Ora tocca a me

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Annalì

Utente di lunga data
ti dico brevemente il mio pensiero, che parte da esperienze di vita vissuta e da racconti di persone
che hanno avuto queste problematiche (non profani, insomma).
la premessa è che i figli dovrebbero essere lasciati fuori dai nuovi rapporti con compagni/e nati dopo
la separazione: questo è il principio, proprio per evitare inopportune commistioni/sovrapposizioni con
le figure parentali di riferimento, mamme e padri. E' un po' come dire che in Italia bisogna combattere
la corruzione salvo scoprire un nuovo caso ogni giorno ....
A me è capitato di vedere figli nati da precedente matrimonio di 25 anni, mica bambini, irritati dal
rapporto nuovo creato dal padre con i figli nati nella nuova relazione (ovviamente più piccoli).
insomma, molto spesso i bambini possono essere destabilizzati dal vedere padre/madre con nuovi compagni/e
o quantomeno accusano uno scompenso nel loro equilibrio affettivo, è normale quindi che il bambino che
deve fare la comunione vorrebbe il papà al suo fianco quel giorno.
capitolo diverso per la fidanzata. nuovi compagni e nuove compagne dovrebbero imparare a rispettare
le famiglie originarie (quelle discioltesi) vuoi per un minimo di senso di rispetto verso una famiglia che
è naufragata, vuoi per rispetto nei confronti del nuovo partner che di quella famiglia in fondo fece parte,
anche se non c'è più. Mogli e figli sono esseri umani.
Lo dico perchè molto spesso, disgraziatamente con molta frequenza, constato che le nuove compagne
hanno la malsana abitudine di sparlare delle ex mogli, frapponendosi in tal modo in un rapporto precedente
che per quanto naufragato, non può essere cancellato con un semplice tratto di penna.
rispetto, buon senso, condivisione dei problemi degli altri: tutte belle parale destinate, credo,
a rimanere sulla carta visto quelle che succede nella realtà.
su quanto hai detto hai la mia completa approvazione, per quanto mi riguarda e per quanto ho potuto non ho mai fatto conoscere altri partner a mio figlio in questi anni (è vero anche che con nessuno si è creata una relazione duratura) ma non siamo fatti tutti uguali, infatti il mio ex in questo frattempo gliene ha presentate diverse, con figli e senza, creando rapporti e interrompendoli anche bruscamente, con questa qui ci vive insieme e da qui il problema...inizialmente il bambino ne era entusiasta, me ne parlava estasiato ed era contento di andare da loro nei we, poi pian piano ha cominciato non parlandomene più (ovviamente non ho mai chiesto ne indagato), poi durante i we che era da loro ha cominciato a chiamarmi al cell e voleva stare tutto il tempo al tel con me, dicendomi che loro non se lo filavano per niente e lui si sentiva solo...
ovviamente ho spiegato al piccolo che lui non era obbligato ad andare a casa del papà se si sentiva a disagio e da lì ha preferito non andarci più....
premesso che prima ne ho parlato con lui, l'ho invitato a casa e ho chiesto il perchè di questa situazione, a suo dire era tutto normale, mentre invece il piccolo in lacrime raccontava che loro due parlavano sempre tra di loro come se lui non ci fosse, che lei non faceva altro che dargli comandi e che il papà non lo "proteggeva", insomma quell'incontro è stato una tragedia....
alla fine ho proposto al papà che per il momento poteva venire a trovare il bambino a casa nostra e stare un pò con lui, andare a fare un giro e cose così (ovviamente lui a casa nostra non ci è mai venuto...e lascio a voi immaginare perchè) e poi col tempo cercare di ricucire il rapporto...invece si è scucito ancora di più, mio figlio mi ripete continuamente che a causa della nuova fidanzata il papà non passa il tempo con lui, che lui la detesta perchè litigano di continuo e lei gli dice un sacco di parolacce :eek::eek:, a questo sono rimasta basita, insomma è una situazione pessima...e intanto la comunione si avvicina
 

disincantata

Utente di lunga data
:mrgreen:
possibile che per un giorno non possiate coesistere pacificamente?
porca miseria per un figlio mi pare il minimo
Io lascerei a casa compagno/compagna e regalerei a mio figlio una giornata 'solo sua'.

Gli adulti in quanto tali devono mettersi in secondo piano.
 
Ultima modifica:

MK

Utente di lunga data
Prima di tutto se non rispetti tu la tua compagna tuo figlio lo possa fare?
far capire ai figll che i nuovi compagni. dei genitori vanno rispettati se non volutinoene no? Magari la morosetta di cui parli è una persona che merita rispetto. prina di parlare bisognerebbe sentire tutte e due le campane. una volta che ho caputo che il compagno della mia ex moglie è un brav‘‘ uomo e voleva sincerabene a mia figlia ho sempre fatto di tutto per favorire quel rappo
Come ben sai su questo discorso siamo sempre stati lontani anni luce. IO da nuova compagna non mi permetterei mai di imporre la mia presenza. I genitori sono due. Se uno dei due non gradisce che sia presente l'altro/altra, l'altro/altra fa il piacere di 'sacrificarsi'. Ho una cara amica che conosciamo entrambi che ha lo stesso problema di Annalì. Che un uomo si metta sullo stesso piano di nuove compagne gelose e paranoiche delle ex mi fa strano.
 

disincantata

Utente di lunga data
ti dico brevemente il mio pensiero, che parte da esperienze di vita vissuta e da racconti di persone
che hanno avuto queste problematiche (non profani, insomma).
la premessa è che i figli dovrebbero essere lasciati fuori dai nuovi rapporti con compagni/e nati dopo
la separazione: questo è il principio, proprio per evitare inopportune commistioni/sovrapposizioni con
le figure parentali di riferimento, mamme e padri. E' un po' come dire che in Italia bisogna combattere
la corruzione salvo scoprire un nuovo caso ogni giorno ....
A me è capitato di vedere figli nati da precedente matrimonio di 25 anni, mica bambini, irritati dal
rapporto nuovo creato dal padre con i figli nati nella nuova relazione (ovviamente più piccoli).
insomma, molto spesso i bambini possono essere destabilizzati dal vedere padre/madre con nuovi compagni/e
o quantomeno accusano uno scompenso nel loro equilibrio affettivo, è normale quindi che il bambino che
deve fare la comunione vorrebbe il papà al suo fianco quel giorno.
capitolo diverso per la fidanzata. nuovi compagni e nuove compagne dovrebbero imparare a rispettare
le famiglie originarie (quelle discioltesi) vuoi per un minimo di senso di rispetto verso una famiglia che
è naufragata, vuoi per rispetto nei confronti del nuovo partner che di quella famiglia in fondo fece parte,
anche se non c'è più. Mogli e figli sono esseri umani.
Lo dico perchè molto spesso, disgraziatamente con molta frequenza, constato che le nuove compagne
hanno la malsana abitudine di sparlare delle ex mogli, frapponendosi in tal modo in un rapporto precedente
che per quanto naufragato, non può essere cancellato con un semplice tratto di penna.
rispetto, buon senso, condivisione dei problemi degli altri: tutte belle parale destinate, credo,
a rimanere sulla carta visto quelle che succede nella realtà.

Trovo assurde entrambe le cose.

Si possono lasciare fuori i figli quando non si è sicuri che il nuovo compagno/a sia una scelta definitiva, poi diventa assurdo continuare a farlo.

Ovvio che devono essere integrati e ben accolti, altrimenti si è sbagliato nuovamente scelta.

Peggio ancora non coinvolgerli quando nascono nuovi fratelli. Se gli adulti sanno come porsi i figli li accettano molto molto bene e diventano pure complici.

Sullo sparlare è la cosa peggiore di possa fare, sia verso le ex moglie che gli ex mariti, se proprio erano pessimi meglio un rigoroso silenzio, restano sempre i genitori dei nostri figli.

Parlo per esperienze vissute ed ho pure un amica separata che frequenta senza problemi ex marito e compagna e si stimano molto.

Insomma si ci può separare civilmente, non solo sposarsi civilmente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Annali

Infatti da qualche parte bisogna pur iniziare. e quale occasione migliore per iniziare? Una festa dove può questa compagna fare un regalino al bambino e domostrargli che forse non è il mostro che lui si è disegnato. pronto a cambiare idea se si avranno più informazioni sulla situazione
Un bambino a che età fa la comunione? A 10 anni?
E si dà per certo che quello che ha detto mesi fa lo pensi ancora e soprattutto che sia immutabile?
Altra cosa è se Annali ha un astio che anche non a parole trasmette al bambino e se la presenza della nuova compagna, irritando lei, darebbe inquietudine al bambino.
Non che io trovi questo incomprensibile, anzi.
Se il rinfresco è in casa ci vuole un invito chiaro. Se è in un locale anche.
Annali devi decidere cosa vuoi tu e il bambino accetterà quello che tu vorrai.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Un bambino a che età fa la comunione? A 10 anni?
E si dà per certo che quello che ha detto mesi fa lo pensi ancora e soprattutto che sia immutabile?
Altra cosa è se Annali ha un astio che anche non a parole trasmette al bambino e se la presenza della nuova compagna, irritando lei, darebbe inquietudine al bambino.
Non che io trovi questo incomprensibile, anzi.
Se il rinfresco è in casa ci vuole un invito chiaro. Se è in un locale anche.
Annali devi decidere cosa vuoi tu e il bambino accetterà quello che tu vorrai.
Quindi decide la mamma infischiandosene di quello che desidera il bimbo?
Non sono d'acvordo.
Io spiegherei al ragazzo che sarebbe carino che con il padre ci fosse la compagna ma davanti al suo rifiuto non imporrei nulla
Non mi sembra un grossi sacrificuo per il padre. Mi porrei delle domande se lo fosse.
 
Stato
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