Matrimonio

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Iris

Utente di lunga data
Ciao a tutti, cari amici. Ancora una volta voglio intavolare un argomento, in modo da confrontare la mia idea (che potrebbe essere errata) alla vostra.
Quando ci si sposa, sia in comune ma in particolar modo in Chiesa, si promettono molte belle cose, tra le quali di "tenersi" nella buona e nella cattiva sorte.
Da Cristiano cattolico quale sono, concordo.
Ma frequentando questa mia amica sposata (vedete un mio precedente thread) mi è sorta spontanea una domanda: una persona sposata ma che non è felice perchè si è resa conto che il marito non fa per lei (per tante ragioni)...è opportuno che rimanga ugualmente sposata ma con la previsione (o potrei definirla certezza matematica) di fare una vita di m...o è "meglio" prendere provvedimenti più drastici e optare per la separazione, nonostante la propria religione non ammetta il divorzio?
Premetto che non voglio affatto scusare questa mia amica...ha fatto la zoccoletta ancor prima di sposarsi, la fa tuttora...insomma, non c'è un bel tubo da scusare...perciò, non giudicate in base alla sua storia, ma in generale.
Detto questo, come la pensate?
Grazie!
M "Air"
Premesso che certi valori di coerenza, fedeltà al partner e ai propri impegni non sono appannaggio dei cattolici, ma sono assolutamente LAICI (basti pensare che i leader politici della nostra sinistra sono gli unici sposati una sola volta, gli altri....Casisi e co., fanno la comunione ma collezionano mogli e figli)....io credo che chiunque debba prendere le proprie scelte, assumendosene le conseguenze, rispondendo alla propria coscienza.
Io sono cresciuta dai preti,sebbene oggi no sia nè cattolica, nè praticante, e ho avuto una cattolicissima formazione: mi veniva detto che davanti al Padreterno ci vai tu, non il prete che ti ha confessato, e neanche il Papa...E se proprio vogliamo richiamarci al Vangelo, Gesù ha perdonato immediatamente La Maddalena ed il Ladrone, ma non i Farisei...Questo dovrebbe far pensare....
Quindi ritengo che l'unica voce che debba guidarci, sia quella della nostra coscienza. Se questa manca, non credo che bruciare incensi davanti agli altarini possa giustificarci.
 
O

Old fay

Guest
Sto per dire una cosa grave. Quando ho concepito il secondo bimbo, l'ho fatto per fare il secondo figlio. E' stato un compito...anche faticoso. Mi dovevo separare, avevo avuto un esaurimento poco prima, mi dovevo separare, ma non lo avevo capito, non immaginavo che io potessi stare così male per un matrimonio sbagliato, e non sapevo nemmeno che fosse sbagliato, non lo avevo capito, pensavo che fosse giusto così, che oramai ero sposata e che quella era la mia vita, non avevo mai preso in considerazione l'ipotesi di me sparata. Pensavo anzi di stare bene, che fosse normale la mia vita. L'ho capito dopo, adesso poi non ne parliamo. Benedetto mio figlio che c'è, ma la prima figlia è stata concepita diversamente, per amore. Non so perchè hoscritto questo, ma insomma...tante volte si va avanti per andare avanti, perchè oramai si è in ballo. E' sbagliato. COsì come lo è continuare su questa falsa riga.
 
O

Old Anna A

Guest
Sto per dire una cosa grave. Quando ho concepito il secondo bimbo, l'ho fatto per fare il secondo figlio. E' stato un compito...anche faticoso. Mi dovevo separare, avevo avuto un esaurimento poco prima, mi dovevo separare, ma non lo avevo capito, non immaginavo che io potessi stare così male per un matrimonio sbagliato, e non sapevo nemmeno che fosse sbagliato, non lo avevo capito, pensavo che fosse giusto così, che oramai ero sposata e che quella era la mia vita, non avevo mai preso in considerazione l'ipotesi di me sparata. Pensavo anzi di stare bene, che fosse normale la mia vita. L'ho capito dopo, adesso poi non ne parliamo. Benedetto mio figlio che c'è, ma la prima figlia è stata concepita diversamente, per amore. Non so perchè hoscritto questo, ma insomma...tante volte si va avanti per andare avanti, perchè oramai si è in ballo. E' sbagliato. COsì come lo è continuare su questa falsa riga.
bè, e adesso che lo sai?
voglio dire, le responsabilità sono le stesse che se tu lo avessi fatto per amore.
non ti sei separata. amen.
 

Iris

Utente di lunga data
Sto per dire una cosa grave. Quando ho concepito il secondo bimbo, l'ho fatto per fare il secondo figlio. E' stato un compito...anche faticoso. Mi dovevo separare, avevo avuto un esaurimento poco prima, mi dovevo separare, ma non lo avevo capito, non immaginavo che io potessi stare così male per un matrimonio sbagliato, e non sapevo nemmeno che fosse sbagliato, non lo avevo capito, pensavo che fosse giusto così, che oramai ero sposata e che quella era la mia vita, non avevo mai preso in considerazione l'ipotesi di me sparata. Pensavo anzi di stare bene, che fosse normale la mia vita. L'ho capito dopo, adesso poi non ne parliamo. Benedetto mio figlio che c'è, ma la prima figlia è stata concepita diversamente, per amore. Non so perchè hoscritto questo, ma insomma...tante volte si va avanti per andare avanti, perchè oramai si è in ballo. E' sbagliato. COsì come lo è continuare su questa falsa riga.

Anche per me è stato così.
 
O

Old fay

Guest
Certo, è come rimanere incinta per caso. Ma è troppo tardi per separarmi? Adesso la cosa che più mi sta a cuore è capire ciò.
 

Iris

Utente di lunga data
Certo, è come rimanere incinta per caso. Ma è troppo tardi per separarmi? Adesso la cosa che più mi sta a cuore è capire ciò.

Non per caso...ma nonostante tutto. Il mio secondo bambino è venuto al mondo perchè era desiderato per se stesso, e non per complemento alla coppia. Nè è stato concepito per salvare il matrimonio. Ero in crisi, ma non sapevo di esserlo...o meglio percepivo che qualcosa non andava, ma non avevo ancora capito quali fossero i motivi malessere.

Non devi chiederti, Fay, se è tardi o presto per separarti...ma se vuoi farlo.
Se pensi che comunque il tuo matrimonio è al capolinea, separati...prima lo fai, maggior possibilità hai di ricominciare da capo...
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Sentite io la butto là come una provocazione, ma se la passionalità iniziale è la cifra di molte unioni e di quasi tutte le trasgressioni, posto che ci si rende conto che quella componente non potrà essere recuperata (e vale anche per i traditori nella trasgressione) così come era, ma si potrà operare in altre direzioni e, soprattutto con altri valori... non credete che non sia il matrimonio in sè il vero problema ma qualunque tuipo di rapporto o relazione di coppia?..... In un tradimento le strade sono due o ci si lascia o, raramente, si va a vivere insieme.... ora dal momento che è la novità, la lusinga, la seduzione INIZIALE il vero motore degli innamoramenti e delle passioni, è poi così sbagliato salvare il matrimonio che per impegno, condizione sociale, figli e costruzione ha ben altre radici che un tradimento o una relazione che vive perchè è tale e quasi mai per altri progetti?
Non voglio dettare soluzioni, ma mi pare che la regola assolutamente generale del, se non posso avere quello che davvero mi farebbe felice, non significa che mi debba accontentare di un'alternativa spesso meno brillante della condizione iniziale, sia la traccia che spesso si usa per prendere decisioni esistenziali.
E' vero che c'è la soluzione, meglio soli che in una coppia spenta o senza progetti, ma se uno i progetti li porta avanti lo stesso e crede nel superiore interesse del "consorzio familia" chi danneggia? Se stesso forse?.... e chi può dirlo se a quella persona sta bene così, purchè non se ne lamenti!!! Chiaro poi che in queste situazioni si infilano benissimo coloro che se la raccontano per altri fini, e questo vale sia per la coppia legittima che per quella trasgressiva......

Bruja
Ho forse negato che ci si possa innamorare di altri? Ho solo detto che regolarmente questo innamoramento ha una sua parabola e in virtù di questo molti ritengono ragionevole non scombinare le carte................
Alla fine siamo pratici, ci si può innamorare più volte durante il matrimonio, cambiare stato e contrarre nuova unione e poi, quasi sempre, a tempo debito ci si riinnamora............ siamo punto e a capo!
E guardate che non sto dicendo una mia idea ma riferendo ragionamenti fatti con parecchie uomini, amici, conoscenti etc.....
Il problema è che questa realtà è pesante da digerire..... ma resta una realtà diffusa, si godono le gioie dell'innamoramento, ma renderlo palese e legittimarlo è tutt'altra cosa!
Bruja
Ed in effetti io non ho espresso una mia opinione o un giudizio ma riportato dei dati di fatto che accadono.......... ed il perchè le persone possano passare sopra un tradimento, una defezione o altro è sempre un ragionamento, una ricerca, un passaggio assolutamente personale. Tuttavia il trend è di non buttare tutto per aria, salvo non riuscire proprio a coesistere con una trasgressione accaduta, difatti molti si separano ma non per convivere con la persona con cui hanno tradito.
E' anche vero che è abbastanza difficile che in una relazione di coppia la passionalità ed io trasporto travolgente superi un determinato periodo, non perchè si è brutti e cattivi, ma perchè è nell'ordine delle cose che attraversano la regolarità e l'abitudine. Questo non significa che un legame non possa continuare benissimo e che debba per forza entrare nel tradimento.... ma la routine è inevitabile, anche se detto in senso positivo.
In ogni caso sono tante le variabili, e credo anche che in una defezione ci sia differenza fra un inciampo ed una situiazione seriale...
Bruja
Stai a vedere che con un pò di pragmatica...pian piano...vieni dalla mia !!!
 

Bruja

Utente di lunga data
Feddy

Stai a vedere che con un pò di pragmatica...pian piano...vieni dalla mia !!!
Senti "uomo della provvidenza".....
io posso benissimo valutare le ragioni di certe scelte ed in fase di discussione le metto in campo per loro legittimità di discorso. Però altro è che ritenga comunque e quantunque il tradimento una NON soluzione!!!
Ma su questo abbiamo mai dovuto accapigliarci?
(hem hem... ma avrei qualcosa a cui attaccarmi se mi accapiglio con te ??

Ciao bel fiulett!!!
Bruja
 

Fedifrago

Utente di lunga data
....non ho mica capito


Vi siete fatte il secondo figlio per NON separarvi?

Bacio!
L'hanno fatto indipendentemente da tutto, da come andava o non andava il matrimonio, per il significato di per sè del figlio... credo!
 

Old Chicchi

Utente di lunga data
Posso dire una str****zata? Anche un hamburger + patatine + coca-cola è una non-soluzione, mentre sei a dieta. Che c'entra? C'entra con questo: "non osi l'uomo dividere ciò che Dio ha unito". Se credi a questa cosa (premetto che io non credo e non sono sposata) non restano tanti margini di movimento. Nella buona (e fin lì ci arriviamo tutti) e nella cattiva sorte, significa che te la gratti e punto. Non sei felice? Sei un po' stufa/o della dieta tutto integrale, foglie non condite e pesce magro settimana dopo settimana? Ce la devi fare, amen. Poco importa che oramai i nutrizionisti di tutto il globo abbiano scoperto che l'uomo sul lungo termine con queste privazioni in testa e con le tentazioni a portata di manina non possa fare altro che fallire (parlo di dieta). Tu, se credi, ce la devi fare (e parlo di matrimonio religioso) perché la tua felicità non dipende (solo) da tuo marito, dai tuoi figli, dall'insalata e dal pesce insipido, ma trascende tutto ciò, perché prima viene la promessa fatta davanti a Dio. Il tuo credo deve essere più forte e andare oltre. Sopportare è il minimo, e poi scusami, sei forse un senzatetto del Bangladesh, una bambina delle favelas brasiliane, un profugo iracheno?
Insomma, per me la religione cristiana pretende un atteggiamento a dir poco eroico. Che è molto bello, non fosse che l'uomo ragno l'hanno ucciso, non si sa…. L'essere umano in genere sa qual è la cosa buona e giusta e non l'abbandona come linea di principio, ma ogni tanto non ce la fa a mantenere cotanta disciplina, a mantenere il richiesto spirito di sacrificio. E allora vada via ai ciapp! Si sbafa l'hamburger, va bene? Ma se sai di non essere un eroe, se sai che la disciplina ogni tanto vacilla, se fai parte dell'enorme percentuale di esseri umani fragili nella media, non puoi sposarti, secondo il mio pensiero. Oppure prometti incrociando le dita dietro la schiena, della serie facciamo finta che…e ti limiti alla festa, nonché all'eventuale eredità se il coniuge se ne va anzitempo.
Quindi io non inorridisco mai di fronte alle fragilità dei traditi, dei traditori e via discorrendo, mi stupisco invece continuamente della nostra generale poca accettazione delle nostre fragilità e del tentativo continuo di dire: io (noi) no, io sarò superiore, diversa/o, io (noi) ce la farò/faremo. Ce la farai sì, ma esattamente come tutti gli altri, ossia sbattendo il muso per terra.
Se invece sei l'uomo ragno ritiro tutto
.
 

Iris

Utente di lunga data
L'hanno fatto indipendentemente da tutto, da come andava o non andava il matrimonio, per il significato di per sè del figlio... credo!
Si. Feddy ha colto.
Abbiamo concepito il secondo figlio per amore suo, non pensavamo minimamente alla separazione. C'erano dei segnali di crisi, ma io ero convintissima, ed anche lui forse, che non avrebbero mai portato alla rottura del matrimonio. Io consideravo questa crisi fisiologica...non sospettavo che ci fosse di mezzo qualche altra donna....

Un figlio non salva un matrimonio, questo l'ho sempre saputo. Ed io allora non sospettavo che il mio fosse un matrimonio da salvare!!!!
 
O

Old chensamurai

Guest
Posso dire una str****zata? Anche un hamburger + patatine + coca-cola è una non-soluzione, mentre sei a dieta. Che c'entra? C'entra con questo: "non osi l'uomo dividere ciò che Dio ha unito". Se credi a questa cosa (premetto che io non credo e non sono sposata) non restano tanti margini di movimento. Nella buona (e fin lì ci arriviamo tutti) e nella cattiva sorte, significa che te la gratti e punto. Non sei felice? Sei un po' stufa/o della dieta tutto integrale, foglie non condite e pesce magro settimana dopo settimana? Ce la devi fare, amen. Poco importa che oramai i nutrizionisti di tutto il globo abbiano scoperto che l'uomo sul lungo termine con queste privazioni in testa e con le tentazioni a portata di manina non possa fare altro che fallire (parlo di dieta). Tu, se credi, ce la devi fare (e parlo di matrimonio religioso) perché la tua felicità non dipende (solo) da tuo marito, dai tuoi figli, dall'insalata e dal pesce insipido, ma trascende tutto ciò, perché prima viene la promessa fatta davanti a Dio. Il tuo credo deve essere più forte e andare oltre. Sopportare è il minimo, e poi scusami, sei forse un senzatetto del Bangladesh, una bambina delle favelas brasiliane, un profugo iracheno?
Insomma, per me la religione cristiana pretende un atteggiamento a dir poco eroico. Che è molto bello, non fosse che l'uomo ragno l'hanno ucciso, non si sa…. L'essere umano in genere sa qual è la cosa buona e giusta e non l'abbandona come linea di principio, ma ogni tanto non ce la fa a mantenere cotanta disciplina, a mantenere il richiesto spirito di sacrificio. E allora vada via ai ciapp! Si sbafa l'hamburger, va bene? Ma se sai di non essere un eroe, se sai che la disciplina ogni tanto vacilla, se fai parte dell'enorme percentuale di esseri umani fragili nella media, non puoi sposarti, secondo il mio pensiero. Oppure prometti incrociando le dita dietro la schiena, della serie facciamo finta che…e ti limiti alla festa, nonché all'eventuale eredità se il coniuge se ne va anzitempo.
Quindi io non inorridisco mai di fronte alle fragilità dei traditi, dei traditori e via discorrendo, mi stupisco invece continuamente della nostra generale poca accettazione delle nostre fragilità e del tentativo continuo di dire: io (noi) no, io sarò superiore, diversa/o, io (noi) ce la farò/faremo. Ce la farai sì, ma esattamente come tutti gli altri, ossia sbattendo il muso per terra.
Se invece sei l'uomo ragno ritiro tutto
.
... concordo quasi su tutto... quasi... perché tu parli di "CREDERE", mentre la questione, è questione di "FEDE"... e la "FEDE", se c'è, smuove anche le montagne... e qualcuno, può averla... la "FEDE"... e qualcuno, può ritenere corretta l'indissolubilità del matrimonio... può farlo... e merita rispetto... è un errore madornale mescolare l'umana fragilità con le questioni di "FEDE"... sono su due piani fenomenologici assolutamente diversi... benché interagenti...
 
O

Old chensamurai

Guest
Premesso che certi valori di coerenza, fedeltà al partner e ai propri impegni non sono appannaggio dei cattolici, ma sono assolutamente LAICI (basti pensare che i leader politici della nostra sinistra sono gli unici sposati una sola volta, gli altri....Casisi e co., fanno la comunione ma collezionano mogli e figli)....io credo che chiunque debba prendere le proprie scelte, assumendosene le conseguenze, rispondendo alla propria coscienza.
Io sono cresciuta dai preti,sebbene oggi no sia nè cattolica, nè praticante, e ho avuto una cattolicissima formazione: mi veniva detto che davanti al Padreterno ci vai tu, non il prete che ti ha confessato, e neanche il Papa...E se proprio vogliamo richiamarci al Vangelo, Gesù ha perdonato immediatamente La Maddalena ed il Ladrone, ma non i Farisei...Questo dovrebbe far pensare....
Quindi ritengo che l'unica voce che debba guidarci, sia quella della nostra coscienza. Se questa manca, non credo che bruciare incensi davanti agli altarini possa giustificarci.
... hi, hi, hi... roba da matti... siccome quelli di destra si DICONO cattolici ma poi si separano e divorziano, allora, ripeto, siccome si DICHIARANO cattolici, meglio quelli di sinistra che, NON DICHIARANDOSI cattolici, si comportano da cattolici... ma son dei LAICI... hi, hi, hi... roba da matti... hi, hi, hi... perfettamente d'accordo invece sul fatto che Gesù abbia perdonato la Maddalena ma non i farisei... meglio le puttane di tanti falsi mangiaparticole in giacca e cravatta... ancora in disaccordo sul fatto che l'unica voce che debba guidarci, sia quella della nostra coscienza... ci sono VALORI che non dimorano nella nostra coscienza ma che attengono all'ONTOLOGIA dell'essere umano... ad esempio la LIBERTA'... Hitler ha agito secondo la sua coscienza, nella convinzione, coscienziosa, di dover eliminare gli Ebrei parassiti... i risultati si sono visti... la coscienza non è il luogo esclusivo nel quale dimorano i valori supremi...
 

Iris

Utente di lunga data
Preferisco sbagliare in base a ciò che mi detta la mia coscienza, chiaro che non è il luogo dei valori supremi), piuttosto che in base alla Verità di qualcun altro.

Nel primo caso conosco le motivazioni per le quali ho agito e sarò forse in grado, una volta che ho sbagliato, a rimediare ai miei errori, nel secondo devo per forsa fidarmi di una volontà che mi è esterna.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Chicchi

Io non ho mai pensato di essere eroica a non tradire.
Non mi passava nemmeno per la testa.
Le profferte che ho ricevuto le ho considerate o lusinghiere o fastidiose, ma non mi sono mai sentita di dovere "resistere" a tentazioni.

Mi mancavano gli indirizzi...
 

Old Chicchi

Utente di lunga data
Io non ho mai pensato di essere eroica a non tradire.
Non mi passava nemmeno per la testa.
Le profferte che ho ricevuto le ho considerate o lusinghiere o fastidiose, ma non mi sono mai sentita di dovere "resistere" a tentazioni.

Mi mancavano gli indirizzi...
Eh, ma se lo dicevi prima....


Comunque, Persa, scusa ma così è facile. E' la condizione nella quale si trovano tanti traditi che non hanno mai tradito. Non vi è passato per la testa, amen. Fortunelli, che vi si può dire...
E siccome ho deciso di insistere con le metafore demenziali sulle diete, è come se una tua amica ti dicesse: "ma caspita, sarà mai possibile che tu non riesca a non sgarrare con i dolci, quando continui a lamentarti che sei fuori forma?" E tu le chiedi: "Ma scusa, e tu come fai?" Risposta: "il problema non ce l'ho, non mi piacciono i dolci".
Quel che voglio dire è che l'essere umano tende ad avere una enorme opinione di sé e non vuole tenere in considerazione - dannazione - le proprie fragilità potentissime. Io non lo capisco. Poi è vero come dice Chen che la fede avrebbe (e appunto, avrebbe) la capacità di smuovere le montagne, però evidentemente la maggioranza non ha abbastanza fede. Pensava di averla, invece non basta.
Io credo che se invece si facesse un passo indietro e ci si confrontasse maggiormente con le proprie fragilità, guardandole dritte in faccia per quello che sono, forse sarebbe poi sarebbe più facile vivere e convivere. Ci si fa pace (tutti, perché nessuno è migliore di qualcun altro), dopodiché, magari, vi sarà spazio anche per qualcosa di grandioso.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Eh, ma se lo dicevi prima....


Comunque, Persa, scusa ma così è facile. E' la condizione nella quale si trovano tanti traditi che non hanno mai tradito. Non vi è passato per la testa, amen. Fortunelli, che vi si può dire...
E siccome ho deciso di insistere con le metafore demenziali sulle diete, è come se una tua amica ti dicesse: "ma caspita, sarà mai possibile che tu non riesca a non sgarrare con i dolci, quando continui a lamentarti che sei fuori forma?" E tu le chiedi: "Ma scusa, e tu come fai?" Risposta: "il problema non ce l'ho, non mi piacciono i dolci".
Quel che voglio dire è che l'essere umano tende ad avere una enorme opinione di sé e non vuole tenere in considerazione - dannazione - le proprie fragilità potentissime. Io non lo capisco. Poi è vero come dice Chen che la fede avrebbe (e appunto, avrebbe) la capacità di smuovere le montagne, però evidentemente la maggioranza non ha abbastanza fede. Pensava di averla, invece non basta.
Io credo che se invece si facesse un passo indietro e ci si confrontasse maggiormente con le proprie fragilità, guardandole dritte in faccia per quello che sono, forse sarebbe poi sarebbe più facile vivere e convivere. Ci si fa pace (tutti, perché nessuno è migliore di qualcun altro), dopodiché, magari, vi sarà spazio anche per qualcosa di grandioso.
Seguendoti nella metafora ...credo che i più non siano tentati dai bigne ...ma dalle locuste...
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Stato
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