Zod
Escluso
Devi essere molto giovane.Io sono contraria al perdono.
Un traditore, anche se amato, va ripagato della stessa moneta.
Solo così capisce davvero quello che ha combinato e avrà buoni motivi per non rifarlo mai più.
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Devi essere molto giovane.Io sono contraria al perdono.
Un traditore, anche se amato, va ripagato della stessa moneta.
Solo così capisce davvero quello che ha combinato e avrà buoni motivi per non rifarlo mai più.
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Solo quando non sono sotto il regime del 41bis, per questo scrivo poco....scrivi sul forum da Regina Coeli ?
Lei dov é?
Paura fifissima
Non ha senso ripagare con la stessa moneta, a meno che non sia stato un tradimento occasionale. Diversamente devi premeditare la vendetta, organizzarla, mettere in mezzo una terza persona che non c'entra niente se non come strumento della tua vendetta. E alla fine? Cosa hai ottenuto? Una ricarica di autostima? Se ti tradisce e non ci sono figli in mezzo sfankulalo, è sempre la migliore risposta.No, ho 30 anni.
Personalmente, nel ruolo di traditore, se scoperto fossi solo ripagato con la stessa moneta, ne sarei contento. Ma nel ruolo di tradito non posso accettare di rinnegare le mie idee. La fedeltà non dovrebbe essere un accordo, ma un modo di essere.Trovo triste restare con una persona solo perchè ci sono figli.
Se non sfanculo chi mi ha tradito è perchè lo amo. Ma allo stesso tempo AMO anche me stessa e voglio che capisca che non deve più fare una cosa del genere, facendogliela provare sulla sua pelle.
Io mi sono vendicata e allo stesso tempo, con il terzo, sono anche stata bene.
Il risultato è stato molto più di una ricarica di autostima.
Ho difeso me stessa, mi sono data AMORE e ho preteso RISPETTO da chi me l'aveva fatto mancare...
Quotissimo. Se potessi ti smeralderei...Il perdono, quello vero costa un enorme fatica. E solo nel tempo e con un dolore sordo dentro si può perdonare e soprattutto non c'è perdono se non c'è assunzione di colpa, cioè se c'è oblio. Il tradimento perdonato è un tradimento che continua a essere lì, bello solido, presente a entrambi.
I romantici che tradiscono tradiscono se stessi, fanno a pezzi il sogno che era divenuto realtà. Non si perdonano di esser stati in paradiso e aver preferito una passeggiata nella melma... smettono di essere puri come credevano, ma non perché hanno mancato all'altro, ma perché hanno mancato al loro stesso sogno.
Ecco la lettera! Molto spideriana. Quel sarcasmo, quella dolcezza, quella spietatezza che comunque la pietà la conosce. Non risparmi niente ne' a lui ne' a te! Ti ferisci bene, ma lo ferisci. Gli fai anche un dono, un permesso a tempo, quello di fargli visitare, tu, da padrone di casa, i vostri ricordi e brani di quotidianità, con quella dimensione e quel brivido che, tu sai e lui sa, non ha mai potuto ne' mai potrà vivere naturalmente lungo le ore e le stagioni. Te li riprendi, poi, dopo averli mostrati, e con questo acquisti per sempre un potere su di lui, la vibrazione quasi ti squassa, ma lo fai non staccandogli mai gli occhi dagli occhi. Lo ustioni con un tono che quasi blandisce. Continui a versargli miele e fiele sull'ustione, sono sicura che a un certo punto non ne poteva più...nessuna concessione ne' a lui ne' a te, impossibile per lui combattere.a Michele
...spero proprio di non essere diventato il tuo aneddoto da bar.
conosci le storielle di fine giornata, cosi tanto per dire, con un pò di amici.
sai di quella... che si, il marito era proprio speciale ma speciale speciale,
eppure...! lo so che mi rispetti anche perchè rispettando me, non offendi
lei ed è questo che pensi.
la coscienza è pulita.
magari da solo, affacciandoti al terrazzo o guardando il letto sfatto
lo so che ti è capitato di sorridere.
io non ho mai riso di te, anzi ti ho visto e sentito triste.
immagino in fondo una grande solitudine che con il tempo si è andata a formare,
gli amici e le donne, tante... ma poi niente di concreto e le lezioni e gli orari, un
occhio all'orologio e uno alle studentesse che ti passano davanti e tutto quel
tempo libero di pomeriggio con un figlio che ormai non ha più bisogno di te.
che fare?
la vita scorre e gli anni sulle spalle cominciano a farsi sentire.
allora provare ancora e non importa un cazzo se sulla vita di un altro. mi ha
raccontato di te e di come sei bravo, un esperto.
il sesso stupendo mai fatto prima cosi e poi che durata!
romantico e porco quanto basta e affettuoso e
smielato da mulino bianco e poi attenzioni e gesti,
l'accappatoio caldo dopo il letto e la doccia e parole e parole e parole.
l'amore anche quello tantissimo come un fiume che scorre,
e se è vero posso immaginare quanto stai soffrendo.
eppure non serve se è vero e io gli credo che tu non saresti mai esistito
se non ci fossi stato io.
eppure non serve se tu o un altro sarebbe stata la
stessa cosa per lei.
non era te che cercava ma me in un te.
sei un assassino.
un assassino di emozioni e di sentimenti.
sulle nostre emozioni in crisi e confuse hai cercato la tua felicità
come un cecchino che spara su di una folla,
impermeabile a un dolore non suo, al dolore di un estraneo.
eri lucido per capire e solo da te poteva arrivare un altro gesto forse quel gesto che ci
avrebbe salvato quando ancora potevi.
le prede erano lì ferite non deve essere stato difficile colpire.
non credo che lei sia felice ora, come non lo era prima.
non credo sia felice tu ora come non lo sono io adesso.
hai strappato pezzi profondi della nostra vita e te ne sei cibato.
nel sapere della nostra quotidianetà hai cercato una sensazione di appartenenza e di vita,
non importa se vissuta.
le visitine sotto casa, le date importanti e gli anniversari e
i compleanni e i ricordi e le emozioni, la carne e il sudore i gemiti e
l'odore.
vorrei darti il resto, quello che è rimasto, brandelli di vita, quello che
non sai, quello che ancora volevi, per renderti sazio.
una giornata al mare e poi mangiare sul quel ristorante da dove il mare si vede tutto,
si proprio lì quel tavolo va bene perchè c'è il sole che ci riscalda tanto... ancora il
campeggio, montare una tenda e preparare tutto, lei che si occupa del dormire, io
dello spazio cucina, nostro figlio è lì accanto e gioca con un pezzo di legno...
dio come è forte!
presto andremo in spiaggia, dove il mare è blu e limpido
oppure quella bellissima isola, sulla costa croata e quel vento pesante e
caldissimo che ci accarezzava il viso e scompigliava i capelli, sai era sera e
camminavamo mano nella mano.
l'amore impacciato fatto in macchina strettissimi e il
freddo che faceva e lei che portava una copertina per scaldarci dopo abbracciati e
un milione di altri ricordi, i progetti e il futuro, le speranze e le
delusioni, quando la vita non và c'ero io c'era lei ed ancora la voglia sempre
di un viaggio insieme a cercare altre isole come se sempre ci fosse di più.
non sono solo più miei questi ricordi, non sono più suoi e nel darli a te sono
diventati di tutti.
poi i pensieri scontati e banali, quelli da piazza, da strada o
in metro mentre torni a casa, pensieri e frasi che mai vorresti dire, che
tutti abbiamo e con cui lottiamo e non volerla pensare cosi ma la vita ti dice
che quei pensieri hanno un senso.
e allora le donne sono tutte puttane,
l'amore vero non esiste, il mondo è più brutto e crudele... anche più di quanto
pensavi.
nessuna doccia fredda e non ho aperto gli occhi come stai pensando
tu. ho solo smesso di vedere.
cosi è stato ed è cosi che doveva essere.
Mario
Uao...ma che simpatica sorpresa...ahahahehm... sì...
allora: cose in grande... tipo: bombe...
Era una stronzata cosmica invece...:mrgreen:Quella lettera era struggente e bellissima.
Ecchellala'....:mrgreen:a Michele
...spero proprio di non essere diventato il tuo aneddoto da bar.
conosci le storielle di fine giornata, cosi tanto per dire, con un pò di amici.
sai di quella... che si, il marito era proprio speciale ma speciale speciale,
eppure...! lo so che mi rispetti anche perchè rispettando me, non offendi
lei ed è questo che pensi.
la coscienza è pulita.
magari da solo, affacciandoti al terrazzo o guardando il letto sfatto
lo so che ti è capitato di sorridere.
io non ho mai riso di te, anzi ti ho visto e sentito triste.
immagino in fondo una grande solitudine che con il tempo si è andata a formare,
gli amici e le donne, tante... ma poi niente di concreto e le lezioni e gli orari, un
occhio all'orologio e uno alle studentesse che ti passano davanti e tutto quel
tempo libero di pomeriggio con un figlio che ormai non ha più bisogno di te.
che fare?
la vita scorre e gli anni sulle spalle cominciano a farsi sentire.
allora provare ancora e non importa un cazzo se sulla vita di un altro. mi ha
raccontato di te e di come sei bravo, un esperto.
il sesso stupendo mai fatto prima cosi e poi che durata!
romantico e porco quanto basta e affettuoso e
smielato da mulino bianco e poi attenzioni e gesti,
l'accappatoio caldo dopo il letto e la doccia e parole e parole e parole.
l'amore anche quello tantissimo come un fiume che scorre,
e se è vero posso immaginare quanto stai soffrendo.
eppure non serve se è vero e io gli credo che tu non saresti mai esistito
se non ci fossi stato io.
eppure non serve se tu o un altro sarebbe stata la
stessa cosa per lei.
non era te che cercava ma me in un te.
sei un assassino.
un assassino di emozioni e di sentimenti.
sulle nostre emozioni in crisi e confuse hai cercato la tua felicità
come un cecchino che spara su di una folla,
impermeabile a un dolore non suo, al dolore di un estraneo.
eri lucido per capire e solo da te poteva arrivare un altro gesto forse quel gesto che ci
avrebbe salvato quando ancora potevi.
le prede erano lì ferite non deve essere stato difficile colpire.
non credo che lei sia felice ora, come non lo era prima.
non credo sia felice tu ora come non lo sono io adesso.
hai strappato pezzi profondi della nostra vita e te ne sei cibato.
nel sapere della nostra quotidianetà hai cercato una sensazione di appartenenza e di vita,
non importa se vissuta.
le visitine sotto casa, le date importanti e gli anniversari e
i compleanni e i ricordi e le emozioni, la carne e il sudore i gemiti e
l'odore.
vorrei darti il resto, quello che è rimasto, brandelli di vita, quello che
non sai, quello che ancora volevi, per renderti sazio.
una giornata al mare e poi mangiare sul quel ristorante da dove il mare si vede tutto,
si proprio lì quel tavolo va bene perchè c'è il sole che ci riscalda tanto... ancora il
campeggio, montare una tenda e preparare tutto, lei che si occupa del dormire, io
dello spazio cucina, nostro figlio è lì accanto e gioca con un pezzo di legno...
dio come è forte!
presto andremo in spiaggia, dove il mare è blu e limpido
oppure quella bellissima isola, sulla costa croata e quel vento pesante e
caldissimo che ci accarezzava il viso e scompigliava i capelli, sai era sera e
camminavamo mano nella mano.
l'amore impacciato fatto in macchina strettissimi e il
freddo che faceva e lei che portava una copertina per scaldarci dopo abbracciati e
un milione di altri ricordi, i progetti e il futuro, le speranze e le
delusioni, quando la vita non và c'ero io c'era lei ed ancora la voglia sempre
di un viaggio insieme a cercare altre isole come se sempre ci fosse di più.
non sono solo più miei questi ricordi, non sono più suoi e nel darli a te sono
diventati di tutti.
poi i pensieri scontati e banali, quelli da piazza, da strada o
in metro mentre torni a casa, pensieri e frasi che mai vorresti dire, che
tutti abbiamo e con cui lottiamo e non volerla pensare cosi ma la vita ti dice
che quei pensieri hanno un senso.
e allora le donne sono tutte puttane,
l'amore vero non esiste, il mondo è più brutto e crudele... anche più di quanto
pensavi.
nessuna doccia fredda e non ho aperto gli occhi come stai pensando
tu. ho solo smesso di vedere.
cosi è stato ed è cosi che doveva essere.
Mario
Ma tu poi nun sai i retroscena de sta lettera, neh?....:rotfl::rotfl::rotfl:Ecco la lettera! Molto spideriana. Quel sarcasmo, quella dolcezza, quella spietatezza che comunque la pietà la conosce. Non risparmi niente ne' a lui ne' a te! Ti ferisci bene, ma lo ferisci. Gli fai anche un dono, un permesso a tempo, quello di fargli visitare, tu, da padrone di casa, i vostri ricordi e brani di quotidianità, con quella dimensione e quel brivido che, tu sai e lui sa, non ha mai potuto ne' mai potrà vivere naturalmente lungo le ore e le stagioni. Te li riprendi, poi, dopo averli mostrati, e con questo acquisti per sempre un potere su di lui, la vibrazione quasi ti squassa, ma lo fai non staccandogli mai gli occhi dagli occhi. Lo ustioni con un tono che quasi blandisce. Continui a versargli miele e fiele sull'ustione, sono sicura che a un certo punto non ne poteva più...nessuna concessione ne' a lui ne' a te, impossibile per lui combattere.
A me non avrebbe fatto ridere questa lettera, mi avrebbe dato voglia di viaggiare con il mantello dell'invisibilità addosso. Ha ragione Tebe, struggente, e implacabile aggiungerei io, forse sento però implacabilità non solo verso di lui.
Se prima aveva dei dubbi e non capiva perché lei lo preferisse a te, dopo questa lettera ha tutto molto più chiaro e di certo non si sente più minimamente responsabile del fatto che lei gli sia caduta tra le braccia. Se non era lui sarebbe stato qualcun'altro.a Michele
...spero proprio di non essere diventato il tuo aneddoto da bar.
conosci le storielle di fine giornata, cosi tanto per dire, con un pò di amici.
sai di quella... che si, il marito era proprio speciale ma speciale speciale,
eppure...! lo so che mi rispetti anche perchè rispettando me, non offendi
lei ed è questo che pensi.
la coscienza è pulita.
magari da solo, affacciandoti al terrazzo o guardando il letto sfatto
lo so che ti è capitato di sorridere.
io non ho mai riso di te, anzi ti ho visto e sentito triste.
immagino in fondo una grande solitudine che con il tempo si è andata a formare,
gli amici e le donne, tante... ma poi niente di concreto e le lezioni e gli orari, un
occhio all'orologio e uno alle studentesse che ti passano davanti e tutto quel
tempo libero di pomeriggio con un figlio che ormai non ha più bisogno di te.
che fare?
la vita scorre e gli anni sulle spalle cominciano a farsi sentire.
allora provare ancora e non importa un cazzo se sulla vita di un altro. mi ha
raccontato di te e di come sei bravo, un esperto.
il sesso stupendo mai fatto prima cosi e poi che durata!
romantico e porco quanto basta e affettuoso e
smielato da mulino bianco e poi attenzioni e gesti,
l'accappatoio caldo dopo il letto e la doccia e parole e parole e parole.
l'amore anche quello tantissimo come un fiume che scorre,
e se è vero posso immaginare quanto stai soffrendo.
eppure non serve se è vero e io gli credo che tu non saresti mai esistito
se non ci fossi stato io.
eppure non serve se tu o un altro sarebbe stata la
stessa cosa per lei.
non era te che cercava ma me in un te.
sei un assassino.
un assassino di emozioni e di sentimenti.
sulle nostre emozioni in crisi e confuse hai cercato la tua felicità
come un cecchino che spara su di una folla,
impermeabile a un dolore non suo, al dolore di un estraneo.
eri lucido per capire e solo da te poteva arrivare un altro gesto forse quel gesto che ci
avrebbe salvato quando ancora potevi.
le prede erano lì ferite non deve essere stato difficile colpire.
non credo che lei sia felice ora, come non lo era prima.
non credo sia felice tu ora come non lo sono io adesso.
hai strappato pezzi profondi della nostra vita e te ne sei cibato.
nel sapere della nostra quotidianetà hai cercato una sensazione di appartenenza e di vita,
non importa se vissuta.
le visitine sotto casa, le date importanti e gli anniversari e
i compleanni e i ricordi e le emozioni, la carne e il sudore i gemiti e
l'odore.
vorrei darti il resto, quello che è rimasto, brandelli di vita, quello che
non sai, quello che ancora volevi, per renderti sazio.
una giornata al mare e poi mangiare sul quel ristorante da dove il mare si vede tutto,
si proprio lì quel tavolo va bene perchè c'è il sole che ci riscalda tanto... ancora il
campeggio, montare una tenda e preparare tutto, lei che si occupa del dormire, io
dello spazio cucina, nostro figlio è lì accanto e gioca con un pezzo di legno...
dio come è forte!
presto andremo in spiaggia, dove il mare è blu e limpido
oppure quella bellissima isola, sulla costa croata e quel vento pesante e
caldissimo che ci accarezzava il viso e scompigliava i capelli, sai era sera e
camminavamo mano nella mano.
l'amore impacciato fatto in macchina strettissimi e il
freddo che faceva e lei che portava una copertina per scaldarci dopo abbracciati e
un milione di altri ricordi, i progetti e il futuro, le speranze e le
delusioni, quando la vita non và c'ero io c'era lei ed ancora la voglia sempre
di un viaggio insieme a cercare altre isole come se sempre ci fosse di più.
non sono solo più miei questi ricordi, non sono più suoi e nel darli a te sono
diventati di tutti.
poi i pensieri scontati e banali, quelli da piazza, da strada o
in metro mentre torni a casa, pensieri e frasi che mai vorresti dire, che
tutti abbiamo e con cui lottiamo e non volerla pensare cosi ma la vita ti dice
che quei pensieri hanno un senso.
e allora le donne sono tutte puttane,
l'amore vero non esiste, il mondo è più brutto e crudele... anche più di quanto
pensavi.
nessuna doccia fredda e non ho aperto gli occhi come stai pensando
tu. ho solo smesso di vedere.
cosi è stato ed è cosi che doveva essere.
Mario
Per l'appunto Stermy, non mi distrarre che ti sto leggendo di là, proprio a te!Ma tu poi nun sai i retroscena de sta lettera, neh?....:rotfl::rotfl::rotfl:
Spider nun ce stava ancora, ma qua ce stava un certo Michele che c'aveva er problema der priaprismo...porello...roba de Viagra?...boh...nun se sapra' mai...:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
beh pe' fatti che mo' nun te sto' a spiega', se ne va...dopo un tot arriva na' bella sera Spider co' sta lettera a sto cazzo de Michele ed io me so' divertito....to' ricordi Spi'?....:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
sto ancora a ride...
:rotfl::rotfl::rotfl:
Concordo. E aggiungerei, tradimento femminile E maschile.Tu parti da un presupposto molto comune nell'analisi di un tradimento femminile. Pensi che lei sia stata concupita, conquistata contro la sua volontà, che si sia arresa suo malgrado perchè debole. La realtà è che è lei che ti ha tradito, e quando si è abbassata gli slip sapeva bene cosa faceva e cosa voleva. Finchè non capisci questo, non potrai uscirne.
...ho solo ( a caldo ),pensato di far pervenire alla moglie (mia amica che non frequentiamo più ), il libro che ho scoperto lui le aveva regalato con un appunto sull accaduto. Il libro ( Ho voglia di te...penoso) ce l ho ancora qui con me, non si sa mai un giorno io non stia più con lei, potrebbe tornarmi utile.
Per l'appunto Stermy, non mi distrarre che ti sto leggendo di là, proprio a te!Ho ritrovato la lettera!
Ho ancora una ventina di pagine da leggere e pure da preparare la tisana corretta prima di dormire, poi ne riparliamo! Ammazza che eravate però...AO' SCCCUSA!...:mrgreen:
Me metti er link cosi' nun me sforzo?...:mrgreen:...
quanti ricordi povca tvoja... :rotfl::rotfl::rotfl:
Ma di scarso successo...:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:Zitto tu che sei solo un rimproveratore di ragazze.
:rotfl:
Sarà zod che l'è un vecio bacucco...No, ho 30 anni.
Sai a dirla con quella che mi usò per la sua vendetta...Non ha senso ripagare con la stessa moneta, a meno che non sia stato un tradimento occasionale. Diversamente devi premeditare la vendetta, organizzarla, mettere in mezzo una terza persona che non c'entra niente se non come strumento della tua vendetta. E alla fine? Cosa hai ottenuto? Una ricarica di autostima? Se ti tradisce e non ci sono figli in mezzo sfankulalo, è sempre la migliore risposta.