancora un aereo"
P: "Caspita, ma io me la ricordavo diversa Boston"
N: "Non siamo a Boston, siamo a Miami"
P: "Ma sul serio? Ero convinta sai? Non è qui che abitano Tizio e Sempronia?"
N: "No loro stanno a San Diego"
P: "Non dovevamo vederci con loro?"
N: "NO! Cioè scusa, volevo dire, no, stiamo andando a San Paolo a vedere John."
P: "Ma perchè allora stiamo passando per Sidney?"
N: "NON E' SIDNEY! Siamo a Miami!"
P: "Ah già"
N: "..."
P: "..."
N: "..."
P: "Ehi ma non dovremmo girare a sinistra per andare a prendere l'autobus?"
N: "No, quello si faceva a Boston, qui siamo a Miami e poi non dobbiamo prendere l'autobus dobbiamo prendere un altro aereo"
P: "Ma che ore sono?"
N: "Oh cazzo la vuoi piantare?"
P: "Nausicaa... ma non trovi che faccia caldo? non è strano?"
N: "No, qui a Miami è normale"
P: "Ma siamo in pieno inverno!"
N: "SI MA QUI SIAMO A MIAMI"
P: "Ehi ma faceva caldo anche dove siamo state prima"
N: "Là era estate, e non era prima, era il mese scorso"
P: "Ma il mese scorso era sempre inverno"
N: "MA ERAVAMO IN ARGENTINA CAZZO"
P: "Ohi calma, calma, va bene siamo in argentina.."
N: "NON SIAMO IN ARGENTINA SIAMO A MIAMI!!!!"
P: "Va bene, va bene, come vuoi tu...ma non hai detto che dovevamo prendere un altro aereo?"
N: "Oh cazzo!"
Scoprire posti nuovi, è come togliere il lenzuolo dal corpo del tuo uomo nudo.
Il mero atto di spostarsi, invece, sia pur considerato essenziale da tanti viaggiatori, non mi ha mai entusiasmato.
Treni, aerei, navi, battelli, li sostituirei tutti senza pensarci col teletrasporto, se non fosse che implicherebbe che mio padre potrebbe materializzarsi nella mia cucina in ogni momento della giornata e senza preavviso.
E col passare degli anni, e con l'aumentare della frequenza dei suddetti viaggi (contati 38 boarding pass ryanair l'anno scorso, e solo per i viaggi brevi, senza contare gli intercontinentali) spostarmi mi provoca sempre un sia pur lieve disagio fisico.
Ultimamente, si è cristallizzato nella sensazione viscerale di non aver la più pallida idea di dove mi trovo.
Per visualizzarla, potete immaginare che io dialoghi con il mio corpo, o meglio con la mia pancia, visto che è lei che sembra sempre far partire le diatribe.
Il fatto è che per i viaggi corti, è facile zittirla.
P: "Ma dove siamo?!?!?"
N: "Siena"
P: "Ah. Avrei detto Napoli"
N: "No, Siena di sicuro"
P: "Ah"
Per i viaggi lunghi, mi fa venire voglia di strozzarla.
P: "Oh siamo arrivati?"
N: "No, dobbiamo prendere ancora un aereo"
P: "Caspita, ma io me la ricordavo diversa Boston"
N: "Non siamo a Boston, siamo a Miami"
P: "Ma sul serio? Ero convinta sai? Non è qui che abitano Tizio e Sempronia?"
N: "No loro stanno a San Diego"
P: "Non dovevamo vederci con loro?"
N: "NO! Cioè scusa, volevo dire, no, stiamo andando a San Paolo a vedere John."
P: "Ma perchè allora stiamo passando per Sidney?"
N: "NON E' SIDNEY! Siamo a Miami!"
P: "Ah già"
N: "..."
P: "..."
N: "..."
P: "Ehi ma non dovremmo girare a sinistra per andare a prendere l'autobus?"
N: "No, quello si faceva a Boston, qui siamo a Miami e poi non dobbiamo prendere l'autobus dobbiamo prendere un altro aereo"
P: "Ma che ore sono?"
N: "Oh cazzo la vuoi piantare?"
P: "Nausicaa... ma non trovi che faccia caldo? non è strano?"
N: "No, qui a Miami è normale"
P: "Ma siamo in pieno inverno!"
N: "SI MA QUI SIAMO A MIAMI"
P: "Ehi ma faceva caldo anche dove siamo state prima"
N: "Là era estate, e non era prima, era il mese scorso"
P: "Ma il mese scorso era sempre inverno"
N: "MA ERAVAMO IN ARGENTINA CAZZO"
P: "Ohi calma, calma, va bene siamo in argentina.."
N: "NON SIAMO IN ARGENTINA SIAMO A MIAMI!!!!"
P: "Va bene, va bene, come vuoi tu...ma non hai detto che dovevamo prendere un altro aereo?"
N: "Oh cazzo!"