Sul neretto è proprio così. Gli altri mi toccano (e neanche sempre) solo quando sparano sentenze sulla mia vita. Ma ripeto, neanche sempre e neanche più di tanto ormai.
Sulla prudenza e i colpi di testa: io mi conosco bene. So che persona sono. In quel periodo ero in terapia, seguita passo passo da una brava psicologa. Ero sicura delle mie scelte come lo sono adesso, quindi tanta preoccupazione non aveva ragione di essere, per fortuna
Anch'io mi conosco bene e so che persona sono.
E non mi sono MAI riconosciuto nella persona subdola e maligna che è apparsa a te.
Hai fatto delle scelte ok.
Ma forse ti sei fatta delle aspettative no?
Nel momento che hai comunicato le tue scelte ti aspettavi applausi e invece hai ricevuto critiche imbarazzate.
E questo è un pessimo meccanismo.
Tu non mi sei mai apparsa come una persona presa dall'esigenza di amare, ma presa dall'esigenza di essere amata.
Ora:
Per il passato non sono mai andato in terapia.
Ma grazie a lunghi lavori di introspezione personale mi sono ritrovato ad essere un uomo che si è svenato, che ha sputato sangue pur di non deludere le aspettative degli altri, convinto che così sarei stato amato.
Invece tradivo me stesso.
Poi che cosa capitava? Che per esaudire le aspettative di caio, deludevo quello di sempronio.
Così sempronio era deluso di me e andava da caio a dire il conte mi ha fatto la bua.
Bon grazie a certe persone io ho imparato a strafregarmene delle aspettative altrui su di me.
ME NE FREGO.
Abbastanza stranamente mi sono sentito finalmente amato come mai in vita mia.
Come mai.
E da persone che avevano e hanno un grandissimo pregio: non si fanno nessuna aspettativa su di me.
Con loro io mi sento protetto e al sicuro.
E colgo l'occasione per dirti scusa per tutte le volte che ho deluso le tue aspettative.
Ma non puoi negare che ho fatto del mio meglio.
Poi non ci sono stato più dentro.