Perfettamente d'accordo. Anche se tante volte il complesso edipico non superato ti fa stare fuori dai giochi (parlo dal punto di vista femminile), e non è giusto nemmeno così. Dovresti chiederti però perché ti procura tanto fastidio la lotta...
Mi chiamavano bulldozer
...non sono debole. Comprensiva, accondiscendente nella quotidianeità sì, ma non sono passiva, mai.
Odio la lotta contro un'altra, come ho già detto, perché significa dare più importanza alla rivalità con un'altra donna che al rapporto con l'uomo che interessa e che assume spesso solo il ruolo di oggetto del contendere più che soggetto in un rapporto.
Se avessi avuto paura del confronto ...sarei stata chiusa in casa...e non mi sarei formata una famiglia (durata oltre 25 anni!)
Comprendo il tuo suggerimento di riflettere se il mio atteggiamento è ugualmente segno di un rifiuto di mettermi in competizione con l'altra donna/madre ...ma non mi sembra di avere questo timore
Vero è che ho rispetto del rapporto di coppia ed escludo per principio gli uomini impegnati ...forse sarebbe un atteggiamento che dovrebbe essere più diffuso...
Poi potrebbe capitare anche a me (o mi è capitato) di provare interesse per un uomo impegnato, ma nonostante sia impegnato e non perché è impegnato e non vivrei mai questo rapporto come una lotta contro la "rivale".
Ho aperto il post perché ho rilevato questo atteggiamento in molte donne mentre (stranamente?) non è un atteggiamento maschile. Difficilmente si sente un uomo dire che deve lottare contro un altro uomo mostrandosi più desiderabile, più amabile, più amante per avere la donna...