La vendetta

Stato
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Zod

Escluso
Io sono contraria al perdono.

Un traditore, anche se amato, va ripagato della stessa moneta.

Solo così capisce davvero quello che ha combinato e avrà buoni motivi per non rifarlo mai più.
:)
Devi essere molto giovane.
 

Zod

Escluso

Zod

Escluso
No, ho 30 anni.
Non ha senso ripagare con la stessa moneta, a meno che non sia stato un tradimento occasionale. Diversamente devi premeditare la vendetta, organizzarla, mettere in mezzo una terza persona che non c'entra niente se non come strumento della tua vendetta. E alla fine? Cosa hai ottenuto? Una ricarica di autostima? Se ti tradisce e non ci sono figli in mezzo sfankulalo, è sempre la migliore risposta.
 

Zod

Escluso
Trovo triste restare con una persona solo perchè ci sono figli.
Se non sfanculo chi mi ha tradito è perchè lo amo. Ma allo stesso tempo AMO anche me stessa e voglio che capisca che non deve più fare una cosa del genere, facendogliela provare sulla sua pelle.

Io mi sono vendicata e allo stesso tempo, con il terzo, sono anche stata bene.

Il risultato è stato molto più di una ricarica di autostima.
Ho difeso me stessa, mi sono data AMORE e ho preteso RISPETTO da chi me l'aveva fatto mancare...
Personalmente, nel ruolo di traditore, se scoperto fossi solo ripagato con la stessa moneta, ne sarei contento. Ma nel ruolo di tradito non posso accettare di rinnegare le mie idee. La fedeltà non dovrebbe essere un accordo, ma un modo di essere.
 

marietto

Heisenberg
Il perdono, quello vero costa un enorme fatica. E solo nel tempo e con un dolore sordo dentro si può perdonare e soprattutto non c'è perdono se non c'è assunzione di colpa, cioè se c'è oblio. Il tradimento perdonato è un tradimento che continua a essere lì, bello solido, presente a entrambi.

I romantici che tradiscono tradiscono se stessi, fanno a pezzi il sogno che era divenuto realtà. Non si perdonano di esser stati in paradiso e aver preferito una passeggiata nella melma... smettono di essere puri come credevano, ma non perché hanno mancato all'altro, ma perché hanno mancato al loro stesso sogno.
Quotissimo. Se potessi ti smeralderei...
I sensi di colpa verso il partner, la famiglia e il matrimonio si attenuano con il tempo e man mano che la riconciliazione mostra di funzionare e di essere in grado di superare l'evento e continuare il cammino.
Quello che non passa mai (almeno a me) è il rimpianto per quanto descritto nel neretto.
Comunque è una situazione personale che, diversamente dai sensi di colpa di cui sopra, non viene "rovesciata" sul rapporto di coppia.
 

Innominata

Utente che predica bene
a Michele

...spero proprio di non essere diventato il tuo aneddoto da bar.
conosci le
storielle di fine giornata, cosi tanto per dire, con un pò di amici.
sai di
quella... che si, il marito era proprio speciale ma speciale speciale,
eppure...! lo so che mi rispetti anche perchè rispettando me, non offendi
lei ed è questo che pensi.
la coscienza è pulita.
magari da solo, affacciandoti
al terrazzo o guardando il letto sfatto
lo so che ti è capitato di sorridere.

io non ho mai riso di te, anzi ti ho visto e sentito triste.
immagino in fondo
una grande solitudine che con il tempo si è andata a formare,
gli amici e le
donne, tante... ma poi niente di concreto e le lezioni e gli orari, un
occhio all'orologio e uno alle studentesse che ti passano davanti e tutto quel
tempo libero di pomeriggio con un figlio che ormai non ha più bisogno di te.
che
fare?
la vita scorre e gli anni sulle spalle cominciano a farsi sentire.

allora provare ancora e non importa un cazzo se sulla vita di un altro. mi ha
raccontato di te e di come sei bravo, un esperto.
il sesso stupendo mai
fatto prima cosi e poi che durata!
romantico e porco quanto basta e affettuoso e

smielato da mulino bianco e poi attenzioni e gesti,
l'accappatoio caldo
dopo il letto e la doccia e parole e parole e parole.
l'amore anche quello
tantissimo come un fiume che scorre,
e se è vero posso immaginare quanto stai
soffrendo.
eppure non serve se è vero e io gli credo che tu non saresti mai esistito

se non ci fossi stato io.
eppure non serve se tu o un altro sarebbe stata la

stessa cosa per lei.
non era te che cercava ma me in un te.
sei un
assassino.
un assassino di emozioni e di sentimenti.
sulle nostre emozioni in crisi e
confuse hai cercato la tua felicità
come un cecchino che spara su di una
folla,
impermeabile a un dolore non suo, al dolore di un estraneo.
eri lucido per
capire e solo da te poteva arrivare un altro gesto forse quel gesto che ci
avrebbe salvato quando ancora potevi.
le prede erano lì ferite non deve
essere stato difficile colpire.
non credo che lei sia felice ora, come non lo era
prima.
non credo sia felice tu ora come non lo
sono io adesso.
hai
strappato pezzi profondi della nostra vita e te ne sei cibato.
nel sapere della
nostra quotidianetà hai cercato una sensazione di appartenenza e di vita,
non
importa se vissuta.
le visitine sotto
casa, le date importanti e gli anniversari e
i compleanni e i ricordi e le emozioni, la carne e il sudore i gemiti e
l'odore.
vorrei darti il resto, quello che è rimasto, brandelli di vita, quello che

non sai, quello che ancora volevi, per renderti sazio.

una giornata al mare e poi mangiare sul quel ristorante da dove il mare si vede tutto,
si proprio lì quel tavolo va bene perchè c'è il sole che ci riscalda tanto... ancora il
campeggio, montare una tenda e preparare tutto, lei che si occupa del dormire, io
dello spazio cucina, nostro figlio è lì accanto e gioca con un pezzo di legno...
dio come è forte!
presto andremo in spiaggia, dove il mare è blu e limpido

oppure quella bellissima isola, sulla costa croata e quel vento pesante e
caldissimo che ci accarezzava il viso e scompigliava i capelli, sai era sera e
camminavamo mano nella mano.
l'amore impacciato fatto in macchina strettissimi e il

freddo che faceva e lei che portava una copertina per scaldarci dopo abbracciati e
un milione di altri ricordi, i progetti e il futuro, le speranze e le
delusioni, quando la vita non và c'ero io c'era lei ed ancora la voglia sempre
di un viaggio insieme a cercare altre isole come se sempre ci fosse di più.

non
sono solo più miei questi ricordi, non sono più suoi e nel darli a te sono
diventati di tutti.
poi i pensieri scontati e banali, quelli da piazza, da strada o

in metro mentre torni a casa, pensieri e frasi che mai vorresti dire, che
tutti abbiamo e con cui lottiamo e non volerla pensare cosi ma la vita ti dice
che quei pensieri hanno un senso.
e allora le donne sono tutte puttane,

l'amore vero non esiste, il mondo è più brutto e crudele... anche più di quanto
pensavi.
nessuna doccia fredda e non ho aperto gli occhi come stai pensando

tu. ho solo smesso di vedere.
cosi è stato ed è cosi che doveva essere.


Mario
Ecco la lettera! Molto spideriana. Quel sarcasmo, quella dolcezza, quella spietatezza che comunque la pietà la conosce. Non risparmi niente ne' a lui ne' a te! Ti ferisci bene, ma lo ferisci. Gli fai anche un dono, un permesso a tempo, quello di fargli visitare, tu, da padrone di casa, i vostri ricordi e brani di quotidianità, con quella dimensione e quel brivido che, tu sai e lui sa, non ha mai potuto ne' mai potrà vivere naturalmente lungo le ore e le stagioni. Te li riprendi, poi, dopo averli mostrati, e con questo acquisti per sempre un potere su di lui, la vibrazione quasi ti squassa, ma lo fai non staccandogli mai gli occhi dagli occhi. Lo ustioni con un tono che quasi blandisce. Continui a versargli miele e fiele sull'ustione, sono sicura che a un certo punto non ne poteva più...nessuna concessione ne' a lui ne' a te, impossibile per lui combattere.
A me non avrebbe fatto ridere questa lettera, mi avrebbe dato voglia di viaggiare con il mantello dell'invisibilità addosso. Ha ragione Tebe, struggente, e implacabile aggiungerei io, forse sento però implacabilità non solo verso di lui.
 

Fantastica

Utente di lunga data
Grazie @marietto ...

Di questo discorso sulla vendetta mi sfugge qualcosa.
La domanda è che senso ha per un tradito andarsi a cercare qualcuno per vendicarsi del tradimento di un altro?

Mi spiego: se vengo tradita davvero, lo sono nel momento in cui l'altro non mette più me al centro della sua vita, non trova più in me la gioia dello stare insieme, del condividere; lo fa perché veramente si dimentica totalmente della mia persona, della mia esistenza.
Se è questo lo stato d'animo di un vero traditore (cioè non un seriale, non una sex machine, non un diversamente fedele, ecc.), tradire a propria volta credendo di vendicarsi è una scemenza di proporzioni colossali.
Lo è perché all'altro gli fa proprio effetto zero, visto che se ne frega persino che tu esista in quel momento; se invece gli fa un qualche effetto, pensate che sia qualcosa che ha a che fare con l'amore deluso? E' ridicolo. L'effetto che gli può fare semmai è "toh, mi sta scappando. Posso perderla? " e lì si comincia a fare dei calcoli, calcoli di convenienza, che mica c'entrano qualcosa con l'amore...
Che effetto deve fare. Tipo sveglia? Svegliaaaaa, guarda che me ne posso andare! E' questo? E' un esercizio di potere?
Dire a se stessi: anche io posso! Ah, che bello. Prima non lo sapevi che potevi, volendo? Cosa fai? Approfitti delle corna per darti una botta di autostima come predatore? Ridicolo.

Io credo insomma che vendicarsi delle corna con altrettante corna sia una faccenda che non ha niente a che fare con colui al quale si vuole trasmettere un messaggio e nemmeno con la coppia, ma con chi lo fa.
Lo dico, perché cercarsi un amante, per quanto breve possa essere la ricerca, non è come infliggere una coltellata al traditore. Richiede tempo, almeno un po'. Dice bene il detto: la vendetta è un piatto che si consuma freddo.
 

Sterminator

Utente di lunga data
a Michele

...spero proprio di non essere diventato il tuo aneddoto da bar.
conosci le
storielle di fine giornata, cosi tanto per dire, con un pò di amici.
sai di
quella... che si, il marito era proprio speciale ma speciale speciale,
eppure...! lo so che mi rispetti anche perchè rispettando me, non offendi
lei ed è questo che pensi.
la coscienza è pulita.
magari da solo, affacciandoti
al terrazzo o guardando il letto sfatto
lo so che ti è capitato di sorridere.

io non ho mai riso di te, anzi ti ho visto e sentito triste.
immagino in fondo
una grande solitudine che con il tempo si è andata a formare,
gli amici e le
donne, tante... ma poi niente di concreto e le lezioni e gli orari, un
occhio all'orologio e uno alle studentesse che ti passano davanti e tutto quel
tempo libero di pomeriggio con un figlio che ormai non ha più bisogno di te.
che
fare?
la vita scorre e gli anni sulle spalle cominciano a farsi sentire.

allora provare ancora e non importa un cazzo se sulla vita di un altro. mi ha
raccontato di te e di come sei bravo, un esperto.
il sesso stupendo mai
fatto prima cosi e poi che durata!
romantico e porco quanto basta e affettuoso e

smielato da mulino bianco e poi attenzioni e gesti,
l'accappatoio caldo
dopo il letto e la doccia e parole e parole e parole.
l'amore anche quello
tantissimo come un fiume che scorre,
e se è vero posso immaginare quanto stai
soffrendo.
eppure non serve se è vero e io gli credo che tu non saresti mai esistito

se non ci fossi stato io.
eppure non serve se tu o un altro sarebbe stata la

stessa cosa per lei.
non era te che cercava ma me in un te.
sei un
assassino.
un assassino di emozioni e di sentimenti.
sulle nostre emozioni in crisi e
confuse hai cercato la tua felicità
come un cecchino che spara su di una
folla,
impermeabile a un dolore non suo, al dolore di un estraneo.
eri lucido per
capire e solo da te poteva arrivare un altro gesto forse quel gesto che ci
avrebbe salvato quando ancora potevi.
le prede erano lì ferite non deve
essere stato difficile colpire.
non credo che lei sia felice ora, come non lo era
prima.
non credo sia felice tu ora come non lo
sono io adesso.
hai
strappato pezzi profondi della nostra vita e te ne sei cibato.
nel sapere della
nostra quotidianetà hai cercato una sensazione di appartenenza e di vita,
non
importa se vissuta.
le visitine sotto
casa, le date importanti e gli anniversari e
i compleanni e i ricordi e le emozioni, la carne e il sudore i gemiti e
l'odore.
vorrei darti il resto, quello che è rimasto, brandelli di vita, quello che

non sai, quello che ancora volevi, per renderti sazio.

una giornata al mare e poi mangiare sul quel ristorante da dove il mare si vede tutto,
si proprio lì quel tavolo va bene perchè c'è il sole che ci riscalda tanto... ancora il
campeggio, montare una tenda e preparare tutto, lei che si occupa del dormire, io
dello spazio cucina, nostro figlio è lì accanto e gioca con un pezzo di legno...
dio come è forte!
presto andremo in spiaggia, dove il mare è blu e limpido

oppure quella bellissima isola, sulla costa croata e quel vento pesante e
caldissimo che ci accarezzava il viso e scompigliava i capelli, sai era sera e
camminavamo mano nella mano.
l'amore impacciato fatto in macchina strettissimi e il

freddo che faceva e lei che portava una copertina per scaldarci dopo abbracciati e
un milione di altri ricordi, i progetti e il futuro, le speranze e le
delusioni, quando la vita non và c'ero io c'era lei ed ancora la voglia sempre
di un viaggio insieme a cercare altre isole come se sempre ci fosse di più.

non
sono solo più miei questi ricordi, non sono più suoi e nel darli a te sono
diventati di tutti.
poi i pensieri scontati e banali, quelli da piazza, da strada o

in metro mentre torni a casa, pensieri e frasi che mai vorresti dire, che
tutti abbiamo e con cui lottiamo e non volerla pensare cosi ma la vita ti dice
che quei pensieri hanno un senso.
e allora le donne sono tutte puttane,

l'amore vero non esiste, il mondo è più brutto e crudele... anche più di quanto
pensavi.
nessuna doccia fredda e non ho aperto gli occhi come stai pensando

tu. ho solo smesso di vedere.
cosi è stato ed è cosi che doveva essere.


Mario
Ecchellala'....:mrgreen:

O madonna, ma sei proprio svalvolato...:mrgreen:

anziche' distruggertela pure dalla capoccia, la ricicci pure?....

:rotfl::rotfl::rotfl:
 
Ultima modifica:

Sterminator

Utente di lunga data
Ecco la lettera! Molto spideriana. Quel sarcasmo, quella dolcezza, quella spietatezza che comunque la pietà la conosce. Non risparmi niente ne' a lui ne' a te! Ti ferisci bene, ma lo ferisci. Gli fai anche un dono, un permesso a tempo, quello di fargli visitare, tu, da padrone di casa, i vostri ricordi e brani di quotidianità, con quella dimensione e quel brivido che, tu sai e lui sa, non ha mai potuto ne' mai potrà vivere naturalmente lungo le ore e le stagioni. Te li riprendi, poi, dopo averli mostrati, e con questo acquisti per sempre un potere su di lui, la vibrazione quasi ti squassa, ma lo fai non staccandogli mai gli occhi dagli occhi. Lo ustioni con un tono che quasi blandisce. Continui a versargli miele e fiele sull'ustione, sono sicura che a un certo punto non ne poteva più...nessuna concessione ne' a lui ne' a te, impossibile per lui combattere.
A me non avrebbe fatto ridere questa lettera, mi avrebbe dato voglia di viaggiare con il mantello dell'invisibilità addosso. Ha ragione Tebe, struggente, e implacabile aggiungerei io, forse sento però implacabilità non solo verso di lui.
Ma tu poi nun sai i retroscena de sta lettera, neh?....:rotfl::rotfl::rotfl:

Spider nun ce stava ancora, ma qua ce stava un certo Michele che c'aveva er problema der priaprismo...porello...roba de Viagra?...boh...nun se sapra' mai...:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

beh pe' fatti che mo' nun te sto' a spiega', se ne va...dopo un tot arriva na' bella sera Spider co' sta lettera a sto cazzo de Michele ed io me so' divertito....to' ricordi Spi'?....:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

sto ancora a ride...

:rotfl::rotfl::rotfl:
 

Zod

Escluso
a Michele

...spero proprio di non essere diventato il tuo aneddoto da bar.
conosci le
storielle di fine giornata, cosi tanto per dire, con un pò di amici.
sai di
quella... che si, il marito era proprio speciale ma speciale speciale,
eppure...! lo so che mi rispetti anche perchè rispettando me, non offendi
lei ed è questo che pensi.
la coscienza è pulita.
magari da solo, affacciandoti
al terrazzo o guardando il letto sfatto
lo so che ti è capitato di sorridere.

io non ho mai riso di te, anzi ti ho visto e sentito triste.
immagino in fondo
una grande solitudine che con il tempo si è andata a formare,
gli amici e le
donne, tante... ma poi niente di concreto e le lezioni e gli orari, un
occhio all'orologio e uno alle studentesse che ti passano davanti e tutto quel
tempo libero di pomeriggio con un figlio che ormai non ha più bisogno di te.
che
fare?
la vita scorre e gli anni sulle spalle cominciano a farsi sentire.

allora provare ancora e non importa un cazzo se sulla vita di un altro. mi ha
raccontato di te e di come sei bravo, un esperto.
il sesso stupendo mai
fatto prima cosi e poi che durata!
romantico e porco quanto basta e affettuoso e

smielato da mulino bianco e poi attenzioni e gesti,
l'accappatoio caldo
dopo il letto e la doccia e parole e parole e parole.
l'amore anche quello
tantissimo come un fiume che scorre,
e se è vero posso immaginare quanto stai
soffrendo.
eppure non serve se è vero e io gli credo che tu non saresti mai esistito

se non ci fossi stato io.
eppure non serve se tu o un altro sarebbe stata la

stessa cosa per lei.
non era te che cercava ma me in un te.
sei un
assassino.
un assassino di emozioni e di sentimenti.
sulle nostre emozioni in crisi e
confuse hai cercato la tua felicità
come un cecchino che spara su di una
folla,
impermeabile a un dolore non suo, al dolore di un estraneo.
eri lucido per
capire e solo da te poteva arrivare un altro gesto forse quel gesto che ci
avrebbe salvato quando ancora potevi.
le prede erano lì ferite non deve
essere stato difficile colpire.
non credo che lei sia felice ora, come non lo era
prima.
non credo sia felice tu ora come non lo
sono io adesso.
hai
strappato pezzi profondi della nostra vita e te ne sei cibato.
nel sapere della
nostra quotidianetà hai cercato una sensazione di appartenenza e di vita,
non
importa se vissuta.
le visitine sotto
casa, le date importanti e gli anniversari e
i compleanni e i ricordi e le emozioni, la carne e il sudore i gemiti e
l'odore.
vorrei darti il resto, quello che è rimasto, brandelli di vita, quello che

non sai, quello che ancora volevi, per renderti sazio.

una giornata al mare e poi mangiare sul quel ristorante da dove il mare si vede tutto,
si proprio lì quel tavolo va bene perchè c'è il sole che ci riscalda tanto... ancora il
campeggio, montare una tenda e preparare tutto, lei che si occupa del dormire, io
dello spazio cucina, nostro figlio è lì accanto e gioca con un pezzo di legno...
dio come è forte!
presto andremo in spiaggia, dove il mare è blu e limpido

oppure quella bellissima isola, sulla costa croata e quel vento pesante e
caldissimo che ci accarezzava il viso e scompigliava i capelli, sai era sera e
camminavamo mano nella mano.
l'amore impacciato fatto in macchina strettissimi e il

freddo che faceva e lei che portava una copertina per scaldarci dopo abbracciati e
un milione di altri ricordi, i progetti e il futuro, le speranze e le
delusioni, quando la vita non và c'ero io c'era lei ed ancora la voglia sempre
di un viaggio insieme a cercare altre isole come se sempre ci fosse di più.

non
sono solo più miei questi ricordi, non sono più suoi e nel darli a te sono
diventati di tutti.
poi i pensieri scontati e banali, quelli da piazza, da strada o

in metro mentre torni a casa, pensieri e frasi che mai vorresti dire, che
tutti abbiamo e con cui lottiamo e non volerla pensare cosi ma la vita ti dice
che quei pensieri hanno un senso.
e allora le donne sono tutte puttane,

l'amore vero non esiste, il mondo è più brutto e crudele... anche più di quanto
pensavi.
nessuna doccia fredda e non ho aperto gli occhi come stai pensando

tu. ho solo smesso di vedere.
cosi è stato ed è cosi che doveva essere.


Mario
Se prima aveva dei dubbi e non capiva perché lei lo preferisse a te, dopo questa lettera ha tutto molto più chiaro e di certo non si sente più minimamente responsabile del fatto che lei gli sia caduta tra le braccia. Se non era lui sarebbe stato qualcun'altro.

Tu parti da un presupposto molto comune nell'analisi di un tradimento femminile. Pensi che lei sia stata concupita, conquistata contro la sua volontà, che si sia arresa suo malgrado perchè debole. La realtà è che è lei che ti ha tradito, e quando si è abbassata gli slip sapeva bene cosa faceva e cosa voleva. Finchè non capisci questo, non potrai uscirne.

Se alla fine ha deciso di rimanere con te, con lo stesso spirito di chi mette i suoi risparmi nei conto deposito dopo aver patito le montagne russe della borsa, rallegratene e stai sereno. L'altro era un investimento di breve periodo, tu sei un Pac.
 

Innominata

Utente che predica bene
Ma tu poi nun sai i retroscena de sta lettera, neh?....:rotfl::rotfl::rotfl:

Spider nun ce stava ancora, ma qua ce stava un certo Michele che c'aveva er problema der priaprismo...porello...roba de Viagra?...boh...nun se sapra' mai...:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

beh pe' fatti che mo' nun te sto' a spiega', se ne va...dopo un tot arriva na' bella sera Spider co' sta lettera a sto cazzo de Michele ed io me so' divertito....to' ricordi Spi'?....:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

sto ancora a ride...

:rotfl::rotfl::rotfl:
Per l'appunto Stermy, non mi distrarre che ti sto leggendo di là, proprio a te!:rolleyes: Ho ritrovato la lettera!
 

MK

Utente di lunga data
Tu parti da un presupposto molto comune nell'analisi di un tradimento femminile. Pensi che lei sia stata concupita, conquistata contro la sua volontà, che si sia arresa suo malgrado perchè debole. La realtà è che è lei che ti ha tradito, e quando si è abbassata gli slip sapeva bene cosa faceva e cosa voleva. Finchè non capisci questo, non potrai uscirne.
Concordo. E aggiungerei, tradimento femminile E maschile.
 

disincantata

Utente di lunga data
...ho solo ( a caldo ),pensato di far pervenire alla moglie (mia amica che non frequentiamo più ), il libro che ho scoperto lui le aveva regalato con un appunto sull accaduto. Il libro ( Ho voglia di te...penoso) ce l ho ancora qui con me, non si sa mai un giorno io non stia più con lei, potrebbe tornarmi utile.

Lo hai letto? ahahah:up::up::up:
 

Sterminator

Utente di lunga data
Per l'appunto Stermy, non mi distrarre che ti sto leggendo di là, proprio a te!:rolleyes: Ho ritrovato la lettera!

AO' SCCCUSA!...:mrgreen:

Me metti er link cosi' nun me sforzo?...:mrgreen:...

quanti ricordi povca tvoja... :rotfl::rotfl::rotfl:
 

Innominata

Utente che predica bene
AO' SCCCUSA!...:mrgreen:

Me metti er link cosi' nun me sforzo?...:mrgreen:...

quanti ricordi povca tvoja... :rotfl::rotfl::rotfl:
Ho ancora una ventina di pagine da leggere e pure da preparare la tisana corretta prima di dormire, poi ne riparliamo! Ammazza che eravate però...
Qualcuno mi pare diventato più buono. Tu sempre lo stesso:D
 
Non ha senso ripagare con la stessa moneta, a meno che non sia stato un tradimento occasionale. Diversamente devi premeditare la vendetta, organizzarla, mettere in mezzo una terza persona che non c'entra niente se non come strumento della tua vendetta. E alla fine? Cosa hai ottenuto? Una ricarica di autostima? Se ti tradisce e non ci sono figli in mezzo sfankulalo, è sempre la migliore risposta.
Sai a dirla con quella che mi usò per la sua vendetta...
Na gran bela ciavada...no?:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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