Cedere alla passione tradendo ciò in cui si crede??!

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Buscopann

Utente non raggiungibile
Sono d'accordo con te. In fondo, siamo animali sociali e, volenti o nolenti, il modo in cui ci vedono gli altri è importante.
Non bisogna, però, farsi paralizzare da questo o diventare delle banderuole per piacere a tutti i costi. Cercare di essere più onesti possibile...

:)
Esatto. Il migliorarsi deve essere un atto di amor proprio, non per amor degli altri. Però gli altri possono certamente aiutarci in questo.

Buscopann
 

lolapal

Utente reloaded
Esatto. Il migliorarsi deve essere un atto di amor proprio, non per amor degli altri. Però gli altri possono certamente aiutarci in questo.

Buscopann
Sì, sicuramente... non è uno dei motivi per cui stiamo anche qui?

:)
 

Buscopann

Utente non raggiungibile

oscuro

Utente di lunga data

lolapal

Utente reloaded

oscuro

Utente di lunga data
Lola

Il fatto che non lo ammetta, non significa che possa non importargli. :)



E a te chi ti aiuta? :p
Purtroppo non mi può aiutare nessuno.Solo nostro signore.
 

lolapal

Utente reloaded

lolapal

Utente reloaded

Brunetta

Utente di lunga data
nel migliore dei mondi possibili, quello senza ipocrisia.
Nel nostro, mi pare, ma sarò stata sfigata io, che le cose vadano assai diversamente.
Di solito diamo di noi, chi più, chi meno, l'immagine che ci è utile, che giudichiamo consona... quindi la calibriamo relativamente all'altro.
Se devo andare ad un colloquio di lavoro non mi metto gli anfibi e i jeans, banalmente.
C'è una bella differenza tra l'usare il registro comunicativo adeguato alla situazione, anche attraverso il linguaggio non verbale e la comunicazione degli abiti e fingere di essere una dama di san vincenzo e poi vivere da pornostar così come simulare di essere una dea del sesso ed essere una mogli fedele, timida e riservata (sempre per fare due esempi estremi). Penso che si sia condizionati dalla reputazione solo se ci si mette o trova in situazioni di quel tipo in cui, non so per quali ragioni, ci si sente costrette ad apparire diverse da quel che si è.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mica tanto. Ci sottoponiamo al giudizio degli altri, anche quando ci giudicano per cose ininfluenti nel contesto o che non li riguardano.
Se non ne teniamo conto è perchè ce lo possiamo permettere.
Ma ce lo possiamo permettere relativamente ad ogni situazione.
Sostanzialmente possiamo prescindere dal giudizio degli altri quando non abbiamo bisogno di loro.
E credo siano poche le persone che non hanno bisogno degli altri, prima o poi.
Il discorso era far dipendere o no le proprie scelte dai pettegolezzi. Invece l'importanza della reputazione è evidente.
Io, dicevo per me, sono interessata alla reputazione solo presso le persone che stimo.
Suppongo che ci sarà chi mi considera un poveretta cornuta ma l'opinione di chi utilizza certi schemi non mi interessa. E la mia vita non dipende da queste opinioni e non so come potrebbe.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, ma un colloquio di lavoro è un discorso, la vita in generale evidentemente un altro. Cioè, se io datore di lavoro devo scegliere tra più potenziali dipendenti/collaboratori è chairo che dovrà fare una valutazione, ancorchè parziale, dei soggetti per scegliere il più adatto. Lo so io e lo sanno i candidati perchè è NORMALE valutar ed in quel contesto e NATURALE che chi si candida si sottopone implicitamente ad un giudizio perchè è l'unica maniera di stabilire chi andrà dove.
Allargare il discorso a tutta la vita però no. Ou. Io mica mi sottopongo al giudizio altrui. Chi vuole giudica indipendentemente da un mio eventualissimo sottostare volontario ad un giudizio. E proprio perchè non ho, fondamentalmente, alcun controllo sulle opinioni altrui circa me stesso (tranne quello poche persone di cui mi interesso), non è che mi frega nulla di cosa pensano di me e cosa dicono al mio riguardo. Se dovessi pensare di continuo a conformarmi a cosa si aspettano gli altri da me perchè domani potrei averne bisogno sarei un ipocrita puro e semplice. Se domani avrò bisogno di qualcuno che, eventualmente, non ha un buona opinione di me o non otterrò nulla o lo otterrò comunque. Punto.
Ecco.
 

Sterminator

Utente di lunga data
Ma sapersi comportare in società è un altro discorso. E' come se io venissi invitato a casa tua a cena e ad una certa mettessi i piedi sul tavolo. Per carità, magari tu sarai pure abituato, ma è realmente un'altra cosa che non c'entra nulla con quello di cui si parlava, diciamo.
Per me invece non c'entra un cazzo cio' che hai teste' affermato riguardo l'educazione mentre l'esempio sempre per me, del mignottone e' il piu' significativo che si possa fare per chiudere il cerchio dei condizionamenti a cui siamo soggetti volenti o nolenti e se nun c'arrivi a me sinceramente frega un chez, tanto mangio e dormo istess'...:D
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Certo. E non dico che bisogni farlo, o che sia giusto o che sia furbo farlo.
Ma resta il fatto che di continuo gli altri ci giudicano e noi li giudichiamo. Tu sei un esempio abbastanza lampante di questo. In questo senso intendevo il mio 'ci sottoponiamo': che lo vogliamo o no.
Poi sta a noi scegliere se curarci o meno del giudizio degli altri: io personalmente non considero una debolezza tenere in considerazione un punto di vista diverso dal mio.
Dal momento che lo prendo in considerazione, posso condividerlo o no.
Se lo condivido... mi sono fatta influenzare? Forse. Ma il progresso dell'uomo è fatto di queste influenze, dai confronti, dal fatto che altri ti facciano notare come errori cose che ritenevi giuste o ti inducano a pensare a qualcosa che prima ti era sfuggito.
La beghina dell'oratorio può imparare qualcosa dalla pornostar e viceversa.

A me questa cosa delle persone salde come macigni nelle loro convinzioni senza permettere mai che il giudizio degli altri le sfiori fa un po' paura.
Non mi ricordo chi aveva scritto qui che non basta avere ragione, bisogna che qualcuno te la dia.
Può essere ma certamente non accade. Non credo che nessuna delle due stimi l'altra.
Infatti è un buon espediente narrativo immaginare di costringere due personaggi così diversi a doversi confrontare perché in pratica non accade.
 

Sterminator

Utente di lunga data
Sono d'accordo con te. In fondo, siamo animali sociali e, volenti o nolenti, il modo in cui ci vedono gli altri è importante.
Non bisogna, però, farsi paralizzare da questo o diventare delle banderuole per piacere a tutti i costi. Cercare di essere più onesti possibile...

:)
Ma oltre che importante e' proprio determinante, come scrivevo prima, se vuoi essere accettato in una comunita'...

la selezione a cui ti sottopongono all'ingresso per entrare in un gruppo qualsiasi, come si fa se non esprimendo giudizi/opinioni su di te?...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per me invece non c'entra un cazzo cio' che hai teste' affermato riguardo l'educazione mentre l'esempio sempre per me, del mignottone e' il piu' significativo che si possa fare per chiudere il cerchio dei condizionamenti a cui siamo soggetti volenti o nolenti e se nun c'arrivi a me sinceramente frega un chez, tanto mangio e dormo istess'...:D
Secondo te Jessica Rizzo si aspetta che nel condominio pensino che è una dama di san vincenzo?
Ha fatto una scelta e ne paga le conseguenze e ne era ben consapevole quando le ha fatte.
 

Joey Blow

Escluso
Per me invece non c'entra un cazzo cio' che hai teste' affermato riguardo l'educazione mentre l'esempio sempre per me, del mignottone e' il piu' significativo che si possa fare per chiudere il cerchio dei condizionamenti a cui siamo soggetti volenti o nolenti e se nun c'arrivi a me sinceramente frega un chez, tanto mangio e dormo istess'...:D
Come no. Magna e dormi.
 

Nausicaa

sfdcef
Ma oltre che importante e' proprio determinante, come scrivevo prima, se vuoi essere accettato in una comunita'...

la selezione a cui ti sottopongono all'ingresso per entrare in un gruppo qualsiasi, come si fa se non esprimendo giudizi/opinioni su di te?...


Nel mio campo, le donne sono ancora in lotta per arrivare alla stessa considerazione -reale non apparente!- e possibilità che hanno i colleghi maschi. Alla base, sempre più femmine, con risultati in media nettamente superiori a quelli dei maschi, e poi, ta-da! magia! ai livelli alti la maggioranza è nettamente maschile, i maschi guadagnano di più etc etc.

Va da sè che non sono ben viste le donne che vestono da "zoccole", che un pettegolezzo gira con più facilità di un raffreddore -e non passa mai- e che il numero di donne di cui si dice che hanno fatto carriera con la patatina non è zero.
Viene spontaneo pensare che sia meglio, molto meglio adeguarsi. E in effetti quelle che non si adeguano spiccano eccome...

Ma mi ricordo soprattutto di una. Bella donna, anche se un pochino in là con gli anni. Vestitini osè e tutti frilli. Gran nomea di zoccola, e in questo caso, sembra sia proprio vero :D
E tutti a parlare male alle sue spalle. Ma come si veste, ma non ha decoro, ma stona, ma dovrebbe adeguarsi, ma così...

Bo. Sì, spiccava e tutto. Però diamine, lei si sentiva bene così, stava bene così, l'ha messa nel sedere a tanti visto che ha fatto una bellissima carriera, e va a lavoro come diamine le pare, sentendosi completamente a suo agio.

Una figa insomma :)

Pratchett :)inlove:) parla del "crab's bucket". I granchi, non serve che metti un coperchio sopra il loro contenitore. Perchè appena uno cerca di uscire, viene bloccato da tutti gli altri, che gli si intrecciano ovunque.
Il crub bucket spesso ce l'abbiamo in testa, in realtà non capita nulla, in genere, se facciamo qualcosa che "stona".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nel mio campo, le donne sono ancora in lotta per arrivare alla stessa considerazione -reale non apparente!- e possibilità che hanno i colleghi maschi. Alla base, sempre più femmine, con risultati in media nettamente superiori a quelli dei maschi, e poi, ta-da! magia! ai livelli alti la maggioranza è nettamente maschile, i maschi guadagnano di più etc etc.

Va da sè che non sono ben viste le donne che vestono da "zoccole", che un pettegolezzo gira con più facilità di un raffreddore -e non passa mai- e che il numero di donne di cui si dice che hanno fatto carriera con la patatina non è zero.
Viene spontaneo pensare che sia meglio, molto meglio adeguarsi. E in effetti quelle che non si adeguano spiccano eccome...

Ma mi ricordo soprattutto di una. Bella donna, anche se un pochino in là con gli anni. Vestitini osè e tutti frilli. Gran nomea di zoccola, e in questo caso, sembra sia proprio vero :D
E tutti a parlare male alle sue spalle. Ma come si veste, ma non ha decoro, ma stona, ma dovrebbe adeguarsi, ma così...

Bo. Sì, spiccava e tutto. Però diamine, lei si sentiva bene così, stava bene così, l'ha messa nel sedere a tanti visto che ha fatto una bellissima carriera, e va a lavoro come diamine le pare, sentendosi completamente a suo agio.

Una figa insomma :)

Pratchett :)inlove:) parla del "crab's bucket". I granchi, non serve che metti un coperchio sopra il loro contenitore. Perchè appena uno cerca di uscire, viene bloccato da tutti gli altri, che gli si intrecciano ovunque.
Il crub bucket spesso ce l'abbiamo in testa, in realtà non capita nulla, in genere, se facciamo qualcosa che "stona".
:up:
 
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